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New Fiat Panda bounces into small car battle


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Reuters / September 02, 2003

LISBON (Reuters) - Competition is fiercer than ever in Europe's small car segment, but Fiat is betting its new Panda, launched on Tuesday, will tear its own chunk out of the market and help turn around the loss-making Italian carmaker.

The flat-backed mini is Fiat's first launch in years in the so-called A segment, where Asian models such as the Nissan Micra and tiny Kia have grabbed market share at Fiat's expense.

"You can't really call this an A segment car because it is bigger than most others, with touches of the multi-purpose vehicle, the off-the-road, the city car. It's very versatile," said Gianni Coda, head of the Fiat and Lancia business unit.

"We are aiming at a bigger client cluster than just segment A," he said, confirming a sales target of 70,000 Pandas in the rest of 2003 and 200,000 units in 2004 -- about a tenth of Fiat's sales. Some 45 percent of those should be sold in Italy.

The Panda is one of three new mass-market models hitting the road in the next few weeks, which Fiat hopes will reverse a sharp sales slump that dragged it to a record 4.3 billion-euro net loss last year.

"The new Panda is replacing two very old models, and Fiat has a strong distribution network in small cars. I expect they will have better success here than with the mid-sized model they tried," said Citigroup analyst John Lawson.

The Panda is the first Fiat marque launch since the mid-sized Stilo which came out in September 2001 and has since fallen far short of the firm's expectations.

Problems already have seeped into this year's launches. Fiat had planned to call the new small car "Gingo" but had to revert to the 23-year-old Panda name after Renault complained it sounded too like its own tiny Twingo and threatened to sue.

Fiat's historic strength is in small cars, including its iconic Cinquecento, but profit per unit is much lower on a model like the Panda -- which costs between 7,950 and 10,950 euros -- than on speedsters bearing its Alfa Romeo badge.

Fiat spent 600 million euros to develop the Panda and is squeezing as many cents as it can out of each car by building them in Poland where labor costs much less than in Italy.

It also plans to use the same base to produce diesel, 4x4, off-the-road and three-door versions of the Panda next year, which should push sales up to 220,000 in 2005. That is still way off the Polish plant's 300,000 unit capacity.

GM SAVINGS

Coda said more savings could be found with General Motors, which owns 10 percent of Fiat Auto and shares some parts buying and platform development with its Italian partner.

The two groups are working on a new B segment platform that will underpin the new Fiat Punto due in 2005 and the C segment platform to support the new mid-sized generation to replace the Fiat Stilo and GM's Opel Astra at the end of the decade.

"There is no reason why we couldn't do something similar in the A segment, work on the chassis, share pretty much everything under the bonnet," Coda told Reuters after the Panda launch.

Fiat also plans to pump more profit out of each sale by cutting the number of cars fed into the rental system or registered by dealers, so-called "zero-kilometer" cars.

"We want retail sales to make up 70 percent of our total this year, up from 67 percent last year, and we are in line with that target," Coda told Reuters.

He said Fiat had received 140,000 orders for a facelifted version of the Punto city car that went on sale in June, already speeding towards a 2003 sales target of 200,000 new Puntos.

The new Lancia Ypsilon, due to hit the showrooms this month, already has notched up 15,000 orders out of 40,000 Fiat hopes to sell in the rest of 2003. The third new model, the Punto-based multipurpose vehicle Idea, is due out in October.

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:(:shock: non ho capito niente............se parli italiano è meglio :wink: :!:

Reuters / 2 Settembre 2003

LISBONA (Reuters) - La competizione nel segmento delle auto piccole in Europa è più feroce che mai, ma Fiat sta scommettendo sulla sua nuova Panda, lanciata Martedì, per strappare il suo pezzo di mercato che l'aiuti a invertire il corso di fabbrica italiana produttrice di perdite.

La mini dalle spalle piatte è il primo lancio di Fiat, dopo anni, nel cosiddetto segmento A, dove i modelli asiatici come la Nissan Micra a le piccole Kia hanno arraffato pezzi di mercato a spese di Fiat.

