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vi ricordate.............QUESTA!!!!!


Guest 126/131

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Guest 126/131

Televisivamente parlando, della mia infanzia di "bimbo anni '80" ricordo la sfilza di telefilm americani che le reti Mediaset (allora Fininvest) proponevano in continuazione. Tra i tanti emergono prepotenti Hazzard, di cui ho parlato un po' di tempo fa (per saperne di più clicca qui) e Supercar. Quella macchina nera dotata di un computer in grado di dialogare umanamente con il pilota è rimasta impressa nella mia mente (come in quella di molti miei coetanei...). Prodotto dalla Universal agli inizi degli anni '80, "The Knight Rider" (questo era il titolo originale), fu trasmesso per la prima volta dalla NBC nel 1982. In America gli ultimi episodi furono trasmessi nel 1986. In Italia arrivò nel 1984 e da diciotto anni, vengono regolarmente riproposti.

La trama era piuttosto semplice: un valido poliziotto viene ferito gravemente da un criminale. Il suo viso è deturpato ed è in serio pericolo di vita. Una fantomatica fondazione paladina della giustizia, la "Fondazione Knight", si occupa del caso. Riesce a salvare la vita all'agente dandogli, grazie ad un radicale intervento di chirurgia plastica, le sembianze del figlio del fondatore della fondazione e "adottandolo". Da quel momento il poliziotto Michael Long, diventa Michael Knight (impersonato dal giovane David Hasseldorf) e lavorerà per la fondazione impegnandosi nella prevenzione del crimine in difesa dei più debioli.

Il bello deve ancora arrivare... Michael Knight, infatti, avrà in dotazione il "Knight Industries Two Thousand" o, più semplicemente K.I.T.T., un'automobile dotata di un intelligentissimo computer in grado di dialogare e di prendere delle decisioni autonomamente. L'interfaccia tra l'auto ed il pilota era nella plancia dove al sintetizzatore vocale era dedicato una sorta di equalizzatore grafico a led.

Ma non era questa l'unica particolarità del cruscotto di KITT. Innanzitutto la forma esageratamente avvolgente che, di fatto divideva in due l'abitacolo. Il pilota aveva sotto controllo, tramite indicatori a led e digitali (che proprio in quegli anni divennero di gran moda) tutte le funzioni della meccanica. Inoltre su due monitor (ahimè a raggi catodici, visto che il TFT era ancora lungi dall'essere diffuso) poteva essere visualizzata una serie incredibile di informazioni provenienti dai vari sistemi di controllo del computer, che era ovviamente in grado di pilotare l'auto autonomamente. Proprio in tema di guida, è da segnalare l'assenza del volante, sostituito da una sorta di cloche che doveva essere parecchio scomoda da manovrare, soprattutto in manovra... Comunque, KITT era in grado di compiere lavori fantascientifici. In primo luogo la vettura era capace di velocità "aeronautiche" e poteva compiere balzi "olimpici". Poi il computer era in grado di effettuare scansioni ai raggi X, poteva interferire con qualsiasi apparecchio elettronico, era in continuo contatto con la sede della Fondazione ed aveva un innovativo sistema di navigazione (un precursore del GPS?). Inoltre la carrozzeria era resistente a qualsiasi tipo di attacco col pregio di essere leggerissima: insoma KITT è praticamente la quadratura del cerchio!

Tutto ciò nella finzione cinematografica.

In realtà, l'auto utilizzata era una banalissima (per gli USA, ovviamente), Pontiac Firebird Trans-Am, model year 1982. Quella che noi piccoli spettatori credevamo fosse effettivamente una "supercar", era una semplice coupè neanche tanto sportiva.

