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valore legale della laurea


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A mio parere il problema non è tanto il foglio di carta.

Quanto la qualità di alcuni (per così dire) Atenei.

E in particolare mi riferisco alle pseudo-università e agli pseudo-istituti privati nati sotto il ministero Moratti.

Notizia di questi giorni l'Università del Cepu.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/12_Dicembre/31/lauree.shtml

Aggiungo che, da quanto visto come studente, amico di attuali studenti e ex lavoratore nel mondo universitario, il 3+2 si sta rivelando un disastro.

I corsi di 5 anni vengono spesso ritagliati e mescolati per farli stare quasi tutti nel triennio.

Col risultato di avere:

- dei corsi che non formano, ma semplicemente elencano nozioni per poi testarne l'assimilazione in tempo reale

- esami rimescolati tanto che spesso un corso prende per consolidate nozioni che appartengono ad altri corsi svolti contemporaneamente o che vengono svolti successivamente

- propedeuticità (cioè la necessità di avere fatto certi esami di base prima di fare quelli di approfondimento) quasi ovunque cancellate

- corsi triennali che sfornano qualcosa di simile a dei periti

- esami che non insegnano il metodo e gli schemi di ragionamento o di azione, ma solo i concetti o gli esempi.

Unico suo risultato "positivo" è stato tagliare drasticamente il tempo in cui si ottiene la Laurea.

Solo che nessuno dice che questo viene fatto artificialmente.

Gli atenei prendono più soldi se sfornano più laureati e più in fretta. Non conta qualità o preparazione però, solo i numeri.

Ed ecco così, ad esempio, le università che da quest'anno hanno quasi tutte eliminato automaticamente le regole che definivano gli studenti fuoricorso: tutti gli studenti sono "regolari" e "in corso", indipendentemente da quali o quanti esami riescano a fare, dal fatto di seguire regolarmente lezioni e relativi esami.

In pratica i fuoricorso ci sono ancora, ma non lo si dice più.

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A mio parere il problema non è tanto il foglio di carta.

Quanto la qualità di alcuni (per così dire) Atenei.

E in particolare mi riferisco alle pseudo-università e agli pseudo-istituti privati nati sotto il ministero Moratti.

Notizia di questi giorni l'Università del Cepu.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/12_Dicembre/31/lauree.shtml

Aggiungo che, da quanto visto come studente, amico di attuali studenti e ex lavoratore nel mondo universitario, il 3+2 si sta rivelando un disastro.

I corsi di 5 anni vengono spesso ritagliati e mescolati per farli stare quasi tutti nel triennio.

Col risultato di avere:

- dei corsi che non formano, ma semplicemente elencano nozioni per poi testarne l'assimilazione in tempo reale

- esami rimescolati tanto che spesso un corso prende per consolidate nozioni che appartengono ad altri corsi svolti contemporaneamente o che vengono svolti successivamente

- propedeuticità (cioè la necessità di avere fatto certi esami di base prima di fare quelli di approfondimento) quasi ovunque cancellate

- corsi triennali che sfornano qualcosa di simile a dei periti

- esami che non insegnano il metodo e gli schemi di ragionamento o di azione, ma solo i concetti o gli esempi.

Unico suo risultato "positivo" è stato tagliare drasticamente il tempo in cui si ottiene la Laurea.

Solo che nessuno dice che questo viene fatto artificialmente.

Gli atenei prendono più soldi se sfornano più laureati e più in fretta. Non conta qualità o preparazione però, solo i numeri.

Ed ecco così, ad esempio, le università che da quest'anno hanno quasi tutte eliminato automaticamente le regole che definivano gli studenti fuoricorso: tutti gli studenti sono "regolari" e "in corso", indipendentemente da quali o quanti esami riescano a fare, dal fatto di seguire regolarmente lezioni e relativi esami.

In pratica i fuoricorso ci sono ancora, ma non lo si dice più.

Concordo pienamente.

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  • 2 settimane fa...
A mio parere il problema non è tanto il foglio di carta.

Quanto la qualità di alcuni (per così dire) Atenei.

E in particolare mi riferisco alle pseudo-università e agli pseudo-istituti privati nati sotto il ministero Moratti.

