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Vectrix: il Maxi-scooter elettrico


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Roma – Propulsione elettrica per le due ruote. Detto questo, detto tutto: il classico tentativo di un mezzo ecologico che fa al massimo 30 km/h con un’autonomia di una mezz’ora scarsa e dal design che, per educazione, definiamo “personale”.

Ecco, dimenticate tutto questo! Vectrix rappresenta l’esatto opposto, a parte ovviamente l’aspetto ecologico.

Linee moderne, ma contemporanee, dimensioni da maxi scooter, prestazioni paragonabili a quelle di un modello da 400 cc ed il tutto con emissioni zero e soprattutto senza benzina.

Un sogno? Per certi versi sì, o almeno per quel che riguarda le due ruote. Fino ad ora infatti, nessuna Casa aveva mai presentato un prodotto di questo tipo: elettrico, ma dalle prestazioni vicine, od addirittura uguali, a quelle di uno scooter con motore a scoppio.

Vectrix Corporation

Più di dieci anni di lavoro con un unico obbiettivo: cambiare lo scenario del trasporto personale.

Nata nel 1996, Vectrix Corporation lavora per sviluppare e commercializzare veicoli a zero emissioni di inquinamento. Il suo scopo è dunque quello di offrire una valida alternativa ai tradizionali mezzi di trasporto a due ruote, conservandone però immutate le caratteristiche peculiari.

Il frutto di questi anni di studi e progetti è Vectrix: il primo maxi scooter ecologico di tutta Europa.

Cuore al Nichel

Affrontiamo con ordine questo nuovo prodotto. Prima difficoltà il nome…non c’è. Il maxi scooter sfrutta infatti solo il nome della Casa senza un identificativo per il modello quindi, per comodità, lo definiremo Maxi-scooter.

Preso atto di ciò, passiamo ad una prima valutazione estetica. La linea, come abbiamo già detto, è moderna ma contemporanea: con un attento studio dell’aerodinamica e con una felice convivenza di tratti decisi e curve morbide. Ovviamente, la versione in prova, è ancora un prototipo e quindi molti dettagli non risultano ben rifiniti ed altre parti verranno sostituite con la versione di serie. Ad ogni modo le modifiche non saranno visibili macroscopicamente, confermando così l’attuale livrea.

Se da un punto di vista estetico il Maxi-scooter Vectrix non sfigura affatto se affiancato ai “cugini” a scoppio, è sotto l’abito in plastica che si nascondono i frutti di dieci anni di lavoro e di circa 65.000.000 di dollari investiti.

Cuore pulsante del nuovo scooter elettrico, è un innovativo motore elettrico di tipo Brushless – ovvero senza spazzole – a magneti permanenti, realizzato in esclusiva per Vectrix da una divisione della Parker Hannifin.

Il suo scopo è quello di convertire l’energia elettrica prodotta dal pacco batterie in energia meccanica. Tale energia viene invita alla ruota posteriore tramite una scatola ingranaggi con ruotismo epicicloidale che ruota in senso opposto alla ruota riducendone sensibilmente l’effetto giroscopico.

La potenza viene offerta da un pacco batterie a nichel idruri metallici da 30 Ah e 125 Volt, con una capacità di 3.7 kWh ed è progettato per durare fino a 1700 cicli completi di scarica e ricarica.

Il pacco batterie è stato posizionato nella parte centrale inferiore dello scooter – in concomitanza del classico tunnel centrale per intenderci -, una scelta che consente una sensibile concentrazione delle masse sul baricentro a tutto vantaggio della stabilità e della qualità di guida.

DAaRT

Uno degli aspetti più interessanti di questo scooter, è senza ombra di dubbio questo DAaRT : un sistema brevettato di accelerazione/decelerazione a recupero energetico.

La manopola dell’acceleratore è infatti bi-direzionale: nell’uso tradizionale accelera, mentre, se spinto nella direzione opposta, attiva un sistema di frenata che decelera il Maxi-scooter uniformemente come un freno motore.

Il sistema sembra ostico, ma bastano pochi metri per diventarne perfettamente padroni ed il freno tradizionale diventa un lontano ricordo. In caso di mezzo fermo, ruotando in avanti la manopola, il Maxi-scooter Vectrix, inserisce la retro!

Tale sistema si fa molto apprezzare in fase di curva, dove si può gestire appieno l’erogazione del motore elettrico anche in piena manovra senza incorrere in spiacevoli inconvenienti non escludibili con l’utilizzo dei freni tradizionali.

Per gli amanti delle tradizioni però, Vectrix ha allestito il proprio scooter con un impianto frenante di tutto rispetto, composto da una coppia di pinze brembo.

Prestazioni da 400 cc.

