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vignette su maometto


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Se noi europei siamo cosi superiori - e a leggere alcuni - siamo cosi avanti a confronto con i paesi islamici - perche non ci comportiamo da superiori - i colpevoli si scusino e si usa il giusto rispetto?

Forse alla fine, sara che non siamo molto meglio?

Purtroppo in Occidente dal 2001 e difficile essere musulmano (non sono musulmano - ma non faccio neanche parte di una grande religione cristiana! - chiedo rispetto e libertà di culto) - prima ti considerano terrorista, poi ti prendono per fondamentalista - poi ti accusano che vai ad accendere le macchine per strada - arriva poi chi dice che gli prendi il posto di lavoro....

pensateci.

Tu stai in Svizzera...è un paese meraviglioso,che mi piace tantissimo e in cui voglio toranre il + presto possibile

e per questo NON SAI cosa succede in Italia!

Non sai che le amministrazioni comunali ROSSE danno milioni a questi islamici per costruire le loro moschee pagati con le NOSTRE tasse,non sai che negli appalti per l'assegnazione delle case popolari gli islamici sono sempre frai primi posti e ITALIANI che ne hnno veramente bisogno se la prendono nel culo,non sai che se un islamico viene licenziato con giusta causa lui,tramite gli amici della CGIL, fa passare dei brutti problemi al datore di alvoro che voleva semplicemente liberarsi di una zavorra!

Ahimè è molto facile riempirsi la bocca di ciò che si legge sui giornali,ti inviterei a passare qualche mese nell'isolato islamico della mia città (pare la mecca + che piacenza ormai)poi voglio vedere come modificherai il tuo giudizio.

Scusami lo sfogo ma davanti a tanto ipocrisia certe volt enon riesco a stare zitto

 

花は桜木人は武士

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Spero che i moderatori prendano seri provedimenti per chi scrive frasi come queste - non solo razziste, ma in piena fasciste!

..ricordano le parole di alcuni dittatori europei di piu di mezzo secolo fa - Hitler e Mussolini - vergogna!

vedi ..invece ha prorpio ragione TOMMITEL

se noi continuiamo a fare in bonaccioni

il risultato è questo..............

<H1>SACERDOTE UCCISO IN TURCHIA, NON SI ESCLUDE MOVENTE POLITICO

06-02-2006 07:20

[andrea santoro, 0.912871][turchia, 0.632456][movente politico, 0.57735][sacerdote ucciso, 0.57735][esclude movente, 0.57735][riferito, 0.447214][chiesa, 0.447214][santa maria, 0.408248][sacerdote italiano, 0.408248][potrebbe esserci, 0.408248][assassinio potrebbe, 0.408248][luigi padovese, 0.408248][vicario apostolico, 0.408248][monsignor luigi, 0.408248]&hits=20"]Articoli a tema | Tutte le Top News

Roma, 6 feb. (Apcom) - Un sacerdote italiano, don Andrea Santoro, è stato assassinato ieri pomeriggio a Trebisonda, in Turchia, da uno sconosciuto, mentre si trovava in preghiera nella Chiesa di Santa Maria. Il vicario apostolico in Anatolia, monsignor Luigi Padovese, ha riferito ad Apcom che tra il movente dell'assassinio potrebbe esserci anche "la pista delle vignette satiriche su Maometto oppure per il suo impegno per salvare le prostitute, che sono tantissime in questa zona della Turchia".

Don Andrea Santoro, 61 anni, della diocesi di Roma, "aveva tuttavia buoni rapporti con la comunità islamica - ha aggiunto il prelato - dunque non può essere stato che un fanatico". "L'episodio è avvenuto intorno alle 15 ore locali - racconta il vescovo - la Chiesa era aperta come di consueto e un uomo l'ha freddato con un colpo secco". L'omicida, secondo quanto riferito da un testimone, avrebbe urlato "Allah Akbar" ("Dio è grande") prima del suo gesto omicida ha riferito il nunzio apostolico in Turchia, monsignor Antonio Lucibello. I funerali di don Andrea Santoro si terranno nella Basilica di San Giovanni in Laterano - che è la Cattedrale di Roma - e a presiedere le esequie sarà il cardinale Camillo Ruini".

Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, è "addolorato e scosso" per l'uccisione di don Andrea Santoro ed è "in continuo contatto con il ministero degli Esteri". Cordoglio è stato espresso dal presidente della Camera, Casini, e da tutte le forZe politiche.

Il cardinale Ruini e tutta la Diocesi di Roma si uniscono al dolore per l'uccisione di don AndreA Santoro, assassinato questo pomeriggio nella Chiesa di Trebisonda in Turchia. "Con questo tragico evento - scrive Ruini - si aggiunge un nuovo anello alla lunga catena dei sacerdoti romani che hanno versato il proprio sangue per il Signore. Don Andrea aveva insistentemente chiesto di poter lasciare Roma per l'Anatolia, per essere in quella terra testimone silenzioso e orante di Gesù Cristo, nel rispetto delle leggi locali".

</H1>
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Tu stai in Svizzera...è un paese meraviglioso,che mi piace tantissimo e in cui voglio toranre il + presto possibile

e per questo NON SAI cosa succede in Italia!

Non sai che le amministrazioni comunali ROSSE danno milioni a questi islamici per costruire le loro moschee pagati con le NOSTRE tasse,non sai che negli appalti per l'assegnazione delle case popolari gli islamici sono sempre frai primi posti e ITALIANI che ne hnno veramente bisogno se la prendono nel culo,non sai che se un islamico viene licenziato con giusta causa lui,tramite gli amici della CGIL, fa passare dei brutti problemi al datore di alvoro che voleva semplicemente liberarsi di una zavorra!

Ahimè è molto facile riempirsi la bocca di ciò che si legge sui giornali,ti inviterei a passare qualche mese nell'isolato islamico della mia città (pare la mecca + che piacenza ormai)poi voglio vedere come modificherai il tuo giudizio.

Scusami lo sfogo ma davanti a tanto ipocrisia certe volt enon riesco a stare zitto

Beh, ci tengo a sottoliniare il fatto che noi in Svizzera abbiamo piu del 21% di stranieri.... e grandi citta come Zurigo, Berna o anche Basilea hanno simili problemi.

Ho molti parenti in Italia - ho sentito simili storie piu volte - e non metto in dubbio che molte cose sono scorrette - ma alla fine, non e l'italiano a votare e scegliere chi lo rappresenta?

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riporto anche questo articolo del corriere, scritto da un mussulmano che vive in italia, e invito chi non l'avesse fatto, a leggersi quello postato da desmo in precedenza.

dai post letti qui dentro, penso che l'abbiano fatto in pochi.

Nella storia dell'islam il volto del Profeta raffigurato in preziose miniature

Non raffigurare Maometto: tabù immaginario

Gli islamisti moderni sostengono che le parole del Corano sono interpretabili

Alla base dell'intransigenza di molti musulmani, trasformata in carburante ideologico dai terroristi che attaccano ambasciate e chiese, c'è il convincimento che Maometto sia una figura sovrumana. Ma ciò è falso.

