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RIFORMA TV


Guglielmo

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12-10-2006 15:11Avanti | »

DALL'AUDITEL ALLA PUBBLICITA', COSA CAMBIA CON LA RIFORMA TV

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Roma, 12 ott. (Apcom) - Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il disegno di legge presentato dal ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, in materia di riforma del servizio televisivo. In una conferenza stampa convocata al termine della seduta in Aula Gentiloni ha illustrato le novità contenute nel provvedimento. Aprire il mercato intervenendo sulle due strozzature storiche: pubblicità e frequenze; fissare un quadro di regole per il passaggio alla tv digitale. Ancora, intervenire per dare maggiori certezze e garanzie sulle rilevazioni degli indici di ascolto e, infine, rimuovere alcune parti fondamentali della legge 112 ormai superate, come il Sic e le norme previste per la privatizzazione della Rai. Sono questi, secondo il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, i grandi obiettivi del disegno di legge. Un disegno che avrà un iter parlamentare di alcuni mesi, ha dichiarato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti.

AUDITEL - Uno dei passaggi del provvedimento varato oggi riguarda l'Auditel: le rilevazioni degli indici di ascolto saranno svolte anche da soggetti pubblici laddove si verificasse una non rispondenza dei campioni. Maggiori controlli, inoltre, sui soggetti che fanno le rilevazioni, anche con comitati di garanzia.

PUBBLICITA' E POSIZIONI DOMINANTI - Il ddl Gentiloni individua nuovi criteri per la definizione di posizioni dominanti. Si stabilisce una posizione dominante nel mercato pubblicitario, quella dei soggetti che superano la soglia del 45% delle risorse. "Le tv che assumono una posizione dominante - ha spiegato il ministro Gentiloni - non diventano oggetto di multe e sanzioni. Si è pensato di applicare una diversa misura: quella della riduzione dell'affollamento orario della pubblicità, che passa dal 18 al 16%. Obiettivo di questa misura è che, al contrario delle multe, ha un evidentissimo effetto redistributivo che è l'obiettivo virtuoso che questa riforma si propone".

UNA RETE RAI E UNA MEDIASET SUL DIGITALE - Accadrà a 15 mesi dall'approvazione definitiva della legge. Tra le norme previste nel ddl, anche l'obbligo di separazione societaria, "e non proprietaria", tra fornitore di contenuti e operatori di rete. E, una volta sul digitale, ogni singolo editore potrà ottenere un massimo del 20% della capacità trasmissiva totale. Un tetto che con liberalizzazione delle frequenze sul digitale permetterà ad ogni editore di possedere fino a 10-12 canali.

OBBLIGO DI VENDITA PER LE FREQUENZE - Con la nuova legge sul sistema televisivo si libereranno quantità significative di frequenze. La riapertura del mercato delle frequenze "dipenderà da come le frequenze sono state acquistate. Per quelle prese attraverso la legge 2001 sulla compravendita non è prevista la restituzione allo Stato ma l'obbligo di vendita con criteri stabiliti dall'Autorità. Le frequenze acquisite di fatto invece verranno restituite allo Stato e messe a gara.

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è ovvio che mi attendo almeno 1000/1500 dipendenti MEDIASET in cassa integrazione ...

e una riduzione di un terzo del canone RAI

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TV: GASPARRI, LA LEGGE-VENDETTA DEL GOVERNO NON SARA' APPROVATA =

(ASCA) - Roma, 12 ott - ''Non bisogna confondere l'annuncio

di riforma con una riforma approvata. In Parlamento sara' ben

difficile che il testo presentato dal governo in materia

radiotelevisiva sara' approvato''. Lo afferma Maurizio

Gasparri, dell'esecutivo di An ed ex ministro delle

Comunicazioni in merio all'approvazione da parte del

Consiglio dei ministri del ddl Gentiloni che, in pratica,

cancella la sua riforma dell'emittenza.

