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Comunque è chiaro che tu non vedevi l'ora di sputare sui cattolici. Ti mancava solo il gancio...

Guarda cosa mi tocca fare... difendere i cattolici. Io che sono ateo....

Non hai capito quello che volevo dire, francamente non ho tempo ne' voglia di startelo a spiegare.

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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Non hai capito quello che volevo dire, francamente non ho tempo ne' voglia di startelo a spiegare.

Ok... quando avrai capito quello che volevi dire, spiegamelo. Io intanto aspetto.

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Guest DESMO16
Risposta molto matura e coerente, complimenti....

..beh, i complimenti te li dovrei fare io, per tutti i tuoi interventi; peraltro hai detto una cosa ovvia e non nuova, in quanto già da parecchio tempo il Papa (sopratutto Benedetto XVI) ha richiamato i cristiani alla propria responsabilità dinanzi al Vangelo, e su tutte le tematiche inerenti, ma come al solito a sx non si perde occasione ogni volta per contrastare la Chiesa ed il mondo cattolico, forse anche perché denuncia argomenti e motivazioni non patrimonio solo dei credenti ma anche di quelli che non credono, perché riguardano in primis la persona e la dignità umana, ma forse vi interessa solo ciò che fa comodo a voi.

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mentre il mondo cristiano ha una gerarchia ben definita e seppur piena di limiti, responsabile verso il vivere civile, gli islamici sono comandati da una miriade di capetti locali retrogradi e sanguinari. Non mancano cmq voci che cercano di sedare la rivolta alimentata (lo ripeto) da sapienti burattinai

12:40 s.gifFratelli musulmani condannano le violenze La guida suprema dei Fratelli musulmani Mohamed Mahdi Akef ha condannato oggi, al Cairo, le violenze in corso nei paesi arabi. "Deprechiamo con forza l'incendio delle ambasciate e penso che questi atti siano inutili e senza nessun impatto", ha detto.

11:34 s.gifLeader integralista: "Basta disordini" Il leader del movimento integralista sunnita libanese della Jamaa Islamiya, Assad Harmoush, ha detto ai microfoni della tv libanese Lbc di aver "ordinato ai nostri seguaci di interrompere immediatamente la manifestazione, perchè elementi non controllati si sono infiltrati per causare questi disordini".

11:25 s.gifPremier libanese: "Questo non è l'Islam" Mentre una densa colonna di fumo nero continua a levarsi dall'edificio del consolato danese di Beirut, nel centro del quartiere cristiano di Ashrafyeh, tv locali hanno diffuso una dichiarazione del primo ministro libanese, Fuad Siniora, secondo il quale "quello che sta succedendo qui non ha niente a che fare con l'Islam". "Mi sento molto triste per quello che vedo", ha detto il capo del governo.

11:21 s.gifLibano, leader religiosi: no a violenza I leader spirituali delle comunità sciita e sunnita del Libano hanno espresso sostegno alle manifestazioni di protesta, ma hanno anche esortato i dimostranti alla non violenza e al rispetto della legge. L'appello - un comunicato congiunto del mufti sunnita Mohmmad Rashid Kabbani, e dello sheikh sciita Abdel Amir Kabalan - è stato diffuso dalle radio locali, poco dopo che si era diffusa la notizia sui disordini di piazza nella capitale.

ovviamente in questo climax di violenza queste voci rimangono inascoltate, ma testimoniano l'esistenza di un islam moderato da incoraggiare, affinchè tutti gli altri prendano esempio, senza bisogno di uccidere alcun arabo.

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..beh, i complimenti te li dovrei fare io, per tutti i tuoi interventi; peraltro hai detto una cosa ovvia e non nuova, in quanto già da parecchio tempo il Papa (sopratutto Benedetto XVI) ha richiamato i cristiani alla propria responsabilità dinanzi al Vangelo, e su tutte le tematiche inerenti, ma come al solito a sx non si perde occasione ogni volta per contrastare la Chiesa ed il mondo cattolico, forse anche perché denuncia argomenti e motivazioni non patrimonio solo dei credenti ma anche di quelli che non credono, perché riguardano in primis la persona e la dignità umana, ma forse vi interessa solo ciò che fa comodo a voi.

Se non ti piacciono i miei interventi direi che è esclusivamente un problema tuo, a me non tange minimamente;

mi perdonerai inoltre se non sono stato "originale", ma non era mia intenzione. Ripeto che facevo un discorso d'insieme e non mi riferivo ne' a persone (tu o chi altro) ne' a fatti in particolare... ma si sa, ognuno capisce ciò che gli fa piacere capire..