Alla base dell'atteggiamento intransigente di molti musulmani, che viene trasformato in carburante ideologico dai terroristi che assaltano le ambasciate e le chiese, che aggrediscono gli occidentali e i cristiani, c'è il convincimento che Mohammad (Maometto) sia una figura sovrumana. Che sia assolutamente proibito raffigurarlo e che, pertanto, le vignette incriminate sarebbero doppiamente blasfeme, sia perché lo ritraggono sia perché lo diffamano. Ebbene tutto ciò è falso. E, peggio ancora, qualora l'attuale crisi internazionale finisse per accreditare questa interpretazione fanatica dell'islam a suon di minacce, condanne a morte e attentati, gli estremisti vincerebbero una battaglia importante nella guerra in atto volta a imporre il loro potere oscurantista e violento nei Paesi musulmani e in seno alle comunità musulmane d'Occidente. «Sono solo un essere umano, sono di buono o di cattivo umore come ogni altra persona», dice di sé Mohammad secondo un hadith, un detto, contenuto nella raccolta «Sahih» di Muslim. E il Corano recita: «Tanto strano è dunque per gli uomini che Noi abbiam rivelato a un uomo come loro di ammonire il suo popolo?» (Sura X, 2). D'altro canto è proprio il rigido monoteismo su cui si basa l'islam ciò che lo porta a disconoscere il mistero cristiano della Trinità e a riconoscere a Gesù la sola natura umana.

E lo stesso vale per Mohammad. Ecco perché il volerlo immaginare un essere sovrumano serve ai fanatici islamici a ridurre o eliminare il ruolo della ragione e della critica umana nell'interpretazione del testo sacro. Un caso emblematico è appunto quello che concerne il divieto di raffigurare gli esseri viventi. Essendo solo Dio il Creatore della vita, l'individuo che fa una rappresentazione di un essere vivente tenterebbe di sfidare e di competere con Dio. A sostegno di tale tesi viene citato un hadith del profeta, secondo cui a «un individuo che ritrae un essere vivente gli verrà chiesto di infondergli la vita» e costui «verrà torturato fino al Giorno del Giudizio». Secondo gli integralisti islamici i termini «forma», «dare forma», «il formatore» che compaiono nel Corano sono attribuibili soltanto a Dio. Uno dei 99 attributi divini è «Musawwer al-kainat», il Formatore delle creature.

Sono cinque i versetti del Corano che accrediterebbero il divieto di raffigurare gli esseri viventi. Il versetto 24 della sura LIX recita: «Egli è il Dio creatore, plasmatore, formatore di ogni essere. Gli appartengono per diritto i più bei nomi. Tutto il creato, in cielo e in terra, canta osanna: egli è il potente, il saggio». Ma sull'interpretazione dei versetti non vi è consenso tra i giureconsulti islamici. Alla base di questa disputa c'è il contrasto più generale sull'interpretazione del Corano. Per gli integralisti islamici le parole del Corano vanno accettate letteralmente e hanno un valore assoluto, universale, eterno. Viceversa gli islamici modernisti e illuminati, più inclini a considerare il Corano un testo sacro creato, dove quindi la parola di Dio è stata creata da Dio stesso ma viene dopo Dio, sostengono che le parole del Corano devono essere calate nel loro contesto storico, culturale, sociale e letterario. Di certo Mohammad è stato ritratto ampiamente dai pittori e dai miniaturisti musulmani arabi, persiani e turchi anche con il volto scoperto.

Secondo Al Hassan bin Ahmad, noto come Abu Ali Alfarisi, morto nel 987, l'atroce punizione per gli autori delle arti figurative verrebbe inflitta solo a coloro che ritraggono Dio con sembianze umane. Il teologo modernista Mohammad Abduh (1849-1905), che fu il mufti d'Egitto, ha sostenuto che il divieto delle arti figurative non è assoluto e che «le immagini e le statue sono lecite fintantoché non intaccano la sacralità del culto di Allah». È un dato di fatto che i califfi islamici omayyadi (661-750) e abbasidi (750-1258) non vietarono le arti figurative. Un recente esempio di come i musulmani siano divisi su questo tema l'ha fornito il film «Il messaggio», realizzato nel 1976 dal regista siriano Mostafa Aqqad, ucciso lo scorso novembre in un attentato terroristico ad Amman. Il film è stato proiettato in quasi tutti i Paesi musulmani, ma non in Egitto e in Arabia Saudita per l'opposizione delle autorità religiose locali al fatto che Hamza, lo zio del profeta, interpretato da Anthony Quinn, compaia a volto scoperto. Il dato di fatto è che l'islam si coniuga al plurale. Gli integralisti, gli estremisti e i terroristi che hanno alimentato una campagna d'odio contro l'Occidente e il cristianesimo non rappresentano l'insieme dei musulmani. I contenuti delle vignette su Mohammad possono essere discutibili e al limite impugnati in tribunale. Ma nulla giustifica questo delirio ideologico e questa violenza cieca. Noi in Occidente abbiamo tutto il diritto di sceglierci e di accreditare i fautori dell'islam moderato e illuminato, il cui messaggio è più consono e compatibile con i nostri valori e la nostra civiltà. Per quale mania masochista dobbiamo rassegnarci all'interpretazione estremista dell'islam e sottometterci all'arbitrio dei predicatori d'odio e dei burattinai del terrore?