Dotata di un pachidermico motore V8 da cinque litri di cilindrata (5001 cc, per l'esattezza), erogante appena 177 cv a 4200 rpm, la paciosa Trans-Am '82 non superava le 118 miglia orarie, che poi sono poco più di 190 km/h. Non credo sia eccessivamente azzardato dire che l'auto di "Supercar" era piuttosto scarsina a prestazioni... complici anche il cambio manuale a soli quattro rapporti (l'automatico ne aveva tre più l'overdrive) ed il peso non proprio "piuma" di oltre quattordici quintali. Un po' meglio andava in accelerazione, visto che effettuava il passaggio da 0 a 60 MPH (assimilabile al nostro 0-100 km/h) in 9 secondi netti.

Diciamoci la verità... fosse capitata sulle nostre strade, la "fantasmagorica" KITT sarebbe stata sconfitta da una comunissima Uno Turbo. Ma non finisce qui, visto che il gigantesco V8, oltre che lento (per i nostri standard) era anche assetato di benzina: nelle condizioni migliori non si superavano gli 8.5 km con un litro... L'abitacolo, poi non aveva niente del carattere avveniristico della vettura della serie... anzi era abbastanza "grigio". Però, complice anche il carattere esotico del modello, quella Trans-Am '82 nera sembrava una "supercar" a tutti gli effetti... sembrava...

Negli anni Novanta si tentò un remake. Realizzarono un film per la TV arrivato anche da noi col titolo "Supercar 2000", ma il mito di KITT era stato completamente snaturato. La vettura non era una Trans-Am, ma una Dodge Stealth (quindi si passò anche alla concorrenza, visto che Pontiac è un marchio GM, mentre Dodge è Chrysler), profondamente modificata per farla apparire simile ad un concept Pontiac mai prodotto. La pellicola non ebbe successo, e tutto cadde nel dimenticatoio.

Comunque, il telefilm, quello originale, fece tendenza. Proprio in quegli anni si diffusero sulle vetture le stumentazioni digitali tra cui alcune parlanti come nelle Renault 25 e 11 Electronic e nella Austin Maestro. Ma non solo... gli automobilisti più "sportivi e disinvolti" non esitavano a decorare le mascherine delle proprie vetture, in genere Fiat 127 Sport, Uno Turbo i.e., Golf GTI o Renault 5 Turbo con una barra a led rossi identica a quella montata sul musetto di KITT.

Deo gratias, la moda è durata poco... da noi. Negli Stati Uniti, oltre ai numerosissimi siti web, più o meno curati, dedicati al modello; esistono anche aziende che creano e commercializzano componenti ad hoc per elaborare la propria Trans-Am, trasformandola in KITT. Si parte dai musetti e dalle famosissime barre a led, e si finisce alla plancia, completa di tutti gli indicatori digitali funzionanti. Per curiosità cliccate su questo link, http://www.markscustomkits.com/Online_Catalog.html, navigate tra i vari collegamenti della pagina e... stupite!

http://www.omniauto.it/curiosita/kitt05.jpg

http://www.omniauto.it/curiosita/kitt07.jpg

http://www.omniauto.it/curiosita/kitt21.jpg

E DI QUESTA??????????

Bari, 27.05.02) “Americanata: s. f., cosa fatta in modo e con mezzi insoliti, sorprendenti, con quel gusto del grandioso che hanno spesso gli Americani.”

Questo è la definizione de “il Dizionario della Lingua Italiana” (DeAgostini), riguardo quelle “facezie” di cui certa cinematografia d’Oltreoceano è piena. Però (… un “però” c’è sempre…), mentre tutti quanti siamo disposti a criticare ogni sorta di americanata, in realtà tali esagerazioni piacciono, o quantomeno, divertono.

Ad esempio - e qui mi riferisco principalmente alle generazioni nate tra venti e trent’anni fa - quanti di voi non si sono appassionati alle avventure di Bo e Luke? Ve li ricordate? Su… spremetevi ben bene le meningi… sono i protagonisti della serie televisiva Hazzard. Non so se avete presente… quella lunga coupè arancio, con una bandiera sudista sul tetto, che effettuava salti e derapate tanto esagerate e fasulle da meritarsi un posto d’onore nella “enciclopedia dell’americanata”, casomai esistesse…

Bene, la vettura protagonista della serie era denominata Generale Lee (o, se preferite General Lee) ed era una Dodge Charger R/T del ’69.

