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Toghe rosse ....ecco la prova !!


Guglielmo

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scusa che hai contro LA LOGGIA.....forse perchè è siciliano allora automaticamente è amico delgi amici ?

No. E' semplicemente uno che quando apre bocca dice cazzate immani. (quasi grosse quanto quelle che sparano Vito e Schifani, per intenderci... ;))

Italians do it better

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Nessuna mano sul fuoco. Semplicemente non mi piace la dietrologia costruita guardando in una sfera di cristallo.

Preferisco guardare la storia scrittacon i risultati delle indagini, con i processi e con le sentenze.

Eccotene un pezzo scritto qualche anno fa e che copio e incollo da

http://www.uonna.it/mafia-corruzione-mosaico-nero.htm

E così, nel giro di sedici ore, l'Italia apprende che Silvio Berlusconi è un corruttore, impunito e impunibile, di magistrati. Come il suo braccio destro Cesare Previti, già condannato a sedici anni in primo grado. In compenso, il suo braccio sinistro (in tutti i sensi) Marcello Dell'Utri, oltre a essere un pregiudicato per frode fiscale e false fatture, è pure un mafioso. Per almeno trent'anni, dal 1974 a oggi, secondo il Tribunale di Palermo ha protetto e rafforzato la mafia delle stragi e degli omicidi politici concorrendo dall'esterno nel reato di associazione mafiosa nella sua veste prima di segretario di Berlusconi, poi di numero tre del gruppo Fininvest, infine di fondatore, deputato, eurodeputato e senatore di Forza Italia. Cioè del partito di maggioranza relativa che governa l'Italia da tre anni e mezzo, dopo averlo governato per sette mesi nel 1994.

Con le sentenze dei Tribunali di Milano e Palermo sulla Santissima Trinità Berlusconi-Previti-Dell'Utri, le parole «mafia» e «corruzione» - non a caso impronunciabili sulle tv di regime (tutte) - si stampano a caratteri cubitali sulla bandiera di chi ci governa, come molti - basandosi sui fatti e anticipando i giudici - avevano detto e scritto per anni, tacciati di «demonizzatori», inseguitori di teoremi, disturbatori della quiete pubblica.

Mosaico nero

Le due sentenze, insieme a quelle emesse lo scorso anno nei processi a Previti, Squillante, Metta e Pacifico per la Mondadori e l'Imi-Sir, ricompongono le tessere di quel nero mosaico che è la carriera imprenditoriale e poi politica di Silvio Berlusconi. Spiegano come è nata e cresciuta la Fininvest, come Berlusconi si è impossessato di tutta l'informazione che conta, come - e soprattutto perché - nel 1993 ha realizzato un partito vincente in pochi mesi. Ma spiegano anche lo straordinario potere di condizionamento che due personaggi come Previti e Dell'Utri hanno avuto, hanno e ancora avranno sul Cavaliere, sul suo partito, sulla sua coalizione e sul Parlamento tutto.

Si parte dal 1974, quando Previti assiste la giovane orfana Anna Maria Casati Stampa che «decide» di vendere a poco prezzo la villa di famiglia a Berlusconi, di cui lo stesso Previti è amico e socio. In quella villa di Arcore, pochi mesi dopo, Dell'Utri infila un giovane e promettente mafioso, Vittorio Mangano, il famoso «stalliere» che chiamava «cavalli» le partite di droga (come Paolo Borsellino ricorderà nella famosa intervista a due giornalisti francesi, poco prima di morire ammazzato come Falcone).

Poi arriva la P2, l'unica avventura affrontata dal Cavaliere solitario, senza lo strascico di Cesare e Marcello. Poi la conquista delle tv, con i soldi freschi a palate che Dell'Utri procura grazie a Publitalia e, forse, anche agli amici siciliani. Poi arriva Craxi, che il Cavaliere è costretto a servire perché - come confessa in una telefonata del 1983 al condirettore del Giornale - «è quello che deve farmi la legge sulle televisioni». Invece della legge, Craxi gli fa subito due decreti, per neutralizzare le ordinanze dei pretori che hanno bloccato le trasmissioni illegali delle sue tv sul territorio nazionale. Nel 1985 Silvio si sdebita con Bettino ostacolando, su ordine di quest'ultimo, il suo nemico acerrimo Carlo Debenedetti nell'acquisto della Sme dall'Iri, anche perché il secondo decreto salva-tv deve essere ancora convertito in legge.

