Wojtyla beato: voi cosa ne pensate?

[ludico]

WOJTYLA, TEOLOGI ALL'ATTACCO "NO ALLA BEATIFICAZIONE"

Contestato anche il rifiuto tenace a riconsiderare norme di etica sessuale

martedì 06 dicembre 2005 , di la Repubblica

L'appello da dodici studiosi. La difesa di monsignor Dziwisz Wojtyla, teologi all'attacco "No alla beatificazione" MARCO POLITI ROMA - Nel processo per "Wojtyla santo" dodici teologi d'Europa e d'America latina hanno deciso di fare l'avvocato del diavolo. Chiedono in un "Appello alla chiarezza" che sia fatta luce anche sulle pagine oscure del pontificato wojtyliano. Perciò, senza negare gli "aspetti virtuosi" di Giovanni Paolo II o le pagine importanti del suo regno, invitano i bene informati a esporre "senza ritrosia o timidezza" le circostanze contrarie alla beatificazione. L'elenco, stilato tra gli altri da Giovanni Franzoni, Giulio Girardi, Josè Ramos Regidor, Casiano Florista, docente emerito di teologia dell'università pontificia di Salamanca, Martha Heizer teologa austriaca, Juan Josè Tamayo direttore della cattedra di scienze della religione all'università Carlos III di Madrid e Josè Maria Castillo teologo salvadoregno, è in sette punti - numero perfetto - e comprende: la repressione sistematica della teologia della liberazione e della ricerca critica, l'isolamento inflitto al vescovo Romero, poi assassinato dagli squadroni della morte nel Salvador, e l'emarginazione dei sacerdoti schierati contro le dittature del Sud America, il mancato controllo sulle "oscure implicazioni" dello Ior nel crack dell'Ambrosiano, la non attuazione della collegialità nel governo della Chiesa, il rifiuto tenace a riconsiderare norme di etica sessuale (dalla situazione degli omosessuali al veto di distribuire la comunione ai divorziati risposati). Non manca in questo corpo d'accusa la denuncia della reiterata "indisponibilità" di Giovanni Paolo II a riconsiderare il ruolo della donna nella Chiesa e la sottolineatura della riconferma del celibato ecclesiastico, "ignorando il diffondersi del concubinato fra il clero di molte regioni e nascondendo (fino all'esplodere degli scandali) la devastante piaga dell'abuso di ecclesiastici sui minori". "Chiediamo trasparenza", invoca Franzoni, ex abate di San Paolo fuori le Mura. La mancanza di solidarietà con l'arcivescovo Romero, oppositore disarmato dell'oligarchia salvadoregna, assassinato mentre celebrava la messa, è l'accusa più grave. Franzoni ricorda la testimonianza di suor Maria Vigil, confidente di Romero, che vide l'arcivescovo sfiduciato e smarrito dopo un incontro con Wojtyla. Gli aveva portato un dossier dei delitti e delle persecuzioni degli squadroni della morte in Salvador e Giovanni Paolo II non aveva nemmeno voluto leggerlo, "mettendolo da parte con un certo sgarbo e dicendo di aver già raccomandato di non infastidirlo con documenti". Wojtyla aveva invece esortato il presule ad andare "d'accordo" con il governo repressivo. "Non mi sono mai sentito solo come a Roma", commentò poi Romero. Durante una conferenza stampa il filosofo Girardi ha rimarcato il "dramma dei teologi della liberazione, schierati dalla parte dei poveri, (da Wojtyla) condannati, rimossi dall'insegnamento, ridotti al silenzio, emarginati, perché accusati ingiustamente del peccato di marxismo". Indignato l'ex segretario di Wojtyla e ora arcivescovo di Cracovia, mons. Dziwisz: "Giovanni Paolo II non era mai contro nessuno. Ma correggeva le teorie sbagliate, come la storia ha già mostrato". Gli autori dell'appello si aspettano ora che altre testimonianze "contrarie alla glorificazione di Karol Wojtyla" siano inviate al Vicariato di Roma. Franzoni spera che un giorno non si parli più di santi, ma di esempi: "Da Gandhi alle suore che in Africa rifiutarono di fuggire davanti al morbo di Ebola".

(Repubblica, La del 06/12/2005)

ad essere sincero non conosco i teologi nominati in questo articolo, qualcuno puo' fare chiarezza?

