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il liberale e il comunista


Albizzie

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

:lol: :lol:

Cribbio! Eppure ha espresso un pensiero ripreso pari pari dalla scatola cranica del banana!

chissene... ;):lol: io le farei fare la fine di tanti suoi amici + vigliacchi di lei... ;)

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Infastidisco solo perchè provoco un pochettino per mantenere viva la discussione :); non penso di avere davvero i difetti della mentalità di sinistra da te elencati prima. Anzi in certe occasioni qualcuno mi ha sospettato di essere di destra. Sempre meglio che essere sospettato di essere di centro.

Il tono di superiorità ed a volte anche sprezzante del baffino infastidisce, è vero.

E' vero che la provocazione è essenziale per ravvivare l'ambiente, ma si può fare senza ricorrere ai mezzi tipici della sinistra... sennò quelli come me finiscono con l'identificarti col baffino... con i conseguenti risultati.

Anche io spesso sono considerato di sinistra, mai di centro, ma in realtà sono di destra, e guardo alle cose politiche italiane con quel distacco necessario per filtrare solo il poco di serio che si può trovare.

I DS sono i discendenti dell'oramai antico PC. Baffino il quell'ambiente si formò, e fu un ambiente politicamente forte ma che rimase sempre estraneo al governo e alle sue logiche. La questione morale di berlingueriana memoria nacque e si amplificò in quell'ambiente, e diventò quasi una bandiera di cui andare orgogliosi. Forse si potè realizzare perchè quell'ambiente rimase sempre escluso dalla gestione del paese e dai relativi compromessi necessari. La famigerata superiorità morale dei DS è un'eredità di quei tempi remoti. L'aria sprezzante e/o di superiorità del baffino credo che derivi quindi da quella storia, come se quella storia bastasse per renderlo intangibile e invulnerabile. Logicamente così non è. In proposito c'è un'autocritica in corso tra i DS. Quest'autocritica è l'unica cosa positiva conseguente al polverone sollevato dal banana, ma non è una cosa provocata dal banana.

L'autocritica di oggi è un bene per la sinistra e per l'Italia, che forse ne guadagnerà una parte politica più "effettuale".

Che la sinistra fosse pulita anche perchè lontana dal potere di governo, personalmente, non lo credo nè mai lo potrei credere: ricordiamoci di quanto luride siano le loro relazioni dal 45 al 92... e chiudiamo il sorriso di baffino con un pugno in bocca... di quelli di Foreman ai bei tempi.

La politica deve essere attenta all'economia. Non solo: deve essergli superiore e deve guidarla. Illusorio quindi tenere lontani gli affari dalla politica, perchè l'economia si fa anche con gli affari. Non è quindi il caso di fare appunti a skeletric se si informa sulle azioni di Unipol e sul suo tentativo di scalare BNL.

L'economia non è mai stata guidata dalla politica... è sempre stato (e sempre sarà) il contrario. E fa bene il politico a tastare l'ambiente degli affari.

Personalmente, stimo Fassimo e credo che, se anche avesse tratto qualche guadagno illecito dall'affaire Unipol, non ci sarebbe nulla di strano... fa parte del gioco.

Sulla liceità dell'azione di Unipol, però, non sono affatto d'accordo. Una cooperativa ha uno scopo, in termini di legge, che la dovrebbe tenere fuori dal mercato vero, quello degli squali. In cambio dei vantaggi di cui beneficia, fiscali in primo luogo. Agendo sul mercato, crea una situazione asimmetrica (in termini di diversa tassazione ma anche in termini di "flessibilità" del costo del lavoro... altro che articolo 18 da rispettare!). Ergo, se vuoi essere cooperativa, stai al tuo posto. Sennò diventa una SpA, con tutto ciò che ne deriva.

No, se il csx vincerà penso che questa volta non rifaranno gli errori dell'altra volta. Nè quello di Prodi, nè quello di Bertinotti. Sarebbero davvero dei masochisti. Come faranno a governare è un rebus. Personalmente accenderò sul serio un cero alla Madonna. Intanto dobbiamo vedere se riescono a mettere su un programma che accontenti tutti. Se continuano così arriveremo al voto, il csx non avrà ancora un programma, e il banana meriterà ampiamente di vincere.

Un programma farlocco lo tireranno fuori entro un mese... ma tanto non conta nulla. L'Italia li vota a prescindere dal programma... ammesso che li voterà.

Il Berlusca non è primo ministro per il programma elettorale del 2001.

La questione è molto più semplice purtroppo: vince chi trasmette alla gente sensazioni positive, di speranza in un miglioramento... ma non con le riunioni dei Comitati centrali del partico (come usa fare ancor oggi il PDCI). Con la faccia e la comunicazione "sottopelle".

In barba a quelli come noi che sulle cose ci riflettono.

Ciao

Luxan

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E' vero che la provocazione è essenziale per ravvivare l'ambiente, ma si può fare senza ricorrere ai mezzi tipici della sinistra... sennò quelli come me finiscono con l'identificarti col baffino... con i conseguenti risultati.