“ Veramente non si può considerarla un’auto del segmento A perché è più grande della maggior parte delle altre, con tratti di veicolo tutto-fare, di fuoristrada e di city car. E’ molto versatile” ha detto Gianni Coda, capo della business unit Fiat e Lancia.

“Vogliamo una clientela più grande di quella del segmento A,” ha detto, confermando un obiettivo di vendita di 70.000 Panda nel resto del 2003 e 200.000 unità nel 2004 – circa un decimo delle vendite Fiat. Un 45 % di queste dovrebbero essere vendute in Italia.

La Panda è uno dei tre nuovi modelli di mercato di massa che scenderanno in strada nelle prossime poche settimane, i quali, Fiat spera, invertiranno la notevole caduta delle vendite che l’ha trascinata a registrare 4,3 miliardi di euro di perdite nette nell’ultimo anno.

“La nuova Panda rimpiazza due modelli molto vecchi, e Fiat ha una forte rete di distribuzione nelle piccole auto. Mi aspetto che avranno un miglior successo qui che con i modelli medi che hanno provato” ha detto l’analista di Citigroup John Lawson.

La Panda è il primo lancio del marchio Fiat dopo quello della media Stilo che avvenne nel Settembre 2001 e che ha sempre fallito di brutto le aspettative dell’azienda.

Dei problemi sono già venuti fuori in questi lanci dell’anno. Fiat aveva pensato di chiamare la nuova piccola auto “Gingo”, ma ha dovuto ripiegare sul nome Panda vecchio di 23 anni dopo che Renault ha reclamato che esso suonava troppo simile a quello della sua piccola Twingo ed ha minacciato di andare per vie legali.

La forza storica di Fiat è nelle piccole auto, inclusa la sua iconica Cinquecento, ma il profitto per unità è molto più basso su un modello come la Panda – che costa tra 7.950 e 10.950 euro – che sulle sportive che portano il suo marchio Alfa Romeo.

Fiat ha speso 600 milioni di euro per sviluppare la Panda e sta spremendo quanti più centesimi può da ogni auto costruendole in Polonia dove il lavoro costa molto meno che in Italia.

Pianifica anche di usare la stessa base per produrre Diesel, 4x4, fuori strada e versioni a tre porte della Panda il prossimo anno, il che dovrebbe spingere le vendite a 220.000 nel 2005. Il che è ancora lontano dalla capacità di 300.000 unità dell’impianto polacco.

RISPARMI GM

Coda ha detto che maggiori risparmi potrebbero essere trovati con General Motors, che detiene il 10% di Fiat Auto e condivide alcune parti, acquisti e piattaforme di sviluppo col suo socio italiano.

I due gruppi stanno lavorando su una nuova piattaforma del segmento B che per il 2005 supporterà la nuova Fiat Punto e sulla piattaforma del segmento C per supportare la nuova generazione di medie per rimpiazzare la Fiat Stilo e la Opel Astra della GM alla fine del decennio.

“Non esistono motivi per non fare qualcosa di simile nel segmento A, lavorare sullo chassis, condividere pressochè ogni cosa sia sotto il cofano, “ ha detto Coda a Reuters dopo il lancio di Panda.

Fiat intende anche ricavare più profitto da ogni vendita tagliando il numero di auto fornite al sistema del noleggio o registrate dai venditori, le cosiddette auto “chilometri zero”.

“Quest’anno vogliamo vendere al dettaglio fino la 70% del nostro totale, dal 67% dello scorso anno, e siamo in linea con quell’obiettivo,” ha detto Coda a Reuters.

Egli ha detto che Fiat ha ricevuto 140.000 ordini per una versione ristilizzata della city car Punto che è andata in vendita in Giugno, correndo già verso un obiettivo di 200.000 vendite di nuove Punto nel 2003.

La nuova Lancia Ypsilon, che uscirà nei saloni questo mese, ha già raccolto 15.000 ordini dei 40.000 che Fiat spera di vendere nel resto del 2003. Il terzo nuovo modello, il veicolo multiuso Idea basato sulla Punto, arriverà in Ottobre.

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Coda ha detto che maggiori risparmi potrebbero essere trovati con General Motors, che detiene il 10% di Fiat Auto e condivide alcune parti, acquisti e piattaforme di sviluppo col suo socio italiano.

