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Italia immobile


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Inviato

Nessuna delle 103 province italiane si avvicina allo standard ideale

L'insufficienza del servizio pubblico è il problema più sentito

Rapporto Aci-Eurispes

Italia bocciata in mobilità

A Roma il record di auto e moto

La classifica - impietosa - dice che Aosta è la prima in classifica. E che Foggia è il fanalino di coda. Il problema è che nessuna delle 103 province italiane si avvicina allo standard ideale in quanto a mobilità. E' quanto emerge dal primo rapporto Aci-Eurispes sulla qualità della mobilità nelle province italiane.

Il primato va ad Aosta, la più brava nel rispondere alle esigenze dei cittadini su traffico e trasporto pubblico, seguita da Siena, Parma, Pisa e Terni.

L'esame della graduatoria stilata nel documento evidenzia come, tra i primi venti posti, siano annoverate ben 10 province dell'Italia Centrale (nell'ordine Siena, Pisa, Terni, Lucca, Arezzo, Perugia, Massa, Firenze, Pesaro ed Ascoli Piceno), 6 del Nord-Ovest (Aosta, Mantova, Trento, Biella, Cuneo, Brescia) e 4 del Nord-Est (Parma, Ravenna, Udine e Bologna). Negli ultimi posti, invece, si piazzano tutte città del Meridione, con performance estremamente negative per le isole.

L'analisi regionale fa emergere una buona situazione in Toscana (con ben 6 province tra le prime 20), in Umbria (quinta risulta Terni e tredicesima Perugia) ed in Emilia Romagna, con tre province ad inizio classifica. Non godono invece di ottima salute le realtà laziali: Roma occupa il 33esimo posto, ancora peggio va a Rieti (50esima), Viterbo (67esima), Frosinone (73esima) e Latina (81esima).

Critica appare la questione mobilità in Sicilia: ben 5 le sue province agli ultimi posti (Ragusa al 93esimo, Trapani al 98esimo, Siracusa al 99esimo, Agrigento al 101esimo e Caltanissetta al 102esimo). Il primato negativo va però a Foggia, dove la situazione è complicata ancor più che nelle altre province pugliesi (Bari 100esima, Taranto 90esima e Brindisi 83esima). La Sardegna non appare una realtà invidiabile con ben tre province su quattro in zona critica (Nuoro 96esima, Oristano 84esima e Sassari 80esima) e Cagliari a circa metà classifica (58esimo posto).

Il dossier propone anche un'indagine condotta su 3.500 cittadini sull'uso dell'auto e del mezzo pubblico: per il 58,3% la mobilità è legata soprattutto al lavoro e l'auto privata è il mezzo di trasporto privilegiato, soprattutto per la rapidità degli spostamenti (37%).

Oltre il 72% degli intervistati, infatti, dichiara di impiegare generalmente meno di mezz'ora per raggiungere il luogo di destinazione con la propria vettura, mentre tra quanti si spostano in autobus o in tram la percentuale scende al 40,5%.

Il traffico, però, in questo caso diventa un problema per il 47%. Il 46% degli automobilisti impiega mediamente più di 10 minuti per trovare parcheggio in centro, soprattutto nelle grandi città (58%), dove è più elevata anche la probabilità di essere coinvolto in incidenti stradali: (il 22,4% dei residenti nelle città metropolitane è incorso in infortuni nell'ultimo anno).

L'insufficienza del servizio pubblico è il problema più sentito (30%) dal campione e sono i cittadini residenti nelle aree metropolitane (40%) e delle isole (43%) a considerare prioritario affrontare tale problema. Il 23% degli intervistati, invece, considera più grave la mancanza di percorsi alternativi e/o servizi di informazione sul traffico.

"Lo stato di crisi cronica del mezzo pubblico, non l'automobile - rileva Franco Lucchesi, presidente dell'Aci - è la causa primaria della congestione e dell'inquinamento, gli incidenti rappresentano una vera emergenza soprattutto per le grandi città ed inadeguata è la pianificazione territoriale, su cui finora non è stato fatto nulla da parte degli amministratori locali, che, per rimediare ai loro errori e alla loro inerzia, ricorrono a politiche vessatorie e punitive verso gli automobilisti".

