Il Bond Fiat fa il tutto esaurito

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Il Bond Fiat fa il tutto esaurito

Il prezzo e l'ammontare del bond Fiat ad alto rendimento saranno annunciati oggi dopo la chiusura— ieri a Francoforte e Zurigo — del road show cui ha partecipato in prima persona l'amministratore delegato Sergio Marchionne.

Secondo fonti finanziarie, le richieste da parte degli investitori supererebbero le attese: circa 1,5 miliardi di euro.

Fiat avrebbe deciso di limitare comunque a un miliardo di euro l'entità dell'emissione. « Abbiamo visto investitori provenienti un po' da tutta Europa, sia di tipo investment grade che non » afferma una fonte citata dall'agenzia Reuters. Il rating della Fiat è a BB per Standard Poor's e Fitch e di Ba3 per Moody's, ovvero a livello ancora junk, anche se di recente le agenzie hanno rivisto verso l'alto le prospettive. I lead manager dell'operazione sono Citigroup, Barclays Capital, Bnp Paribas e Ubm. Secondo fonti citate da Il Sole 24 Ore Radiocor, l'indicazione di prezzo per il bond— che avrà durata settennale— prevede una cedola compresa nella fascia 6,625 6,75%, pari a un premio di 323 335 punti base sopra il mid swap.

Indagine Consob in dirittura d'arrivo. Entro la metà della settimana, intanto, la Consob dovrebbe recapitare ai magistrati di Milano e Torino la documentazione di 50 pagine che ricostruisce l'operazione Ifil Exor Merrill che ha permesso l'anno scorso alla famiglia Agnelli di conservare il controllo della Fiat.

Poiché la magistratura ha aperto autonomamente i fascicoli, il fatto che la decisione venga trasmessa non implica— sottolineano fonti vicine alla Commissione — che si configurino ipotesi di rilevanza penale.

Oggi incontro al Welfare su esuberi. L'incontro è per oggi pomeriggio: il ministro del Welfare, Roberto Maroni, riceverà Fiat e sindacati per presentare il piano straordinario di ricollocazione degli esuberi ultracinquantenni. Il progetto non riguarderà solo Fiat, ma anche altre situazioni di crisi: il polo dell'elettronica abruzzese e l'area di Ottana, in Sardegna.

Complessivamente 3 4mila persone, di cui un migliaio dipendenti del Lingotto. « È un progetto che non potrà essere rifiutato né dai sindacati, perché garantisce la protezione del reddito, né dalle aziende, alle quali viene proposto un fine che non può non essere condiviso » dice il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi. E il fine è il reimpiego degli esuberi: per questo motivo sono state coinvolte anche le agenzie per il lavoro e le società di outplacement, che saranno coordinate da Italia Lavoro.

In base al progetto di Maroni i lavoratori in esubero rientrano in questo programma di sostegno al reddito, tagliando il rapporto con l'azienda. Il sussidio arriverà fino al raggiungimento della pensione ( Maroni ha sempre detto no alla mobilità lunga, perché sarebbe stata una deroga rispetto alla riforma) ma l'obiettivo è ricollocare le persone. Se in questo periodo dovessero perdere il posto per causa dell'azienda, potranno rientrare nel sussidio. Il paracadute avrà però una serie di condizioni sull'obbligo ad accettare il nuovo posto: è pronta una circolare per rendere effettivamente operative le sanzioni per chi rifiuta un reimpiego. Resta da definire la quota di incentivi al lavoratore che dovrà essere erogata dall'azienda e quale sarà l'intervento dello Stato. Al Welfare stanno pensando a 150 milioni di euro e non escludono di sobbarcarsi l'onere del sostegno al reddito per gli ultimi tre anni dal momento che l'opinione del ministro è che presto gli esuberi saranno ricollocati.

Gli accordi con le aziende dovrebbero avvenire entro febbraio per rendere operativo il piano prima dell'estate.

da ilsole24ore.com