Anche io spesso sono considerato di sinistra, mai di centro, ma in realtà sono di destra, e guardo alle cose politiche italiane con quel distacco necessario per filtrare solo il poco di serio che si può trovare.

L'autocritica di oggi è un bene per la sinistra e per l'Italia, che forse ne guadagnerà una parte politica più "effettuale".

Che la sinistra fosse pulita anche perchè lontana dal potere di governo, personalmente, non lo credo nè mai lo potrei credere: ricordiamoci di quanto luride siano le loro relazioni dal 45 al 92... e chiudiamo il sorriso di baffino con un pugno in bocca... di quelli di Foreman ai bei tempi.

L'economia non è mai stata guidata dalla politica... è sempre stato (e sempre sarà) il contrario. E fa bene il politico a tastare l'ambiente degli affari.

Personalmente, stimo Fassimo e credo che, se anche avesse tratto qualche guadagno illecito dall'affaire Unipol, non ci sarebbe nulla di strano... fa parte del gioco.

Sulla liceità dell'azione di Unipol, però, non sono affatto d'accordo. Una cooperativa ha uno scopo, in termini di legge, che la dovrebbe tenere fuori dal mercato vero, quello degli squali. In cambio dei vantaggi di cui beneficia, fiscali in primo luogo. Agendo sul mercato, crea una situazione asimmetrica (in termini di diversa tassazione ma anche in termini di "flessibilità" del costo del lavoro... altro che articolo 18 da rispettare!). Ergo, se vuoi essere cooperativa, stai al tuo posto. Sennò diventa una SpA, con tutto ciò che ne deriva.

Un programma farlocco lo tireranno fuori entro un mese... ma tanto non conta nulla. L'Italia li vota a prescindere dal programma... ammesso che li voterà.

Il Berlusca non è primo ministro per il programma elettorale del 2001.

La questione è molto più semplice purtroppo: vince chi trasmette alla gente sensazioni positive, di speranza in un miglioramento... ma non con le riunioni dei Comitati centrali del partico (come usa fare ancor oggi il PDCI). Con la faccia e la comunicazione "sottopelle".

In barba a quelli come noi che sulle cose ci riflettono.

ahimè...:clap :clap :clap

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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ahimè...:clap :clap :clap

grazie grazie.

mi sembra assurdo trovarmi a scrivere ste cose... a quasi 30 anni. E ricordare che erano le stesse che pensavo e dicevo con gli amici di liceo, quando non potevo ancora votare.... e Berlusca aveva vinto le elezioni del 94.

Ciao

Luxan

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E' vero che la provocazione è essenziale per ravvivare l'ambiente, ma si può fare senza ricorrere ai mezzi tipici della sinistra... sennò quelli come me finiscono con l'identificarti col baffino... con i conseguenti risultati.

Anche io spesso sono considerato di sinistra, mai di centro, ma in realtà sono di destra, e guardo alle cose politiche italiane con quel distacco necessario per filtrare solo il poco di serio che si può trovare.

A me pare che i mezzi che uso sono il pensiero e la parola. Non credo siano prerogativa solo della sinistra.

L'autocritica di oggi è un bene per la sinistra e per l'Italia, che forse ne guadagnerà una parte politica più "effettuale".

Che la sinistra fosse pulita anche perchè lontana dal potere di governo, personalmente, non lo credo nè mai lo potrei credere: ricordiamoci di quanto luride siano le loro relazioni dal 45 al 92... e chiudiamo il sorriso di baffino con un pugno in bocca... di quelli di Foreman ai bei tempi.

Se Dio vuole i DS non sono il PCI, altrimenti quelli di Alleanza Nazionale diventano di colpo dei fascisti nostalgici.

Le relazioni con Mosca di una parte dell'Italia posso equipararle a quelle con l'America dell'altra Italia. Quelli del vecchio PCI però non sono mai stati coinvolti negli scandali e nella corruzione dell'altra Italia.

L'economia non è mai stata guidata dalla politica... è sempre stato (e sempre sarà) il contrario. E fa bene il politico a tastare l'ambiente degli affari.

Personalmente, stimo Fassimo e credo che, se anche avesse tratto qualche guadagno illecito dall'affaire Unipol, non ci sarebbe nulla di strano... fa parte del gioco.

Beh che sia l'economia a gestire la politica mi giunge nuova. Sarà una visione di destra.
Sulla liceità dell'azione di Unipol, però, non sono affatto d'accordo. Una cooperativa ha uno scopo, in termini di legge, che la dovrebbe tenere fuori dal mercato vero, quello degli squali. In cambio dei vantaggi di cui beneficia, fiscali in primo luogo. Agendo sul mercato, crea una situazione asimmetrica (in termini di diversa tassazione ma anche in termini di "flessibilità" del costo del lavoro... altro che articolo 18 da rispettare!). Ergo, se vuoi essere cooperativa, stai al tuo posto. Sennò diventa una SpA, con tutto ciò che ne deriva.

Hai una strana concezione delle cooperative.

