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il caso di federico aldrovandi


ludico

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stiamo parlando di auto che sfrecciano senza segnali di riconoscimento, mi dici come fai a capire che si tratta di un'auto di servizio e non del solito pirata???

Le noti, Albi, le noti...

E cmq vale anche x volanti senza segnali accesi.

Pagano 1 volta su 1000...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Guest Riccardo

Visto che replichi spiego l'ultima volta anche se vorrei veramente vedere parlre di Federico Aldrovandi ma sembra impossibile!!!

certo. ma prima di giungere a conclusioni errate, sarebbe meglio chiedere spiegazioni all'autore del post.

Autore del post a cui ho chiesto

Che cosa ci sarebbe di male se fosse un poliziotto o un carabiniere? E' una colpa? Dovrebbe vergognarsi?

ha chiesto che lavoro facesse. NON era minimamente sottointeso che dovesse vergognarsi o farsene una colpa (ci mancherebbe), come hai voluto far intendere.

IO l'ho inteso cosi ed ho chiesto spiegazioni!! Io non voglio far credere proprio niente a nessuno!!!

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ancora col cds...non credo rey tu possa o debba insegnare nulla a chi porta la divisa,tantomeno cose facenti parte il proprio lavoro...il cds di fronte allo stato di necessita' contemplato dal codice penale addirittura va a farsi benedire....in caso di incidente con una vettura di servizio che e' in intervento anche senza segnali,molto spesso guasti,ti ripaghi i danni da solo....poi se ci credete bene altrimenti non so che dirvi...e chiudo qua l'ot....

Non si tratta di insegnare, le leggi sono pubbliche e valide per tutti: solo il Sismi ed il Sisde possono avere particolari deroghe e certo non per il CdS (poi c'è la legge per le operazioni sotto copertura, ma è un'altra cosa).

Se c'è una norma che autorizza le forze dell'ordine a non rispettare il CdS, questa norma è pubblica, non è certo una relazione interna, quindi puoi anche indicarcela.

Lo stato di necessità è previsto anche dal codice civile (art. 2045) e non impedisce un indennizzo se si ha torto: ma, ripeto, salvo casi particolari (cioé evitare di allarmare il delinquente per poterlo sorprendere) in cui comunque si paga se si ha torto (e mi pare lo confermi), un veicolo in emergenza deve segnalarlo sempre.

Comunque, queste violazioni sono sotto gli occhi di tutti quotidianamente e non credo proprio che trattasi sempre di emergenze coperte.

E' solo una delle tante pessime abitudini italiche tipicizzanti chi ha un brandello di potere.

E questo senza colpevolizzare certo PS o CC che fanno spesso un ottimo lavoro.

Quanto al topic, effettivamente abbandonato, si assisterà ad un lungo scontro di consulenze che solo la perizia del giudice potrà risolvere e non è detto.

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quello che citi e' giusto....peccato valga solo sulla carta e non venga mai applicato...poi insisti se vuoi ma io la chiudo qua...come qualcuno e' solito dire...se vuoi capire capisci...

Auto:ex bmw 320d touring 150cv,Gpunto 1.3mj 90cv

La tua prossima auto:a trazione posteriore

moto:Venduta

una vita di traverso ;)

foto72sw8.jpg

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  • 1 anno fa...

Ferrara Le immagini della scientifica. Registrate frasi e una risata

Federico, spunta un video

sugli agenti sotto accusa

Morì dopo il controllo di polizia. I fotogrammi sembrano non collimare con le foto del medico legale

MILANO — Nuove ombre sul caso di Federico Aldrovandi, il diciottenne morto a Ferrara il 25 settembre 2005 dopo un intervento della polizia. Un video di dodici minuti, registrato alla Scientifica quando il ragazzo era già cadavere, ma ancora disteso sull'asfalto, sembra aggiungere altro orrore alla vicenda. Immagini girate prima dell'arrivo del medico legale (alle 9.30), acquisite durante il processo in corso a carico di quattro agenti accusati di omicidio colposo, documentano ulteriormente la scena del delitto (dove compaiono una decina di poliziotti): il volto tumefatto del ragazzo, le mani livide e sporche di terra, i pantaloni abbottonati, il suo telefonino su una panchina, a distanza di oltre 20 metri.

Non ci sono manganelli nelle vicinanze, neppure il portafoglio di Federico. Poi niente sangue accanto al volto adagiato sulla strada. Fotogrammi che sembrano cozzare, secondo i legali della famiglia, con le fotografie scattate dal medico legale: qui il ragazzo è ritratto con una macchia di sangue del diametro di 20 centimetri alla sinistra del capo, il suo portafoglio compare nella tasca del giubbotto, i jeans sono slacciati. Quanto ai manganelli, rotti durante la colluttazione tra gli agenti e il ragazzo, si materializzano in questura solo nel pomeriggio. E poi ci sono i dialoghi del video, elemento nuovo dell'indagine, per i quali il pm ha ordinato la trascrizione: frasi mescolate a rumori di fondo, pronunciate da chi forse non immaginava di essere registrato. Subito, all'inizio delle riprese, si sente una gran risata, proveniente da qualcuno, non immortalato dalla telecamera, ma chiaramente vicino al cadavere.

