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E sotto l'albero: 335d


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Intanto ti rinnovo i complimenti sia x la car, sia x le tue considerazioni sempre molto ben leggibili :wink:

Hai mai provato a fare qlc curvetta sotto l'acqua senza controlli inseriti?? Come reagisce la macchina su fondi piuttosto scivolosi, soprattutto senza aiutini vari???

BMW for ever........i cavalli non bastano MAI!!!!!!

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Intanto ti rinnovo i complimenti sia x la car, sia x le tue considerazioni sempre molto ben leggibili :wink:

Hai mai provato a fare qlc curvetta sotto l'acqua senza controlli inseriti?? Come reagisce la macchina su fondi piuttosto scivolosi, soprattutto senza aiutini vari???

Sinceramente non ancora.

Oggettivamente a volte il DSC lampeggia, segno che fa il suo lavoro, mi riservo di provare.

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Un'altra esperienza davvero piacevole: la Cisa, via statale 62, direzione La Spezia.

Me l'ha indicata un amico appassionato motociclista, descrivendomela come una delle strade migliori. E da oggi mi affianco anch'io agli estimatori.

Intanto la lunghezza: 30 km di curve medie, godute poi con la splendida giornata odierna, con sole, colori e sfumature naturali che davvero mi hanno riempito gli occhi.

Sedetevi comodi, ho parecchio da riportare.

Il tour parte dall'auto-grill di Fiorenzuola: kit dell'test-driver empirico (bottiglietta d'acqua), caffè, bagno. Reset del trip di viaggio. Dimentico drammaticamente di fare benzina, preso dai preparativi.

Arrivo alla Cisa e la imbocco, esco a Fornovo e rientrerò poi ad Aulla. Prendo la ss62, direzione passo della Cisa.

Giornata stupenda: già la Cisa in autostrada prometteva bene, ma le colline multi-colore a perdita d'occhio sono uno spettacolo.

Tralascio camion & fiorino che inizialmente mi hanno fatto un pò da tappo, inizio a salire, non prima di aver disattivato il primo livello di DTC.

L'amico motociclista mi aveva avvertito in maniera molto chiara, all'inizio della ss62, della presenza di 3-4 tornanti ad ampio angolo di curvatura, ottimali secondo lui per scaldare le gomme. Che puntualmente riconosco ed utilizzo allo scopo.

Il fatto di aver disattivato il DTC non cambia molto la resa, fa fischiare le gomme quel tanto che basta per dare un pò di soddisfazione ma senza compromettere l'equilibrio complessivo, che rimane ottimo.

Metto in sequenziale, che non lascerò + per il resto del viaggio.

Inizia una cavalcata ininterrotta di curve, controcurve, zig-zag continui, leggeri allunghi ... strada deserta.

Dopo qualche curva secca e conseguente effetto pendolo della bottiglietta, la infilo a lato del sedile e me la dimentico.

Sento il motore che sale di giri velocemente, con una spinta che sembra volermi far saltare dal primo curvone.

Le gomme iniziano a rendere bene: inizialmente mi danno qualche pensiero per il grip in entrata in curva, in appoggio & frenata, ma poi gradualmente si equilibrano e mi permettono di abusare della mia buona stella. Nessun problema invece in uscita: accompagno il posteriore verso un limite di tenuta sempre molto percepibile, che si controlla + che si subisce.

La strada è abbastanza aperta e la vista spazia sulle colline circostanti.

Intorno un panorama dal verde intenso, a tratti molto scuro, con spruzzate di colore di fiori precoci. Mi sono fermato subito dopo un colpo di adrenalina (un TIR in senso opposto che giustamente, secondo lui, avendo a disposizione una strada a due corsia ha pensato bene di utilizzare anche gran parte della mia durante una curva ... un saluto al simpatico camionista che mi ha permesso un check-up gratuito delle coronarie) e mi sono riempito gli occhi.

A tratti una caratteristica degli "urbanisti" della zona: all'inizio di un curvone, esattamente al punto di staccata, il guard-rail ... manca. Come dire "se vai lungo ... almeno non mi rovini il guard-rail" ... impenetrabile la logica.

L'asfalto è veramente ben tenuto (non sarà così sino alla fine però) e passo da una "corda" all'altra senza preoccupazioni. In moltissimi punti l'effetto parabolica dà davvero sicurezza e rende la percorrenza della curva molto piacevole, quasi "race". Dopo credo 10 km di toboga inizio ad essere un pò stanco, non sono ancora al passo, non me l'aspettavo così lungo.

Sfrutto solo la 2a e la 3a, difficile arrivare alla 4a: prendo l'abitudine di provare la scalata una prima volta con un buon anticipo rispetto alla curva, per avere il tempo eventualmente di riprovarci sotto curva ed a decellerazione mirata con il freno, nel caso lo step non mi permetta la scalata per fuorigiri. Continuando a non apprezzare la mancanza di un segnale d questo scenario, l'approccio è sufficiente per arrivare sempre in staccata con la giusta marcia e velocità.