Magdi Allam

06 febbraio 2006

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Non sai che le amministrazioni comunali ROSSE danno milioni a questi islamici per costruire le loro moschee pagati con le NOSTRE tasse

Ed è giusto così, fa parte della libertà di culto. O vogliamo negare anche questa?

Inoltre, mi pare che anche gli islamici paghino le tasse, quindi i soldi sono anche i loro.

non sai che negli appalti per l'assegnazione delle case popolari gli islamici sono sempre frai primi posti e ITALIANI che ne hnno veramente bisogno se la prendono nel culo

Questo non mi risulta proprio... dove l'hai sentita sta cosa?

non sai che se un islamico viene licenziato con giusta causa lui,tramite gli amici della CGIL, fa passare dei brutti problemi al datore di alvoro che voleva semplicemente liberarsi di una zavorra!

Non è vero nemmeno questo! I sindacati si battono contro i licenziamenti senza giusta causa.

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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Se noi europei siamo cosi superiori - e a leggere alcuni - siamo cosi avanti a confronto con i paesi islamici - perche non ci comportiamo da superiori - i colpevoli si scusino e si usa il giusto rispetto?

Forse alla fine, sara che non siamo molto meglio?

Purtroppo in Occidente dal 2001 e difficile essere musulmano (non sono musulmano - ma non faccio neanche parte di una grande religione cristiana! - chiedo rispetto e libertà di culto) - prima ti considerano terrorista, poi ti prendono per fondamentalista - poi ti accusano che vai ad accendere le macchine per strada - arriva poi chi dice che gli prendi il posto di lavoro....

pensateci.

Scusa ma non ho capito il lato ironico del tuo post...

soprattutto la parte in cui dici "poi ti accusano che vai ad accendere le macchine per strada"..... o_O

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Guest DESMO16
Una fatwa sui disegnatori: lecito ucciderli Il predicatore Qaradawi in diretta tv invita tutti i fedeli a colpire il nemico

di Magdi Allam

La fatwa di condanna a morte dei vignettisti, dei direttori di giornali, di tutti coloro che si rendono complici dell'offesa al profeta dell'islam, siano essi cristiani, ebrei o musulmani, è stata formalizzata. Per bocca dello sheikh Youssef Qaradawi, il più influente predicatore islamico contemporaneo e, ahimé per noi, il referente giuridico e spirituale dei Fratelli Musulmani d'Europa. Il drastico responso legale islamico è stato proferito nel «Giorno dell'ira» indetto dallo stesso Qaradawi, che ha visto ieri le moschee del mondo infiammarsi di odio contro la Danimarca e l'insieme dell'Europa.

