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Time: Persona dell'anno


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«Per aver preso le redini dei media globali» Il personaggio del 2006? Voi navigatori. Il verdetto del settimanale Time che dedica la copertina a quanti «hanno contruibuito a far esplodere la democrazia digitale»

La «persona dell'anno»? Siete voi. Voi navigatori, secondo Time. Il settimanale, pubblicando in copertina un computer con uno specchio al posto dello schermo, ha scelto di incoronare per il 2006 «tutte le persone che hanno partecipato all'esplosione della democrazia digitale» usando Internet per diffondere parole, immagini e video, contribuendo al successo di siti come «YouTube» o «MySpace».

«Per aver preso le redini dei media globali, per aver fondato e aver dato forma alla nuova democrazia digitale, per aver lavorato gratis e aver battuto i professionisti al loro stesso gioco, la Persona dell'Anno 2006 di Time siete voi», scrive sulla rivista Lev Grossman. «Se voi scegliete un individuo dovete giustificare come questa persona ha influenzato milioni di altre persone - continua -. Ma scegliendo milioni di persone, come è accaduto quest'anno, non ci obbliga ad alcuna giustificazione».

LO SPECCHIO - Sulla copertina di Time, che sarà in edicola domani, spunta uno specchio «perché riflette letteralmente l'idea che voi, non noi, state trasformando l'era dell'informazione», afferma in un comunicato il redattore capo Richard Stengel.

BATTUTI - Gli utenti hanno dunque battuto per il titolo di Persona dell'Anno candidati di spicco, tra cui il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, il presidente cinese Hu Jintao, il leader nord coreano Kim Jong-il e James Baker, l'ex segretario di Stato Usa che ha guidato la commissione bipartitica denominata Gruppo di Studio sull'Iraq.

LUNGA TRADIZIONE - Il titolo di "Persona dell'Anno" del 2005 è andato al magnate dell'informatica Bill Gates, a sua moglie Melinda e al cantante rock Bono per l'iniziativa Good Samaritans. Time ha cominciato a indicare la sua «Persona dell'Anno» nel 1927, e la tradizione ha alimentato ogni anno varie ipotesi ma anche controversie, come quella del 1938, quando il personaggio dell'anno fu Adolf Hitler, o nel 1979, quando sulla copertina del settimanale comparve l'Ayatollah Khomeini. Grossman, che per Time scrive di tecnologia e recensisce libri, ha spiegato che i creatori e i consumatori dei siti Internet "user-generated" hanno mostrato l'esistenza di una comunità e di una collaborazione su una scala finora mai vista. «Si tratta dei molti che tolgono il potere ai pochi, dell'aiuto recipropco gratuito, di come ciò non solo cambierà il mondo, ma anche il modo in cui il mondo cambia».

I PROTAGONISTI - «Lo strumento che rende ciò possibile è il World Wide Web», scrive ancora il giornalista. «E' uno strumento per mettere insieme i piccoli contributi di milioni di persone, per renderli importanti». MySpace - acquistato dal gigante dei media News Corp l'anno scorso per 580 milioni di dollari - conta oltre 130 milioni di utenti nel mondo e registra circa 300.000 nuovi membri al giorno, mentre YouTube - comprato da Google il mese scorso per 1,65 miliardi di dollari - conta circa 100 milioni di pagine viste al giorno.

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