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E sotto l'albero: 335d


m2m

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I più attivi nella discussione

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Possiedo una 5 con active steering ed in effetti richiede un pochino di assuefazione.

Però a velocità autostradali nn è molto diretto quindi mi sembra strano che la colpa possa essere dell'active steering.

Io voto per guidatore della domenica.

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O anche gommatura ciofeca? Potrebbe essere? :?

Non so che dire: prima "del fulmine" dell'altro giorno ero quasi certo che il problema "non potesse che ricondursi agli RF".

Considerato che conosco lo sterzo e le qualità di guida bmw, non riuscivo ad accostarlo ad altro.

Non ho una risposta, e finchè non proverò di nuovo l'auto (al prox tagliando "ci riprovo") non credo di riuscire a trovarle.

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Guida pulita.

La bottiglietta sul cruscotto sta diventando la mia begnamina nel rilevare la qualità delle azioni impartite al mezzo; al punto che sto pensando di darle un nome, quasi fosse una "consigliere". Lasciamola la femminile, non guasta.

Il portabicchieri è ... quello che dice il nome, ovvero un supporto di altezza compatibile con un bicchiere di plastica, mentre una bottiglia rimane "fuori" per un buon 2/3 (appoggia solo 1/3). Ovvero i trasferimenti di carico ne influenzano la posizione/dondolio in maniera netta, vista la sua ampia possibilità d'escursione.

Ho raccolto un pò di considerazioni, che voglio consolidare ancora un attimo. Premessa importante: molte cose sono certamente "banali" per chi ha una certa capacità alla guida; dico subito che cercherò di non tenermele dentro, penso serviranno per partire da un contesto chiaro. Se volete, infierite tranquillamente con qualche "ma vah ?!!". In ogni caso, queste righe rimangono un diario di bordo, nel quale mi prendo la libertà di riportare quello che sento.

Una considerazione preliminare è: anticipare l'appoggio rispetto alla curva, rimanendo nella propria corsia, è già un'azione che permette di farsi trovare in corda con l'auto già stabilizzata.

Non serve che l'azione venga impartira in maniera brusca: avendo lo spazio per gestirla potrà essere effettuata con la giusta progressività, a vantaggio del confort e della pulizia di guida.

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Io uso l'iPod come accelerometro :)

Nel w-e mi sono fatto PD-GE-PD in gran parte a cruise control fra i 130 e i 160... a parte le solite bestemmie contro gli italiani, e il fomentare della mia voglia di espatrio (molto concreta ormai) ogni volta che metto piede in autostrada, con qualsiasi mezzo...

Ehm, dicevo, ho ripensato alle impressioni sul funzionamento dell'ACC postate da m2m, e ho concluso che in moltissime situazioni sarebbe stato una manna dal cielo per la tranquillità nella guida.

In un mucchio di momenti, con il CC inserito, ho pensato che se per un tratto si fosse regolato da sé sul traffico, sarebbe stato la perfezione.

Effettivamente, così com'è, il CC è una comodità, ma è anche uno strumento parecchio stupido :)

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Io uso l'iPod come accelerometro :)

Nel w-e mi sono fatto PD-GE-PD in gran parte a cruise control fra i 130 e i 160... a parte le solite bestemmie contro gli italiani, e il fomentare della mia voglia di espatrio (molto concreta ormai) ogni volta che metto piede in autostrada, con qualsiasi mezzo...

Ehm, dicevo, ho ripensato alle impressioni sul funzionamento dell'ACC postate da m2m, e ho concluso che in moltissime situazioni sarebbe stato una manna dal cielo per la tranquillità nella guida.

In un mucchio di momenti, con il CC inserito, ho pensato che se per un tratto si fosse regolato da sé sul traffico, sarebbe stato la perfezione.

Effettivamente, così com'è, il CC è una comodità, ma è anche uno strumento parecchio stupido :)

Ho realizzato (ma è una mia interpretazione) che l'apparente impossibilità di viaggiare con il cruise control senza l'opzione "active" (imposto velocità, ma il sensore non frena o accellera in base al rilievo di auto davanti a sè) è stata pensata in maniera diversa.

Se appoggio appena il piede sull'accelleratore, "l'active" rimane attivo (icona gialla compare e scompare) ma non "entra a gamba tesa": mantengo velocità, e con la nebbia continuo a "vedere virtualmente" le auto nascoste dalla nebbia un 5-6 secondi prima che riesca fisicamente ad intravederne gli stop.

