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[ALFA ROMEO] Ritorno alfa negli states (secondo Omniauto)


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Inviato
Era il 1994; le nuove Alfa Romeo Gtv e Spider erano prossime al debutto. In alcune immagini “rubate”, erano presentate in veste pressoché definitiva e in allestimento “America”. Erano prototipi di pre-serie, ma tutto sembrava procedere come previsto. L’anno dopo, con pochissime righe, la Fiat annunciò invece (e a sorpresa) il ritiro del marchio Alfa Romeo dal mercato del Nordamerica: troppi problemi logistici, questa la motivazione ufficiale.

La realtà, però, era ben diversa. La casa di Arese soffriva di una gravissima emoraggia di clienti che, già in gruppo limitato, hanno visto frantumarsi, letteralmente, il valore del “Mito” nel quale si riconoscevano.

Il tutto è riconducibile alle scelte fatte nel biennio 1989-1990, quando al pensionamento della vecchia Gtv6, avvenuto nel 1987, seguì l’avvicendamento tra l’Alfa Romeo Milano e la nuova 164. La Milano era una versione della 75 allestita “ad-hoc” per gli Stati Uniti. Non che fosse una vettura infallibile, ma non tradì minimamente le aspettative dell’appassionato d’Oltreoceano. D’altra parte il progetto dell’Alfa 75, seppur mutilato dalla scarsità di fondi, prevedeva, già in origine, una versione a norme USA. Era piccola per gli standard americani, è vero, ma era più moderna, sicura e meglio abitabile rispetto alla vecchia Gtv6 e, soprattutto nelle versioni tre litri, regalava anche un maggior piacere di guida. La Milano esordì nel 1986 e nel 1989 era già a fine carriera: la dirigenza dell’allora polo “Alfa-Lancia” aveva scommesso molto sulla 164, trasformando la Milano da protagonista in semplice comparsa. Nella clientela americana si era creata un’enorme aspettativa intorno alla 164, complice anche una discreta opera di promozione, destinata a far conoscere il modello al più ampio bacino di utenti possibile. Effettivamente, l’ammiraglia milanese presentava molti punti di forza rispetto alla Milano. Era molto spaziosa, grazie anche a dimensioni più generose e vantava dotazioni ed equipaggiamenti specifici e all’avanguardia: doppio airbag, impianto audio dedicato e integrato in plancia, interni in pelle, sedili a totale regolazione elettrica, clima automatico e un’infinità di altri gadget; tra cui alcuni mai stati adottati sui modelli europei. Unici difetti: la posizione di guida poco sportiva e la trazione anteriore. “Cose di poco conto”, avranno pensato ai piani alti di Torino. Cose di poco conto che si sono rivelate un problema gravissimo: tra il 1990 e il 1995, l’Alfa vide assottigliarsi sempre più la già piccola quota di mercato che aveva negli Stati Uniti, fino al ritiro. E così, nonostante le nuove Gtv-Spider fossero pronte, la crisi era tale da scoraggiarne le operazioni di omologazione negli USA.

Da allora, di illazioni circa il possibile ritorno in America del Biscione ne sono state fatte tante. Nel 1998, poco prima dell’esordio ufficiale della 166, alcuni prototipi sorpresi in Nordamerica fecero pensare che potesse essere questa la vettura del ritorno. Ipotesi disattesa. Se ne è parlato, quindi, per l’esordio della 159: “entro il 2005, con l’erede della 156, l’Alfa tornerà in America”. Il 2005 è finito, la 159 è sulle strade (e con lei la Brera e la nuova Spider), e ora esiste una nuova data, il 2009, e una nuova tappa, il restyling dell’attuale gamma. Questa volta, però, sembrano tutti decisi.

Nel 2009, a rilanciare il marchio Alfa Romeo ci saranno la 159 restyling, la Brera e la Spider, motorizzate con due sole unità, il 2.2 JTS (che è soffocato dalla massa notevole dei modelli milanesi) e il 3.2 JTS Q4. Forse la berlina riceverà anche il potente 2.4 JTDM. Esclusa dai giochi, per ora, la piccola 149. Oltreoceano aspettano con ansia il ritorno ufficiale del marchio milanese, c’è grande attesa per questi primi tre modelli, per la probabile SUV e per l’ammiraglia che “prima o poi” (possibile nel 2012), rimpiazzerà la 166. L’organizzazione si baserà su 50 dealers, locati nelle più grandi aree urbane, il cui numero varierà a seconda dell’accoglimento da parte del pubblico. Si punterà molto sul legame tra Alfa Romeo e Maserati, soprattutto in vista dello sviluppo, oltre che dei modelli di nicchia, della nuova media del Tridente, destinata a rinverdire i fasti della famiglia Biturbo 420, che prevedibilmente avrà una forte parentela con la 159.

