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boicottiamo prodotti francesi


stefano1986

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pensare che lactalis (azienda francese) con galbani, invernizzi e locatelli controlla il 50% del mercato italiano dei formaggi...saiwa un tempo italiana è diventata della danone, come accadde per la ferrarelle che per miracolo e tornata italiana...gucci, fendi, zegna sono diventati francesi...nel settore energetico edison e per metà in mano francese...nel settore bancario il credit agricole ha il 17% di intesa e bnp sta per accaparrarsi Bnl...nn parliamo della grande distribuzione tra carrefour, auchan e leclerc...e l'elenco potrebbe esser ben + lungo... in tutte queste situazioni i governi italiani nn hanno fatto nulla, dico io GIUSTAMENTE...contrariamente alla Francia che fa i capricci anche dopo aver stretto una accordo con il governo italiano per permettere ad enel di entrare nel progetto sul nucleare di EDF, con l'escamotage della fusione con l'azienda statale GDF eviterà la cessione di suez ad enel, rese nulle le speranze di fusione tra la banca franco belga dexia con il san paolo...per nn parlare del polverone che si alzato sulle opa che rispettivamente volevano lanciare o hanno lanciato la pepsi sulla danone e la mittal su arcelor...e dei fondi europeri all'agricoltura che i francesi nn intendono minimamente ridurre...dopo tutto ciò, i governanti francesi stanno pensando ad un legge che complichi le eventuali opa straniere...mah

non è prorpiamente esatto ciò che dici ..... (le aziende locateli ecc.ecce.

non controlano il mercato italiano dei formaggi...)

i capitali utilizzati per tali controlli poi sono anche di fondi internazionali

il problema non è che tali aziende francesi controllino aziende Italiane

perquanto siano aziende medie --- (non sono la FIAT ,..l?ENI...ecc.ecc.ecc.)

il rpoblema è che quetse aziende francesi sono controllate direttamente dal governo...e che tali aziende a loro volto non siano scalabili..

cioò è molto agressivo....è andrebbe rivisto.

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Quando il banana addossa a Prodi la colpa dell’euro a 1936,27 lire dicendo che avrebbe dovuto ottenere l’Euro a 1500 lire dice una cagata colossale.

Con la sua usuale tecnica della menzogna il banana dice falsità sapendo di dirle, e lo fa per occultare il suo totale fallimento nel controllo dell’economia, dei prezzi e della concorrenza, ossia lo fa imbrogliando gli italiani.

.

ti blocco subito ...

nel nostro sistema ,che non è social-comunista ,l'economia i prezzi e la concorrenza

sono liberi e in quetso modo concorrono a formare un'economia libera.

non dare a berlusconi colpe che non sono sue ma che sono insite

nel sistema !!!!!

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Scajola e Tremonti, un piano contro la Francia

«Enel, intervenga Bruxelles»

Richieste di intervento all'Ue dopo lo stop nella conquista di Suez-Electrabel. Non escluse misure di ritorsione o di difesa

ROMA - Il governo è intenzionato a chiedere l’intervento dell’Unione Europea sulla Francia, accusata di protezionismo per gli ostacoli posti all’Enel, ma non esclude, a priori, misure di ritorsione o di difesa. «Se Bruxelles c’è, batta un colpo, la Commissione deve essere in grado di far rispettare le regole», ha detto il ministro delle Attività produttive Claudio Scajola, che nei prossimi giorni convocherà tutte le imprese italiane del settore per elaborare un nuovo piano italiano per l’energia. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha contattato il collega francese e quello belga per esprimere loro l’irritazione del governo italiano, e da oggi inizierà a valutare le possibili contromisure.

L'OFFENSIVA TREMONTI - Benché indispettito dall’atteggiamento francese, e spronato da gran parte della maggioranza alla reazione immediata, il ministro Tremonti non vuole comunque farsi prendere la mano. Al collega francese Thierry Breton, con cui ha parlato al telefono nei giorni scorsi, ha espresso senza mezzi termini la profonda delusione dell’esecutivo. Ricordandogli come l’atteggiamento del governo italiano nel caso dell’offerta di Bnp-Paribas sulla Banca Nazionale del Lavoro sia stato profondamente diverso. Poi il ministro dell’Economia, cui non è andata giù la scelta di campo immediata a fianco dei francesi, si è fatto sentire anche con il suo collega belga. Chiarito a Parigi e a Bruxelles che non sarebbe rimasto con le mani in mano, Tremonti ha convocato per oggi i suoi più stretti collaboratori e gli esperti del ministero dell’Economia per studiare nei minimi dettagli tutto il dossier relativo a Suez. I piani dell’Enel e, soprattutto, la reazione del governo francese. Tempi, dichiarazioni, rassegne stampa. «E’ la prima cosa che dobbiamo fare» ha detto ai suoi. «Poi possiamo pensare alla reazione, gli strumenti di certo non mancano» ha fatto sapere il ministro dell’Economia.

