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Materassi Pentango Freeze.


Guest frallog

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Guest frallog

E' importante che ogni foro abbia la sua traspirazione anche quando il corpo e' posto sopra. Questo si ottiene con un doppio foro con parete interna piu' bassa del livello della superficie. Come sotto raffigurato. Per cui non solo materassi in lattice ma materassi in lattice con canale a doppia via.



+-------+ +-------+ +-------
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| | | | ^ | | | |
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Opinioni in merito rimangono gradite.

Regards,

Francesco 8)))

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Guest frallog

Dunque un lenzuolo normale sul materasso puo' pure starci, -deve poterci stare- le lenzuola sono talmente porosi che lasciano passare tutto.

Non comprendo bene quello che scrive Ludico, ma comunque espirare od inspirare, l'importante e' che l'aria (fresca) circoli e arrivi sotto-pelle.

Regards,

Francesco 8)))

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secondo me non serve nemmeno un condizionatore, ma un semplice sistema di ventilazione.

la circolazione dell'aria sarebbe sufficiente a rendere molto piccolo lo strato limite intorno al corpo, e perciò non si avrebbe il problema della comparsa del sudore [o meglio, evapora subito].

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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Guest frallog

E' da provare, io ho esplicitamente parlato di un piccolo compressore. Puo' darsi che neanche serva, anche se c'e' da dire che se fai circolare aria calda le cose possono anche peggiorare. Secondo me serve aria a circa 20°-25°.

Regards,

Francesco 8)))

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Un ventilatore che rinfresca tutta la stanza, consuma di meno, fa meno rumore e non causa raffreddori vi fa proprio schifo?

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Guest frallog

Se la stanza e' a 37° un ventilatore, per quanto gigantesco sia non serve proprio a niente.

Provare per credere.

Il ventilatore serve fino a quando la stanza non supera i 30°. Altrimenti ventila aria calda ed e' pure peggio. E lo dici ad uno che usa i ventilatori al posto dei condizionatori.

Regards,

Francesco 8)))

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Guest frallog

ECCO LA NOTA IN MERITO.

Teoria del raffreddamento combinato.

(Frigorie Direzionali con flusso)

Il concetto e' semplice semplice: gli attuali condizionatori da stanza sono pensati per spandere l'aria fredda in una stanza, ma non per generare flusso d'aria. Ora con un flusso d'aria (generato da un semplice ventilatore di bassissimo consumo) si puo' pensare di raffreddare (sottrarre calore) agli elemenri che sono in circolo intorno a un tavolo di una stanza, consumando molto di meno. Infatti si puo' mantenere la temperatura del condizionatore relativamente alta (diciamo intorno ai 27°) e generare un flusso d'aria con un ventilatore di scarsissimo consumo elettrico ed ottenere lo stesso medesimo raffreddamento dei corpi intorno al tavolo. Naturalmente si tratta di ventilare fortemente una colonna d'aria circolare all'interno di una stanza, e non di tutta la stanza, altrimenti il consumo poi alla fine diventa paragonabile.


-----------------------<TEORIA>-------------------

Detto Fi(A) il flusso d'aria provocato da un ventilatore circolare di raggio R si ha:

1) [ Fi(A) A = 1/K P1 ]

ovvero:

1') [ P1 = K Fi(A) A ]

Dove P1 e' la potenza (al netto del rendimento) espressa dal ventilatore ed A e' l'area della colonna d'aria interessata dalla ventilazione.

Evidentemente:

2) [ A = Pi R^2]

Per cui:

3) [ P1 = K Pi R^2 Fi(A) ]

Ora si puo' mostrare che:

4) [ Qs = K' Fi(A) D(T) ]

Dove Qs e' il calore sottratto ai corpi che sono nella colonna d'aria investita dal flusso Fi(A), mentre D(T) e' la differenza di temperatura tra i corpi da raffreddare e quella del flusso della colonna d'aria prodotta. Dalla (4) e dalla (3) si ricava:

Qs = K'/K 1/(Pi R^2) P1 D(T)

Ovvero:

5) [ Qs = K" 1/(Pi R^2) P1 D(T) ]

La (5) non deve trarre in inganno. Infatti P1 e' la potenza espressa dal ventilatore per generare la colonna d'aria del "flusso direzionale". Viceversa la differenza di temperatura D(T) che si ottiene e' una quantita' dipendente dal volume totale dell'ambiente. Essa dipende cioe' dalla volumetria totale dell'ambiente a disposizione.