Bene, visti i precedenti, questo scenario è preoccupante e non va preso sottogamba. Il mercato americano, benché apparentemente poco incline a certe raffinatezze all’europea, è in realtà molto più complesso di quanto si pensi. Si sta creando tra i potenziali clienti d’Oltreoceano un pericoloso clima di attesa e, perdonate il gioco di parole, più si aspetta più crescono le aspettative. Al Lingotto devono andarci con i piedi di piombo, ma osservando da profani l’impostazione iniziale dell’operazione, qualche dubbio nasce spontaneamente: si esordirà con modelli già oltre la “mezza età”, con una berlina riutilizzata ma strutturalmente vecchia (non dimentichiamo che la 159 è parente stretta delle ben più anziane Saab 93 e Opel Vectra) e con una gamma di motori molto limitata. Ma non vogliamo improvvisarci analisti di mercato, per carità: quelli ci sono e pare siano infallibili. Limitiamoci a ricordare a chi di dovere che gli americani ci aspettano da quattordici anni, e questa volta non sono ammessi errori.

da Omniauto.it

Inviato

Beh da quello che avevano detto qua i ben informati, mi sembra ci siamo un sacco di inesatezze.

C'e nessuno che ha mai visto le versioni preserie di GTV e Spider America?

In cosa differivano da quelle nostrane?

Inviato
si esordirà con modelli già oltre la “mezza età”, con una berlina riutilizzata ma strutturalmente vecchia (non dimentichiamo che la 159 è parente stretta delle ben più anziane Saab 93 e Opel Vectra) e con una gamma di motori molto limitata. Ma non vogliamo improvvisarci analisti di mercato, per carità: quelli ci sono e pare siano infallibili. Limitiamoci a ricordare a chi di dovere che gli americani ci aspettano da quattordici anni, e questa volta non sono ammessi errori.

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Ma che minchia dicono????????

Inviato
si esordirà con modelli già oltre la “mezza età”, con una berlina riutilizzata ma strutturalmente vecchia (non dimentichiamo che la 159 è parente stretta delle ben più anziane Saab 93 e Opel Vectra) e con una gamma di motori molto limitata. Ma non vogliamo improvvisarci analisti di mercato, per carità: quelli ci sono e pare siano infallibili. Limitiamoci a ricordare a chi di dovere che gli americani ci aspettano da quattordici anni, e questa volta non sono ammessi errori.

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Ma che minchia dicono????????

cavolata pazzesca,su questo però hano ragione:

"Si sta creando tra i potenziali clienti d’Oltreoceano un pericoloso clima di attesa e, perdonate il gioco di parole, più si aspetta più crescono le aspettative. Al Lingotto devono andarci con i piedi di piombo"

l'attesa è stata avvelenata dal diffondersi delle notizie riguardanti le origini dei motori, quindi occhio come dice omniauto

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

Inviato

Spero che con il fl di 159/Brera del 2008 cerchino di ridurre il peso (anche se lo ritengo difficile) e di sostituire le due motorizzazioni 2.2 e 3.2 di origine GM con motori adatti ad un'Alfa. Sarebbe un bene sia per il mercato europeo che per il lancio negli USA. E poi secondo me andrebbe proposta anche la 149 negli USA, sia perchè le dimensioni saranno comunque vicine ai 4.40m (ora vendono la Golf che è 20cm più corta) e anche perchè con l'aumento del carburante anche in America la tendenza potrebbe essere quella di acquistare auto più piccole e dai consumi quindi inferiori.

"That's the problem with drinking, I thought, as I poured myself a drink. If something bad happens you drink in an attempt to forget; if something good happens you drink in order to celebrate; and if nothing happens you drink to make something happen."

Charles Bukowski (Women)

Inviato

Era il 1994; le nuove Alfa Romeo Gtv e Spider erano prossime al debutto. In alcune immagini “rubate”, erano presentate in veste pressoché definitiva e in allestimento “America”.

