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che fine farà la Sicilfiat di Termini Imerese ?


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da '' Il Giornale''.it

Pierluigi Bonora

da Milano

Sergio Marchionne ha aperto il dossier Termini Imerese. Dopo aver visitato lo stabilimento alle porte di Palermo, dove viene prodotta la Lancia Ypsilon, l'amministratore delegato della Fiat ha prima pranzato in mensa con gli operai e quindi incontrato i sindacati. La fabbrica siciliana, nonostante i buoni risultati raggiunti a livello di qualità produttiva, continua a essere la spina nel fianco del gruppo a causa dei costi eccessivi. Il problema da risolvere è,

quindi, soprattutto logistico.

Marchionne ha assicurato ai sindacati che la Ypsilon sarà realizzata a Termini Imerese fino alla primavera del 2009, ponendo così un'incognita sul futuro dell'impianto. Il messaggio rinnovato alle autorità è chiaro: «Gli interventi infrastrutturali - ha ammonito il numero uno della Fiat - vanno fatti subito, non si può aspettare il 2008». Il Lingotto, in pratica, sollecita le istituzioni a trovare rapidamente il modo di rendere più economico il trasferimento dei materiali per e dallo stabilimento.

Preoccupati, ovviamente i rappresentanti dei lavoratori: «Ci è stato annunciato - ha spiegato il segretario della Fiom di Termini, Roberto Mastrosimone - che i due nuovi modelli del segmento B, la futura Lancia Ypsilon e l'Alfa Romeo Junior, saranno assegnati a Melfi e Mirafiori. Questo mette in grave difficoltà il futuro della fabbrica in quanto gli altri modelli previsti dal piano industriale hanno potenzialità produttive non sufficienti per il rilancio del sito». Alla fine di quest'anno le Lancia Ypsilon prodotte in Sicilia saranno in totale 81mila.

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Alfa 147 1.6 twinspark 120cv, 5p nera

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bastardi, ma chiudano quel cesso di pomigliano

  • Ieri: Fiat Panda 900 Young (1998) - AB Y10 II Avenue (1993) - Fiat Panda 1.2 DynamicClass (2004) - Fiat Punto Evo 1.4 GPL (2010)
  • Oggi: Ford Focus SW 1.6 Tdci 90cv (2009) e Lancia Ypsilon 1.2 (2016)
  • Ieri: Aprilia Rally II L.C. 50cc (1996) - Piaggio Vespa PX 150 (2002) - Honda Hornet 600 II (2006)
  • Oggi: Honda Hornet 600 III (2007) e Piaggio Vespa PX 150 (2000)
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ma chiudano quel cesso di pomigliano

è quello che penso anche io. tra un impianto che sforna auto di pessima qualità e un altro in cui le cose vanno come dovrebbero, non ci vuole una Laurea in economia per capire qual'è la spina nel fianco :roll:

Come se fosse antani per lei

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termini va benissimo ma è assai penalizzato da una situazione infrastrutturale pessima..

Visita lampo allo stabilimento. Che non produrrà più auto di media cilindrata

Marchionne a Termini: "Sicilfiat costa troppo"

Il manager del Lingotto: servono investimenti

La prima visita di un amministratore delegato del gruppo Fiat allo stabilimento di Termini Imerese lascia l´amaro in bocca ai mille e duecento operai.

