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Toscana, arrivano le safe injection room


Guest DESMO16

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non è questione di essere colti, basta avere un po' di pietà cristiana e di buon senso. se ti impegni un pochettino e ti documenti sugli effetti fisici e sociali della droga vedrai che non avrai bisogno del mio aiuto per erudirti ;)

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non è questione di essere colti, basta avere un po' di pietà cristiana e di buon senso. se ti impegni un pochettino e ti documenti sugli effetti fisici e sociali della droga vedrai che non avrai bisogno del mio aiuto per erudirti ;)

la pietà cristiana e il buon senso ,non è dare l droga a un drogato in astinenza ....

ma aiutarlo a smettere.

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c'è poco da aiutare...per me un drogato è uno che odia la vita e se stesso.li lascio drogare fino all'overdose,perchè non meritano altro

si parla di compassione e aiuto perchè è un tunnel dove ci entri inconsciamente e non ne esci +

tutte puttanate....basta sapere sempre dire di NO...e le proposte non mi sono mancate

 

花は桜木人は武士

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...se vedeste anche appena pochi centimetri oltre il vostro naso, cari signori reazionari, capireste almeno che un'idea del genere toglierebbe siringhe infette dalla strada (dove vivevo io da piccolo, via Oropa, era pieno), allontanerebbe i drogati dai parchetti, renderebbe più sicure anche in orari notturni zone come la Stazione Centrale di Milano.

Si tratta solamente di dare a chi si droga un posto sicuro, sicuro per sè ma soprattutto per gli altri; non incentivarli a bucarsi di più.

E' troppo facile bastonare a ramengo senza guardare cosa si bastona. Chi si droga (e parlo di sostanze pesanti, non la cannetta con gli amici che i simpaticoni di AN equiparano all'eroina) non è come te Autodelta un ragazzo istruito di buona famiglia, ma è spesso gente con dei problemi, psichici, fisici o di entrambi i tipi, che emerge (o tenta) con difficoltà da situazioni molto dure. Certo, se si ha e si è sempre avuto (come nel vostro caso, ed anche nel mio non lo nego) il kulo nella bambagia è troppo più semplice dire "per me devono solo andare a fanculo": cercare di comprendere è troppo dura, ma chi ce lo fa fare, o no?

In questo foro sento spesso parole d'elogio alla memoria del grande poeta De Andrè... mi permetto di quotare una sua frase molto esemplificativa: a me ha aiutato molto a riflettere, spero sia lo stesso per voi.

<<Se tu penserai, se giudicherai da "buon borghese"

Li condannerai a cinquemila anni più le spese.

Ma se capirai, se ricercherai fino in fondo

Se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo>>

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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...se vedeste anche appena pochi centimetri oltre il vostro naso, cari signori reazionari, capireste almeno che un'idea del genere toglierebbe siringhe infette dalla strada (dove vivevo io da piccolo, via Oropa, era pieno), allontanerebbe i drogati dai parchetti, renderebbe più sicure anche in orari notturni zone come la Stazione Centrale di Milano.

Si tratta solamente di dare a chi si droga un posto sicuro, sicuro per sè ma soprattutto per gli altri; non incentivarli a bucarsi di più.

E' troppo facile bastonare a ramengo senza guardare cosa si bastona. Chi si droga (e parlo di sostanze pesanti, non la cannetta con gli amici che i simpaticoni di AN equiparano all'eroina) non è come te Autodelta un ragazzo istruito di buona famiglia, ma è spesso gente con dei problemi, psichici, fisici o di entrambi i tipi, che emerge (o tenta) con difficoltà da situazioni molto dure. Certo, se si ha e si è sempre avuto (come nel vostro caso, ed anche nel mio non lo nego) il kulo nella bambagia è troppo più semplice dire "per me devono solo andare a fanculo": cercare di comprendere è troppo dura, ma chi ce lo fa fare, o no?

In questo foro sento spesso parole d'elogio alla memoria del grande poeta De Andrè... mi permetto di quotare una sua frase molto esemplificativa: a me ha aiutato molto a riflettere, spero sia lo stesso per voi.

<<Se tu penserai, se giudicherai da "buon borghese"

Li condannerai a cinquemila anni più le spese.