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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Appunto.. come ho detto io il problema non è il Corano. Sono i predicatori del Corano e quindi di conseguenza gli islamici. Atteniamoci alla pratica, non alla teoria.

Poi però sbagli... perchè quando uscì "Parola di Giobbe" io non ho visto cattolici in preda ad ira assaltare le librerie per dare fuoco al libro... Non ho visto preti mettere a ferro e a fuoco città... non ho visto il Papa chiedere la pena di morte per Giobbe Covatta...

Io non ho visto cattolici dare fuoco ad ambasciate.

La caccia alle streghe da noi è finita giusto qualche anno fa...

Comunque è chiaro che tu non vedevi l'ora di sputare sui cattolici. Ti mancava solo il gancio...

Guarda cosa mi tocca fare... difendere i cattolici. Io che sono ateo....

forse nn per giobbe..ma x altri le proteste nn sono mica mancate...

L'ultima tentazione di Cristo

Quando uscì il libro (il cui titolo originale è "O Teleutaios Peirasmòs"), nel '55, fu messo subito al bando dalla Chiesa Cattolica, mentre Nikolas Kazantzakis fu immediatamente scomunicato dalla chiesa greco-ortodossa.

La Paramount si tirò indietro nell'83 a causa delle proteste degli evangelici americani

Scorsese dopo il primo fallito tentativo di realizzare il film: "Probabilmente è un film che non verrà mai fatto con soldi americani: la Paramount non si decide perchè il proprietario di un'importantissima catena di cinema ha dichiarato che un film di carattere religioso non entrerà mai nelle sue sale, esponendola ai danneggiamenti dei fedeli che si sentono offesi. Sono cose che accadono in America".

Scritto da Paul Schrader (calvinista, e sceneggiatore di fiducia di Scorsese), e girato in Marocco, il film costò 7 milioni di dollari, e negli Usa ne incasso poco più di 8.

La rivista del "Cinematografo", l'organo specializzato del cattolicesimo italiano, scelse di non recensire affatto il film assecondando la censura ideologica a cui li aveva invitati la commissione episcopale cattolica

Più di 1200 stazioni radio di matrice cattolica in California denunciarono il film

Il dottor Bill Bright, fondatore del Campus Crusades For Christ, un'associazione fondamentalista e con un altissimo numero di adepti, si offrì di rimborsare la Universal di tutte le spese sostenute in cambio di tutte le copie già stampate che egli stesso avrebbe provveduto a distruggere; la Universal rispose con una lettera aperta su tutti i maggiori quotidiani, in cui si richiamava al primo emendamento della Costituzione Americana.Dichiarata intenzione di Bright di battersi affinché ogni film "dica la verità", Universal: Quale verità? Solo nei paesi totalitari la gente è forzata ad accettare una versione della verità.

Gli esercenti che gestivano gli Edwards Theatre, le sale della United Artists e i General Cinemas, rifiutarono la pellicola.

Quando il film uscì vennero organizzati numerosi sit-in di protesta: il più imponente a Los Angeles con 25.000 partecipanti

Nell'89 la catena Blockbuster respinse la distribuzione del video.

A metà degli anni '90 le polemiche si riaccesero a seguito della messa in onda del film in televisione in Canada e in Russia. Il film è andato per la prima volta in onda in Gran Bretagna solo nel 1995, su Channel 4. Ha avuto a lungo il record per il maggior numero di proteste ufficiali (più di 1.500) per una trasmissione andata in onda in Inghilterra, finché nel 2005 il "Jerry Springer - The Opera" ne ha ricevute ben 50 mila.

Questo film non è ancora "legalmente" visibile in Cile, in seguito ad una sentenza della Corte Suprema, e in Bulgaria, dove la chiesa bulgara ortodossa l'ha bandito.

Il segretario nazionale di Reagire, che rappresentava 75 organizzazioni spontanee locali di ispirazione cattolica, dopo la conferma dell'ammissione alla Mostra di Venezia inviò al direttore Biraghi un telegramma nel quale si dichiarava che "Se il film contiene scene blasfeme (e sarebbe in ogni caso blasfema la rappresentazione di un rapporto sessuale, seppure in sogno, tra Gesù e la Maddalena) sarà presentata denuncia penale per vilipendio alla religione, anche in relazione alla recentissima sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato la piena sussistenza del reato. La denuncia sarà presentata non soltanto per il produttore ed il regista ma anche per il direttore della Mostra".