Urlando con voce impetuosa e l'animo impietoso dal pulpito della moschea principale di Doha, Qaradawi ha così articolato la sua sentenza di morte: «Noi non condanniamo solo chi offende Mohammad (Maometto), ma tutti i profeti degli ebrei e Gesù. Chi offende un profeta commette un crimine dello stesso tenore dell'apostasia. Ma Mohammad ha uno status differente. I musulmani non acconsentono che in nessun caso egli venga oltraggiato. Chi offende Mohammad, se è un dhimmi (s'intende il cristiano e l'ebreo che all'epoca dei califfati islamici convivevano in virtù di un patto stipulato con i musulmani) ha violato il patto e diventa lecito ucciderlo. Se è musulmano disconosce l'islam e fuoriesce dalla comunità islamica, commettendo un crimine immane al punto che la gran parte dei teologi concorda sulla legittimità dell' uccisione di questo apostata. Mentre abitualmente a un apostata si concede del tempo per ravvedersi, ciò non vale nel caso in cui l'apostata oltraggia il profeta. Il suo perdono non viene accettato. Offendere il profeta è il più grave dei crimini ».

La fatwa di condanna a morte di tutti coloro che hanno offeso il profeta dell'islam era stata evocata due giorni fa da sayyid Hassan Khomeini, nipote del fondatore della Repubblica islamica in Iran, e dal segretario dell’Hezbollah libanese Hassan Nasrallah. Ma è stato Qaradawi a formularla nel corso del suo sermone settimanale trasmesso in diretta dalla televisione di Stato del Qatar.

Ciò è ancor più preoccupante considerando il fatto che Qaradawi è il leader indiscusso dei Fratelli Musulmani in Europa. Presiedendo ufficialmente sia l’«Unione internazionale degli Ulema» sia il «Consiglio europeo della fatwa e della ricerca », che hanno la loro sede a Dublino. In aggiunta alla direzione del «Consiglio scientifico » del cosiddetto «Istituto europeo di scienze umane» situato a Saint-Léger-de-Fougeret (Nièvre, Francia), che è in realtà il centro di formazione degli imam europei legati ai Fratelli Musulmani. Ebbene, se si considera che questo Istituto è il centro nevralgico della Fioe (Federazione delle organizzazioni islamiche in Europa) con sede a Markfield (Leicestershire, Gran Bretagna), la cornice unitaria dei gruppi affiliati ai Fratelli Musulmani, si ha la riconferma del ruolo egemone di Qaradawi in seno al principale movimento integralista islamico che controlla gran parte delle moschee d'Europa. Il collegamento con i Fratelli Musulmani d'Italia è assicurato da Ali Abu Shwaima, imam della moschea di Segrate a Milano, che riveste la carica di responsabile del Dipartimento dell'Appello e iniziazione all' islam della Fioe (con sede in via Veronese 1, Pioltello, provincia di Milano).

Torniamo alla fatwa di condanna a morte di Qaradawi, dichiarato persona non grata dagli Stati Uniti dopo la scoperta, all'indomani dell'11 settembre 2001, del suo stretto rapporto con la Banca Al Taqwa, accusata di collusione con Al Qaeda, diretta dall'italo-egiziano Youssef Nada.Questi, che risiede a Campione d'Italia, ha ammesso di essere stato il «ministro degli Esteri» dell'organizzazione internazionale dei Fratelli Musulmani. Ebbene nel suo minaccioso sermone Qaradawi ha lanciato questo avvertimento: «Agli occidentali, agli americani e ai loro sudditi europei, che vorrebbero farci credere che combattono il terrorismo nel mondo, dico loro che con il vostro silenzio sui crimini che umiliano il profeta dell' islam e deridono la grande nazione islamica, voi generate la violenza, voi create il terrorismo ».

Poi Qaradawi ha chiesto ai terroristi di non aggredire le chiese e i cristiani nei Paesi musulmani perché «i danesi e i loro simili non sono né cristiani, né Gente del Libro. La gran parte di loro è senza Dio, la loro religione è rincorrere i piaceri sensuali e fare una vita peccaminosa, a partire dal vizio dell'omosessualità ». Infine Qaradawi ha invocato l'aiuto di Dio: «Allah facci trionfare sui sionisti ingiusti e aggressori, sui loro alleati crociati oppressori e vendicativi, Allah fai trionfare i nostri fratelli mujahidin che combattono per te in Palestina, in Iraq, in Afghanistan e in ogni parte del mondo».