I due gruppi stanno lavorando su una nuova piattaforma del segmento B che per il 2005 supporterà la nuova Fiat Punto e sulla piattaforma del segmento C per supportare la nuova generazione di medie per rimpiazzare la Fiat Stilo e la Opel Astra della GM alla fine del decennio.

“Non esistono motivi per non fare qualcosa di simile nel segmento A, lavorare sullo chassis, condividere pressochè ogni cosa sia sotto il cofano, “ ha detto Coda a Reuters dopo il lancio di Panda.

Io rimango del solito avviso: quanto più si estende la collaborazione con GM tanto più Fiat viene fagocitata dall'orribile ameba GM.

In nome di un risicato risparmio che si può ottenere dalla joint venture con GM ci si avvia in maniera sempre più decisa verso l'estinzione.

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Coda ha detto che maggiori risparmi potrebbero essere trovati con General Motors, che detiene il 10% di Fiat Auto e condivide alcune parti, acquisti e piattaforme di sviluppo col suo socio italiano.

I due gruppi stanno lavorando su una nuova piattaforma del segmento B che per il 2005 supporterà la nuova Fiat Punto e sulla piattaforma del segmento C per supportare la nuova generazione di medie per rimpiazzare la Fiat Stilo e la Opel Astra della GM alla fine del decennio.

“Non esistono motivi per non fare qualcosa di simile nel segmento A, lavorare sullo chassis, condividere pressochè ogni cosa sia sotto il cofano, “ ha detto Coda a Reuters dopo il lancio di Panda.

Io rimango del solito avviso: quanto più si estende la collaborazione con GM tanto più Fiat viene fagocitata dall'orribile ameba GM.

In nome di un risicato risparmio che si può ottenere dalla joint venture con GM ci si avvia in maniera sempre più decisa verso l'estinzione.

Sono perfettamente d'accordo con te, ma ho paura che si sia iniziato un processo irreversibile, che nessuno ha interesse (tra gli azionisti) o voglia di invertire.

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E' chiaro che non è facile venir fuori da un processo oramai largamente avviato come quello della collaborazione con GM. L'errore oramai è stato fatto.

Quello che io continuo a vedere male è la volontà di ampliare ancora di più la collaborazione.

La competizione è davvero feroce. Io una GM disposta a cedere a Fiat il benchè minimo vantaggio non ce la vedo proprio.

Io speravo almeno che attraverso GM sarebbe stato più facile sbarcare in USA con Alfa Romeo. Ora vedo che invece non se ne parla più ed anzi comincio a credere che GM sia una palla al piede di Fiat per un eventuale reingresso di Alfa Romeo in USA.

Intanto in Brasile la GM ha già avuto dei vantaggi da Fiat Brasile.

E la storia power-train?

Come mai questa carenza di motori multijet?

A mio avviso nella collaborazione tra Fiat Auto e GM i vantaggi sono per GM mentre lacci e laccetti sono per Fiat.

OK! E' davvero difficile per Fiat Auto cambiare le carte in tavola fintanto non riesce a togliersi la montagna di debiti che ha sulle spalle, ma se dovesse riuscire a risollevarsi dovrebbe indirizzare tutti i suoi sforzi per sganciarsi totalmente dal macrofago GM e darsi da fare per farcela con le proprie forze o al massimo con un partner "umano".

Fiat Auto deve lavorare per fare il kulo alla concorrenza, GM compresa, e non per servirla.

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Guest 126/131
E' chiaro che non è facile venir fuori da un processo oramai largamente avviato come quello della collaborazione con GM. L'errore oramai è stato fatto.

Quello che io continuo a vedere male è la volontà di ampliare ancora di più la collaborazione.

La competizione è davvero feroce. Io una GM disposta a cedere a Fiat il benchè minimo vantaggio non ce la vedo proprio.

Io speravo almeno che attraverso GM sarebbe stato più facile sbarcare in USA con Alfa Romeo. Ora vedo che invece non se ne parla più ed anzi comincio a credere che GM sia una palla al piede di Fiat per un eventuale reingresso di Alfa Romeo in USA.