Anche a Roma nel 1984 c'è un'inchiesta per antenne abusive sulla Fininvest. Ma lì non c'è problema. Se ne occupa il giudice Renato Squillante che interroga Berlusconi assistito da Previti e poi lo proscioglie a tempo di record. È lo stesso Squillante che la sentenza Sme dell'anno scorso ha condannato a sei anni e definito «stabilmente a libro paga della Fininvest». Poi, con calma, arriva la legge sulle tv. La famigerata Mammì, nel 1990. Ancora una volta è Craxi a imporla con la forza, complici Forlani e Andreotti (che rimpiazza in una sola notte i cinque ministri della sinistra dc, dimissionari per protesta). Anche Bettino avrà la sua bella convenienza. Fra il 1991 e il 1992 riceverà dalla All Iberian (Fininvest) 22 miliardi sui suoi conti personali in Svizzera.

Nel 1990 succede tutto, anche il passaggio di proprietà della prima casa editrice italiana, la Mondadori, che pubblica Espresso, Panorama, Epoca, Repubblica e quindici giornali locali. Ha il torto di dare fastidio a Craxi, dunque a Berlusconi. Niente paura. Il Cavaliere dà la scalata, complice il voltafaccia degli eredi Mondadori. Debenedetti, l'azionista di maggioranza, resiste. Si va all'arbitrato. Che dà ragione all'Ingegnere. Ma c'è la Corte d'appello di Roma, ci pensa l'amico Vittorio Metta. Annulla il lodo, scrive 270 pagine di motivazioni in una notte (o almeno così dice: in realtà la sentenza l'hanno scritta, prima, i legali di Berlusconi) e alla fine incassa 400 milioni in contanti da Pacifico.

Milioni che, tramite Previti, arrivano dai soliti conti esteri della Fininvest. Questo dice la sentenza del Tribunale di Milano che il 29 aprile 2003 ha condannato Previti a tredici anni di reclusione, insieme a Pacifico e ai giudici Metta e Squillante (anche per la compravendita di un'altra sentenza, quella che condannò l'Imi, cioè lo Stato italiano, a pagare un risarcimento non dovuto alla Sir di Nino Rovelli: mille miliardi, in cambio di una mazzetta di 67, o forse di 100, a giudici e avvocati, palesi e occulti). Soltanto l'intervento di Andreotti, allarmato dallo strapotere mediatico di Berlusconi (e quindi di Craxi) lo costringe a restituire parte del maltolto (Repubblica ed Espresso) al legittimo proprietario Debenedetti.

Il groviglio di poteri

Quel groviglio di poteri, quell'impasto di arroganza e impunità è immortalato, con l'autoscatto, nell'album di Stefania Ariosto: politici e faccendieri, avvocati e magistrati, tutti insieme appassionatamente in feste e spedizioni transoceaniche al seguito di Cesare e Bettino, tutti futuri clienti di procure e tribunali. Ma la migliore polaroid di quei rapporti illeciti è nelle contabili bancarie che giungono dalla Svizzera e dimostrano, nella sola primavera del '91 tre decisivi versamenti. Il 14 febbraio 1991 Previti paga 425 milioni al giudice Metta tramite Pacifico. Il 6 marzo 1991 bonifica 500 milioni a Squillante. Il 16 aprile 1991, ancora tramite Pacifico, dirotta 500 milioni sul conto del giudice Verde (poi assolto). Sempre con denaro della Fininvest e del patrimonio personale di Silvio Berlusconi.

Nel 1992-1993 i nodi, con Mani Pulite, vengono al pettine. I vecchi padrini si dividono fra tribunali e latitanze. Anche Cosa Nostra perde i vecchi referenti politici così indeboliti da non garantirla più nei processi. Occorre un partito nuovo, ma anche vecchio. Dell'Utri, che mai si è occupato di politica in vita sua, si getta a capo fitto nell'impresa. Ingaggia un consulente ad hoc, Ezio Cartotto, sin dal maggio-giugno 1992. Che comincia a lavorare in segreto. In pochi mesi, grazie alle strutture e ai miliardi di Publitalia, il gioco è fatto. Il Cavaliere, abbandonato dagli amici, indebitato fino al collo e terrorizzato dai giudici, confessa a Cartotto: «Di questo passo mi accuseranno di tutto, anche di essere mafioso. Ogni tanto, mi scopro a piangere da solo nella doccia». E poi, a Montanelli e a Biagi: «Se non entro in politica, mi mettono in galera». Ma provvede Marcello, l'amico siciliano. Le televisioni e i giornali fanno il miracolo. Il nuovo miracolo italiano. Forza Italia.

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cmq è indubbio che la magistratura Italiana, o almeno parte di essa, sia apertamente schierata a sinistra.