Scorsese: "Un film profondamente religioso, che dice chiaramente, così come nella Bibbia, che Gesù resistette alla tentazione, e venne crocefisso. Ciò che ho cercato di creare è un Gesù che, in un certo senso, sia come ogni altro uomo che si incontra per la strada. Nella sua lotta per raggiungere Dio, per trovare Dio, egli riflette le nostre lotte. Pensavo che ciò avrebbe rafforzato le speranze di ogni credente".

"Capirei se si trattasse dell'opera di un Bunuel o di un Pasolini ma Scorsese... è un'operazione di puro mercato che arriva con 15 anni di ritardo: una minestra scotta che sa di stantio" (Don Stefano Andreatta, direttore del mensile Jesus, dichiarazione rilasciata a Epoca).

"Non mi sorprendo e non mi scandalizzo. Ricordiamoci di Jesus Christ Superstar, in cui Gesù era un giovanotto contestatore che si rivolge al Padre per chiedergli: "Tu hai l'idea che devo morire. Ma perchè?" (Gianni Baget Bozzo).

"Il film di Scorsese è opera di quella feccia culturale ebraica di Los Angeles, sempre in agguato per dare una botta al mondo cristiano" (Franco Zeffirelli).

A causa di questa dichiarazione (rilasciata prima di aver visto il film, e poi più volte smentita dal regista fiorentino) si aprì una serie di querele, denunce e contro-denunce tra Zeffirelli e vari esponenti del mondo ebraico italiano. In seguito, dopo aver visto il film, Zeffirelli dichiarò alla Domenica del corriere: "Il film mi era stato offerto qualche anno fa, ma io conoscevo il libro, e mi sono rifiutato: queste operazioni che sono soltanto commerciali e profanano la figura di Gesù, io non le faccio".

Uscì ad agosto (un mese prima, in 8 città americane) e in Canada.

Una petizione con oltre 120 mila firme minacciò il boicottaggio di tutti i film della Universal se non si fosse bloccata la diffusione del film.

Altri gruppi di manifestanti simularono la crocifissione di Lew Wasserman, il capo della Universal.

Altri invitarono addirittura al boicottaggio del partito democratico alle successive elezioni presidenziali, dato che Wasserman ne era un simpatizzante.

La General Cinema Corportation, con le sue 1339 sale, non accetterà di proiettare la pellicola.

"La risposta del pubblico americano agli inviti a boicottare la pellicola determinerà la democrazia americana per i prossimi 20 anni" (S. Pollack).

A Toronto recitarono il rosario. A New York bombardarono gli spettatori con musica religiosa a tutto volume. A Los Angeles si intrufolarono nel cinema cercando di interrompere la proiezione. Due attivisti furono arrestati per aver cominciato ad urlare in sala durante la scena più contestata del film

Cartelli all'esterno di vari cinema: da un lato "Giuda ha tradito Cristo per 30 denari, voi fate lo stesso per 5 dollari"; dall'altro "E' solo un film".

A New York la polizia perquisì tutti gli spettatori. Durante la proiezione due agenti rimasero di guardia ai lati del grande schermo. Guardie di sicurezza private seguirono Scorsese per tutto il giorno nei suoi spostamenti.

La prima proiezione fu rinviata, nello Utah, dopo che ignoti si sono intrufolati nel cinema rubando la pellicola e tagliuzzando lo schermo a colpi di coltello. (chiesa Mormone la più influente nello utah).

Incendio sospetto in cinema film Scorsese.

Un ex giudice, che nella materia ha un'esperienza diretta, ha scritto una lettera al Times per affermare "che l'opera di Scorsese potrebbe essere invece blasfema". L'ex magistrato, l'83enne Alan King Hamilton, non ha visto il film, ma nel '77 nell'unico caso del genere in GB, giudicò blasfema una poesia su Gesù pubblicata sul settimanale per omosessuali Gay News.

A Parigi il film viene presentato, ormai, solo in cinque delle 17 sale che l'avevano in cartellone. I responsabili delle sale non possono trasformarsi in servizio d'ordine. (Bombe lacrimogene, cocktail molotov, la polizia ha usato metodi forti, malmenando la gente che cantava l'Ave Maria).

Il codice da Vinci

Codice da Vinci al rogo

L’autore diventerà il Salman Rushdie dei cristiani? In Libano il successo editoriale dell'anno è stato bandito dopo una protesta dei vescovi locali,Tre autorevoli esponenti della Chiesa cattolica prendono posizione sul "caso Dan Brown”.