Veniamo ora all’aspetto più diretto di questo Vectrix Maxi-scooter: le prestazioni. A dispetto di quello che si dice sui mezzi a due ruote elettrici, questo scooter offre prestazioni assolutamente di rispetto. Lo spunto al semaforo è molto buono, con un 0-50 km/h in soli 3.6 secondi, ma il meglio viene nell’allungo: Vectrix, dai 30 km/h in poi, sembra inserire il turbo, garantendo una notevole spinta anche i presenza di salite impegnative. Durante il test è stato possibile provare un percorso misto in salita chiuso al traffico e Vectrix ha dimostrato una grinta sopra ogni aspettativa, coadiuvata da una ciclistica raffinata che ha consentito di sfruttarne al massimo tutte le doti; primo fra tutti il sistema DAaRT.

ltra nota dolente di questa tipologia di mezzi a due ruote, è senza ombra di dubbio l’autonomia. Vectrix, grazie ad una sofisticata centralina di controllo del motore ed al pacco batterie di ultima generazione, garantisce un’autonomia di 110 km a 40 km/h. Per dovere di cronaca dobbiamo ammettere che noi siamo rimasti in sella per più di due ore e senza risparmiarci in accelerazioni – soprattutto nel percorso in salita – e, al termine del test, il nostro scooter aveva ancora più di metà carica.

Ad ogni modo, per una carica completa sono sufficienti 2 ore, per una spesa complessiva di soli 0.40 euro.

Quanto costa?

Questo argomento merita un po’ di attenzione. Impossibile credere che il prezzo di Vectrix possa essere in linea con quelli degli altri scooter. Solo per i contenuti tecnici e la particolarità del progetto ci si devono aspettare delle cifre ben più corpose.

Vectrix, conscio di questo, propone però una soluzione decisamente interessante e che, alla fine, evidenzia un netto risparmio rispetto agli scooter a motore a scoppio.

Per rendere ancor più facile la vita dei futuri clienti, Vectrix ha realizzato una particolare formula denominata “Plug & Go”. A fronte di un pagamento iniziale di 6.299 euro e di una rata mensile di 149 euro per 48 mesi, Vectrix offre un'assistenza completa di 4 anni, comprensiva di assicurazione rc e furto, realizzata con il Gruppo Generali, tagliandi ed assistenza stradale fornita dall' Europe Assistance.

Un po’ complicato stabilire l’effettivo vantaggio economico rispetto ad uno scooter a motore a scoppio? Immaginiamo, ma noi di Infomotori.com vi solleviamo dal gravoso compito di prendere carta, penna e calcolatrice ed il calcolo ve lo facciamo noi!

Prendiamo 4 anni di vita di uno scooter, di prezzo medio, da 400 cc. La spesa iniziale sarà di 6200 euro circa, a cui però vanno aggiunti la quantità di euro spesi per : benzina, assicurazione, bollo e manutenzione ordinaria – tagliandi -. Il risultato di quattro anni di utilizzo, di questo scooter da 400 cc con motore a scoppio, sarà quindi di circa 13.800 euro.

Vectrix, grazie a questa formula “Plug & Go”, costerà, alla fine dei 4 anni, 13.541 euro, senza contare eventuali agevolazioni fiscali da parte delle amministrazioni.

da Infomotori.com

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ti dirò. io lo prenderei se tornassi a lavorare in centro...

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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beh se dopo 2 ore di città l'autonomia era ancora a metà devo dire che l'autonomia non sembra bassa

d'altronde 110km in città in un gioorno quando si fanno?

se mi piacessero gli scooter ed avessi soldi da spendere ci farei un pensierino

una volta superate le rata avrebbe costi fissi praticamente inesistenti

nessun blocco del traffico lo ferma

  • Ieri: Fiat Panda 900 Young (1998) - AB Y10 II Avenue (1993) - Fiat Panda 1.2 DynamicClass (2004) - Fiat Punto Evo 1.4 GPL (2010)
  • Oggi: Ford Focus SW 1.6 Tdci 90cv (2009) e Lancia Ypsilon 1.2 (2016)
  • Ieri: Aprilia Rally II L.C. 50cc (1996) - Piaggio Vespa PX 150 (2002) - Honda Hornet 600 II (2006)
  • Oggi: Honda Hornet 600 III (2007) e Piaggio Vespa PX 150 (2000)
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beh se dopo 2 ore di città l'autonomia era ancora a metà devo dire che l'autonomia non sembra bassa

d'altronde 110km in città in un gioorno quando si fanno?

se mi piacessero gli scooter ed avessi soldi da spendere ci farei un pensierino

una volta superate le rata avrebbe costi fissi praticamente inesistenti

nessun blocco del traffico lo ferma

Quoto, anche a me sembra un'ottima idea questo scooter.

"That's the problem with drinking, I thought, as I poured myself a drink. If something bad happens you drink in an attempt to forget; if something good happens you drink in order to celebrate; and if nothing happens you drink to make something happen."

Charles Bukowski (Women)

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  • 11 mesi fa...
Guest DESMO16

..provato in fiera l'altro ieri: ripresa, acellerazione e decellerazione notevoli, buona tenuta di strada e guidabilità; secondo me gli inconvenienti sono il peso, l'autonomia nell'extraurbano e naturalmente il prezzo.

La città é il suo terreno ideale dato che é molto adatto a repentini cambi tra acellerazione e decellerazione, che diventano un tutt'uno, risparmiando freni e ricaricando le batterie, inoltre é pure divertente.

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