Per il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara, l'automobile in Italia "è un po' come dottor Jackill e Mister Hyde: da un lato rappresenta un impressionante moltiplicatore di fatturato e di attività economiche, dall'altro viene vista come una vacca da mungere, restituendo poco o nulla in servizi, comodità e agi per l'automobilista, o di demone. La verità - aggiunge - è che nell'attuale società, dove il bisogno di spostamento e di mobilità delle persone è alla base di quasi tutte le attività economiche e sociali, è necessario produrre ogni sforzo perchè l'automobile diventi sempre più espressione di libertà di movimento".

(13 settembre 2006)

http://www.repubblica.it/2006/09/motori/settembre-2006/aci-eurispes/aci-eurispes.html

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

Inviato

Di questi 2,5 sono automobili. Primato anche per moto

e scooter, che nella capitale sono arrivate a 370 mila

A Roma 3,3 milioni di veicoli

E' il nuovo record italiano

Via Tiburtina, Roma

Roma e il Lazio si aggiudicano il secondo posto per numero di veicoli per abitante, ma c'è poco da stare tranquilli per i romani: a loro va il nuovo record di veicoli circolanti: 3.269.466. Ma non sono solo i veicoli in generale ad essere a Roma i più numerosi d'Italia: il primato spetta alla capitale anche per numero di motocicli, ben 366.850 e le autovetture, 2.583.009 (il resto sono veicoli commerciali).

Anche questi dati emergono dal 'Primo rapporto Aci-Eurispes' sulla qualità della mobilità nelle province italiane e tracciano un quadro davvero preoccupante. Tuttavia nella capitale circolano auto abbastanza nuove, immatricolate tra il 2004 e il 2004 (la classifica italiana è Firenze, Roma e Prato).

La mobilità laziale però non gode di buona salute: Roma occupa il 33ø posto della classifica, mentre le altre quattro province si collocano in posizioni piuttosto critiche, con il 50ø posto per Rieti, 67ø per Viterbo, 73ø per Frosinone e 83ø per Latina.

Punto debole per quanto riguarda il soccorso stradale per veicoli circolanti e le ambulanze, che sono 0,19 per 1000 abitanti.

Primo posto per la capitale per quanto riguarda l'estensione della Ztl, che a Roma si estende per quasi 700 ettari. La città con area pedonale più estesa è Venezia, seguita da Roma. In merito alla qualità dell'ambiente e alla sicurezza dei cittadini, sono bocciate quattro delle cinque province del Lazio, con Roma, collocata solo all'85ø posto; bene invece Viterbo che è 36ø. Inadeguato inoltre il monitoraggio della qualità dell'aria nella Capitale, con appena 0,7 centraline ogni 100 abitanti, contro le 11,7 di Aosta.

In crescita le piste ciclabili, la presenza di verde e le aree pedonali anche a Roma.

Spetta a Roma uno dei primi posti, il quinto, sui parchi bus urbani più giovani (età media 6,35 anni), ma si evidenzia una carenza nella rete stradale percorsa da autobus (163,2 chilometri di linee per 100 chilometri quadrati) che la colloca al 60ø posto. Forti criticità anche per quanto riguarda i parcheggi.

Per ovviare al traffico e alla mancanza di parcheggi, è stato avviato in via sperimentale nel 2005, con 10 autovetture e 6 aree di sosta disponibili, il servizio di Car sharing. La gestione del servizio è stata data da Atac, on collaborazione con Legambiente, nelle aree del III municipio. Gli incentivi all'utilizzo dell'auto condivisa sono la sosta gratuita nelle aree a pagamento, libera circolazione nella ztl, utilizzo delle corsie preferenziali e possibilità di circolare anche durante le giornate di limitazione al traffico. Dal 7 marzo al 30 aprile 2005 il servizio si è sviluppato, facendo registrare 143 corse effettuate da 81 utenti iscritti.

(13 settembre 2006)

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

Inviato

Roma e il Lazio si aggiudicano il secondo posto per numero di veicoli per abitante,

al primo posto chi c'è?

.

La città con area pedonale più estesa è Venezia,

e come area riervata all'acqua ? :P

......................

bh devo dire che dopo tutti questi posizionamenti non troppo ealtanti di ROMACAPITOLINA

urge un consiglio dei ministri che vari un'immediata manovra econmica che porti nelle casse del comune

guidato da VELTRONI ...di qualche migliaio di miliardo di euro

attravero un'addizionale sull'iva

perchè non possiamo avere una capitale in quetso stato che organizzi i giochi olimpici.

:P:P:P

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