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Che Cosa Rimarra' Delle Auto Attuali Tra 30 Anni???


bialbero

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Tratto da Ruoteclassiche

Che cosa rimarrà tra venti o trent'anni,delle automobili di oggi?Quali modelli meriteranno le costose cure imposte dai circuiti elettronici,dalle plastiche termofonate e dai dispositivi di sicurezza?Non occorre aspettare tanto a lungo per saperlo.E' facile prevedere,infatti,che si salveranno ben poche vetture e ben scelte,perchè basteranno un airbag scoppiato o un paraurti in frantumi per metterle fuori gioco.Risultato:nel 2030,ai raduni,vedremo ancora Lancia Astura,Fiat Topolino e Alfa Romeo Giulia GT,ma difficilmente vedremo un'Opel Astra o una Mercedes ClasseA.Assisteremo quindi a una trasformazione del collezionismo:si tenderà a prendere in considerazione modelli recenti e ben conservati,ma esclusivi e con una forte identità di marca,modelli che hanno fatto e faranno tendenza e hanno alle spalle club capaci do offrire un valido supporto,come avviene per esempio con la Mazda MX-5,e la porsche 911.Nessuna chance avranno le marche orientali ultime arrivate.E non basterà ovviamente chiamarsi Chevrolet,come ha fatto Daewoo,per far dimenticare le proprie origini.Lo stesso avverrà per le marche che lasceranno deteriorare la propria immagine storica,privandosi dei connotati distintivi tradizionali.L'appassionato sà infatti distinguere i periodi storici,il "pre" e il "post",le alfa Romeo a trazione posteriore da quelle derivate dalla Fiat "Tipo",le lancia che vincevano i rally,dai modelli successivi e così via.Esempio emblematico le Jaguar:un modello con motore longitudinale a 6clindri in linea e trazione posteriore sarà sempre degno di grande rispetto.Viceversa,una Jaguar-Ford "X-type",ha poche speranze di arrivare al 2030,tanto più se equipaggiata col diesel.La situazione futura,in altre parole,rispecchierà fedelmente quella attuale,che in Italia vede la "X-type",

nonostante il prezzo,ad un modesto 3,4% del mercato mentre la BMW "Serie3" a ben il 18,5%.Una Casa automobilistica,se solo lo volesse,potrebbe facilmente correggere i rischi di svalutazione della propria immagine e recuperare l'interesse degli appassionati.A questo scopo servono però messaggi capaci di dare al pubblico un forte segnale di continuità tra passato,presente e futuro.Molte Case europee,da tempo,hanno capito il valore commerciale della propria storia e stanno facendo un ottimo lavoro nella direzione indicata.Peccato che le rispettive filiazioni estere,soprattutto italiane,non collaborino in questo sforzo.Forse perchè ignorano la storia della marca che rappresentano.Più probabilmente perchè non sanno fare il proprio mestiere

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

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penso che oggi come oggi, da almeno 10 anni a questa parte non c'è UNA casa auto che possa vantare un modello instant classic come furono quelle del periodo pre 80.

Togliamo le varie supercar e speciali.

La massificazione è causa di tutto: nell'epoca romantica auto ce n'erano molte meno, e venivano viste sempre come gioielli della meccanica. Anche le Mini.

Poi subentra il fattore nostalgia di tutti quelli che all'epoca le vedevano come miti.

Certo che non ci saranno molte, anzi pochissime, auto di oggi nei raduni tra 30 anni. Ma è l'auto che è vissuta in modo molto differente, la qual cosa è specchio di esigenze differenti, possibilità differenti, visioni e culture differenti.

L'auto è un fenomeno sociale, e rispecchia i cambiamenti della società.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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aggiungerei anche che son cambiate le esigenze . Penso per esempio a quante persone utilizzano molto di + l'auto x fare spostamenti lavorativi, o al chilometraggio annuo in costante aumento. prima 100000 km eran all'appannaggio della vita di un'auto, ora ci si arriva in 3-4 anni in media...

penso al significato che attribuiamo ora all'auto...

ce ne sono altri di pensieri, ma i primi che mi son venuti di getto son questi

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Lo sapremo solo tra 30 anni, purtroppo. Dire oggi cosa sarà classico tra 30 anni è impossibile...e, se lo sapessi prevedere, farei incetta di modelli:lol: :lol:

Perchè il collezionismo è strano. Ci sono auto che erano comprate solo perchè costavano un cazzo e adesso passano di mano a cifre da capogiro (la 500 ad esempio) e auto che costavano un patrimonio, anche di marche blasonatissime, ma che non se le caga nessuno o quasi (Ferrari Mondial e serie 400);)

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Io uno spicciolo sulla Thesis lo scommetterei...

Si anch'io. Non credo infatti che farà la fine della K. Oggi non ha un grande successo per i motivi che tutti più volte abbiamo elencato. resta però qualcosa di simile alla Flaminia, cioè l'auto ministeriale per eccellenza. Sono sicuro che non ci vedremo mai, scusate l'espressione, degli zingari sopra.

Qusto contribuirà a salvarne alcune. Io sono convinto che ci sono persone che l'hanno acquistata e che se la terranno stretta magari per 10 anni.

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penso che oggi come oggi, da almeno 10 anni a questa parte non c'è UNA casa auto che possa vantare un modello instant classic come furono quelle del periodo pre 80.

Togliamo le varie supercar e speciali.

La massificazione è causa di tutto: nell'epoca romantica auto ce n'erano molte meno, e venivano viste sempre come gioielli della meccanica. Anche le Mini.

Poi subentra il fattore nostalgia di tutti quelli che all'epoca le vedevano come miti.

Certo che non ci saranno molte, anzi pochissime, auto di oggi nei raduni tra 30 anni. Ma è l'auto che è vissuta in modo molto differente, la qual cosa è specchio di esigenze differenti, possibilità differenti, visioni e culture differenti.

L'auto è un fenomeno sociale, e rispecchia i cambiamenti della società.

penso che fra tutte le auto degli ultimi anni fra 30 anni si vedranno come oggi la 500 la panda, non solo per un fatto di costume, ma anche di affidabilità nel tempo, fra 30 anni le macchine di oggi avranno sicuramente bisogno di parti elettroniche che saranno scomparse, una panda è per sempre

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infatti, vorrò vedere tra 30 anni le magagne che passeranno i proprietari di quelle mnacchine che giù oggi viaggiano con un paio di centraline al seguito, e con esse relativi sensori e chi più ne ha più ne metta. Meglio la sana meccanica insomma.

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