Il vostro 11/09/2001

[bullurus]

Ero al lavoro. Le prime immagini sconvolgenti le vidi sui monitor dei PC.

Pensai subito a Bin Laden. Qualche anno prima avevo letto un dossier su di lui su l'Espresso o su Panorama in cui si raccontava della sua ricchezza e del suo odio viscerale per l'America e per l'Occidente.

[neogene]

Io ero a casa... avevo 17 anni all'epoca ed erano gli ultimi giorni di vacanza prima di ricominciare la scuola; mia madre è solita vedere telegiornali... e poi mi guardavo i cartoni animati.

E' stata una cosa vermente terribile per me, pur lontano migliaia di kilometri... non posso immaginare il dolore per chi abbia perso un caro in mondovisione. E' una cosa inaccettabile; quelle persone stavano facendo il proprio lavoro, non erano militari di carriera che sanno i rischi a cui vanno incontro.

Ad un lustro di distanza ancora non riesco a capire bene come le torri, progettate per schianti multipli di aerei, possano essere crollate così dopo pochissimo tempo.

ciao

[Guest kenzo]

Stavo preparando un esame dell'università. Quel giorno mi sono bloccato completamente. Mi sembrava qualcosa di completamente finto: un film. Dopo fiumi di parole da parte di tutti. Tuttora faccio fatica a riguardare certe scene.

[ACS]

Era un caldo pomeriggio di settembre, appena dopo la pausa pranzo saltata come spesso succedeva ai tempi, sempre alle prese con presentazioni e tabelle...

...il browser era spento e una collega di università mi chiama da Londra per chiedermi il numero di telefono di un amico comune che vive a NYC. E mi avverte di quello che sta succedendo!!

Vado sul sito del Corriere ma non carica. Lo stesso Repubblica. CNN e BBC manco a parlarne.

La Stampa on line è l'unica a fungere ma c'è poco.

Allora chiamo un'altro amico a NYC proprio nell'istante in cui il secondo aereo si infila nella torre sud, lui è li alla finestra e vede tutto a pochi isolati di distanza dall'alto del suo appartamento al 38 piano.

Il resto è storia...

Ho perso 2 compagni di università che lavoravano al WTC, uno aveva appena cominciato una nuova avventura da pochi giorni. Non erano carissimi amici, erano persone con cui ho giocato a pallone, pranzato, bevuto un birra, cose di questo genere.

Erano giovani, gli americani finoscono molto prima di noi e l'avventura della vita lavorativa e non comincia presto...26 e 28. Uno aveva già moglie e un bambino piccolo.

Ho temuto x una carissima amica, ma per fortuna lei era fuori città quel giorno. Ma ci ho messo una settimana a rintracciarla.

Lei ha perso tanti amici e colleghi e credetemi la sua vita è molto cambiata da allora.

Tante persone che conosco hanno perso amici, colleghi o conoscenti.

Ha ragione sonata, il la storia dell'uomo è sempre stata costellata di violenza e guerre ed ha ragione anche quando dice di essere lucidi nonostante si sia colpiti negli affetti.

Ma è purtroppo vero che quel giorno, con responsabilità diffuse che è inutile discutere qua, è successo qualcosa che ha cambiato radicalmente la nostra storia e l'approccio al futuro di molti di noi.

Socialmente, psicologicamente, economicamente è cambiato tutto anche se non tutti riescono a rendersene conto, forse xkè troppo giovani al tempo e non ancora inseriti nella società "produttiva".

Non dimenticherò mai quel giorno e quelli che seguirono. Quello che ne è conseguito ha purtroppo cambiato anche la mia di vita, professionalmente e forse non solo, dopo qualche mese...

Non so se provo + rabbia x BinLaden o per l'idiota che siede alla Casa Bianca. Ma non fatemi fare un scelta, perchè sarebbe inevitabile...

[Alfred]

Ero all' università per vedere i risultati di un esame.

Mentre il prof firmava i libretti è entrato uno in aula dicendo che c' erano stati gli attentati a New York ed al Pentagono.

Qualcuno aveva pensato a Saddam Hussein, ma anch' io ho pensato subito a Bin Laden, evidentemente era già straricercato.

Arrivato a casa mi sono guardato tutti i tg per capire come poteva essere successa una cosa simile.