Passate le auto, sollevo il piede e proseguo l'andatura automatica.

Migliorerà, ma è già un grande oggetto.

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Riporto esperienze vissute in Trentino, nel quale (oltre a sciare) ho specificatamente cercato i limiti del mio "giocattolino" su strade bianche (inteso come "imbiancate con 10 cm di neve", con pista da sci da entrambi i lati).

Il grip era a tratti labile: con gli scarponi da sci le persone dovevano stare attente in qualche passaggio per evitare sgambate alla fantozzi.

Il percorso non aveva molta pendenza, ma 4 curve molto divertenti, 2 delle quali abbastanza secche, con le quali prendere "la misura".

Ho iniziato tranquillamente, da "comune mortale": tutti i dispositivi accesi, sensibilità alla frenata prima che al grip in accellerazione/appoggio.

Gomme termiche Bridgestone 225/45 17".

Inutile dire che con i dispositivi accesi anche mia moglie viaggiava senza problemi, senza reazioni particolari, troppo facile (letteralmente il suo commento).

Presa in mano l'auto con l'obiettivo di passare al secondo livello, ho disattivato tutto.

Partire richiede un pò di sensibilità, è necessario giocare un pò con lo sterzo per contrastare inizi di pattinamento laterale, ma nulla di impegnativo.

Basta trattare il volante come prendereste le gambe della vostra ragazza: con ferma dolcezza.

Dosare l'accelleratore in modo da mantenere un filo gas anche quando si sente che le ruote patinano, mantenendo traiettoria giocando col volante, a volte cercando lo spostamento laterale in modo da spostare le gomme dalle tracce che già solcavano la strada.

Presa un minimo di velocità, la parola d'ordine è stata: prendere maggiore dimestichezza con la risposta al freno, con frequenti "frenatine" per recepire che tipo di grip avevano le gomme. Fornisce una buona dose di fiducia nel mezzo, ci ho speso praticamente un percorso completo (circa 3 km).

Per evitare rischi, la decellerazione era affidata in parte ai freni ed in parte al freno motore.

Meglio dimenticarsi del "D", troppo poco collaborativo sulle neve. Ma il "DS" è perfetto, com'è anche il sequenziale.

Con le termiche alla fine questo grande impegno non è stato necessario: il grip era garantito, in curva l'auto accennava una derapata laterale, ma non facevo in tempo a correggere che finiva subito: "poco divertente", a velocità media (30-40 km/h).

Il mio via/vai da un albergo all'altro, neve sotto le scarpe/gomme, è continuato tra le battute dei compagni di merende che partecipavano, volente o nolente, alle "mie paturnie".

Anche aumentando la velocità, con la giusta prudenza e testa, l'auto non si è mai rivelata davvero impegnativa.

Una curva in particolare, con angolo di curvatura che accennava un mezzo tornante intorno ad uno steccato di una casa, è diventata alla fine il vero banco di prova "alla rally": divertente davvero, sono sceso dall'auto con "la solita faccia" da bambino radioso.

Provando e riprovando, anche l'effetto pendolo riusciva abbastanza bene (non dovevo guardare la faccia della "mia" mentre mettevo in dubbio il mezzo che avrebbo dovuto portarci a casa ...), in qualche passaggio il posteriore tracciava una curva + ampia di altri, ma comunque entro la carreggiata; era praticamente costante invece l'inserimento del muso, a prova dell'ottima direzionalità disponibile anche sulla neve.

Prova finale: su un parcheggio di pullman, già provato a suo tempo, ma con un lato che Sabato sera aveva parecchia neve in + rispetto all'ultima prova; il parcheggio traccia un ovale allungato, con al centro una piccola staccionata (il pullman ci gira intorno per raccogliere gli sciatori): nulla di + divertente girarci intorno, accennando una derapata continua, con l'auto ben in appoggio, giocando con il gas "a tratti", dando e togliendo trazione in modo da modulare la spinta in funzione della posizione dell'auto rispetto all'ovale.

Credetemi se dico che mi sono divertito come un pazzo.

Giudizio critico, nelle condizioni indicate (termiche, neve battuta ma abbastanza "solcata", pendenza non troppo accentuata, percorso abbastanza tortuoso): nessun problema, nè per chi semplicemente vuole recarsi al proprio albergo nè per chi vuole divertirsi nello sfruttare la propria TP.