Ignazio Ingrao // Gente

02 Ottobre 2004

Anche i gesuiti scendono in campo contro Dan Brown, il discusso autore de Il Codice da Vinci, il thriller a sfondo religioso-esoterico che ha scalato le classifiche editoriali di mezzo mondo. Un duro articolo per confutare le tesi di Dan Brown apparirà infatti su uno dei prossimi numeri della Civiltà Cattolica, l’autorevole quindicinale dei gesuiti che riceve 'l’imprimatur" dalla Segreteria di Stato vaticana. L'articolo che Gente e in grado di anticipare mentre è ancora tenuto sotto il più stretto riserbo, elencherà uno a uno errori storici e travisamenti teologici contenuti ne Il Codice da Vinci a cominciare dalla tesi principale del libro e cioè che Gesù fosse sposato con Maria Maddalena e i discendenti del loro figli si troverebbero in Francia. L'autore di questo articolo è un gesuita australiano, padre Gerald O'CoIlins, docente di Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana.

Il sacerdote ci ha spiegato perché ha dedicato tanto tempo a studiare questo romanzo: "Quasi trenta anni fa in Australia ho visto un mio giovane confratello perdere la vocazione e la fede dopo aver letto un libro dove si affermava che Gesù era sposato alla Maddalena e non era morto in croce. Non vorrei che questo si ripetesse oggi con il romanzo di Dan Brown a danno di tanti altri giovani. Perciò credo che la Chiesa abbia il dovere di smascherarne gli errori grossolani e le bugie”.

E proprio per evitare che Il Codice da Vinci possa influenzare negativamente il sentimento dei credenti, i vescovi del Libano hanno recentemente ottenuto dalle autorità che la vendita sia vietata su tutto il territorio nazionale. Mentre negli Stati Uniti, dove il libro ha venduto oltre 7 milioni e mezzo di copie, prolifera una quantità innumerevole di saggi che puntano a demolirlo.

L'America che ha osannato Il film dl Mel Gibson The Passion vede ora in Dan Brown un pericoloso nemico della Chiesa e teme per l'uscita della versione cinematografica alla quale sta lavorando il regista Ron Howard, premio Oscar nel 2002 con la pellicola A Beautiful Mind. Sembrerebbe insomma che Dan Brown sia destinato a diventare per i cristiani ciò che è stato Salman Rushdie per i musulmani con quei Versetti Satanici che gli sono valsi la condanna a morte da parte delle autorità religiose. Ma padre O'Collins non è d'accordo: “Almeno Salman Rushdie sa scrivere bene, Dan Brown invece è mediocre anche come scrittore- ricorre solo a vecchi cliché oppure a invenzioni prive di fondamento. Persino gli ebrei si sono sentiti offesi da questo libro perché sostiene che nel tempio di Gerusalemme si praticava la prostituzione sacra”.

Il cardinale Ersilio Tonini condivide il giudizio severo del gesuita: “Il Codice da Vinci opera una doppia mistificazione; dal punto di vista storico e dal punto di vista artistico, per come descrive l'opera di Leonardo. E ripropone l'antica eresia poetica che negava la natura divina di Gesù”. Tuttavia, il cardinale invita a non fare inutili crociate: “Credo che molti abbiano letto il libro solo per curiosità ma non diano troppa importanza alle sue affermazioni. Tanti hanno provato a intaccare la figura di Gesù nel corso dei secoli ma non ci sono riusciti".

Non è dello stesso parere la prelatura dell'Opus Dei, presa di mira dal libro di Dan Brown che la descrive come una setta che manipola i suoi adepti, ricorrendo persino alle droghe, e nasconde le bugie della Chiesa. Si tratta di una "indegna e falsa rappresentazione" dell'Opus Dei che "dà un quadro completamente irreale" della vita dei suoi membri, replicano dalla prelatura. E aggiungono. "il Codice da Vinci è una fiction. Promuoverlo a qualcosa di più sarebbe disonesto per i lettori del romanzo e irrispettoso nei confronti della fede di milioni di cristiani".

Per il professore Francesco Calogero, docente alla Pontificia Università della Santa Croce, l’Ateneo romano dell'Opus Dei, il vero antidoto alle mistificazioni di Dan Brown non è la censura ma: “La formazione dei credenti alla fede che li aiuta a distinguere ciò che rientra nel patrimonio spirituale del Cristianesimo da ciò che ne costituisce un'interpretazione stravagante e priva di fondamento”.

Ma la sede statunitense della prelatura non sembra intenzionata a porgere l'altra guancia e ha avviato un’azione legale contro l'editore americano che ha pubblicato il romanzo.