Per D(T) si ha invero:

D(T) [prop] 1/Vt, P0

da cui:

6) [ D(T) = Kp 1/Vt P0 ]

sostituendo la (6) nella (5) si ricava che:

Qs = K" Kp 1/(Pi R^2) 1/Vt P0 P1

ovvero:

7) [ Qs = K3 1/(Pi R^2) 1/Vt P0 P1 ]

Dalla (7) si nota in particolare che se la potenza P1 che produce il flusso Fi(A) e' nulla, allora la quantita' di calore sottratta ai corpi e' anch'essa nulla. La cosa non e' proprio vera, ma l'effetto di "aria ferma" che leva assai poco calore anche a bassa temperatura rende bene l'idea.

Detta ancora h la altezza della colonna (cilindro) d'aria allora e' evidente che Vc = h Pi R^2, dove Vc e' il volume della colonna d'aria (intorno a un ipotetico tavolo circolare). Si ha allora che:

8) [ Qs = K3 h/(Vc Vt) P0 P1 ]

Ora e' necessario minimizzare la potenza totale per ottenere un certo effetto di raffreddamento Qs (calore sottratto). Si ha allora che il marchingegno in totale assorbe la potenza:

9) [ Ptot = P0 + P1 ]

Quadrando la (9) otteniamo l'effetto desiderato, infatti:

Ptot^2 = P0^2 + P1^2 + 2 P0 P1

Da cui sostituendo nella (8):

Ptot^2 = P0^2 + P1^2 + 2 Qs / ( K3 * h/(Vc Vt) )

ovvero, posto 2/K3 = K4:

10) [ Ptot^2 = P0^2 + P1^2 + K4 (Vc Vt)/h Qs ]

Nella (10) la minimizzazione di Ptot^2 in funzione di un dato Qs produce l'effetto desiderato. E' interessante notare che la potenza totale cresce al crescere di Vc e di Vt, ma decresce al crescere dell'altezza h della colonna. Ancora si nota che se Vc << 1, allora la potenza totale si riduce alla somma delle due potenze, con un notevole risparmio in termini del doppio prodotto che viene a mancare.


----------------------<FINE_TEORIA>------------------------

Opinioni in merito sono gradito.

Regards,

Francesco 8)

=====================================================================

Vorrei spendere due parole circa quanto scritto su una applicazione pratica per per il mondo dell'auto.

Ad oggi nel mondo dell'auto esiste un solo paradigma di raffreddamento dell'abitacolo che consiste nel modello "by diffusion". In questo modello l'abitacolo viene raffreddato moltissimo saturando ogni suo meandro con aria molto fredda. Per inciso questo puo' andare certamente bene per vetture di piccola e piccolissima volumetria (per intenderci quelle del segmento A e B), ma non va certamente bene per vetture del segmento che parte dal C in poi (oramai una vettura di segmento C e' lunga ben 4.30 metri). Per queste vetture, fermo restando la possibilita' di raffreddare secondo il paradigma in voga "by diffusion", dovrebbe certamente introdursi un nuovo modello, molto piu' sofisticato, ma anche parecchio piu' risparmioso e rispettoso dell'ambiente e cioe' il raffreddamento "by contact".

In questo modello, a seconda della pressione esercitata sui sedili, getti molto intensi di aria fresca verrebbero scaricati sul viso, sul torace e sulle gambe degli occupanti (solo per i sedili effettivamente occupati, a questo serve il sensore di pressione). L'aria fresca potrebbe venire potentemente scaricata dall'alto, da bocchette che si trovano incastonate nel tetto. Inoltre da tutta la superficie di rivestimento dei sedili stessi che risulterebbe porosa, uscirebbe aria abbastanza fresca, ma non gelida.

Io calcolo (molto ad occhio) che per una vettura di segmento D con due soli occupanti si possa risparmiare dal 30% al 50% rispetto al consumo per il raffreddamento secondo l'attuale paradigma "by diffusion".

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,

Francesco 8)))

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