SCAJOLA A BRUXELLES - Per il ministro delle Attività produttive, che ha annullato l’incontro previsto per oggi col suo collega francese, la mossa di Parigi contro l’Enel è di fatto un intervento pubblico. «Il governo possiede l’80% di Gaz de France e quindi vuol dire che sta usando risorse pubbliche per ostacolare un’operazione di mercato». Di fronte a tutto ciò Bruxelles deve battere un colpo. Scajola sottolinea che la decisione francese è un «segnale insopportabile» e ricorda che la «logica dell’introduzione dell’euro era proprio quella di consentire un sistema integrato, nell’interesse dei cittadini, perché più concorrenza vuol dire prezzi più bassi, con le imprese che investono più in ricerca».

LA RAPPRESAGLIA - Scajola non vuole entrare nel merito («Anche perché potremmo parlare di società quotate, e poi perché siamo sotto elezioni»), ma ricorda che per metà marzo aveva chiesto a suo tempo un consiglio europeo per discutere di energia sull’onda dell’emergenza gas. «L’Italia dovrà approfittare di quel vertice per coinvolgere tutti gli altri Paesi sul comportamento della Francia». «Perché deve essere chiaro - osserva ancora il ministro - che se tutti fanno come Parigi, l’Europa affonda».

IL PRECEDENTE DI LETTA - Da oggi, dunque, Scajola e Tremonti inizieranno a valutare i margini di intervento. Poi, eventualmente, scatteranno le contromisure. Anche se il governo è dimissionario e le Camere sciolte, anche se il centrosinistra sostiene che sia una «stupidaggine». «Dev’essere un caso di omonimia - ripeteva ieri il ministro dell’Economia - oppure il Letta che oggi parla di stupidaggine era lo stesso Letta che, alla fine della scorsa legislatura, con governo dimissionario e Camere sciolte, fece il decreto imponendo il tetto del 2% al diritto di voto di Edf nella Edison?».

Roberto Bagnoli

Mario Sensini

27 febbraio 2006

repubblica.it

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Guest Riccardo
la protesta nei confronti dell'atteggiamneto francese è stata sia di Scaiola sia di Fassino ...penso che sarà impugnata a livello europeo.

non boicottiamo niente ma mettimao in luce la scarsa attitudine FRancese

all'europa ...

e da ora in avanti non accettiamo più lezioni.

Per altro un giochetto simile la Francia (ed e' stata criticata per questo) lo ha fatto nei confronti della Svizzera per l'industria farmaceutica (vedi Sanofi, Aventis e Novartis) quindi non sono nuovi a questi atteggiamenti.

LA Francia e' cosi con tutti e non solo con l'Italia quindi sarebbe ora che la protesta venisse da parte dell'Unione Europea sempre che ce ne sia ancora una

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Quando il banana addossa a Prodi la colpa dell’euro a 1936,27 lire dicendo che avrebbe dovuto ottenere l’Euro a 1500 lire dice una cagata colossale.

Con la sua usuale tecnica della menzogna il banana dice falsità sapendo di dirle, e lo fa per occultare il suo totale fallimento nel controllo dell’economia, dei prezzi e della concorrenza, ossia lo fa imbrogliando gli italiani.

[......]

Capisco il banana che sputa su Prodi per addossare a lui il fallimento dell’Italia invece che a sé stesso come in realtà è. L’entrata dell’Euro l’ha gestita il Banana col suo governo non certo il mortadella!

Non capisco invece chi prende per oro colato le cagate del banana reiteraldole a sua volta, cari Ax, Gug & company.