04 febbraio 2006

dal Corriere

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Guest DESMO16
PICCHIANO SOLO SU GESU’

Le vignette della discordia. Fra un fanatisnmo islamico violento e intollerante (innanzitutto con i cristiani) e una cultura europea cinica e ridanciana (anch’essa violenta con i cattolici), lo stupore per la tenerezza di Maria e l’irrompere del “miracolo”….

Dalla prima pagina dell’Unità, Sergio Staino e Adriano Sofri lanciano un appello perché i giornali europei, per difendere la libertà di stampa sotto attacco, pubblichino tutti insieme in prima pagina le vignette che hanno scatenato le ire dei musulmani. Però l’Unità non le pubblica, se non una sola, innocua, nella remota pagina 11, tratta da Le Monde. Insomma l’Unità lancia l’ appello agli altri, ma è come dire “Armiamoci e partite”. I cuor di leone per ora tentennano.

Eppure quello di Staino e Sofri è un vibrante allarme: denunciano il “mostruoso attacco oscurantista” (che esagerati, quando l’integralismo islamico ha massacrato 2 milioni di cristiani e animisti in Sudan non era un attacco più mostruoso? Eppure nessun appello e nessuna denuncia dagli intellettuali progressisti). Poi Sofri e Staino affermano che è in gioco “la libertà di opinione e di espressione dei popoli europei” e occorre “dimostrare ai seguaci dell’oscurantismo più reazionario che non siamo disposti a cedere le nostre convinzioni democratiche di fronte a nessuna minaccia”.

Questo è giusto. Ma ci si sarebbe aspettati che pubblicando in prima pagina parole così altisonanti l’Unità facesse seguire sulla stessa pagina la pubblicazione delle vignette. Macché. Non dobbiamo forse difendere “le nostre convinzioni democratiche” di fronte alle “minacce”? Come si spiega la timidezza dell’Unità e degli altri giornali di solito sempre così dissacratori, sempre a menare il torrone con Voltaire e con la laicità, contro il clericalismo e la Chiesa? Semplice. Sulla Chiesa si può sputazzare a piacimento, è come menare uno con le mani legate, ma sugli imam neanche per idea. Leggo che proprio in questi giorni a Firenze (la città di Staino e Sofri) i collettivi della Sinistra studentesca della facoltà di Lettere hanno lanciato, al “bar autogestito”, una “grande” iniziativa culturale su “Pacs, Chiesa e legge 194. Pare che il programma preveda: “Aperitivo anticlericale, musica blasfema e bestemmia libera”. Sarebbero gli stessi, secondo i giornali, che a Natale affissero su un muro una bestemmia contro Gesù bambino (e si segnalano altre analoghe iniziative “illuminate”).

