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Non ce l'ha fatta l'operaio edile vittima di un crollo...


Albizzie

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edit by Wilhem275: titolo orig. "Ogni tanto, una buona notizia."

Si tratta di un muratore romeno di 32 anni, se la caverà

Sotto le macerie potrebbero esserci altri due immigrati

Crollo a Licata, operaio trovato vivo

dopo due giorni sotto le macerie

LICATA (Agrigento) - Due giorni fa, quando la palazzina di cinque piani crollò, nessuno pensò agli operai romeni che erano rimasti nel cantiere a Torre di Gaffe, tra Palma di Montechiaro e Licata. Oggi, scavando tra le macerie, i vigili del fuoco hanno trovato, ancora vivo, Mircea Spiridon, di 32 anni, che ieri i cani avevano fiutato. Secondo alcuni testimoni, al momento della sciagura sul posto c'erano solo tre operai stranieri. Al momento, però, l'unica denuncia di scomparsa resta quella presentata dalla moglie di Mircea Spiridon.

L'uomo è stato individuato dai vigili del fuoco tra i detriti, incastrato dietro una parete caduta nel crollo dei dodici appartamenti. Mircea è sveglio, ha bevuto dell'acqua e ha parlato con i vigili del fuoco. Le sue condizioni sarebbero gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. A breve potrà riabbracciare la moglie e i figli, la madre e il fratello. Tutti abitanti a Palma di Montechiaro. Tutti, molto probabilmente, immigrati irregolari.

Subito dopo il crollo, il titolare della ditta palmese riferì alle forze dell'ordine che nel cantiere non c'erano operai. Ma le ricerche continuano dal momento che potrebbero esserci altre due persone di nazionalità romena sotto le macerie.

La palazzina in ristrutturazione da tempo, fu edificata abusivamente negli anni Settanta e solo in parte sanata. Circa due anni fa fu anche rifugio di un latitante. Lì i poliziotti del commissariato di Palma arrestarono, il 26 novembre del 2004, Rosario Scerra, 33 anni, presunto mafioso e ricercato nell'ambito dell'operazione Oscenica.

(22 settembre 2006)

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Non ce la fatta...

Un muratore romeno di 32 anni, immigrato irregolare, lavorava in nero

Inchiesta sull'impresario edile: aveva detto che non c'erano muratori nella casa crollata

Resiste 2 giorni sotto le macerie

gli amputano i piedi ma poi muore

Resiste 2 giorni sotto le macerie

gli amputano i piedi ma poi muore

La palazzina crollata

LICATA (Agrigento) - Dalla gioia alla tragedia. Non ce l'ha fatta Mircea Spiridon, operaio romeno di 32 anni, sposato e padre di due figli. Ha resistito due giorni sotto le macerie provocate dal crollo di una palazzina di cinque piani a Torre di Gaffe, tra Palma di Montechiaro e Licata, nell'Agrigentino. Poi i cani della Protezione civile lo hanno trovato ancora vivo. Ma era bloccato sotto una parete di cemento armato ed alcuni rottami di un'auto. Non c'era scelta: per liberarlo, i medici hanno dovuto amputargli entrambi i piedi. Nonostante la corsa in ospedale con un elicottero del 118, appena ricoverato a Caltanissetta è morto.

Come ha confermato uno dei vigili del fuoco che da stamattina alle sette hanno ininterrottamente scavato sotto le macerie, le necrosi ai piedi hanno provocato gravi problemi alla circolazione del sangue. Disperata la moglie Daniela che dopo l'estrazione dalle macerie aveva gridato al miracolo.

I vigili del fuoco hanno tentato per dieci ore di estrarlo da quel groviglio di cemento e ferro ma non ci sono riusciti. C'era il rischio che l'intervento delle gru finisse per innescare un altro crollo. E poi le condizioni dell'operaio peggioravano di ora in ora: nel pomeriggio aveva perso conoscenza e il dolore alle gambe imprigionate sotto i detriti era diventato insopportabile. "I medici - ha spiegato il vicecomandante dei Vigili del fuoco di Agrigento, Andrea Abruzzo - sono stati costretti ad amputare i piedi perché stavano andando in cancrena. Non c'era altra scelta".

L'operazione per liberarlo è stata resa ancora più difficile dalla compattezza delle macerie, spiegano i vigili del fuoco, "dovuta al materiale scadente utilizzato per la costruzione dell'edificio". Accanto ai soccorritori la moglie Daniela che non ha mai lasciato il cantiere, neppure stanotte, convinta che il marito prima o poi sarebbe stato trovato ancora vivo sotto le macerie. Così è stato, ma la gioia ha lasciato subito il posto al dolore.

Appena raggiunto dai pompieri, l'operaio aveva fatto intendere che al momento del crollo, con lui c'erano altri compagni, ma una volta liberato da buona parte dei detriti che lo sommergevano, Mircea Spiridon ha riferito che era solo al lavoro quel giorno. I vigili del fuoco hanno comunque sondato l'area intera del crollo ma né il geofono né i cani hanno rilevato la presenza di altre persone vive sotto le macerie. Secondo il vicecomandante dei vigili del fuoco di Agrigento, Andrea Abruzzo, dalla comunità rumena di Palma di Montechiaro non vi sono denunce di scomparsa e nessuno mancherebbe all'appello. Si riduce così di molto la possibilità che sotto le macerie della palazzina vi siano altri operai rumeni che lavoravano in nero.

La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta per disastro colposo. Si sta valutando la posizione dell'imprenditore che si stava occupando dei lavori di ristrutturazione della palazzina crollata e che aveva asserito che al momento del crollo non c'erano operai. Mircea Spiridon era un immigrato irregolare, lavorava in nero. Sarebbe stata pure riscontrata una carenza nelle misure di sicurezza del cantiere. Dura accusa della Cgil siciliana: "Siamo di fronte a un evidente comportamento criminale del titolare dell'impresa edile".

La palazzina in ristrutturazione da tempo, era stata edificata abusivamente negli anni Settanta e solo in parte sanata. Circa due anni fa divenne rifugio di un latitante: i poliziotti del commissariato di Palma arrestarono il 26 novembre del 2004, Rosario Scerra, 33 anni, presunto mafioso.

da la Repubblica

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Subito dopo il crollo, il titolare della ditta palmese riferì alle forze dell'ordine che nel cantiere non c'erano operai. Ma le ricerche continuano dal momento che potrebbero esserci altre due persone di nazionalità romena sotto le macerie.

Questo è a dir poco inquietante... se è vero, è da triplo ergastolo carpiato, altro che indulti... :x Fortunatamente le FFOO non stanno lì per farsi prendere per il naso... anche se questa volta la storia è finita male.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Ho modificato il titolo originale... anche se le prime notizie facevano sperare bene, purtroppo era diventato inadeguato... :(

There's no replacement for displacement.

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