Il cambio dell'euro a 1936,27 lire fu negoziato nel 1996 da Carlo Azeglio Ciampi con parametri equilibratissimi derivanti dal precedente sistema sme. Basta dare uno sguardo in rete per conoscere tutta la storia e per sapere che Ciampi (e con lui Prodi), fu elogiato da tutti quanti per come condusse l’operazione, industriali e commercianti compresi.

[.....]

Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :lol:

Lollissima questa... e sarei io a prendere x oro colato le cagate di banana??

Dai copco...

Andiamo un attimo OT, anche se i cugggini francesi come vedrete centrano anche qua...

Non dimenticarti di una cosetta, non per fare il professorino ma dal 98 a fine 2001 il tuo caro amico AX, prima di rientrare nel mondo auto, ha lavorato, anche con autorizzazione e supporto di Bankitalia, proprio sul tema euro su progetti sia per aziende private che enti pubblici di una certa rilevanza.

La materia la palleggio benino, non forse come le automobili, ma forse una certa competenza me la sono fatta, soprattutto ho potuto accedere a documentazione di un certo tipo.

Punto 1:

L'euro a 1936,27 fu mutuato dal cambio ECU al momento del cambio ;)

Ed il cambio ECU del momento fu sabilito in base ad una serie di parametri, negoziati dai vari governi. I due parametri che pesarono maggiormente nei confronti del bel paese furono uno di tipo economico, il debito pubblico (ed il conseguente rapporto con il PIL) ed uno di tipo finanziario, la continua svalutazione della lira utilizzata come arma contro le crisi.

Amato e Ciampi furono gli ultimi responsabili di una lunga serie, facendoci anche uscire dallo SME, per rientrarne appena in tempo, pur fuori da alcuni parametri.

Da qui l'eurotassa ed altre manovre e manovrine dei governi vari del momento.

Secondo studi molto accurati (non italiani) che comprendevano potere d'acquisto, costo della vita, livello dei salari, oltre a tutta una serie di parametri economico-finanziari di ogni paese aveva posto il corretto cambio tra le 1450 e le 1520 lire.

Il trade off che il bel paese dovette trangugiare, di circa 480 lire (circa il 30%) fu proprio dovuto alla situazione strutturale del nostro paese, che venne sotolineata soprattutto dalla francia, da sempre nostra avversaria a livello politico, economico, e commerciale, da sempre bastone tra le ruote dai tempi di Mattei e della Grande Eni. La paura era che noi potessimo azzoppare l'intera EMU (loro chiarmente la chiamano Unione Monetaire Europeenne).

Parafrasando Manzoni potrei dire: ...fu vera paura? ai posteri l'erdua sentenza anche visto quello che è successo ex post...

Ma l'anomalia fu che la Germania non fu valutata nello stesso modo: e ci mancherebbe, era la locomotiva d'europa, checcazzo... Peccato che sta locomotiva, ormai anche un po' ansimante, si stava portando dietro una fila di vagoni stracolmi di cortina di ferro, costosissima, che con questa bella mossa ha piazzato al tavolo dei commensali. Peccato anche che ognuno di questi mangiassero x 3. Guarda un po' dove è finito un bel po' del 30% di cambio sfavorevole x gli italioti.

Punto 2:

Molti deridono Tremonti (ma non è il solo) e le sue iniziative per avere banconote da 1 e 2 euro.

Ebbene, altro oggetto di studio, e qui mi ci metto dentro perchè ne abbiamo pure parlato a Bankitalia, fu proprio la GRANULARITA' della moneta unica (con granularità si intende il numero/qualità di tagli delle monete e banconote e la propria espressione monetaria).

Indovinate CHI decise la granularità, imponendo il sistema, in piena democrazia... senza sentire ragioni e facendo pesare la propria importanza??

Ancora una volta i cuggini ed i lanzichenecchi. Maddaaaiii, veramente??

Ma allora sono proprio come banana con il pericolo rosso, vedo solo pericolo oltralpe e wurstelone...

Guardacaso, la granularità delle rispettive monete nazionali era identica a quella decisa x l'euro. Guardacaso non esisteva il marco in cartamoneta, così come il franco. Anche UK non ha pounds in carta, ma loro son fuori, così come gli svizzeri.

Si voleva prendere ad esempio gli USA, ma in USA ci sono tagli di carta da 1 a 1000 USD. Nella UME solo da 5 a 500.

Mi direte, cosa centra?? centra eccome!!