La Charger R/T è stata una delle ultime (forse realmente l’ultima) auto americane “genuine”. Mi spiego. La produzione americana fino alla fine degli anni ‘60 era grossolanamente divisa in due: - da un lato c’erano le grandi berline e le giardinette lunghissime;

- dall’altra parte c’erano le muscle cars.

Sotto la locuzione “muscle car”, si identificano le vetture (o versioni) più “pepate” all’interno della gamma di un costruttore. Per intenderci, una possibile muscle car attuale sarebbe la Viper. In verità quest’ultima è solo un’imitazione (per quanto possa essere definita così un’auto in ogni caso esclusiva e affascinante).

La Charger R/T era una muscle car autentica e, esaminandone le caratteristiche del propulsore, capirete che, più che un’auto “pepata”, era un vero e proprio concentrato di dinamite. I propulsori erano tutti degli otto cilindri a V (come nella più radicata tradizione automobilistica americana), con cilindrate che variavano tra i 6980 e i 7200 cc., con due livelli di potenza.

Nello specifico le motorizzazioni erano (in ordine di potenza):

440 Magnum (il numero identifica la cilindrata del propulsore in pollici/cubi):

7200 cc., alimentazione con un carburatore quadricorpo Carter. Potenza massima, ca. 285 cv DIN a 4800 rpm, coppia max 52 Kgm DIN a 3250 rpm

426 Hemi:

6980 cc., testata con camere di combustione emisferiche (migliorano l’efficienza termodinamica del propulsore). Alimentazione singola, ovvero 2 quadricorpo Carter. Potenza max ca. 350 cv DIN a 5000 rpm e 56 kgm di coppia max (DIN) a 4000.

La trasmissione poteva essere automatica, a tre rapporti, o manuale a quattro marce + RM. Il comando era a cloche sul pavimento.

I dati sulle prestazioni sono adeguati al carattere della vettura: esagerati!

La Dodge Charger R/T ’68, con motore 426 Hemi (avente lo stesso motore e medesimo corpo vettura rispetto a quella del ’69) nella prova su strada pubblicata dalla rivista Car & Driver nel numero 11/67 raggiunse una velocità massima di 156 mph che, per la cronaca, sono circa 260 km/h effettuando l’accelerazione 0-60 mph (pari a 96 km/h) in 4”8. Il tutto con il cambio automatico a tre rapporti. Non dimenticate che stiamo parlando di una vettura costruita in serie 35 anni fa! I consumi non sono noti, va da sé che, viste la prestazioni (eccezionali), visto il peso (notevole) e vista l’aerodinamica (scarsa) sono anch’essi “adeguati al carattere della vettura”.

Notare che non erano ancora state introdotte le normative anti-inquinamento che, seppur lecite e condivisibili, negli anni ’70 mortificheranno moltissimo sotto il profilo prestazionale, i propulsori americani fino alla nascita dello stereotipo dell’auto americana con un motore pachidermico e capace di prestazioni “comiche”.

Dicevo… non essendo previsti sistemi di depollution, le vetture erano modificabili con una gamma di interventi praticamente infinita (vista la robustezza dei propulsori). Tra le modifiche più diffuse al motore 440 Magnum vi era, ad esempio, quella denominata “Six Pack” che consisteva nell’aumento del rapporto di compressione e, soprattutto, nell’adozione di tre carburatori doppiocorpo Holley in luogo di quello di serie. Il tutto fruttava circa 335 cv DIN.

Inoltre, unitamente alle due versioni “di serie” descritte, esiste anche una versione R/T 500 motorizzata con un grosso V8 di quasi 8200 cc realizzata per ottenere l’omologazione sportiva NASCAR.