Intanto in Brasile la GM ha già avuto dei vantaggi da Fiat Brasile.

E la storia power-train?

Come mai questa carenza di motori multijet?

A mio avviso nella collaborazione tra Fiat Auto e GM i vantaggi sono per GM mentre lacci e laccetti sono per Fiat.

OK! E' davvero difficile per Fiat Auto cambiare le carte in tavola fintanto non riesce a togliersi la montagna di debiti che ha sulle spalle, ma se dovesse riuscire a risollevarsi dovrebbe indirizzare tutti i suoi sforzi per sganciarsi totalmente dal macrofago GM e darsi da fare per farcela con le proprie forze o al massimo con un partner "umano".

Fiat Auto deve lavorare per fare il kulo alla concorrenza, GM compresa, e non per servirla.

infatti la fiat deve cercare di vincere e essere migliore di opel,ma questo non è proprio facile perchè anche la opel è in lotta con fiat....perchè fanno più o meno gli stessi modelli....e se era invece la fiat che avesse comprato gm?? :?:

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E' chiaro che non è facile venir fuori da un processo oramai largamente avviato come quello della collaborazione con GM. L'errore oramai è stato fatto.

Quello che io continuo a vedere male è la volontà di ampliare ancora di più la collaborazione.

La competizione è davvero feroce. Io una GM disposta a cedere a Fiat il benchè minimo vantaggio non ce la vedo proprio.

Io speravo almeno che attraverso GM sarebbe stato più facile sbarcare in USA con Alfa Romeo. Ora vedo che invece non se ne parla più ed anzi comincio a credere che GM sia una palla al piede di Fiat per un eventuale reingresso di Alfa Romeo in USA.

Intanto in Brasile la GM ha già avuto dei vantaggi da Fiat Brasile.

E la storia power-train?

Come mai questa carenza di motori multijet?

A mio avviso nella collaborazione tra Fiat Auto e GM i vantaggi sono per GM mentre lacci e laccetti sono per Fiat.

OK! E' davvero difficile per Fiat Auto cambiare le carte in tavola fintanto non riesce a togliersi la montagna di debiti che ha sulle spalle, ma se dovesse riuscire a risollevarsi dovrebbe indirizzare tutti i suoi sforzi per sganciarsi totalmente dal macrofago GM e darsi da fare per farcela con le proprie forze o al massimo con un partner "umano".

Fiat Auto deve lavorare per fare il kulo alla concorrenza, GM compresa, e non per servirla.

infatti la fiat deve cercare di vincere e essere migliore di opel,ma questo non è proprio facile perchè anche la opel è in lotta con fiat....perchè fanno più o meno gli stessi modelli....e se era invece la fiat che avesse comprato gm?? :?:

Non mi sono spiegato.

GM è il gruppo automobilistico più grande del mondo ed è proprietaria di una miriade di marchi di cui quelli a noi più familiari sono Opel, Saab e Daewoo. Fiat non ha i mezzi per comprare GM. Fiat aveva la possibilità di comprare Daewoo quando Daewoo entrò in profonda crisi. L'affare per Fiat sarebbe stato di portata eccezionale dato che il target al quale si rivolgeva Daewoo era identico a quello al quale si rivolge il marchio Fiat. Ma Fiat aveva di già cominciato da un pezzo a flirtare con GM tramite quel grande terminatore che all'epoca era presidente di Fiat. L'esito fu che Fiat si calò le braghe di fronte a GM e Daewoo se la cuccò GM.

Quando vedi le lacrime di quelli di Detroit che sostengono e spergiurano che si faranno in quattro per evitare il put ricordati che quelle lacrime sono lacrime di coccodrillo.

Detroit aborrisce il put nella misura in cui Fiat mostra qualche barlume di vitalità. Ma se Fiat dovesse avere qualche piccolo ulteriore tracollo stai pur tranquillo che la natura di GM è quella di ingollarsela senza pietà.

Lo ripeto ancora una volta: GM è un'orrida ameba informe ed acefala geneticamente programmata per inglobare tutto ciò che incontra sulla sua strada.

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