''Siamo chiaramente di fronte ad una legge-vendetta -

sostiene Gasparri - che impone tetti pubblicitari diversi da

quelli consentiti dall'Unione europea ed ampiamente

rispettati dalle leggi vigenti e propone non lo sviluppo e la

modernizzazione del settore, ma il danno delle imprese

pubbliche e private che operano in Italia. Di fatto

danneggiando le aziende televisive italiane si favorisce la

colonizzazione del nostro sistema-paese''.

''E' chiaro che questa legge - dice Gasparri - vuole

distruggere ricchezza e attuare una vendetta politica. Non ci

si poteva aspettare nulla di diverso da questo governo.

Vedremo se le parti riguardanti lo sviluppo delle nuove

tecnologie, che io ho introdotto in Italia, troveranno un

impegno sincero e coerente. C'e' da dubitarne''.

''La scelta politica contenuta in questo disegno di legge

- conclude Gasparri - e' chiara e quindi sara' doveroso

contrastarla in Parlamento per difendere l'autentica liberta'

di espressione. E' il processo di modernizzazione che ho

avviato che puo' garantire pluralismo, non un atteggiamento

di ritorsione politica che contrasta con le direttive europee

e con gli orientamenti che in materia di pubblicita' l'Ue ha

espresso anche in questi giorni. In ogni caso il dato di

fatto e' che questa riforma cosi' come viene presentata non

andra' da nessuna parte. Lo sanno bene anche a Palazzo

Chigi.

Ne prenderanno atto nei prossimi mesi in Parlamento''.

Auto:ex bmw 320d touring 150cv,Gpunto 1.3mj 90cv

La tua prossima auto:a trazione posteriore

moto:Venduta

una vita di traverso ;)

foto72sw8.jpg

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facciamo attenzione.

se il provvedimento non è scindibile dal fatto politico, si chiude anche questo topic.

prima di rispondere 'non lo è' con conseguente chiusura, tenete conto che qualcuno potrebbe essere interessato alla riforma e basta. ;)

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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L'iter in parlamento sarà molto lungo. Si parletrà, si dibatterà e forse si modificherà.

La volontà è quella di non danneggiare più di tanto Berlusconi o la RAI, ma è chiaro che entrambi dovranno ricevere una qualche penalizzazione se l'idea è quella di smantellare il duopolio che si è radicato.

La volontà è quella di medernizzare il paese e farlo uscire dalle tirannie mediatiche.

La CdL avrà ampia possibilità di discutere e alla maggioranza converrà accogliere eventuali proposte sensate, altrimenti la riforma verrebbe smantellata da un eventuale novello Gasparri di un eventuale prossimo governo di centrodestra.

Ma chi parla di vendette lo fa per difendere dei privilegi acquisiti fottendosene della concorrenza, dei cittadini e della democrazia. Sarebbe ora di finirla con questa pagliacciata: la liberalizzazione del settore non può essere ulteriormente rimandata.

Ma che dici! Siamo seri!

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La CdL avrà ampia possibilità di discutere e alla maggioranza converrà accogliere eventuali proposte sensate,

impossibile ,questa maggioranza non tratta .questa maggiornaza OKKUPA.

altrimenti la riforma verrebbe smantellata da un eventuale novello Gasparri di un eventuale prossimo governo di centrodestra.

se vinceremo l'elezioni la prossima volta,smatelleremo ogni norma statalista che questo governo sta mettendo in piedi.

Ma chi parla di vendette lo fa per difendere dei privilegi acquisiti fottendosene della concorrenza, dei cittadini e della democrazia. Sarebbe ora di finirla con questa pagliacciata: la liberalizzazione del settore non può essere ulteriormente rimandata.

mi rendo conto che non sei nella situazionioe di riconoscere le capacità di un'imprenditore ...godi pure ora che puoi vendicarti del nano.

al prossimo governo le tasse sulle privilegiate COOP ROSSE sono certe.

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