Naturalmente anche questi signorini, che si sentono paladini della laicità, si guardano bene dall’andare a fare cose analoghe in un paese islamico o nei quartieri di immigrazione musulmana delle nostre città. Loro picchiano solo sui cristiani che non minacciano nessuna laicità e che sono non-violenti. Del resto, negli anni Settanta, i compagni in branco addirittura sprangavano i “porci ciellini” nelle scuole e nelle università. Sanno da sempre che picchiare sui preti e i cattolici (far vignette su Gesù Cristo e la Madonna) è come menare un bambino, perché neanche si difendono. Per questo i giornali laici e “de Sinistra” ci danno dentro, con piacere. E’ il conformismo di oggi. Come in Alabama ridacchiare dei negri al saloon. Ma con gli islamici tutta la vena provocatoria e dissacratrice sparisce. Tutto lo zelo per la laicità dello Stato è divorato dalla strizza. I laici e “de sinistra” se la fanno sotto davanti ai fratelli musulmani. Tutti ricordano la fine che ha fatto il povero Theo Van Gogh e nessuno vuol fare l’eroe. Sugli eroi veri, come Fabrizio Quattrocchi, lorsignori intellettuali e politici ironizzano o storcono il naso tenendo bene il culo al caldo in Italia. Certo c’è sempre il “teorema Vauro” secondo cui la rabbia degli islamici è da giustificare perché avrebbero subito gravi torti dall’America. Però fa acqua da tutte le parti perché i primi a insorgere sono stati i sauditi (proprio il regime alleato degli Usa, quello che proibisce ai cristiani perfino di portare il crocifisso al collo perché sarebbe blasfemo). E fa acqua anche perché le masse islamiche se la sono presa con l’Europa filo-islamica e anti-americana e non con Bush. Infine perché il “teorema Vauro” dice l’opposto del teorema (anch’esso di sinistra) di Staino e Sofri secondo i quali “se lasciamo passare questa feroce macchinazione senza una risposta forte rischiamo che, un domani molto prossimo, la stessa cosa possa accadere a qualunque altro giornalista, sia esso disegnatore o inviato o editorialista eccetera”.

Mi sembra un ragionamento giusto. Se l’Europa se la farà sotto oggi, domani che i musulmani presenti nei nostri Paese saranno di più – per evitare aggressioni e reazioni – ci sentiremo costretti anche a bandire la Divina Commedia (dove Maometto è rappresentato in modo molto duro) e magari gli affreschi che riempiono l’Italia. Del resto tutto il mondo islamico è arroventato di rabbia contro vignette che nessuno di loro ha neanche visto perché è proibito riprodurle. Il dolore di chi si sente offeso, nei suoi sentimenti religiosi, da quelle vignette, è da rispettare (se è non violento). Ma ormai mi sembra che vada in scena il rancore del fanatismo e dell’ideologia. Ora anche l’Europa – di solito così anti-israeliana e filopalestinese – può sperimentare che significa avere a che fare con questa bella gente sbraitante e scatenata. Ora dovrebbe capire come vivono gli israeliani e le minoranze cristiane perseguitate (e sempre snobbate da tutti) in quei regimi islamici. E ora l’Europa laicona dovrebbe anche realizzare da dove viene veramente l’attacco alla laicità dello Stato e ai diritti civili. Il caso ha voluto che lo scandalo scoppiasse proprio il 2 febbraio che è l’anniversario della prima lacrimazione di sangue della Madonnina di Civitavecchia, avvenuta il 2 febbraio 1995, undici anni fa. Si ricorderà che canizza si scatenò contro quella povera statuina e contro la famiglia Gregori che dovette difendersi addirittura in tribunale. Il settimanale satirico della Sinistra post-comunista, “Cuore”, allora si divertì per molte settimane. La prima settimana titolò sghignazzando: “Miracolo a Sassuolo: una Madonna ride. Un segno di speranza dopo mezzo secolo di lacrime pre-elettorali”. Il 4 marzo un’altra copertina un po’ più greve: “Incredibile! Lacrime di sangue: i periti svelano un’atroce verità. E’ sieropositiva la Madonna di Civitavecchia”. E la settimana dopo: “Miracolo a Terrasini: Sanguina anche un carabiniere” (e qui evito di commentare il riferimento al suicidio del maresciallo Lombardo).

La sinistra laico-ridanciana, abituata a sghignazzare di tutti – ma mai a piangere sulle vergogne e gli orrori della propria storia – non prende neanche in considerazione l’esistenza del Mistero che ha affascinato le menti più geniali della modernità, come Einstein. Eppure il mistero della realtà è immensamente più grande dei nostri pregiudizi, come diceva Shakespeare. E lo si intuisce anche da fatti clamorosi e scientificamente inspiegabili come quello di Civitavecchia sul quale sono appena stati pubblicati i risultati di undici anni di indagini nel libro “Lacrime di sangue” (Sei) e nel volume di Riccardo Caniato, “La Madonna si fa la strada” (Ares).