Ci sono fior di studi socioeconomici che relazionano la granularità della moneta al comportamento di spesa. Anche Bankitalia ne ha commissionati + di uno, e tutti hanno avuto + o - lo stesso risultato finale: aumento vertiginoso delle spese piccole con conseguente impoverimento repentino senza rendersene conto, con assestamento dopo circa 24 mesi.

Nessuno vi dice che TUTTI i governanti italioti e le istituzioni finanziarie si aspettavano un aumento del costo della vita intorno al 25% durante i primi 2 anni dal cambio. Lo sapevano, anche se oggi ci raccontano balle scaricandosi addosso responsabilità che vengono da situazioni lontane, forse difficilmente contrastabili al tempo, ma cmq pochissimo combattute in sede di trattative europee. Al solito le brache tanto le cala chi va a far la spesa come copco.

L'insieme dei punti 1 & 2 hanno causato, macroscopicamente in italia dove soffriamo endemicamente di un'etica levantina tutta nostra, ma anche in minor misura anche in germania, francia ed anche EIRE e grecia, di una speculazione su quei prodotti e servizi che potevano essere gestiti dal mercato senza controllo vero.

Come fai a controllare i prezzi dei ristoranti?? primo NON puoi, quello fa i prezzi che vuole lui, se non ti piace non ci vai...

Se confronti i prezzi nella grande distribuzione, a distanza di 4 anni dal cambio, per l'80% degli articoli non sono aumentati se non di un 5/10%, mentre un restante 20% ha avuto aumenti medi (MEDI!!!) del 30%.

Se contiamo un'inflazione media VERA di circa il 5% annuo, con il calcolo dell'interesse composto, a distanza di 4 anni vediamo come la media degli aumenti sulla grande distribuzione rispecchia esattamente l'inflazione.

Anche le grandi spese come automobili e grandi elettrodomestici sono sulla stessa linea.

QUello che è aumentato ingiustificatamente, sono i servizi, quelli meno tangibili e quelli meno "necessari" e meno controllabili.

Come appunto la ristoriazone. Che però noi sentiamo molto perchè è la classica spesa mazzata della pizza con gli amici o la famiglia.

Ma soprattutto è aumentata nei primi 12 mesi dal cambio (al max 24), e mai + dopo allora... ergo, il raddoppio è stato favorito dalla granularità e dal cambio (s)favorevole, da speculazione, da euforia e gonzaggine nostra.

In parte puo OGGI essere assorbito nel conto inflattivo, ma certo NON poteva essere controllato. Se pensate un modo, efficace, costituzionale ed appllicabile con costi sostenibili, beh, anche qua siete da NOBEL e siamo ancora in tempo a d attuarlo, miei cari, l'euro è ancora qua e la tagliata a 30 euri invece che 30 milalire anche...!!

Perchè come in tante cose dell a vita, forse tutto si può fare, ma bisogna anche definire obiettivi e costi/benefici: quanto costa (ammesso e NON concesso che si possa farlo e come) controllare?? possiamo (Stato Italiota) permettercelo??

Punto 3:

In principio fu MEC, poi CEE, poi UE. Nel frattempo naque SME. Bene, fino a qui ognuno riusciva a far quadrare (o arrotondare i conti come meglio poteva o credeva, anche con artifizi poco ortodossi come noantri), però i rispettivi costi del sistema paese erano nel bene e nel male commisurati al giro di denaro. L'italia è sempre stata fanalino di coda nelle retribuzioni, anche complice un sistema di costo del lavoro veramente bolscevico e cmq inficiato da un sistema burocratico arcaico che fa acqua come un acquedotto siciliano.

Con l'entrata nella UME cosa è successo?? che anche il livello di costo si è innalzato a livelli europei, senza chiaramente avere un corrispettivo nel livello salariale. D'altronde l'europa era lassù, in qualche modo dovevamo ragigungerla.

Risultato: costo della vita molte volte superiore a quello delle metropoli europee. Milano è una delle città + care del mondo, ma i salari sono rimasti gli stessi.

Sia prima che dopo l'euro, a parità di mansione, un impiegato, un quadro, in Italia guadagna circa la metà di un francese e di un tedesco, al lordo.

Netto in busta c'è una differenza media di circa il 50/60%, e loro hanno + tasse di noi, pensa un po'.

Peccato che parigi e berlino costano meno di Milano ma anche di Roma e Napoli.

