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Fiat Auto forse in UTILE gia' da questo trimestre


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Fiat, auto già in utile?

Novità del gruppo torinese, il cui segmento auto potrebbe essere in utile operativo già a partire da questo trimestre. Intanto è stata ufficializzata la vendita di Atlanet..

Torna il focus su Fiat, dopo le parole di ieri del suo amministratore delegato Sergio Marchionne. Il manager, nelle scorse ore, ha diffuso le ultime novità dell’azienda torinese. Innanzitutto va segnalata un’intesa commerciale di grande eco. L’accordo con l’indiana Tata, che aprirà a Fiat le porte della nazione asiatica, starebbe “procedendo bene”, tanto che “entro fine anno – ha puntualizzato Marchionne - si comincerà a lavorare sulle vetture”.

Intanto le vendite della Nuova Punto stanno procedendo a ritmo spedito. Anche a dicembre, infatti, gli ordini sono arrivati copiosi, confermando le buone performance dei due mesi precedenti. E, nonostante l’amministratore delegato del Lingotto abbia confermato che il mercato si trova in una fase “molto difficile”, gli analisti iniziano ad essere fiduciosi. Qualcuno, infatti, si spinge ad ipotizzare, per il segmento dell’auto, il ritorno all’utile operativo già per il trimestre in corso, che potrebbe chiudersi con un attivo compreso tra i 30 e i 50 milioni di euro.

Il road show tenuto nei giorni scorsi negli Stati Uniti ha dato una grande visibilità alla società, tanto che in queste ultime ore gli ordini stranieri sono arrivati copiosi. Marchionne ha palesato le linee guida del piano di ristrutturazione. Gli interventi hanno riguardato il taglio di 7.500 addetti, con un risparmio di costi di 105 milioni di euro. Altri 150 milioni sono stati poi recuperati da un ribilanciamento delle spese di advertising, mentre ulteriori 200 milioni da una razionalizzazione delle spese per il comparto ricerca e sviluppo.

In queste ore, intanto, come anticipato dal Sole24Ore, il Lingotto ha chiuso la questione Atlanet, vendendola ai britannici di British Telecom. Né da notizia un comunicato del gruppo di tlc che conseguentemente sarà il fornitore di servizi di telecomunicazione al colosso dell’auto. Il controvalore dell’operazione è di 80 milioni di euro, che British Telecom pagherà in contanti.

L’operazione è interessante anche per le implicazione che avrà nel mondo delle telecomunicazioni italiane. L’operatore britannico è già presente sul suolo nazionale con Albacom, che si occupa di servizi telefonici, e I.Net, società attiva nel web farming e nei servizi di connettività. Entrambe le società, date sempre sul punto di integrarsi, sono attive nel segmento aziendale.

E l’entrata nella galassia britannica di Atlanet è una possibilità in più per il gruppo. Decisamente risanata dopo l’avventura Ipse, la società che cura tutta la rete Fiat (ma anche quelle di Toro Assicurazioni e Rinascente) è in pareggio operativo. E forte della sua infrastruttura in fibra ottica potrebbe fornire ai vertici di British Telecom l’assist che molti ritengono di gran classe per spingere la società a riorganizzare ed integrare tutti i suoi business italiani.

da ilgiornale.it

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