Le analisi radiografiche hanno permesso di accertare che la statuetta è di gesso pieno, “non sono risultate al suo interno strutture o apparecchiature o cavità, pertanto viene escluso ogni trucco interno”, infine quel sangue “non poteva essere prodotto dal materiale della statua”. E’ egualmente impossibile che qualcuno possa aver artatamente iniettato il liquido dal momento che le lacrimazioni sono state viste iniziare da persone del tutto diverse (a quella avvenuta a casa del vescovo, per esempio, dopo alcuni giorni di conservazione della statua in Curia, non era presente nessuno della famiglia Gregori o di coloro che hanno assistito alle altre lacrimazioni). Oltretutto il sangue delle 14 lacrimazioni, avvenute in luoghi diversi, davanti a persone diverse, appartiene tutto a uno stesso, unico individuo. Chi è quest’uomo misterioso? E come e perché una statua raffigurante la Madonna piange il suo sangue?

Perfino la magistratura che si era messa in moto per denunce e polemiche giornalistiche molto violente, dopo anni di indagini, avendo fatto tutti gli accertamenti del caso (sulla statuetta, sul sangue e sui protagonisti della vicenda) ha infine chiuso la sua inchiesta ammettendo la verità storica degli eventi (il 16 ottobre del 2000 ha cioè archiviato il procedimento relativo al presunto abuso).

Le accesissime polemiche, di sapore pesantemente anticlericale, dei primi giorni, che avevano portato a denunciare l’ “abuso di credulità popolare”, si sono dissolte in seguito, di fronte all’evidente inspiegabilità scientifica di quelle lacrime umane piante da una statuina di gesso. La Commissione insediata dalla diocesi ha interrogato 40 testimoni, “che variano per anni, sesso, condizione sociale, fede religiosa”. Tutti “si sono presentati liberamente e senza alcun interesse personale hanno giurato di dire la verità, hanno dichiarato di aver visto le lacrime formarsi e scendere, quindi in movimento, e che al momento nessuno stava manomettendo la statuina”. Inoltre “i professori Angelo Fiori e Umani Ronchi sono stati anche ascoltati dalla Commissione teologica davanti alla quale hanno ribadito i risultati delle indagini da loro effettuate e consegnate al Vescovo affermando anche la non spiegabilità scientifica del fenomeno”.

Dall’aspra contesa che oggi oppone un Occidente laico, scettico e cinico, a un mondo islamico fanatico e intollerante, la Chiesa resta al di sopra o a margine, silenziosa e stupita dell’evidenza del Mistero che irrompe nella storia e nella nostra vita quotidiana. Con un segno inspiegabile di dolore e di misericordia come a Civitavecchia. Un segno che interroga la ragione e la scienza. Un segno il quale ci rivela che la più esaltante libertà dell’uomo non è sghignazzare, ma riconoscere il Mistero e il Suo amore per noi. La più alta dignità dell’uomo non è ridere , come sembra insegnare Umberto Eco nel “Nome della rosa”, ma amare.

04.02.2006 da Libero

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Se noi europei siamo cosi superiori - e a leggere alcuni - siamo cosi avanti a confronto con i paesi islamici - perche non ci comportiamo da superiori - i colpevoli si scusino e si usa il giusto rispetto?

pensateci.

no non siamo superiori

pensa che in Italia ci sono degli integralisti (comunisti) che hanno pestato un parlamentare della repubblica (Borghezio della lega)

nessuno ha dissentito ..nessuno si è schifato ...

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beh, in effetti che borghezio sia un parlamentare della repubblica italiana, un po' di schifo me lo fa. e avrei pure da dissentire. ma questi sono i rischi della democrazia, bisogna accettarli.

per l'assalto, da condannare quei cretini che hanno ceduto alla provocazione dando più importanza di quanto meriti veramente.

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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