Ma se capirai, se ricercherai fino in fondo

Se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo>>

beh sonata ti quoto ma fino ad un certo punto. i giardini e e strade sono pericolose perchè ci sono in primo luogo gli spacciatori, e quindi di conseguenza anche i drogati. fermo restando che è gia buono isolare i tossici in un luogo recintato come quelli di cui si sta parlando, resta il fatto che a parco sempione o a san lorenzo o in loreto (sei di milano e sai cosa intendo) io la sera non passeggerei cmq.....propio per via degli pacciatori e dei tossici molesti in cerca di una dose.

ripeto, iniziativa lodevole, ma che deve essere necessariamente affiancata da attività socio-sanitaria di prim'ordine.

ciao

Guns don't kill people. Chuck Norris kills People.

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c'è poco da aiutare...per me un drogato è uno che odia la vita e se stesso.li lascio drogare fino all'overdose,perchè non meritano altro

certo, si sa mai che qualcuno riesca ad uscirne ed alimenti il problema della sovrappopolazione terrestre. meno male che non la pensano tutti come te

Come se fosse antani per lei

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...se vedeste anche appena pochi centimetri oltre il vostro naso, cari signori reazionari, capireste almeno che un'idea del genere toglierebbe siringhe infette dalla strada (dove vivevo io da piccolo, via Oropa, era pieno), allontanerebbe i drogati dai parchetti, renderebbe più sicure anche in orari notturni zone come la Stazione Centrale di Milano.

Si tratta solamente di dare a chi si droga un posto sicuro, sicuro per sè ma soprattutto per gli altri; non incentivarli a bucarsi di più.

E' troppo facile bastonare a ramengo senza guardare cosa si bastona. Chi si droga (e parlo di sostanze pesanti, non la cannetta con gli amici che i simpaticoni di AN equiparano all'eroina) non è come te Autodelta un ragazzo istruito di buona famiglia, ma è spesso gente con dei problemi, psichici, fisici o di entrambi i tipi, che emerge (o tenta) con difficoltà da situazioni molto dure. Certo, se si ha e si è sempre avuto (come nel vostro caso, ed anche nel mio non lo nego) il kulo nella bambagia è troppo più semplice dire "per me devono solo andare a fanculo": cercare di comprendere è troppo dura, ma chi ce lo fa fare, o no?

In questo foro sento spesso parole d'elogio alla memoria del grande poeta De Andrè... mi permetto di quotare una sua frase molto esemplificativa: a me ha aiutato molto a riflettere, spero sia lo stesso per voi.

<<Se tu penserai, se giudicherai da "buon borghese"

Li condannerai a cinquemila anni più le spese.

Ma se capirai, se ricercherai fino in fondo

Se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo>>

Super Quotone

cmq l'articolo del Messagero..è veramente una barzelletta..manca tutto!

ecco uno completo dal Comunista della Sera

Proposta di consiglieri Ds, Rc e Verdi. Perplesso assessore diessino

«Stanze per drogarsi» Il piano della Toscana

Margherita spaccata. Matteoli: fuori dalle regole

STRUMENTI

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FIRENZE — «Altro che stanze della droga, noi vogliamo salvare i ragazzi che ogni giorno muoiono per overdose, Aids, epatiti. La nostra legge cercherà di aiutare questo esercito di emarginati, creeremo una task force che andrà a cercare i tossicodipendenti in mezzo alla strada. Non li manderemo in galera, li assisteremo».

Fabio Roggiolani, leader dei Verdi Toscani, presidente della commissione Sanità, è il primo firmatario della proposta di legge regionale, la numero 76, sulle tossicodipendenze che a fine aprile andrà in consiglio per l'approvazione. E insieme a consiglieri regionali di Ds, Sdi, Rifondazione e Comunisti Italiani, ha inserito nel testo un articolo che prevede l'introduzione in ogni Asl delle safe injection rooms, stanze dove i tossicodipendenti cronici possono drogarsi assistiti da medici e psicologi. Un'idea che ha provocato una raffica di polemiche, spesso trasversali, tra partiti, rappresentanti di istituzioni e responsabili delle comunità terapeutiche. E ha diviso persino la Regione. Perché se il vicepresidente Federico Gelli (Margherita) si schiera a favore, l'assessore alla Sanità, il diessino Enrico Rossi è perplesso: «Non vedo l'utilità di aprire un dibattito su un tema come questo che rischia di essere lacerante. Oltretutto non migliora il buon funzionamento dei nostri servizi».

