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Marchionne: «La Finanziaria deprime il mercato dell’auto»


Guest DESMO16

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Guest DESMO16
«La Finanziaria mette in crisi il mercato dell’automobile»

«I modesti incentivi previsti in un primo tempo dalla Finanziaria avevano due funzioni: migliorare la qualità dell'aria e assicurare un sostegno ad artigiani e lavoratori, a basso reddito, intenzionati a cambiare il loro automezzo vecchio e inquinante. Poteva essere un primo passo, magari piccolo, ma comunque nella giusta direzione». Davanti al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, non ha avuto problemi a criticare le ultime decisioni del governo che, dopo un lungo tira e molla, ha optato per la cancellazione dei bonus che avrebbero dovuto favorire lo svecchiamento del parco auto italiano.

All'assemblea generale dell'Anfia, l'associazione fra le industrie nazionali delle quattro ruote (250 imprese della filiera con 119mila addetti e un fatturato di 52 miliardi), Marchionne ha definito quella di Palazzo Chigi «una scelta che, oltre a essere incomprensibile, proprio per la valenza ambientale e anche perché nel 2007 non ci sarebbero stati oneri per l'erario, sta determimando molta incertezza tra i consumatori con il rischio di deprimere il mercato nel suo complesso». E i primi effetti negativi derivanti dalla nuova tassazione (aumenti del bollo per tutte le auto non Euro 4 e per le vetture - Euro 4 incluse - con potenza superiore a 100 kW; riduzione delle agevolazioni per i professionisti che usano l'auto aziendale; ulteriori limitazioni nel recupero dei costi dei veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti; impossibilità di recuperare i costi che derivano dagli automezzi intestati alle aziende e non assegnati ai dipendenti; inasprimento delle tariffe destinate alle operazioni che interessano la Motorizzazione: omologazioni, revisioni, immatricolazioni, rilascio della patente) potrebbero condizionare le vendite di autovetture nell'ultima parte dell'anno.

A questo punto Marchionne, nel ricordare al governo che circa il 40% dei 38 milioni di veicoli circolanti in Italia è ancora rappresentato da mezzi Euro 0 oppure Euro 1 (quindi i più inquinanti), ha sollecitato il ripristino degli incentivi e una maggiore chiarezza per quanto riguarda la politica fiscale applicata alle auto aziendali. La dimostrazione che a Roma i vari ministri continuano a procedere in ordine sparso è arrivata dalla replica, sulla cancellazione degli incentivi, fornita da Bianchi al numero uno della Fiat: «Il provvedimento stava lì - ha detto il ministro, apparso piuttosto spaesato e “sorpreso” nel leggere i dati che testimoniano la forza economica del settore - poi è scomparso in uno dei tanti sussulti di questa Finanziaria. Convengo che un provvedimento che serve a rinnovare, sia pure in misura limitata, il parco automobilistico circolante sarebbe un segnale di un percorso da fare. Vedremo se è possibile recuperarlo, io lo spero». Per tutta risposta, però, ieri sera un emendamento del governo ha aggravato la mini-stangata già prevista nella Finanziaria su omologazioni, immatricolazioni, revisioni, collaudi, rilascio e revisioni patenti.

E nonostante l'articolo 118 già prevedesse dal primo gennaio un aumento delle tariffe in questo settore per ottenere un gettito annuo di 45 milioni, con l'emendamento di ieri il governo punta ora a entrate più alte, portando il gettito a 50 milioni. I 5 milioni in più serviranno a raddoppiare le risorse per la predisposizione del Piano generale di mobilità («il sogno» di cui Bianchi ha parlato ieri a Torino), i sistemi informativi di supporto, il monitoraggio e la valutazione di efficacia degli interventi.

A pagare, dunque, è sempre il settore delle quattro ruote, un comparto su cui, come rilevato dal presidente dell'Anfia, Eugenio Razelli, «la pressione fiscale è in aumento: tra imposte dirette e indirette la quota destinata al fisco è oggi di 76, 1 miliardi, pari al 21,1% delle entrate complessive dello Stato. Una percentuale praticamente doppia rispetto ai Paesi dell'Unione europea».

Il Giornale

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Questa Finanziaria colpisce tutti gli automobilisti senza discriminazioni politiche, in modo particolare chi non può permtteri un'auto moderna. Poi rischia di mettere in crisi la produzione interna che già stenta a decollare...

Spero che le parole di Marchionne facciano riflettere, anche se ne dubito.

"That's the problem with drinking, I thought, as I poured myself a drink. If something bad happens you drink in an attempt to forget; if something good happens you drink in order to celebrate; and if nothing happens you drink to make something happen."

Charles Bukowski (Women)

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11:44 Tornano gli incentivi alla rottamazione

Gli incentivi per favorire il cambio di una vecchia carretta con una nuova auto meno inquinante dovrebbero essere reintrodotti al Senato e riguarderanno anche le moto.