Sergio Marchionne, è arrivato ieri mattina a Termini Imerese e dopo aver girato le sezioni lastratura, verniciatura e montaggio e dopo aver mangiato alla mensa aziendale, ha incontrato i sindacati. Davanti ai rappresentanti degli operai ha smesso il sorriso e senza giri di parole ha chiesto «l´intervento immediato delle istituzioni per salvare lo stabilimento siciliano»: «Costruire un´auto qui costa alla Fiat mille euro in più che nel resto d´Italia - ha detto Marchionne ai delegati sindacali e ai tre segretari territoriali di Fiom, Fim e Uilm - La Sicilia è un´isola, occorrono subito interventi sulle infrastrutture per ridurre i costi logistici che la Fiat deve affrontare per mantenere la produzione a Termini Imerese». Un delegato della Cgil, Angelo La Barbera per sdrammatizzare ha sottolineato come «comunque lo stabilimento fino al 2008 abbia in produzione la lancia Y e quindi ci sia tempo per questi investimenti sulle infrastrutture». Ma Marchionne, senza sorridere, ha risposto: «Gli investimenti e gli interventi da parte delle istituzioni devono arrivare al più presto, non possiamo aspettare che si arrivi al 2008». E la doccia fredda per i sindacati non è finita. Riguardo all´assegnazione di una delle 23 nuove linee di produzione allo stabilimento di Termini Imerese, Marchionne ha spento ogni speranza di rilancio per Sicilfiat: «Marchionne ci ha annunciato che i due nuovi modelli del segmento B, la nuova Lancia Y e la nuova Alfa Romeo junior, saranno assegnati agli stabilimenti di Melfi e Mirafiori - dice Roberto Mastrosimone, segretario territoriale della Fiom - questo mette in grave difficoltà il futuro della fabbrica di Termini Imerese, perché gli altri modelli previsti nel piano industriale hanno potenzialità produttive non sufficienti per il rilancio dello stabilimento». Significa che i modelli con un mercato più ampio non sarebbero più prodotti in Sicilia. Per Vincenzo Comella della Uilm «dopo 30 anni di produzione di auto di segmento B, questo cambio improvviso può significare veramente l´affossamento dello stabilimento di Termini Imerese». «Marchionne ha elogiato lo stabilimento, Termini deve essere inserita nel piano di rilancio della Fiat», dice Antonino Russo della Fismil.

Dopo i messaggi lanciati nei mesi scorsi, Marchionne ha ribadito che l´assegnazione di una nuova linea di produzione allo stabilimento siciliano e l´inserimento di Termini nel rilancio aziendale passano da un intervento del governo regionale e di quello nazionale: «In pratica ci ha detto che la scelta del nostro piano industriale dipende da quello che a questo punto deciderà di fare il presidente della Regione Salvatore Cuffaro», dice Giovanni Scavuzzo, della Fim Cisl.

Di certo Marchionne, oltre a chiedere un intervento da parte delle istituzioni, non ha accennato ad alcun tipo di investimento della Fiat nei confronti di Termini: «Non ci ha detto nulla sul rilancio del nostro stabilimento - aggiunge Mastrosimone - che continuerà a produrre l´attuale Lancia Y fino alla primavera del 2009, ma sempre con ritmi da 350 auto al giorno, quando potenzialmente ne potremmo produrre almeno 800. La situazione è grave e c´è molta preoccupazione tra gli operai che dalla visita di Marchionne si aspettavano parole più confortanti». Il segretario regionale di Rifondazione comunista, ex sindacalista della Fiom, Rosario Rappa, chiede l´istituzione di un tavolo di trattativa «per affrontare il nodo dei costi di trasporto»: «In cambio però la Regione deve chiedere alla Fiat garanzie sui modelli da assegnare a Termini, sull´indotto e sui livelli di occupazione». I tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente col governo nazionale, quello regionale e l´azienda.

(23 novembre 2006)

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http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Marchionne%20a%20Termini:%20Sicilfiat%20costa%20troppo/1441227/6

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Concordo disordine lo stabilimento di termini non e' male anzi...il problema rimangono le infastrutture per cui Marchionne fa bene a parlare con parole dure perche e' il solo modo per creare pressioni ai responsabili delle infastrutture...

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Per la serie: "O vi date da fare, cosicché i costi di trasporto siano alla pari con quelli degli altri stabilimenti d'Italia, oppure gli operai finiscono a fare la manodopera per la mafia".

Scusate il sarcasmo ma l'idea che quello stabilimento chiuda mentre a Roma stanno a litigare in nome degli alti ideali ambientali mi fa imbestialire.

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