MAI VISTE Erano prototipi di pre-serie, ma tutto sembrava procedere come previsto. L’anno dopo, con pochissime righe, la Fiat annunciò invece (e a sorpresa) il ritiro del marchio Alfa Romeo dal mercato del Nordamerica: troppi problemi logistici, questa la motivazione ufficiale.

La realtà, però, era ben diversa. La casa di Arese soffriva di una gravissima emoraggia di clienti che, già in gruppo limitato, hanno visto frantumarsi, letteralmente, il valore del “Mito” nel quale si riconoscevano.

QUESTO è PAZZO

Il tutto è riconducibile alle scelte fatte nel biennio 1989-1990, quando al pensionamento della vecchia Gtv6, avvenuto nel 1987, seguì l’avvicendamento tra l’Alfa Romeo Milano e la nuova 164. La Milano era una versione della 75 allestita “ad-hoc” per gli Stati Uniti. Non che fosse una vettura infallibile, ma non tradì minimamente le aspettative dell’appassionato d’Oltreoceano. D’altra parte il progetto dell’Alfa 75, seppur mutilato dalla scarsità di fondi, prevedeva, già in origine, una versione a norme USA. Era piccola per gli standard americani, è vero, ma era più moderna, sicura e meglio abitabile rispetto alla vecchia Gtv6

PRIMA LA SCELTA DI PENSIONARE LA VECCHIA GTV .................POI PARAGONA L'ABITABILITà CON UNA BERLINA 4 PORTE.......... E CHI COMPRAVA LA SPIDER?????????? NEANCHE VIENE RICORDATO IL MODELLO CON IL MAGGIOR SUCCESSO.

e, soprattutto nelle versioni tre litri, regalava anche un maggior piacere di guida. La Milano esordì nel 1986 e nel 1989 era già a fine carriera: la dirigenza dell’allora polo “Alfa-Lancia” aveva scommesso molto sulla 164, trasformando la Milano da protagonista in semplice comparsa.

MA SEI SICURO?

Nella clientela americana si era creata un’enorme aspettativa intorno alla 164, complice anche una discreta opera di promozione, destinata a far conoscere il modello al più ampio bacino di utenti possibile. Effettivamente, l’ammiraglia milanese presentava molti punti di forza rispetto alla Milano. Era molto spaziosa, grazie anche a dimensioni più generose e vantava dotazioni ed equipaggiamenti specifici e all’avanguardia: doppio airbag, impianto audio dedicato e integrato in plancia, interni in pelle, sedili a totale regolazione elettrica, clima automatico e un’infinità di altri gadget; tra cui alcuni mai stati adottati sui modelli europei. Unici difetti: la posizione di guida poco sportiva e la trazione anteriore. “Cose di poco conto”, avranno pensato ai piani alti di Torino. Cose di poco conto che si sono rivelate un problema gravissimo: tra il 1990 e il 1995, l’Alfa vide assottigliarsi sempre più la già piccola quota di mercato che aveva negli Stati Uniti, fino al ritiro. E così, nonostante le nuove Gtv-Spider fossero pronte, la crisi era tale da scoraggiarne le operazioni di omologazione negli USA.

CON LA LINEA DELLE NUOVE SPORTIVE ALFA I NUMERI NON SAREBBERO MANCATI NONOSTANTE LA TRAZIONE ANTERIORE.

LA REALTà SECONDO IL MIO PARERE è MOLTO DIVERSA ............O FIAT NON INTENDEVA SPENDERE PER MODIFICARE LE SCOCCHE .........( INFATTI NON MI RISULTA CI SIANO STATE VETTURE EQUIPAGGIATE CON PARAURTI A NORME USA )

SE CI SONO STATE NON SON RIUSCITI A SUPERARE I SEVERI TEST DI SICUREZZA.

O MOLTO + FACILMENTE CONOSCENDO FIAT, NON VALEVA LA PENA CONTINUARE UN MERCATO SENZA AVERE UN RITORNO ECONOMICO TALE DA IMPLEMENTARE E QUINDI INVESTIRE PER IL MERCATO STESSO, SENZA MINIMAMENTE BADARE AL RITORNO D'IMMAGINE CHE TUTTE LE CASE GODONO NELL'ESSERE PRESENTI IN QUEL MERCATO, IMMAGINE CHE IN EUROPA FA VENDERE E GUADAGNARE....................MA NELLE TESTE DI FIAT QUESTO NON CONTA.