[orson]

Condivido le critiche, soprattutto riguardo a Monsignor Romero e allo scandalo IOR, ambrosiano e delitti collegati.

Nel secondo caso però credo che il Papa avesse un ruolo marginale, semplicemente ha evitato fare luce sulla vicenda, un po' come per i preti pedofili.

Una curiosità, il riferimento al concubinato riguarda gli scandali sugli abusi nei confornti delle suore emersi in africa?

Comunque la santità è un tema che riguarda la chies, se hanno fatto santo Pio IX o il cardinale Bellarmino ci può stare sicuramente Giovanni Paolo secondo.

[ludico]

le beatificazioni ormai sono solo una questione di marketing...

ho sentito alla radio un teologo di cui purtroppomi è sfuggito il nome che sosteva che ogni manifestazione divina (madonne che lacrimano, guarigioni, apparizioni e via discorrendo) fossero riconducibili unicamente al maligno e che l'attività di Dio si palesasse solo tramite la vita

[renyuri71]

le beatificazioni ormai sono solo una questione di marketing...

ho sentito alla radio un teologo di cui purtroppomi è sfuggito il nome che sosteva che ogni manifestazione divina (madonne che lacrimano, guarigioni, apparizioni e via discorrendo) fossero riconducibili unicamente al maligno e che l'attività di Dio si palesasse solo tramite la vita

mah. senza rifare ragionamenti un pochino triti, anche perché se no si è noiosi, io direi di lasciar da parte i teologi: il santo è infatti appunto un esempio, significa amico di Dio ed è comunque stato un peccatore, anche grave (a cominciare da Pietro): la moltiplicazione di epoca gianpaolina era dettata proprio dal desiderio di mostrare ai cristiani come fosse importante l'esempio e come la santità non sia cosa per asceti: ho avuto qualche piccola esperienza personale e sono d'accordo con questa impostazione: parlare di marketing è insensato : il marketing si fa al limite riducendo le canonizzazioni, non inflazionandole.

Quanto agli avvocati del diavolo è giusto che ve ne siano: d'altronde è una figura sostanzialmente prevista dal diritto canonico. Però dovranno trovare argomenti più seri di quelli su Romero (candidato anch'egli agli altari) e delle teologia di Boff: su questi GPII ha avuto ragione ed ha anche nel tempo corretto un'impostazione logicamente nascente dalla naturale ostilità al marxismo di chi sotto il tacco dei rossi c'era stato davvero. Anche su questa canonizzazione avrei una esperienza importante indiretta ma non è forse il caso di pubblicizzarla. By

[Guglielmo]

è il papa che ha aiutato SOLIDARNOSH e da li è incominciato la fine del comunsimo..

altro che BEATO ....di più molto di più.

[ludico]

il santo è infatti appunto un esempio, significa amico di Dio

non l'avevo mai vista sotto questa prospettiva... a questo punto GPII è sicuramente un'esempio politico.

Però non mi dire che la santificazione indiscriminata tipica del papato precedente non sia stata un'operazione per stringere a sè ancora di più i paesi in via di sviluppo. Anche Ratzinger a quanto ho capito vuole mettere un freno a questo

[Guest DESMO16]

le beatificazioni ormai sono solo una questione di marketing...

ho sentito alla radio un teologo di cui purtroppomi è sfuggito il nome che sosteva che ogni manifestazione divina (madonne che lacrimano, guarigioni, apparizioni e via discorrendo) fossero riconducibili unicamente al maligno e che l'attività di Dio si palesasse solo tramite la vita

...per favore non commentare ciò che non conosci..

[Guest DESMO16]

è il papa che ha aiutato SOLIDARNOSH e da li è incominciato la fine del comunsimo..

altro che BEATO ....di più molto di più.

...più concretamente ha aiutato un popolo a diventare libero ed a esigere la libertà, dato che non c'era libertà di culto..

[viva l'italia]

Comunque la santità è un tema che riguarda la chies, se hanno fatto santo Pio IX o il cardinale Bellarmino ci può stare sicuramente Giovanni Paolo secondo.

Non vorrei raffreddare gli entusiasmi dei supporters di Pio IX ma non è mai stato proclamato Santo... e neppure Bellarmino che io sappia

Su GPII tutte le voci "serie", anche quelle di dissenso saranno ascoltate.

[ludico]

...per favore non commentare ciò che non conosci..

non ho commentato, ho riportato, è diverso!

ho aperto il topic proprio per approfondire