Riguardo alle auto utilizzate nel telefilm, bisogna premettere che erano tutti esemplari reperiti sul mercato dell’usato e adattati alle esigenze di scena da personale specializzato al servizio della Warner.

Infatti, la serie tv è stata realizzata in un arco di tempo che va dal ’78 alla prima metà degli anni ’80, cioè quando la Charger era poco più che un’auto vecchia. Inoltre per le esigenze di scena, serviva un nutritissimo parco auto. Basti pensare che, generalmente, gli esemplari impegnati nelle acrobazie più spettacolari duravano pochissimo. Ad esempio, ogni salto rendeva successivamente inutilizzabile la vettura protagonista, che andava quindi sostituita con una gemella. L’esemplare distrutto veniva successivamente smontato e privato di tutte le parti di ricambio riutilizzabili.

Ora… (se ne avete voglia) fate una stima di quanti salti e acrobazie siano stati fatti dagli stunt-driver durante le riprese dell’intera serie, poi, al risultato sommate un valore approssimato di tutte le scene tagliate e/o ripetute, perché viziate da qualche errore… Insomma, è lampante come un flash da fotografo che i produttori del telefilm hanno letteralmente “fatto incetta” di Charger R/T ’69 usate.

Le poche sopravvissute alla fine delle riprese sono state vendute a privati, gli stessi che oggi danno vita ad una serie di raduni negli USA con protagoniste le vetture della serie tv e tantissime repliche realizzate sulla base delle oltre 80000 Dodge Charger ‘69 prodotte.

Se vi interessa una ulteriore, piccola, curiosità sulla Charger; vi rimando alla scheda dedicata ad un’insolita versione: la Daytona. [Dodge Charger DAYTONA]

Salvatore Loiacono

Altre immagini

http://www.omniauto.it/home/chargerboeluke.htm

........... 8) :!:

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che auto preferite?????io K.I.T.T. :shock: :wink: :wink: :wink: :!::!:

:!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!:

.....oppure ricordiamo altre auto..........

che sò quelle con bud spencer e terence hill :D:D:D:D:D:!::!::!:

...................................................

A PROPOSITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

DOMANI SERA C'è BOTTE DI NATALE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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è imperdibile(su rete 4!) :wink: :wink: :wink: :wink: :!:

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:shock: :wink: :wink: :wink: :!::!:

:!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!::!:

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:wink: :wink: :wink: :wink: :!:

BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

Azz ma non ne puoi usare di meno?!

"Mi piace l'odore del napalm al mattino"

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Perchè non serve che ne usi tante...inquinano! :lol:

Scherzi a parte, nel tuo messaggio precedente ne hai usate 105, le ho anche contate...

............INQUINANO??????????????????????NON LO SAPEVO? 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8)

8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) ......

se ne vuoi altre....ce ne sono... :!: :wink:

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Guest Abarth03
Perchè non serve che ne usi tante...inquinano! :lol:

Scherzi a parte, nel tuo messaggio precedente ne hai usate 105, le ho anche contate...

............INQUINANO??????????????????????NON LO SAPEVO? 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8)

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se ne vuoi altre....ce ne sono... :!: :wink:

Ma guardatelo, prende anche x il culo!!! Fulvio, tu non dici niente???

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Perchè non serve che ne usi tante...inquinano! :lol:

Scherzi a parte, nel tuo messaggio precedente ne hai usate 105, le ho anche contate...

............INQUINANO??????????????????????NON LO SAPEVO? 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8)

8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) ......

se ne vuoi altre....ce ne sono... :!: :wink:

Sì figliolo, inquinano...sono nocive :twisted:

FERMATELO!!!!

"Mi piace l'odore del napalm al mattino"

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guardate che mi sono già fermato...comunque che inquinassero non lo sapevo veramente..........(fulvio mi ha già mandato l'e-mai!)

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