Tutto il sistema dell'introduzione è stato preparato tenendo in considerazione le principali istanze franco-tendesche, e poco quelle degli altri paesi, italia compresa.

Il nostro sistema ci ha messo del suo, ma dare la colpa a chicchessia è completamente fuorviante, demagogico, solo frutto di livore sociopolitico caro copco.

Il fatto che banana incolpi il salumiere è chiaramente nella logica dell'opportunismo politico, partendo dalla non falsità che si poteva vendere + cara la pelle, ben consci che sarebbe stato molto difficile ottenere cmq qualcosa.

Prodi a suoi tempo fece il ragionamento "piuttosto che niente, meglio piuttosto... l'italiano è fantasioso, ne verrà fuori in qualche modo". Chiaramente prodi non poteva immaginare ne l'11 settembre, ne la bolla speculativa dei mercati finanziari, ne gli scandali internazionali, ne quelli nostrani (beh, quelli un po' di +, visto che anche lui ha per bene le mani in pasta da anni, ma lasciamo perdere OT dentro OT) ne le guerre afghana e irakena, ne la fiat che collassa...

Penso che ce ne sia abbastanza per capire quanto poco abbiano influito banana e compagni di merende nel bene e nel male.

Come sempre ci vuole un po' di lucididà nell'analizzare le cose, altrimenti si fa la stessa figura di banana, sempre lo spettro rosso dietro l'angolo, sempre lo spettro di arcore nel kulo degli italiani...

Ma tanto... piove, governo ladro... e se al governo c'è banana, casso che ladro, è pure mafioso ed assassino, oltre che imbonitore, magoG, etc etc...

Vedremo il benessere che ci spetterà con il prox governo degli espropri ;)

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :lol:

Lollissima questa... e sarei io a prendere x oro colato le cagate di banana??

Dai copco...

Andiamo un attimo OT, anche se i cugggini francesi come vedrete centrano anche qua...

Non dimenticarti di una cosetta, non per fare il professorino ma dal 98 a fine 2001 il tuo caro amico AX, prima di rientrare nel mondo auto, ha lavorato, anche con autorizzazione e supporto di Bankitalia, proprio sul tema euro su progetti sia per aziende private che enti pubblici di una certa rilevanza.

La materia la palleggio benino, non forse come le automobili, ma forse una certa competenza me la sono fatta, soprattutto ho potuto accedere a documentazione di un certo tipo.

Punto 1:

L'euro a 1936,27 fu mutuato dal cambio ECU al momento del cambio ;)

Ed il cambio ECU del momento fu sabilito in base ad una serie di parametri, negoziati dai vari governi. I due parametri che pesarono maggiormente nei confronti del bel paese furono uno di tipo economico, il debito pubblico (ed il conseguente rapporto con il PIL) ed uno di tipo finanziario, la continua svalutazione della lira utilizzata come arma contro le crisi.

Amato e Ciampi furono gli ultimi responsabili di una lunga serie, facendoci anche uscire dallo SME, per rientrarne appena in tempo, pur fuori da alcuni parametri.

Da qui l'eurotassa ed altre manovre e manovrine dei governi vari del momento.

Secondo studi molto accurati (non italiani) che comprendevano potere d'acquisto, costo della vita, livello dei salari, oltre a tutta una serie di parametri economico-finanziari di ogni paese aveva posto il corretto cambio tra le 1450 e le 1520 lire.

Il trade off che il bel paese dovette trangugiare, di circa 480 lire (circa il 30%) fu proprio dovuto alla situazione strutturale del nostro paese, che venne sotolineata soprattutto dalla francia, da sempre nostra avversaria a livello politico, economico, e commerciale, da sempre bastone tra le ruote dai tempi di Mattei e della Grande Eni. La paura era che noi potessimo azzoppare l'intera EMU (loro chiarmente la chiamano Unione Monetaire Europeenne).

Parafrasando Manzoni potrei dire: ...fu vera paura? ai posteri l'erdua sentenza anche visto quello che è successo ex post...

Ma l'anomalia fu che la Germania non fu valutata nello stesso modo: e ci mancherebbe, era la locomotiva d'europa, checcazzo... Peccato che sta locomotiva, ormai anche un po' ansimante, si stava portando dietro una fila di vagoni stracolmi di cortina di ferro, costosissima, che con questa bella mossa ha piazzato al tavolo dei commensali. Peccato anche che ognuno di questi mangiassero x 3. Guarda un po' dove è finito un bel po' del 30% di cambio sfavorevole x gli italioti.

