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il padre delle spose


ludico

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veramente quasi tutta forza italia e gran parte di AN è favorevole alla regolamentazione sulle coppie di fatto, ma i loro alleati della lega e della dc li hanno frenati. Nonno Libero cmq ha sempre letto l'unità nel telefilm :D

mi pare che nonno libero fosse un sindacalista delle FS ( :roll: ) in pensione...

Ciao e buona giornata

Alfa_Milano

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io apprezzo moltissimo il soggetto della fiction.

esiste una società a noi prossima in cui i matrimoni omosessuali sono permessi. non volerne parlare o tentare di oscurare la faccenda mi sa di nascondere la testa nella sabbia.

che poi lo faccia banfi, io lo trovo azzeccatissimo, proprio per il fatto che rappresenta proprio il nonno di famiglia che si trova a dover affrontare situazioni per lui incomprensibili.

brava rai.

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l'osservatore romano non la pensa come disordine:

fonte apcom

Roma, 22 nov. - "Una polpetta tra sceneggiata di terzo livello e trionfo finale che si presume popolare, viene assunta a simbolo ideologico del matrimonio tra donne omosessuali": l"Osservatore romano' non lesina critiche al "Padre delle spose", il film trasmesso in prima serata su Raiuno nel quale un padre, Lino Banfi, accoglie la figlia lesbica sposata in Spagna con un'altra donna.

Il quotidiano della Santa Sede in edicola questo pomeriggio spiega, a firma di Franco Patruno, che "non si tratta di fare processi", ma "si tratta invece della pochezza, della prevedibilità e dell'ovvietà della storia e dell'evidente esaltazione finale della situazione matrimoniale tra le due donne, che diventa non una semplice esposizione della verità, come afferma il direttore di Raifiction, ma una magnificazione della situazione di fatto".

Quanto a Banfi, "attore peraltro simpatico, bravo e indubbiamente famigliare, suscita questi canti di vittoria di chi la propaganda la divora a chili".

Anche il cardinal Ersilio Tonini, che ha sollevato alcune critiche, "faceva appello alla sensibilità di Banfi, il quale, in diverse occasioni, ha testimoniato il suo cristianesimo e la particolare devozione a Padre Pio".

"Il Magistero della Chiesa, che, evidentemente per ragioni teologiche e dottrinali e non per squallido moralismo, condanna l'istituzionalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso - ricorda l"Osservatore romano' - invita ad avere carità pastorale nei confronti di coloro che, spesso con sofferenza, vivono in quelle situazioni".

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sempre dal corriere

Dopo la fiction "lesbo"

Banfi: trattato come se avessi fatto un porno

«Ma non mi pento»

Si gode il successo con la saggezza della sua età, senza esultare. Ma sa bene, Lino Banfi, che i buoni ascolti della sua fiction Il padre delle spose (lunedì sera su Raiuno, oltre sette milioni di telespettatori con uno share del 26,7%) è una vittoria che va oltre l'Auditel. Perché ancora prima della messa in onda si è scatenato il putiferio. Attacchi da ogni parte per il tema della fiction: due donne lesbiche che si sposano in Spagna e poi tornano a vivere in Puglia, sfidando pregiudizi e cattiverie.

Banfi, lei è il papà di una delle due ragazze, un ruolo per cui diventerà un'icona della sinistra per i diritti civili. Lo sa?

«Non credo che i diritti civili appartengano solo alla sinistra. Sono trasversali. Del resto, quando ho presentato il progetto a Saccà si è mostrato subito entusiasta. Tanti del centrodestra combattono per questi diritti. L'ex ministro Urbani ha apprezzato la mia fiction».

Si aspettava tutte queste polemiche?

«No, assolutamente. Soprattutto quelle prima della messa in onda. Ieri erano già scatenati (Giovanardi e la Binetti, ndr) ».

L'attacco politico più assurdo?

«Chi ha parlato di "farsa" riferendosi al matrimonio tra due donne. C'è pure chi ha tuonato: "Non farò vedere ai miei figli due donne che fanno l'amore". Potevano mai pensare che io facessi una cosa del genere, proprio su Raiuno?».

Proprio lei Ambasciatore Unicef e sposato in Chiesa da 45 anni con la stessa donna...

«Esatto, io sono così. E non tradisco i miei ideali. Penso solo sia giusto consentire a due persone di vivere sotto lo stesso tetto, con dei diritti».

La critica che le ha fatto più male?

«L'annunciatrice di Raiuno che presentando la fiction ha detto: "Si consiglia, per la visione, la presenza di un adulto". Ha fatto venire il patema d'animo, manco fosse un film porno. Davvero brutto».

Chi può aver dato un ordine del genere all'annunciatrice?

«Non ne ho idea. Mi piacerebbe saperlo».

Chi l'ha chiamata dei dirigenti Rai?

«Il presidente Petruccioli, mi ha ringraziato da parte di tutta l'azienda. Ha detto che era una fiction coraggiosa, che non si sarebbe potuta realizzare se non ci fosse stato uno come me, così credibile. Davvero belle parole».

Pensa che questa fiction aiuterà davvero il percorso dei Pacs in questo Paese?

«Mi farebbe piacere sapere che ha smosso le acque. Tanti ragazzi mi hanno scritto: "Meno male che l'hai fatto tu, nelle scuole non ci spiegano niente". Insomma l'Italia è un po' lenta si sa, ma ci arriverà. L'ho detto a Grillini: non mettere troppa carne al fuoco, un problema alla volta e si risolve tutto».

Maria Volpe

22 novembre 2006

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