Ma ci sono anche i singhiozzi di un agente che piange: «Sono un genitore anche io» sembra dire. Altre parole, collegate a una telefonata, sembrerebbero riferire di un colloquio con un magistrato. Se fossero verificate, potrebbero spiegare come mai il pm di turno quella mattina non è mai arrivato sul luogo del delitto. «Si è ammazzato da solo». «Qui ci vuole la benzina». Altri dialoghi da verificare, parole apparentemente senza senso, che forse, nel processo, potrebbero trovare una spiegazione. Grande attesa dunque per l'udienza di mercoledì 13 febbraio: saranno in aula alcuni dei protagonisti del video, come Marco Pirani e Paolo Marino, entrambi indagati in un'inchiesta bis per falso e abuso.

Grazia Maria Mottola

10 febbraio 2008

dal corriere

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cosa ci si può aspettare in uno stato di polizia come quello in cui viviamo?

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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è ovvio..se la giocano anche tra di loro quando vogliono..vedi il caso dei vigili a milano che hanno fatto eseguire i controlli di routine ai carabinieri o ai poliziotti (non ricordo precisamente l'arma) dopo che questi ultimi avevano provocato un incidente durante uno spostamento con luci e sirene..

ovviamente il corpo che ha provocato l'incidente ha risposto con volantinaggio interno ed esterno in cui compariva un chiaro senso denigratorio dei vigili urbani..

"nel paese dei ciechi, chi ha un occhio solo è re"

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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Le accuse degli inquirenti: gli agenti avevano un defibrillatore ma non l'hanno utilizzato

«Manganelli rotti sul corpo di Federico»

L'ipotesi dei pm sulla morte di Aldrovandi. La difesa: no, li ha spezzati lui con un calcio e cadendoci sopra

manganelli.jpg

FERRARA — Due manganelli di gomma nera. Entrambi spaccati all'altezza dei manici (■ Guarda). Potrebbero esser stati rotti sul corpo di Federico Aldrovandi, il diciottenne morto il 25 settembre 2005, dopo un intervento della polizia. Colpi alle gambe e non solo, inflitti al ragazzo nel tentativo di immobilizzarlo (l'autopsia non lo esclude, ndr). È l'ipotesi sostenuta dalla Procura di Ferrara nel processo in corso, davanti al giudice monocratico, contro i quattro agenti coinvolti in un violenta colluttazione con Federico, ora accusati di omicidio colposo. Ieri la settima udienza.

In aula Paolo Marino, ex capo dell'ufficio volanti, l'investigatore che per primo diede avvio alle indagini. A lui il pm Nicola Proto chiede conto di quegli sfollagente, subito spariti misteriosamente dalla scena del delitto, per poi ricomparire nel pomeriggio in questura. Puliti, senza macchie di sangue. E rotti. «Nessuno mi parlò dei manganelli la mattina del 25 settembre, poi lo fece l'agente Pirani». «Come mai non gliene parlarono prima?» incalza Proto. «Una dimenticanza». Il dirigente Marino non se ne fa un problema «anche perché sul volto del ragazzo non c'erano segni né sangue ».

Eppure una risposta la ottiene: «Un manganello si era rotto a causa di un calcio dell'Aldrovandi, l'altro perché ci era caduto sopra». Spiegazione che l'ex capo delle volanti ritiene soddisfacente. Non approfondisce né lancia segnali allarmanti alla pm Emanuela Guerra, titolare delle indagini, che non va neppure sul posto. Gli sfollagente vengono fotografati e poi rinchiusi in cassaforte per mesi, fino al loro sequestro (il 21 febbraio 2006).

Anche Pietro Scroccarello, capo della squadra mobile, dice di non saper nulla dei manganelli, se non in seguito da Paolo Marino. E Gennaro Sidero, questore vicario, assicura di averne avuto notizia solo alle 18.

All'enigma degli sfollagente, si aggiunge il giallo del defibrillatore, in dotazione di una volante e mai utilizzato la mattina del 25 settembre. È la seconda ipotesi dell'accusa: il ragazzo stava male, chiedeva aiuto, e nessuno lo ha soccorso prima dell'arrivo dell'ambulanza. Eppure, come ha confermato Scroccarello, l'attrezzatura era a bordo e uno degli indagati aveva fatto un corso per utilizzarlo. Invece Federico è a terra, ammanettato, forse sta morendo, mentre uno dei poliziotti parla con un operatore del 113: «Abbiamo avuto una lotta di mezz'ora, l'abbiamo bastonato di brutto, solo che adesso è svenuto, non so, è mezzo morto... ». Sono le 6.12. I medici del 118 non sono ancora arrivati.

Grazia Maria Mottola

14 febbraio 2008

corriere.it

qui le foto di come lo hanno ridotto, divulgate dalla famiglia per sensibilizzare a quello che è successo

evolution_dacia_logo.jpg

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