Punto 2:

Molti deridono Tremonti (ma non è il solo) e le sue iniziative per avere banconote da 1 e 2 euro.

Ebbene, altro oggetto di studio, e qui mi ci metto dentro perchè ne abbiamo pure parlato a Bankitalia, fu proprio la GRANULARITA' della moneta unica (con granularità si intende il numero/qualità di tagli delle monete e banconote e la propria espressione monetaria).

Indovinate CHI decise la granularità, imponendo il sistema, in piena democrazia... senza sentire ragioni e facendo pesare la propria importanza??

Ancora una volta i cuggini ed i lanzichenecchi. Maddaaaiii, veramente??

Ma allora sono proprio come banana con il pericolo rosso, vedo solo pericolo oltralpe e wurstelone...

Guardacaso, la granularità delle rispettive monete nazionali era identica a quella decisa x l'euro. Guardacaso non esisteva il marco in cartamoneta, così come il franco. Anche UK non ha pounds in carta, ma loro son fuori, così come gli svizzeri.

Si voleva prendere ad esempio gli USA, ma in USA ci sono tagli di carta da 1 a 1000 USD. Nella UME solo da 5 a 500.

Mi direte, cosa centra?? centra eccome!!

Ci sono fior di studi socioeconomici che relazionano la granularità della moneta al comportamento di spesa. Anche Bankitalia ne ha commissionati + di uno, e tutti hanno avuto + o - lo stesso risultato finale: aumento vertiginoso delle spese piccole con conseguente impoverimento repentino senza rendersene conto, con assestamento dopo circa 24 mesi.

Nessuno vi dice che TUTTI i governanti italioti e le istituzioni finanziarie si aspettavano un aumento del costo della vita intorno al 25% durante i primi 2 anni dal cambio. Lo sapevano, anche se oggi ci raccontano balle scaricandosi addosso responsabilità che vengono da situazioni lontane, forse difficilmente contrastabili al tempo, ma cmq pochissimo combattute in sede di trattative europee. Al solito le brache tanto le cala chi va a far la spesa come copco.

L'insieme dei punti 1 & 2 hanno causato, macroscopicamente in italia dove soffriamo endemicamente di un'etica levantina tutta nostra, ma anche in minor misura anche in germania, francia ed anche EIRE e grecia, di una speculazione su quei prodotti e servizi che potevano essere gestiti dal mercato senza controllo vero.

Come fai a controllare i prezzi dei ristoranti?? primo NON puoi, quello fa i prezzi che vuole lui, se non ti piace non ci vai...

Se confronti i prezzi nella grande distribuzione, a distanza di 4 anni dal cambio, per l'80% degli articoli non sono aumentati se non di un 5/10%, mentre un restante 20% ha avuto aumenti medi (MEDI!!!) del 30%.

Se contiamo un'inflazione media VERA di circa il 5% annuo, con il calcolo dell'interesse composto, a distanza di 4 anni vediamo come la media degli aumenti sulla grande distribuzione rispecchia esattamente l'inflazione.

Anche le grandi spese come automobili e grandi elettrodomestici sono sulla stessa linea.

QUello che è aumentato ingiustificatamente, sono i servizi, quelli meno tangibili e quelli meno "necessari" e meno controllabili.

Come appunto la ristoriazone. Che però noi sentiamo molto perchè è la classica spesa mazzata della pizza con gli amici o la famiglia.

Ma soprattutto è aumentata nei primi 12 mesi dal cambio (al max 24), e mai + dopo allora... ergo, il raddoppio è stato favorito dalla granularità e dal cambio (s)favorevole, da speculazione, da euforia e gonzaggine nostra.

In parte puo OGGI essere assorbito nel conto inflattivo, ma certo NON poteva essere controllato. Se pensate un modo, efficace, costituzionale ed appllicabile con costi sostenibili, beh, anche qua siete da NOBEL e siamo ancora in tempo a d attuarlo, miei cari, l'euro è ancora qua e la tagliata a 30 euri invece che 30 milalire anche...!!

Perchè come in tante cose dell a vita, forse tutto si può fare, ma bisogna anche definire obiettivi e costi/benefici: quanto costa (ammesso e NON concesso che si possa farlo e come) controllare?? possiamo (Stato Italiota) permettercelo??

