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Intervista a Marchionne


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Dalle vendite della nuova "Punto" all'importanza delle nicchie di mercato, dal nuovo corso di Alfa e Maserati al futuro della Lancia, fino alla preoccupazione per i posti di lavoro: Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fiat, ha concesso una lunga intervista all'autorevole quindicinale tedesco "auto motor und sport". Abbiamo sintetizzato i passaggi più importanti.

La nuova "Punto" dovrebbe contribuire a far uscire la Fiat dalla crisi. L'avvio è stato in linea con le aspettative?

"Il nuovo modello ha riscosso un consenso ben oltre le nostre valutazioni, ottenendo un'accoglienza eccellente da parte del mercato. Per quanto riguarda le prospettive di successo, siamo estremamente realistici e abbiamo fatto una valutazione piuttosto precisa riguardo alle potenzialità nel segmento delle 'piccole'. Con la 'Punto', rioccupiamo esattamente la posizione giusta in questo segmento".

Come fate a essere sicuri che le prossime novità non facciano nuovamente fiasco sul mercato?

"Nessuno può esserne certo. Se qualcuno sostiene di possedere la formula magica per questo, mi piacerebbe molto incontrarlo. Per quanto riguarda i nuovi progetti e le valutazioni relative alle possibilità di mercato, a ogni modo, oggi diamo retta non solo ai nostri ingegneri, ma molto di più al parere dei nostri esperti in altri settori. Per noi si tratta di un approccio completamente nuovo. Un progetto come quello della 'Panda Alessi' non sarebbe stato altrimenti possibile. Anche la 'Panda Monster', presentata a Bologna e prodotta in serie limitata, non appartiene propriamente al Dna della Fiat. Entrambi i modelli fanno parte del processo di ringiovanimento del marchio. La rinascita della Mini è stata una trovata geniale. Per questo motivo stiamo nuovamente lavorando alla Fiat '500', perché possiede caratteri ereditari simili a quelli della Mini, se non addirittura migliori".

Come andranno avanti le cose per quanto riguarda Maserati e Alfa?

"Lo sviluppo di una grossa Maserati 'Coupé' sarà realizzato sul pianale modificato della 'Quattroporte', il cui ciclo di produzione si trova nella fase iniziale. Una Suv, oppure una 'crossover', si adatterebbe bene allo spirito di questo marchio e potrebbe essere realizzata sulla piattaforma della '159' dell'Alfa".

E per quanto riguarda la Lancia?

"La Lancia è un caso a sé. La Lancia oggi non produrrebbe più un'auto come la 'Thesis'. Per fare questo, bisogna avere un marchio dal nome molto forte. Per noi, è difficile ritagliarci uno spazio nel segmento superiore, perché ci muoviamo su un terreno dominato dai tedeschi. L'Alfa '166', in ogni modo, avrà un seguito e affronteremo con cautela la questione relativa alla sua erede. Farsi false illusioni a questo proposito è fuori luogo".

Le Case tedesche tagliano drasticamente posti di lavoro, una tendenza che invece non si riscontra in casa Fiat. Per quale motivo?

"La Fiat ha fatto registrare nel 2004 perdite per circa 820 milioni di euro. Chiudere uno stabilimento, riduce i costi fissi di 35 milioni di euro. Queste cifre dimostrano che fermare un impianto ha un'influenza marginale. Il sistema italiano di cassa integrazione ci consente di utilizzare il personale in maniera flessibile in funzione della domanda anche in un arco di tempo più lungo. I nostri obiettivi, entro il 2008, sono raggiungere una quota di mercato in Europa dell'8,5%, e a quel punto lavoreremo a pieno regime anche sul fronte dell'occupazione. Se necessario, siamo in grado di incrementare rapidamente la nostra capacità produttiva."

Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.

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Gli sta proprio sul cazzo a Marchionne la Thesis! :D :D

Un' auto come la Thesis e' un buco nero per le risorse finanziarie di un' azienda.

E lo si sapeva gia' ancor prima che fosse messa in vendita.

Quindi qualsiasi AD responsabile e con un minimo di senso degli affari la penserebbe allo stesso modo.

Secondo me lui la cita anche per difendersi dal fatto che per il momento Lancia ha un ruolo marginale nel gruppo.Se non si fossero buttati tutti quei soldi nella Thesis, sembra voler dire, a quest' ora avremmo potuto investire in altri modelli piu' importanti e redditizi e anche Lancia avrebbe una gamma vera.

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Guest DESMO16
Un' auto come la Thesis e' un buco nero per le risorse finanziarie di un' azienda.

E lo si sapeva gia' ancor prima che fosse messa in vendita.

Quindi qualsiasi AD responsabile e con un minimo di senso degli affari la penserebbe allo stesso modo.

Secondo me lui la cita anche per difendersi dal fatto che per il momento Lancia ha un ruolo marginale nel gruppo.Se non si fossero buttati tutti quei soldi nella Thesis, sembra voler dire, a quest' ora avremmo potuto investire in altri modelli piu' importanti e redditizi e anche Lancia avrebbe una gamma vera.

...mi sa che siamo alle solite, la voglia di risanamento sembra andare solo in due direzioni: Fiat ed Alfa..

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...mi sa che siamo alle solite, la voglia di risanamento sembra andare solo in due direzioni: Fiat ed Alfa..

Penso di no. Si tratta di due punti di vista differenti : il nostro e' quello di appassionati che vorremmo immediatamente una gamma completa sui 3 marchi; quello di Marchionne invece e' piu' operativo e realistico e necessariamente ha una visuale piu' ampia proiettata negli anni futuri.

E' vero che guardando il listino Lancia, l' apparenza e' quella di un marchio in disarmo e senza futuro.Ma questo non vuol dire che proprio in questo momento non ci siano piani e progetti che ovviamente lui non puo' evidenziare e che noi vedremo solo nel tempo.

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Penso di no. Si tratta di due punti di vista differenti : il nostro e' quello di appassionati che vorremmo immediatamente una gamma completa sui 3 marchi; quello di Marchionne invece e' piu' operativo e realistico e necessariamente ha una visuale piu' ampia proiettata negli anni futuri.

E' vero che guardando il listino Lancia, l' apparenza e' quella di un marchio in disarmo e senza futuro.Ma questo non vuol dire che proprio in questo momento non ci siano piani e progetti che ovviamente lui non puo' evidenziare e che noi vedremo solo nel tempo.

Sottoscrivo al 100%. Anche se bisogna anche dire che LAncia dovrebbe essere un marchio su cui spingere, forse più di Alfa. Lancia è infatti un marchio non compromesso nel recente passato e che nel decennio precedente aveva auto come Thema, Y10 e Delta. Tutti grandi successi

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Sottoscrivo al 100%. Anche se bisogna anche dire che LAncia dovrebbe essere un marchio su cui spingere, forse più di Alfa. Lancia è infatti un marchio non compromesso nel recente passato e che nel decennio precedente aveva auto come Thema, Y10 e Delta. Tutti grandi successi

perchè ALFA sarebbe un marchio compromesso ?

la verità è che Lancia è apprezzata in Italia e praticamente sconosciuta all'estero....ALFA è tutta un'altra cosa ,all'estero è equiparata ai marchi tedeschi ..sconta solo il fatto di essere mal distribuita .

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