Notizia di questi giorni l'Università del Cepu.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/12_Dicembre/31/lauree.shtml

Aggiungo che, da quanto visto come studente, amico di attuali studenti e ex lavoratore nel mondo universitario, il 3+2 si sta rivelando un disastro.

I corsi di 5 anni vengono spesso ritagliati e mescolati per farli stare quasi tutti nel triennio.

Col risultato di avere:

- dei corsi che non formano, ma semplicemente elencano nozioni per poi testarne l'assimilazione in tempo reale

- esami rimescolati tanto che spesso un corso prende per consolidate nozioni che appartengono ad altri corsi svolti contemporaneamente o che vengono svolti successivamente

- propedeuticità (cioè la necessità di avere fatto certi esami di base prima di fare quelli di approfondimento) quasi ovunque cancellate

- corsi triennali che sfornano qualcosa di simile a dei periti

- esami che non insegnano il metodo e gli schemi di ragionamento o di azione, ma solo i concetti o gli esempi.

Unico suo risultato "positivo" è stato tagliare drasticamente il tempo in cui si ottiene la Laurea.

Solo che nessuno dice che questo viene fatto artificialmente.

Gli atenei prendono più soldi se sfornano più laureati e più in fretta. Non conta qualità o preparazione però, solo i numeri.

Ed ecco così, ad esempio, le università che da quest'anno hanno quasi tutte eliminato automaticamente le regole che definivano gli studenti fuoricorso: tutti gli studenti sono "regolari" e "in corso", indipendentemente da quali o quanti esami riescano a fare, dal fatto di seguire regolarmente lezioni e relativi esami.

In pratica i fuoricorso ci sono ancora, ma non lo si dice più.

Su certe cose hai ragione su certe non sento di poterti condividere

Le lauree triennali sono veramente delle cagate..e io posso portare l'esempio di ingegneria.

hanno tagliato e compresso moltissimi esami e sopratutto aumentato di molto il numero di esami per semestre o anno accademico.O sono tutti geni oppure è davvero dura fare 9/10 esami all'anno ad ingegneria

Ora però alcuni esami sono comprimibili altri (come quello di disegno industriale o elettrotecnica) non lo sono,il programma è già al minimo,il professore va a raffica e in 2/3 mesi ti ritrovi da fare quello che i colleghi passati facevano in + mesi e ovviamente fatto meglio,con + calma e approfondimento.

Vero anche che molto spesso gli esami sono messi alla rinfusa,alcune volte i programmi coincidono ma un argomento un docente lo fa in un modo,l'altro e alla fine chi non ci capisce una mazza sono sempre i docenti.

Gli esami alla fine non danno un granchè in mano,se non un gran numero di nozioni imparate a memoria che dimentichi 2 giorni dopo l'esame

A parma le propedeuticità obbligatorie ci sono ancora...potrebbero essere di + a mio parere ma ce ne sono 4 e nemmeno troppo sbagliate

Infine i fuori corso...ci sono eccome,da me ci si iscrive al 1°,2°,3° anno e poi si inizia con la dicitura "fuori corso"

 

花は桜木人は武士

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Un' offesa a chi studia seriamente... :roll:

Ce ne sono di lauree facili....anche negli atenei seri

Purtroppo un altra conseguenza delle triennali è stata l'attivazione di numerosissimi corsi molto simili ai corsi veri e propri di passato

Ci ritroviamo con moltissimi "dottori" in centre "scienze" che alla fine si danno una laurea ma che nel mondo del lavoro servono a poco/niente

 

花は桜木人は武士

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Ce ne sono di lauree facili....anche negli atenei seri

Purtroppo un altra conseguenza delle triennali è stata l'attivazione di numerosissimi corsi molto simili ai corsi veri e propri di passato

Ci ritroviamo con moltissimi "dottori" in centre "scienze" che alla fine si danno una laurea ma che nel mondo del lavoro servono a poco/niente

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Ora però alcuni esami sono comprimibili altri (come quello di disegno industriale o elettrotecnica) non lo sono,il programma è già al minimo,il professore va a raffica e in 2/3 mesi ti ritrovi da fare quello che i colleghi passati facevano in + mesi e ovviamente fatto meglio,con + calma e approfondimento.

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