Ieri contro la «stanza della droga» si sono schierati anche due ministri, Altero Matteoli e Carlo Giovanardi. Il primo ha accusato la Toscana di andare contro la legge: «Sono preoccupato che si proponga di aprire un salottino per drogarsi anche perché è un'idea che va contro una legge dello Stato». Secondo Giovanardi «non è cronicizzando lo stato di dipendenza e condannando il tossico ad una dolce morte che si risolvono i problemi».

An si è schierata compatta con il suo ministro. «Chi ha presentato la legge del buco libero avrebbe bisogno di una camicia di forza, sono degli irresponsabili e probabilmente sotto l'effetto di qualche sostanza tossica», ha detto Marcella Amadio, consigliere regionale di An. Non mancano giudizi trasversali nei due schieramenti. Perché se Erasmo D'Angelis (Margherita), è favorevole senza riserve, altrettanto senza riserve si schiera contro il collega di partito e consigliere Gianluca Parrini. E un dibattito sembra essersi aperto anche in Forza Italia. «Non è la legge della droga libera per tutti, ma un tentativo per salvare casi gravissimi di marginalità sociale — spiega Federico Gelli — La Toscana ha una filosofia completamente diversa su come combattere le dipendenze. Non crediamo alla politica della repressione, cerchiamo di prevenire».

Don Armando Zappolini, è il presidente delle Comunità di accoglienza toscane e responsabile di due centri di recupero nel Pisano. «I risultati nella lotta alla droga si hanno quando non si emargina e non si criminalizza. Sono stufo di vedere morire i ragazzi per strada. Dare loro un supporto, tendere la mano, significa strapparli da morte certa». Intanto l'iter legislativo va avanti. Domani l'articolo 12 sarà discusso in commissione. «Abbiamo già avviato consultazioni tra tecnici Asl e responsabili di comunità terapeutiche — spiega Roggiolani —. La stragrande maggioranza è favorevole. La commissione andrà anche in missione in Paesi europei dove le safe injection rooms sono una realtà».

Marco Gasperetti

08 marzo 2006

ecco..adesso si chiariscono un po le cose.............

e x fortuna non tutti i cristiani la pensano allo stesso modo...be certo..ma lui sara comunista..

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che schifo...certo diamogli le stanze per drogarsi...così nascondiamo il problema. Occhio non vede, cuore non duole eh? Il problema dei drogati va affrontato a muso duro, obbligandoli a disintossicarsi.

Stanza o non stanza per drogarsi, gli spacciatori ci saranno sempre in giro, o ci sarà sempre in giro il drogato che ha bisogno dei soldi per la sua dose.

Che schifo...che idea orrenda e amorale...

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Guest DESMO16
che schifo...certo diamogli le stanze per drogarsi...così nascondiamo il problema. Occhio non vede, cuore non duole eh? Il problema dei drogati va affrontato a muso duro, obbligandoli a disintossicarsi.

Stanza o non stanza per drogarsi, gli spacciatori ci saranno sempre in giro, o ci sarà sempre in giro il drogato che ha bisogno dei soldi per la sua dose.

Che schifo...che idea orrenda e amorale...

..vero!

..interessante questa precisazione fatta dal Corriere della Rosa quando dice:

...un articolo che prevede l'introduzione in ogni Asl delle safe injection rooms, stanze dove i tossicodipendenti cronici possono drogarsi assistiti da medici e psicologi...

...altro che aiutare a smettere di drogarsi, questi intendono farli continuare!

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..vero!

..interessante questa precisazione fatta dal Corriere della Rosa quando dice:

...altro che aiutare a smettere di drogarsi, questi intendono farli continuare!

?????????????????????????????????

ma fatti un bel paio di occhiali!!..ASSISTITI DA MEDICI E PSICOLOGI!!!..e la cosa è alquanto differente!

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