Che dire del presidente dell'ANM, Bruti Liberati??

che dire delle toghe di Milano, Bocassini, Colombo e tanti altri??

perchè, inviare un avviso di garanzia il giorno del G8 a Napoli, mentre Berlusconi presiedeva l'importante summit, cos'e, un'atto dovuto??

o vogliamo parlare del VERO insabbiamento dei PM milanesi del casi Unipol??

c'e ne a sufficienza per parlare di politicizzazione marcata della nostra magistratura, è un fatto ormai culturare, fa parte della tradizione del nostro paese, come il fatto che a scuola non si senta MAI parlare di gulag e del fatto che il comunismo nel mondo abbia come colpa la bellezza di quasi 100 milioni di morti...

Ma se è di sinistra come mai hanno beccato Consorte?

E' per caso inquinata da qualche magistrato di destra? O semplicemente la magistratura fa regolarmente il suo lavoro?

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copco... fai ancora in tempo a candidarti alle politiche? Io ti voto. ;)

Non avrei nessuna possibilità di successo.

Beccherei una scarica di mazzate da tutto l'arco costituzionale ma anche da tutti gli estremisti.

Adoro il Papa e mi sta simpatico skeletric. Ho detto tutto. I primi a prendermi a calci sarebbero il Papa e skeletric.

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Ma se è di sinistra come mai hanno beccato Consorte?

E' per caso inquinata da qualche magistrato di destra? O semplicemente la magistratura fa regolarmente il suo lavoro?

xche fortunatamente le telefonate sono apparse sui giornali ;) . . . . . a milano le registrazioni c'erano da tempo senza che nessuna indagine partisse . . . .

a Milano Castellano . . . a Roma Toro . . . . fortuna che in giro qualche giornale e giornalista serio ancora si trova

ciao

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No Silob, Consorte non è stato beccato perchè i giornalisti hanno pubblicato le telefonate costringendo così i magistrati a intervenire.

Consorte è stato iscritto nel registro degli indagati il 7 dicembre 2005; le telefonate tra Consorte e Fassino sono state pubblicate da "Il Giornale" il 2 Gennaio 2006.

Visto che sei male informato ti comunico pure che le telefonate tra Consorte e Fassino sono state giudicate irrilevanti dai magistrati ai fini delle indagini sulla scalata a BNL.

Quelle telefonate, caro Silob, sono solo state usate dal Banana e dal cdx per tentare di infangare Fassino facendolo passare come il regista dell'operato di Unipol mentre invece si trattava semplicemente di telefonate con cui Fassino si informava su cosa stava facendo Unipol.

Mi dispiace dirtelo Silob, ma tu sei la chiara dimostrazione di come la strategia delle menzogne profuse dal banana e dai suoi tirapiedi funzioni a pennello. Ricordati però che una democrazia in cui l'opinione pubblica si forma sulle menzogne è una democrazia in pericolo, ossia una democrazia falsificata e debole che può sfociare in grandi conflitti se non in grandi tragedie.

Pensaci prima di credere a quello che ti ammannisce il banana.

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come prima cosa vorrei tranquillizzarti . . . non sono assolutamente un tirapiedi del banana ;)

le telefonate in cui CASTELLANO (il giudice Francesco Castellano è presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano) avverte Consorte sulle indagini sono di LUGLIO!!!! nelle telefonate parla anche della talpa romana alla procura, si pensa a Toro procuratore aggiunto di roma . . . . . che poi si è autospospeso, questa procedura sta andando avanti a perugia x ovvi motivi di conflitto sia con roma che con milano . . . . .

luglio agosto settembre ottobre novembre ed infine dicembre x indagare Consorte . . . . che nel frattempo non aveva + i DS come protettori pubblici

un articolo del corriere della sera (uno dei tanti)

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/12_Dicembre/23/intercettazioni.shtml

non voglio far diventare una discussione in uno scontro ma la vicenda bnl-unipol ho cercato di seguirla dall'inizio, vederci un complotto di berlusconi x quanto uno possa cinsiderarlo un personaggio negativo x me è una mistificazione della realtà . . . . come domostrano indirettamente lo stesso rutelli e alcuni esponenti DS, parlando chiaramente e pubblicamente di una questione morale . . . . . allora a cosa si riferivano???

onestamente ti dico che non ci metto in mezzo i compagni di merende in quasta vicenda che altrimenti scade ancora di + nello squallido . . . .

ciao

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come prima cosa vorrei tranquillizzarti . . . non sono assolutamente un tirapiedi del banana ;)

. . . .

ciao

hai fatto bene a specificare ....ma qui se non sei di sinstra sei etichettato al volo ..

1) modaiolo

2) seguace del banana

3) solo immagine poca sostanza

4) scarsa morale-.--

percio regolati di conseguenza

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