La norma, che nella sua prima versione prevedeva per le auto Euro 4 e 5 l'esenzione dal bollo auto per due anni, non sarà però inserita nel decreto fiscale, attualmente all' esame di Palazzo Madama. Sarà invece introdotta nella Finanziaria vera e propria.

da repubblica.it

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Sono dei geni: prima ti alzano le tasse sulle auto in circolazione e poi te le aumentano anche su quelle da vendere così resti con le vetture vecchie e paghi. :x

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Mi verrebbe da dire che la fiat perde il pelo ma non il vizio...

Ma che cavolo se ne fanno degli incentivi? Pompano le vendite per un anno e le fanno crollare l'anno dopo; la gente si limita ad anticipare l'acquisto dell'auto per prendersi l'incentivo, non è che si tiene una macchina in più perché lo stato gli dà un contributo di 1000 Euro...

La fiat da questo governo (che del resto aveva pesantemente appoggiato in campagna elettorale)ha già avuto la mobilità lunga e il taglio del cuneo fiscale (chissà con tutti quei dipendenti quanto ci risparmia) non le basta? Poi, i soldi non ci stanno ma se Marchionne apre bocca si trovano subito?

"Che brutto Paese, che brutta gente!" come diceva Crozza imitando Sacchi...

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La fiat da questo governo (che del resto aveva pesantemente appoggiato in campagna elettorale)ha già avuto la mobilità lunga e il taglio del cuneo fiscale (chissà con tutti quei dipendenti quanto ci risparmia) non le basta? Poi, i soldi non ci stanno ma se Marchionne apre bocca si trovano subito?

perchè le altre aziende non risparmiano col taglio del cuneo?

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La presunta rottamazione è da gennaio 2008!!

Per la serie "come affossare il mercato nel 2007"...

Cambiano idea ad ogni starnuto, sono sempre + senza parole...

ps: il cuneo fiscale giova si a tutte le imprese, ma + dipendenti hai + ne trai beneficio, chiaramente!!

pps: nessuno che sottolinea l'enorme costo che le aziende dovranno sopportare a causa dell'assurda e iperbolscevica norma x cui non è + possibile detrarre il costo delle auto aziendali, che in pratica annulla il beneficio del cuneo fiscale...

Sempre x la serie i BUFFONI BUGIARDI

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Legge Finanziaria

PER L'AUTO AUMENTI E (FORSE) INCENTIVI

Prosegue alla Camera il tormentato cammino della Finanziaria e continua, purtroppo, quello che è diventato un vero e proprio tormentone per gli automobilisti.

Dopo l'aumento dei bolli (che, ricordiamo, riguarda tutte le vetture circolanti a eccezione delle Euro 4 fino a 100 kW-136 CV), ieri è stato presentato un emendamento che introduce incrementi per "le tariffe applicabili per le operazioni in materia di motorizzazione".

Dunque, occorrerà spendere di più per tutto quello che riguarda omologazioni, immatricolazioni, revisioni, collaudi, patenti di guida (compreso il rilascio di duplicati). Al momento non sono stati forniti dettagli sull'ammontare dei rincari.

Questa la notizia negativa. Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe però allo studio anche il ripristino degli incentivi alla rottamazione delle vecchie auto più inquinanti già previsti dal decreto legge n° 262 del 3 ottobre scorso in scadenza il 2 dicembre.

Fonte Quattroruote...

Per la serie non c'è limite al peggio...

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...Dunque, occorrerà spendere di più per tutto quello che riguarda omologazioni, immatricolazioni, revisioni, collaudi, patenti di guida (compreso il rilascio di duplicati)...

che già sono di gran lunga i + cari al mondo... complimenti!!

Per la serie non c'è limite al peggio...

caro Rebo, procurati una pala e comincia a scavare... perchè quando si tocca il fondo, altro che risalire, si scava e si va anche + sotto!!

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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caro Rebo, procurati una pala e comincia a scavare... perchè quando si tocca il fondo, altro che risalire, si scava e si va anche + sotto!!

Sai Ax, se tutti questi rincari fossero veramente un prezzo da pagare perchè non ci sono alternative migliori, sarebbero quasi accettabili, ma non credo proprio che sia così...

Inoltre, si potrebbero "digerire" meglio se i servizi dati fossero seri ed efficienti, ma le poche volte che ho avuto a che fare con la burocrazia dell'auto, specialmente con la motorizzazione civile, sono state esperienze a dir poco surreali.

Bollettini a non finire, code estenuanti, impiegati incompetenti, mesi per avere una carta di circolazione ecc...

Mi sono veramente domandato come possa, anche nel peggiore dei modi, funzionare una struttura gestita ed organizzata senza nessun tipo di resposabilità e buon senso.

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