La prox volta proveremo una strada in salita, con tornanti, ma dobbiamo starci attenti: è una strada a traffico limitato ed e Capodanno mi sono guadagnato un bel 46 € di multa dalla forestale (... ehm ... bravi bambini ...).

Ma li investo volentieri (i soldi della multa, non la forestale) ...

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Guida pulita.

Appoggiare una bottiglietta d'acqua nei portabicchieri dell'auto mi ha insegnato, con un certo stupore, davvero molto.

E "la capacità" acquisita è particolarmente utile quando si vuol viaggiare veloce e si ha a bordo passeggeri che, per vari motivi, potrebbero non gradire un'andatura garibaldina.

L'effetto cercato è semplice: cercare di percorrere le curve, gestire i transitori ed i riallineamento nel modo + "soft" possibile, mantenendo comunque una buona/ottima velocità.

La cosa funziona molto bene in autostrada, anche tortuosa (mia prediletta Serravalle) e su statali/provinciali; stressante in città, meglio non guardarla.

In curva per normale fisica dei fluidi il piano dell'acqua si inclina verso il centro della curva (lato + basso del livello dell'acqua verso il centro-curva).

Il gioco è cercare d impostare la percorrenza e lo spostamento di peso dell'auto in modo da inclinare il meno possibile l'acqua.

E si scopre che per avere risultati degni di nota non è necessario spendere un patrimonio in pedaggi autostradali: la stessa curva, con questo riferimento oggettivo, può essere percorsa in un modo decisamente + comodo; l'azione è abbastanza intuitiva.

Inizialmente meglio non esagerare con la velocità: l'attenzione da dedicare al livello dell'acqua distoglie dalla guida istanti preziosi, ma gradualmente si arriva a tenere sotto controllo l'inclinazione dell'acqua con la coda dell'occhio.

Alla fine, penso di essere migliorato parecchio, se non altro divertendomi nello studio della ... fisica applicata.

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Sono d'accordo: e sono convinto -anche perché la fisica dice lo stesso- che la migliore guida confortevole usa praticamente le medesime traiettorie della guida sportiva veloce; l'unica cosa che cambia è la velocità.

Il trucco in entrambi i casi è di minimizzare i bruschi transitori, i picchi di accelerazione trasversale.

Non è un caso che mia nonna, persona eccessivamente sensibile al mal d'auto sui Giovi, non abbia problemi quando sono io a guidare... semplicemente per il fatto che, pur a velocità ridotta (ma non troppo), uso le esatte traiettorie che userei se stessi guidando per "fare i tempi". Quindi curve tagliate al punto di corda, riallineamenti tranquilli, inserimenti in curva decisi ma progressivi...

Alla fine sabato ero più veloce del traffico che incontravo, ma la nonnina non si è lamentata delle curve... cosa che ha dell'incredibile!

Certo bisogna dimenticarsi del concetto di "corsia", ma su un'autostrada dove il traffico medio è di un'auto per km, e quell'auto è la mia... :lol:

Controllare e minimizzare le accelerazioni trasversali (ma non solo) secondo me è la misura tangibile della guida più efficente. E dimostra che la guida del tamarro extraurbano, con partenze strappaasfalto, virate secchissime e inchiodate da paura, è non solo tutta fuffa, ma anche perfettamente controproducente, inutilmente stressante per la meccanica e a tratti anche pericolosa :?

Per migliorare il comfort non è fondamentale ridurre la velocità ai minimi termini, perché se comunque si continua a sballottare la macchina... alla fine il problema è sempre lì.

Quindi non solo controllare le accelerazioni, ma anche conoscere bene le reazioni del mezzo, per assecondarne gli inserimenti e i ritorni elastici delle sospensioni.

Non avendo spazio per una bottiglia in bella evidenza, io tengo l'iPod nella Y e l'antenna del TomTom nell'A6: più che darmi un'indicazione continua, mi danno l'idea del valore limite oltre cui cominciano a muoversi :D e in più l'informazione è sonora e non visiva :D :D :D

Penso anche al fatto che da quando ho cominciato a guidare, la roba in macchina ha smesso di volare continuamente da un lato all'altro, eppure sono molto più veloce... ;)

PS: torno a ribadire, come ogni volta che la faccio, che la Serravalle è una delle strade più belle al mondo, sicuramente la più divertente che io conosca ;)

There's no replacement for displacement.

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