LE 159 E BRERA VETTURE PESANTI...............SI DICEVA CHE IL PESO ERA DOVUTO A RINFOZI DELLA SCOCCA, SCOCCA PENSATA PER PASSARE BRILLANTEMENTE I TEST USA.

ALFA NON AVENDO + RETE DI VENDITA E ASSISTENZA SI SAREBBE APPOGGIATA A GM...........MOTORI GM .....QUNDI NO PROBLEM..........PECCATO CHE L'ACCORDO GM FIAT è SALTATO E L'ALFA GRAZIE A FIAT NON SBARCA NEL MERCATO + IMPORTANTE DEL MONDO DOVE OGGI è PRESENTE ANCHE LA KIA :cry:

Inviato

Io ho sempre detto che prima di parlare si dovrebbero sapere le cose.

Innanzitutto l'articolo postato è di una correttezza e di una aderenza al vero esemplare.

Chi l'ha scritto dimostra di sapere un tot. di cose e di aver chiaramente identificato sia l'Alfista oltreoceano (sicuramente d+ di quanto abbia mai fatto la Fiat e di quanto, a quel che "naso", stia pensando adesso) sia la giusta collocazione dei modelli e il loro target.

Che è decisamente diverso che da noi.

Negli USA l'Alfa la si comprava, anche recente o nuova, per andarci pure il pista la domenica, difficile che questo una 164 glielo abbia permesso ancorchè ci sia qualche impallinato della 164 anche in USA (fatevi un giretto su sito e comminities poi se ne riparla).

Inoltre non possiamo dimenticare che la vettura Alfetta GTV è stata un mezzo insuccesso a 4 cilindri ma è esplosa come 6 cilindri. Ergo vuol dire che là vogliono dei cavalli e non dei discorsi di "spazio, premium" etc. Perchè mi sa che a Torino ancora pensano di voler vendere, basandosi sulla "grande aspettativa degli Alfisti d'oltreoceano", le macchine " a quintali".

Bene, allora, se come è stato evidente in Europa non sono stati in grado di dare un prodotto per gli appassionati, ancor + forte è il rischio di una medesima debacle, poi magari chi viene da altre vetture americane si interesserà alla 159 ma........ ma se quà molto di Alfa era "passione" là l'Alfa come auto "ordinaria" non la vede nessuno.

E con sto prodotto mi sa che la brutta figura è quasi garantita. All'inizio il "nome e la curiosità" faranno ma poi........

Al forumista che si sgomenta di come si possa pensare a paragonare la GTV6 alla Milano, posso solo dire che evidentemente egli non ha avuto nè l'una nè l'altra nè conosce il modo di pensare e la gamma come strutturata negli USA negli anni '80.

La Milano altro non era che "una GTV6 (perchè si partiva, nel definirla, da "quello che c'è sotto", ovvero medesimo motore, medesima meccanica) molto meglio rifinita e + comoda".

Per questo l'autore dell'articolo molto correttamente mette sul medesimo piano i due modelli 6 cilindri in gamma, che si sono succeduti, in quanto la Milano arriva come model year '87 e l'ultima GTV6 è model year '86.

Ancora nel 1989, in occasione dell'ultimo model year della Milano, la rivista Road & Track, avendo BEN CHIARO cosa in USA si aspettava da Alfa Romeo, consigliava di mettersi in garage una delle ultime Milano invece di aspettare la 164 che sarebbe sicuramente stata "un'altra cosa" così come è stata.

Va da se che 164 oltreoceano ha sicuramente auvto e mantiene un appeal diverso da quello delle nostre parti dove era una vettura usuale, per cui già con un interesse "sminuito". Di là l'Alfa è una exotic car, pensate voi ad esempio ad una Porsche 924..... che è la + bistrattata delle Porsche, di sicuro in demolizione io ne ho viste ma di norma non è una vettura che quando ha degli anni venga così normalmente demolita....

E va da se che in pista con la 164 ci si gira male...... per questo, sì come era prevedibile una "non" accettazione della 164, è ancora + prevedibile una non accettazione della nuova gamma, considerando che di sicuro i puristi anche di là storgeranno il naso dianzi a un motore che deriva da un qualcosa che conoscono bene.