Non ho avuto problemi d trazione: il minore supporto dell'elettronica è facilmente dimenticato dalla possibilità di sentire meglio l'auto, al punto che inizio a giocare con i transitori per impostare le curve che seguono.

Il motore è uno spettacolo: ruggisce sommesso, sembra sempre che per quanto cerco di sfruttarlo, riesca appena a solleticargli l'ombelico. Sale, scende, rimane sù di giri. Mah ... cosa volere di + ?

Inizio a fare attenzione alle posizioni delle mani sul volante, che con l'andatura e le curve medie alternate costantemente da tornantini rappresentano il vero vincolo alla mia capacità di far viaggiare fluida l'auto. In particolare, cerco d non trovarmi mai con entrambe le mani "in movimento" sulla corona, solo 1 per volta, ma la frequenza delle curve non sempre rende facile applicare la teoria.

Anticipo la posizione delle mani, es. in rettilineo avvicinandomi ad una curva a dx, posizionando la mano sx alle h 6, con il pollice sul lato dx della razza centrale, e la mano dx alle h 1-2, in modo che possa affrontare anche curve al limite del tornante senza spostare la mani. Con un pò di pratica la cosa riesce e funziona. Nelle guida veloce il volante torna bene, cosa che non succede invece in città (altro punto in wish-list).

I paddles sono un ausilio perfetto; rimane la richiesta a BMW di ingrandire la parte posteriore al volante, che si "cerca" sempre un pò troppo con le dita, soprattutto ... guidando davvero. Sono un pò dibattuto su quale soluzione sia meglio: paddles solidali al volante o solidali al piantone ? Se fosse valida quest'ultima, devono essere necessariamente molto ampi.

Arrivo finalmente al passo, ma non prima di rendermi conto della dimenticanza di cui sopra: ero in riserva, 60 km di autonomia. Inizialmente non ci ho fatto troppo caso ... "al prossimo borgo c sarà pur un distributore ...": aumentati i km percorsi e diminuiti i km di autonomia sino ai 30, ho iniziato a farmi prendere da qualche preoccupazione, ed ho alleggerito il passo quel tanto che bastava per riportarmi a 45 km d autonomia ... ma di benzinai nemmeno l'ombra.

Supero il passo, sempre con il grillo parlante che mi martellava "non rimanere a piedi", la strada ed il panorama cambiano: in discesa, l'asfalto abbastanza disassato, a tratti pieno d buchi, che sento con colpi secchi sui cerchi ed allo sterzo, a tratti facendomi sobbalzare e scarrocciare come non vorrei: nessun problema, ma qualche curva l'ho dovuta correggere con decisione. Lo sterzo rimane un riferimento personale: trattandolo male sembra acquisire precisione e risposta.

Cambia la natura intorno a me: la vallata che ho davanti viene nascosta alla vista da una vegetazione a tratti fitta, che con il sole di oggi invitava a godersi il verde ... e ad economizzare la benzina ...

Scendo comunque abbastanza spedito, la strada si fa più larga, le curve più morbide, a tratti con zig-zag fitti ed in piano, che spingono ad sacrificare l'impostazione della curva + vicina a beneficio di quella successiva.

Arrivo a Pontremoli, distributori ancora zero, chiedo ad una ragazza che sembra uscire da un ospedale: ho le orecchie ovattate come quando risalgo da un'immersione. Sono a quota 25 km d autonomia, ed il grillo ormai sta dando i numeri. Sto già pensando a che scusa inventare con chi mi aspetta ...

Fortunatamente subito dopo la curva un meccanico/distributore, e mi rilasso del tutto.

Mentre faccio benzina e cerco di riassestare gambe, mani, orecchie e testa, dò un'occhiata alla media del consumo: 10.7 l/100 km.

Il meccanico, mani giallognole da pasta abrasiva, inizia a fare domande, e lì 10 minuti buoni di scambi "ma ha il differenziale e tutto il resto ?": e già qui, alla prima domanda, rischio il 18. "No, purtroppo no, è l'unica pecca che ...", "ma come ? Ce l'aveva di serie la mia vecchia 75 blablabla ...", ... ci salutiamo come vicini d casa, e riparto.

Mi dicono che tornando da La Spezia verso Parma, ovvero facendo in discesa il tratto che ho fatto in salita, è probabilmente ancora più divertente. Ci credo, se non altro per la differenza di asfalto.

Tirando le somme: evito nuovi elogi, se fate questa strada fate prima il pieno, se volete godervela con la famiglia portatevi dei sacchetti, se volete godervela da soli preparatevi ad un'oretta e più di soddisfazioni vere. La Serravalle passa al 2o gradino del podio, nella mia personale classifica delle top.

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Complimenti! I freni hanno retto bene?

Ah, sapevo che mi dimenticavo qualcosa: i freni hanno retto molto bene.

Gioco ormai permanentemente a frazionare la frenata, anche quando non serve.

Stamattina mi sembrava di essere con la console in mano, + che su una macchina vera ...

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