[sarge]

Io ero a Bologna....a casa della fidanzata....ero rientrato dalla spagna...e lei sarebbe partita quella settimana....stavamo vedendo la tv....e ovviamente alla vista di quelle scene.....c'e' stato un lungo interminabile silenzio....perche' vero che la storia e' costellata di fatti cruenti.....pero' fino ad allora...quando uno vedeva un kamikaze che si faceva saltare in aria....sapevi,che per tenerti alla larga dai problemi,bastava stare lontani da certi posti....poi a furia di vederne in tv...diciamo che almeno per me,un po' mi ero desensibilizzato(quasi facesse parte del quotidiano)...

Invece quelle immagini,delle torri...hanno fatto per me, una sorta di reset....un ceffone a freddo....una cosa che mai avresti immaginato,e sopratutto pensare che l'america,fosse cosi indifesa

E anche pensare quanto l'uomo puo' diventare cattivo....tanto da pensare un piano talmente efficace,dal punto di vista della crudelta e dell'impatto mediatico....che da quel momento in poi,nn potevi piu' dire:che me ne fotte a me?Ecco il punto e' proprio quello....il messaggio e' arrivato con allucinante efficacia....:nn siete piu' al sicuro,da nessuna parte...

[Guest Riccardo]

Passo la mano a chi si sente di raccontare il suo 11/09/2001

IO ero arrivato a East Hannover la domenica (30 km fuori New York) per il mio primo viaggio in USA con la compagnia per la quale lavoro attualmente. Dovevamo tornare il giovedi ma siamo stati fortunati perche la compagnia ha organizzato un volo privato da JFK il sabato notte successivo per farci rientrare (abbiamo atteso 12 ore in aeroporto ed ho perfino lasciato alcuni vestiti a lavare in albergo)

Nel momento dell'attacco eravamo in un centro congressi fuori da New York e siamo stati evaquati (fortuna avevo la macchina a noleggio perche era l'unica cosa con cui ci si poteva muovere).

I cellulari non funzionavano e la nostra rete aziendale di computer e' saltata perche utilizzava una antenna posta su una delle due torri.

Ho ancora le foto dall'albergo da cui si vede in lontananza il fumo e la polvere.

L'atmosfera era allucinante. La gente (noi compresi) era sotto choc e molti sembravano dei pugili suonati. alcuni erano disperati peer la perdita di amici o parenti!!!

Si stava nei locali cercando di capire cosa era successo.

Una esperienza tremenda che sicuramente ha segnato (in negativo) la mia vita

[duetto80]

11/9/2001 ero ammalato, avevo un febbrone da cavallo.

Stavo dormendo quando suona il telefono, era mia moglie, mi disse che le torri stavano crollando.

Non capivo, stavo male, dormivo ancora, pensai alle torri di Bologna!!!!

Poi capii, accesi la TV e dopo pochi minuti anche la seconda torre crollò.

Mi venne in mente un mio professore di Storia, che affermava che nel 390 a.c., il saccheggio di Roma da parte dei Galli Senoni erà più di un saccheggio.

Era la fine della certezza dell'inviolabilità di Roma, la fine della certezza dell'inattaccabilità di una civiltà superiore da parte dei barbari.

11/09/2001 è stata la stessa cosa per gli USA, per la civiltà occidentale.

[Guest kenzo]

Era la fine della certezza dell'inviolabilità di Roma, la fine della certezza dell'inattaccabilità di una civiltà superiore da parte dei barbari.

11/09/2001 è stata la stessa cosa per gli USA, per la civiltà occidentale.

Una analogia un pò tetra...... Non sei il primo che sento di parallelismi con la decadenza dell'impero romano. Cerco di fare la scimietta.... :wink:

[duetto80]

Era la fine della certezza dell'inviolabilità di Roma, la fine della certezza dell'inattaccabilità di una civiltà superiore da parte dei barbari.

11/09/2001 è stata la stessa cosa per gli USA, per la civiltà occidentale.

Una analogia un pò tetra...... Non sei il primo che sento di parallelismi con la decadenza dell'impero romano. Cerco di fare la scimietta.... :wink:

No, no, attenzione !!!!

dall'invasione dei Galli alla caduta dell'Impero Romano passarono quasi 900 anni, molti dei quali splendidamente gaudienti e radiosi, non dico che siamo alla fine di una civiltà.

Paragono la presunta inviolabilità della città eterna con la presunta inviolabilità degli USA, fatta eccezione per Pearl Harbour ma li c'era l'intero mondo in guerra.

Paragono inoltre lo scontro di civiltà, quella più arretrata che anzichè voler progredire preferisce distruggere l'altra.