Ne abbiamo già discusso in un altro topic.

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La quotazione di borsa della SME era di 500 miliardi.

La quotazione interna dell'IRI, fatta anche da gente esterna e con le palle, era di 497 miliardi. Non diciamo cagate: nessuna sottostima operata da Prodi per favorire De Benedetti.

L'IRI era un baraccone mangiarisorse gigantesco al cui papezzale fu chiamato Romano Prodi per vedere se riusciva a risuscitarlo.

Prodi decise di buttare nel cesso le cose non strategiche per potersi focalizzare su quelle strategiche, e fra le cose non strategiche identificò la SME.

Prodi mise in vendita la SME informando il mercato: nessun sotterfugio e nessun accordo sottobanco.

All'inizio non ci fu un cane disposto a comprarsela: troppo grossa e troppo cara. SME significava una miriade di marchi fra cui Surgela, Cirio, Star, Mellin, Motta, Alemagna, De Rica, Bertolli etc.

Vari imprenditori del settore fra cui Barilla, Ferrero e Berlusconi dissero che tutt'al più erano interessati a qualche società. La cosa non rientrava nei piani IRI che invece voleva favorire la nascita di un grande polo alimentare italiano.

In particolare Berlusconi disse che i 500 miliardi della valutazione di borsa erano eccessivi e fuori dalla sua portata (parliamo di 20 anni fa, oggi 500 miliardi per Berlusconi sono noccioline).

All'improvviso scese in campo Carlo De Benedetti offrendosi di comprare l'intera SME. De Benedetti aveva già acquistato Buitoni e Perugina. L'offerta di De Benedetti era in linea con la politica perseguita dall'IRI di Romano Prodi.

Nell'Aprile del 1985, Romano Prodi come presidente dell’Iri e Carlo De Benedetti nella sua qualità di presidente della Buitoni firmarono un documento di quattro pagine che per 497 miliardi prevedeva la cessione alla Buitoni dell’intera partecipazione posseduta dell’Iri nella Sme.

Stop!

Questo fu solo l'inizio della storia, vera e obiettiva, (raccontata non da me, ma dalle indagini commissionate dal parlamento europeo) che puoi trovare ovunque in rete. Poi in rete puoi anche trovare tutte le storie di merda, di parte, tendenziose, false e incancrenite che ti pare al solo scopo di buttare cartate di merda in faccia al professore colpevole di voler svendere SME al suo compare Carlo De Benedetti.

Il resto della storia che ne seguì e che risultò in una Italia dominata dallo strapotere del settore alimentare straniero, è una storia di ripicche, di gelosie, di coalizzioni, di processi, di fallimenti, di corruzione di giudici, di immunità parlamentari, di assoluzione di colpevoli e di gran farabutti.

Quello che prima di De Benedetti era caro a 500 miliardi diventò di colpo appetibile per 600 miliardi e così via.

Poi, dieci anni dopo, la SME fu venduta a pezzetti ed i soldi che lo Stato Italiano ne ricavò furono ben più di 500 miliardi.

Ovviamente Berlusconi fu promosso al grado di salvatore della Patria dal cdx.

Grazie all'operato onesto e diligente di Berlusconi si evitò di svendere SME a De Benedetti per soli 500 miliardi. Pensiero sempre obiettivo del cdx, si capisce!

Ovviamente l'Europa si è chiesta se per caso il cdx italiano avesse ragione.

Conclusione: no!

In dieci anni molte società SME furono risanate dall'IRI. Tutto era cambiato, compreso il mercato. La svalutazione della lira etc.

Una considerazione mia e, se vuoi, di parte la voglio fare: grazie a Brlusconi Romano Prodi non riuscì ad impiantare in Italia un grande polo alimentare.

Caro Ax!

Se io mi schiero da una parte piuttosto che dall'altra ho i miei motivi che nulla hanno a che fare con quello che i media tutti i giorni cercano di calarmi in corpo tipo olio di ricino.

Media grazie ai quali il mortadella è solo un boiardo di Stato non meno corrotto del banana. Se ancora non te la sei bevuta non ti preoccupare: il banana non ha intenzione di demordere fintanto non te la bevi e non gli fai vincere le elezioni.

La storia continua.

La Galbani è stata appena acquistata dagli stranieri.

Ora è in mano ai francesi insieme ad Invernizzi e Locatelli.

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....

Le relazioni con Mosca di una parte dell'Italia posso equipararle a quelle con l'America dell'altra Italia...

copco, daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ;)

Beh che sia l'economia a gestire la politica mi giunge nuova. Sarà una visione di destra.

dx o sx nn centrano nulla... è da mo' che funge così!!

La storia continua.

La Galbani è stata appena acquistata dagli stranieri.

Ora è in mano ai francesi insieme ad Invernizzi e Locatelli.

si vede che gli italiani nn sono capaci di tenersele senza aiuti politici, gabole e balzelli vari... abituati come siamo al protezionismo bieco di cui i vari fazio e co sono ultimi ottimi protagonisti e direttori d'orchestra.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

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"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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