Vai al contenuto

Esselunga contro Coop


Guest Riccardo

Messaggi Raccomandati:

  • Risposte 58
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

Giorni di maggior attività

I più attivi nella discussione

Di Bennet non conosco esattamente la proprietà, è cmq diffuso solo al nord x ora.

Esselunga ha come mission strategica il servizio delle aree urbane, difficilmente lo trovi nella provincia. A meno che non siano posizioni di particolare intereste.

Auchan e Carrefour invece, se ci fai caso, non entra MAI in città. Rimane sempre in periferia dei centri urbani o negli agglomerati dei centri commerciali in provincia.

Non troverai mai un Auchan "all'interno" della città.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

Link al commento
Condividi su altri Social

Di Bennet non conosco esattamente la proprietà, è cmq diffuso solo al nord x ora.

Esselunga ha come mission strategica il servizio delle aree urbane, difficilmente lo trovi nella provincia. A meno che non siano posizioni di particolare intereste.

.

Eh si e in particolare in provincia e sono centri commerciali moderni....non il classico supermercato in stile anni 80 come Esselunga....

Senza cuore saremmo solo macchine.......

Link al commento
Condividi su altri Social

ormai anche nonno Bernardo si sta allargando in città con i superstore!! piano piano prima affiancano e poi sostituiscono i vecchi supermercati...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

Link al commento
Condividi su altri Social

io preferisco la taglia del "mio" Esse...non mi piacciono molto i C.C. se posso li evito.....

anch'io... decisamente. Cmq la taglia tipo il tuo è doppia rispetto a quelli in città dalle mie parti. Ora hanno appena aperto il superstore in zona ed un altro sta aspettando la viabilità, tutto nel giro di mezzo km2!!

Sono sempre cmq + piccoli dei vari ipermercati e centri commerciali...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

Link al commento
Condividi su altri Social

Esselunga ha come mission strategica il servizio delle aree urbane, difficilmente lo trovi nella provincia. A meno che non siano posizioni di particolare intereste.

Auchan e Carrefour invece, se ci fai caso, non entra MAI in città. Rimane sempre in periferia dei centri urbani o negli agglomerati dei centri commerciali in provincia.

Non troverai mai un Auchan "all'interno" della città.

Non è del tutto vero, a Roma Auchan ha aperto almeno un grosso supermercato in un centro commerciale ben all'interno della città (Via di Casalbertone). Poi non dimentichiamo che Auchan controlla SMA, e Carrefour controlla GS, Diperdì, grossiper e non so cos'altro.

Quanto a Esselunga, prima di partire alla conquista dell'Europa non sarebbe il caso di scendere a sud degli appennini, dato che da noi conosciamo solo le sue pubblicità con le vecchiette che guardano le telenovele.

La storia dei prodotti tipici che i "paesani" non vendono ai "cittadini" è un bel casino. Il putno fondamentale è che il cittadino quei prodotti non li conosce e forse non è neanche in grado di apprezzarli, come fa ad essere sicuro che quel salame che gli hanno venduto ha quello strano sapèore perché è genuino e non perché è rancido? Dall'altra parte ci sono produttori e venditori dei prodotti genuini che sono costretti a chiedere prezzi alti (perché un prodotto artigianale costa molto di più di uno industriale) ma hanno di fronte gente che non capisce nulla delprodotto e che è piuttosto titubante a sborsareun sacco di soldi per un salame mezzo rancido.

La soluzione geniale secondo me è quella trovata da slow food: un ente esterno, affidabile, che garantisce il "cittadino" che il salame che sta comprando è effettivamente genuino e fatto secondo la tradizione, e quindi quel sapore particolare è proprio una caratteristica del prodotto e non l'effetto di un inizio di putrefazione. Forte di questa garanzia il produttore può continuare a produrre seguendo le vecchie regole, certo (grazie anche alla pubblicità che il marchio slowfood garabtisce) di riuscire a vendere a un prezzo che ripaghi tutte le spese maggiori che questo tipo di produzione richiede e facendoci anche un bel guadagno. Secondo me il futuro dei prodotti tipici alimentari è questo, bisogna solo sperare che quelli di slow food (o chi per loro, alcune volte un ruolo simile è svolto dai consorzi per il marchio dop) facciano in tempo a prendere sotto la loro ala protettrice il numero maggiore possibile di prodotti tipici prima che se ne perda la tradizione, e soprattutto che controlli sulla qualità dei prodotti siano fatti seriamente.

Link al commento
Condividi su altri Social

Non è del tutto vero, a Roma Auchan ha aperto almeno un grosso supermercato in un centro commerciale ben all'interno della città (Via di Casalbertone). Poi non dimentichiamo che Auchan controlla SMA, e Carrefour controlla GS, Diperdì, grossiper e non so cos'altro.

Quanto a Esselunga, prima di partire alla conquista dell'Europa non sarebbe il caso di scendere a sud degli appennini, dato che da noi conosciamo solo le sue pubblicità con le vecchiette che guardano le telenovele.

Roma è un caso a parte, d'altronde è enorme paesone provincialie :D:D:D:D:D:D:D

Scherzi a parte è veramente un caso unico, confermato appunto da quello che dici tu, controllando altre catene con dimensioni medie + piccole entra nelle città con quelle ;)

Riguardo Esselunga ed un'eventuale espansione, sarei d'accordo, ma come spiegavo + sopra i Caprotti trovano enormi difficoltà politiche ed anche "sociali" in Italia (son toscani e fan fatica anche in toscana), che in Europa non trovano.

Tutto può succedere, ma non mi stupirei di vedere + facilmente un punto vendita Esselunga a Munich che a Napoli...

La storia dei prodotti tipici che i "paesani" non vendono ai "cittadini" è un bel casino. Il putno fondamentale è che il cittadino quei prodotti non li conosce e forse non è neanche in grado di apprezzarli, come fa ad essere sicuro che quel salame che gli hanno venduto ha quello strano sapèore perché è genuino e non perché è rancido? Dall'altra parte ci sono produttori e venditori dei prodotti genuini che sono costretti a chiedere prezzi alti (perché un prodotto artigianale costa molto di più di uno industriale) ma hanno di fronte gente che non capisce nulla delprodotto e che è piuttosto titubante a sborsareun sacco di soldi per un salame mezzo rancido.

La soluzione geniale secondo me è quella trovata da slow food: un ente esterno, affidabile, che garantisce il "cittadino" che il salame che sta comprando è effettivamente genuino e fatto secondo la tradizione, e quindi quel sapore particolare è proprio una caratteristica del prodotto e non l'effetto di un inizio di putrefazione. Forte di questa garanzia il produttore può continuare a produrre seguendo le vecchie regole, certo (grazie anche alla pubblicità che il marchio slowfood garabtisce) di riuscire a vendere a un prezzo che ripaghi tutte le spese maggiori che questo tipo di produzione richiede e facendoci anche un bel guadagno. Secondo me il futuro dei prodotti tipici alimentari è questo, bisogna solo sperare che quelli di slow food (o chi per loro, alcune volte un ruolo simile è svolto dai consorzi per il marchio dop) facciano in tempo a prendere sotto la loro ala protettrice il numero maggiore possibile di prodotti tipici prima che se ne perda la tradizione, e soprattutto che controlli sulla qualità dei prodotti siano fatti seriamente.

quotissimo!!

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.