Mi diceva un possessore di Alfetta GT di Seattle che quando si cianciava di joint e si metteva accanto il nome Alfa a quello Saab, oltreoceano era un diluvio di critiche stante che Saab era considerata decisamente meno "exotic" e comunque di minor livello di Alfa.

Adè poi coi motori GM bah......

Per quanto riguarda le versioni USA di GTV e Spider 916 che qualcuno quà dice essere "una panzana", in realtà ho proprio una foto scattata dianzi al centro stile di arese di vettura GTV con i side marker incassati nel paraurti, foto che peraltro venne anche pubblicata a suo tempo su quattroruote.

Se poi qualcuno di voi ha modo di vedere i portachiavi ufficiali delle vetture, che le raffigurano, credo ancora disponibili come lineaccessori, troverete che lo spider reca, in evidenza, proprio il side marker anteriore destro.......

Inviato
......

Per quanto riguarda le versioni USA di GTV e Spider 916 che qualcuno quà dice essere "una panzana", in realtà ho proprio una foto scattata dianzi al centro stile di arese di vettura GTV con i side marker incassati nel paraurti, foto che peraltro venne anche pubblicata a suo tempo su quattroruote.

Se poi qualcuno di voi ha modo di vedere i portachiavi ufficiali delle vetture, che le raffigurano, credo ancora disponibili come lineaccessori, troverete che lo spider reca, in evidenza, proprio il side marker anteriore destro.......

Non solo, ma perfino la prima foto semiufficiale della Spider 916 apparsa su 4R nel '94 o '95 era relativa ad un esemplare con sidemarkers...prova che il ritiro dal mercato USA, evidentemente, è stato deciso all'ultimo...

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Inviato

non sono assolutamente daccordo...................la spider 2.0 la duetto per capirci non era certo un purosangue ricco di cavalli, ma era ormai radicato nel mercato statunitense da anni, era loffa come una tartaruga, ma l'auto non ha mai avuto problemi nè di vendite nè di status, io credo che la nuova spider avrebbe potuto degnamente sostituirla dato che erano disponibili le motorizzazioni 6 cilindri di 3 litri........idem per gtv e la linea sempre firmata pininfarina era molto personale e gradevole, certo non avrebbe mai avuto il successo della vecchia spider, ma sicuramente avrebbe avuto i suoi estimatori.........del resto in inghilterra vanno pazzi per le 155 :lol:

per il discorso........quando è uscita la gtv ed è entrata la milano..................il mio ma sei sicuro? era riferito all'ultima frase .........quella che dice :la dirigenza dell’allora polo “Alfa-Lancia” aveva scommesso molto sulla 164, trasformando la Milano da protagonista in semplice comparsa. e non su date di presentazione. quindi una 164 non ha mai messo in ombra una 164 per questione di apeel e non certo perchè non ci potevano andare a correre.

so com'è fatta sia una gtv che una milano, so bene che hanno il medesimo schema meccanico, ma è impossibile paragonare e criticare l'abitabilità di una gtv con quella di una milano, una e un coupè l'altra è una berlina..........che poi in senso trasversale le misure sonoi le medesime dato che il pianale è identico ma solo accorciato nel passo.

l'analisi fatta per un discorso di andare in pista è fine a sestesso, le gtv e le milano in pista ci vanno oggi perchè sono rimaste in mano a collezionisti appassionati , un po' come succede oggi da noi, ma al tempo le auto mica le sceglievano per andare in pista!!!!!!!! basta vedere fra gli annunci vari modelli conci da far schifo e carichi di miglia come un autobus.

se questa teoria fosse giusta allora fiat non avrebbe certo valutato di andare in usa con auto come 159 e brera..........che le puoi mettere dove ti pare meno che dentro una pista.

quindi se la gtv spider era stata pensata per andare in usa e poi non c'è andata , i motivi non sono da ricercare su come fosse andata in pista, ma per questioni di convenienza economica o perche' sapevano gia di non superare alcuni severi test.

poi si è ripreso il discorso usa proprio per il famoso accordo con gm ..............saltato quello le alfa son rimaste a casa.

Inviato

questa è la passione che anima gli alfisti d'oltre oceano:

http://www.alfabb.com/bb/forums/showthread.php?p=243514#post243514

chissà la delusione di questi potenziali clienti , vista la passione potremmo dire sicuri clienti,quando apriranno i cofani delle 159-brera in caso non si corra ai ripari

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

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