Ieri una suora cattolica ha pregato per 12 ore di fronte alla cattedrale di Lincoln, nell’Inghilterra orientale, per protestare contro la realizzazione del film “Il Codice da Vinci”, tratto dall’omonimo best seller. La settimana scorsa la cattedrale era stata utilizzata come set per alcune scene della pellicola, attualmente in lavorazione. Mary Michael, questo il nome della religiosa, ha ammesso di non aver mai letto il controverso thriller esoterico di Dan Brown, ma ha affermato che quello che aveva sentito al riguardo era stato sufficiente a spingerla ad attuare questa singolare protesta. […]

:) :)

e di casi ce ne sono ancora altri..certo..nn siamo arrivati a bruciare un ambasciata ma cinema si..e poi nn facciamo noi siamo civili e loro no??...xke fino a qualche secolo fa noi eravamo pure peggio..se stavamo nel medioevo giobbe covatta da chi sa quanti anni era stato messo al rogo..e se la danimarca avrebbe fatto queste vignette su gesu..altro che ambasciate al rogo..l'intera nazione sarebbe stata messa al rogo come eretica..ma la cosa peggiore..ritornando ai nostri tempi e che sia l'ultima tentazione di cristo e sia il codice da vinci nn sono una presa per il culo a gesu o al cristianesimo, il codice da vinci diciamo in modo indiretto..o voluto postare la protesta della suora per un motivo ben preciso...molti criticano senza manco saper di cosa si parla..e come ben sappiamo le cose quando si tramandano si ingicantiscono e di molto..nei paesi arabi le vignette sono state pubblicate solo da pochissimi..molti di quelli che anno bruciato la ambasciata e che protestano manco sanno cosa cera su quelle vignette...come le persone che protestano a prescindere il codice da vinci o l'ultima tentazione di cristo senza averle lette/viste..ma solo per aver sentito dire...P.S: quest estate in parrochia hanno proiettato l'ultima tentazione di cristo..e dopo averlo visto abbiamo fatto un dibattito tutti insieme..be..il parroco ha dichiarato che Lutdc è uno dei suoi film preferiti e nn a tutti i torti..e veramente un bel film..chi la visto di voi??

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io l'ho visto e nn lo trovo blasfemo, così com non trovo blasfemo il codice da vinci che è solo un romanzetto, basato su teorie che hanno una dignità storica in parte, ma sempre un romanzetto.

Dico che finchè ci saranno persone o movimenti che hanno la libertà di protestare contro qualcosa noi avremo la possibilità di parlarne. Nei paesi musulmani (neanche UNO democratico, TUTTI regimi autoritari) questo non può succedere perchè loro accettano culturalmente che potere temporale e religioso siano un tutt'uno.

Noi abbiamo 300 anni di evoluzione psicosociale in + che ne fanno una cultura + tollerante e + debole allo stesso tempo.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Io non l'ho visto, e quindi non posso parlarne, mentre invece ho letto Il codice da Vinci: romanzo da 2 soldi che deve il suo successo solo alle sue teorie che, come dice giustamente Ax, hanno comunque una loro dignità storica. (la storia è una bugia su cui ci si è messi d'accordo)

Però c'è una bella differenza tra un romanzo che sputtana in parte una religione... e 2 vignette che avrebbe potuto disengnare e scrivere anche un bambino delle elementari. E anche le varie reazioni mi paiono differenti.

Dici bene J: quasi tutti quelli che stanno mettendo a ferro e fuoco le ambasciate straniere non hanno nemmeno idea di cosa sia contenuto in quelle vignette, e questo mi fa ancora più paura!!

Vedo migliaia di persone pronte a combattere a mani nude e a farsi, eventualmente, ammazzare solo perchè un leader spiritual-politico gli ha detto che è giusto farlo e che se lo faranno avranno il paradiso assicurato!!

Vedo una fede talmente cieca da non conoscere ragione!!

E come si potrebbe fermare questa "orda" di "civili"??? I poliziotti possono ben poco perchè non si può sparare sulla folla... ma cosa succederebbe se la folla dovesse mettere le mani su di uno o più poliziotti??? siamo di fronte ad un paradosso: Quelli senza armi sono più forti.

A me queste cose terrorizzano: Oggi quei disordini sono in medioriente... domani sono sotto casa nostra.

E quelle famose "auto bruciate" in Francia di qualche mese fa dovrebbero farci riflettere...

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Non ce l'ho con te GUG non prenderlo come qualcosa di personale.

Ho anche amici egiziani, mica dico che sono LORO gli islamici che danno problemi.

E' un discorso che va inteso in genere, naturalmente.

OK ...e solo che mi inalbero .

ogni qual volta che gli islamici danno i numeri ,si tirano in ballo i cattolici.

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