Punto 3:

In principio fu MEC, poi CEE, poi UE. Nel frattempo naque SME. Bene, fino a qui ognuno riusciva a far quadrare (o arrotondare i conti come meglio poteva o credeva, anche con artifizi poco ortodossi come noantri), però i rispettivi costi del sistema paese erano nel bene e nel male commisurati al giro di denaro. L'italia è sempre stata fanalino di coda nelle retribuzioni, anche complice un sistema di costo del lavoro veramente bolscevico e cmq inficiato da un sistema burocratico arcaico che fa acqua come un acquedotto siciliano.

Con l'entrata nella UME cosa è successo?? che anche il livello di costo si è innalzato a livelli europei, senza chiaramente avere un corrispettivo nel livello salariale. D'altronde l'europa era lassù, in qualche modo dovevamo ragigungerla.

Risultato: costo della vita molte volte superiore a quello delle metropoli europee. Milano è una delle città + care del mondo, ma i salari sono rimasti gli stessi.

Sia prima che dopo l'euro, a parità di mansione, un impiegato, un quadro, in Italia guadagna circa la metà di un francese e di un tedesco, al lordo.

Netto in busta c'è una differenza media di circa il 50/60%, e loro hanno + tasse di noi, pensa un po'.

Peccato che parigi e berlino costano meno di Milano ma anche di Roma e Napoli.

Tutto il sistema dell'introduzione è stato preparato tenendo in considerazione le principali istanze franco-tendesche, e poco quelle degli altri paesi, italia compresa.

Il nostro sistema ci ha messo del suo, ma dare la colpa a chicchessia è completamente fuorviante, demagogico, solo frutto di livore sociopolitico caro copco.

Il fatto che banana incolpi il salumiere è chiaramente nella logica dell'opportunismo politico, partendo dalla non falsità che si poteva vendere + cara la pelle, ben consci che sarebbe stato molto difficile ottenere cmq qualcosa.

Prodi a suoi tempo fece il ragionamento "piuttosto che niente, meglio piuttosto... l'italiano è fantasioso, ne verrà fuori in qualche modo". Chiaramente prodi non poteva immaginare ne l'11 settembre, ne la bolla speculativa dei mercati finanziari, ne gli scandali internazionali, ne quelli nostrani (beh, quelli un po' di +, visto che anche lui ha per bene le mani in pasta da anni, ma lasciamo perdere OT dentro OT) ne le guerre afghana e irakena, ne la fiat che collassa...

Penso che ce ne sia abbastanza per capire quanto poco abbiano influito banana e compagni di merende nel bene e nel male.

Come sempre ci vuole un po' di lucididà nell'analizzare le cose, altrimenti si fa la stessa figura di banana, sempre lo spettro rosso dietro l'angolo, sempre lo spettro di arcore nel kulo degli italiani...

Ma tanto... piove, governo ladro... e se al governo c'è banana, casso che ladro, è pure mafioso ed assassino, oltre che imbonitore, magoG, etc etc...

Vedremo il benessere che ci spetterà con il prox governo degli espropri ;)

Pensare che chi ha accettato tutto questo supinamente

che ha accettato di rendere quetso paese schivao dell'europa

franco-tedesca

e cioè il governo di centro sinistra

e quello che oggi da del leccapiedi di bush a Berlusconi...

sarà anche ,ma questo non costa agli italiani quello che invece è costato

quello che hanno fatto la banda Prodi-D'Alema...

e la cosa divertente è che è costata proprio ai più deboli.

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Guest DESMO16
...sarebbe ora che la protesta venisse da parte dell'Unione Europea sempre che ce ne sia ancora una

..é proprio questo il nocciolo della questione che l'UE dovrà affrontare prima o poi..

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..é proprio questo il nocciolo della questione che l'UE dovrà affrontare prima o poi..

si ma CHI E' l'unione europea??

Chi la manovra??

Chi cassa le ricette originali del cioccolato per introdurre i surrogati??

In che paesi si usano quei prodotti??

Rendiamoci conto che la UE è assolutamente necessaria e imprescindibile, così come la moneta unica, ma che l'apparato burocratico (costosissimo, troppo costoso, da rivedere assolutamente) è manovrato da lobbies molto potenti non sempre in linea con le esigenze reali dei cittadini.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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