per chi vuole andare in america

[luc@]

è in inglese e purtroppo non lo conosco, ma se mi fai un breve sunto lo leggo volentieri.

http://arstechnica.com/news.ars/post/20070101-8525.html

[Parlando dell'articolo del Telegraph]L'articolo include anche questa dichiarazione:

Usando una carta di credito per prenotare un volo, i passeggeri vedrebbero le transazioni sulla carta analizzate dalle autorità americane. Fornendo inoltre un indirizzo email alle compagnie aeree potrebbero essere lette email ricevute e inviate da quell'account.

Chiunque abbia letto ArsTechnica a partire dal 1998 conosce sicuramente il fatto che abbia criticato la crescente ostilità del governo Americano nei confronti della privacy e delle libertà civili, ed è certo che la richiesta di questi dati per i viaggiatori stranieri è "pericolosa". Ma un'analisi delle fonti della storia del Telegraph, rivela che l'affermazione citata sopra (quella in corsivo) riguardante l'intercettazione delle email e delle transazioni della carta di credito è soltanto un "sensazionalismo isterico" del tipo che danneggia gli sforzi legittimi di chi è preoccupato per l'invasività della sicurezza politica degli US. In sostanza, la notizia è certamente fastidiosa, ma le affermazioni più aggressive del Telegraph sono solo stronzate.

Dovrebbe esssere una traduzione abbastanza fedele.

[ludico]

Dai, Ludico.....hai parlato di STATO DI POLIZIA per la faccenda impronte (che ti ho smontato in un secondo)...

Sbagli se pensi che prendere le impronte sia togliere libertà A PRESCINDERE

il tuo topic era pieno di livore politico dall'inizio...è inutile che ti incazzi....

(politico intendo antiamaricano....)

io non mi incazzo, nè quando ti permetti di darmi del ridicolo o dell'antiamericano (cosa sarei? comunista? islamico?). Vedo solo una serie di dati, se l'America tratta in un determinato modo i turisti europei (impronte digitali dopo aver frugato nella loro vita privata tramite mail e carte di credito) io mi ritengo preoccupato, se tu dall'alto della tua persona sostieni invece che è un grande passo della libertà non è che mi fida così tanto visto come giudichi superficialmente la mia persona.

[ludico]

http://arstechnica.com/news.ars/post/20070101-8525.html

Dovrebbe esssere una traduzione abbastanza fedele.

sicuramente l'articolo che mi hai riportato mi rincuora molto di più degli urticanti giudizi di matteo sulla mia persona

[Matteo B.]

io non mi incazzo, nè quando ti permetti di darmi del ridicolo o dell'antiamericano (cosa sarei? comunista? islamico?). Vedo solo una serie di dati, se l'America tratta in un determinato modo i turisti europei (impronte digitali dopo aver frugato nella loro vita privata tramite mail e carte di credito) io mi ritengo preoccupato, se tu dall'alto della tua persona sostieni invece che è un grande passo della libertà non è che mi fida così tanto visto come giudichi superficialmente la mia persona.

L'anti americanismo è un sentimento TRASVERSALE - e IN PARTE anche giustificato- in ogni parte del mondo...(a me pure un pò mi stanno...sui...)..sei tu che lo riduce a comunismo e islam (vedi ? )

Poi io avevo risposto su una parte (invero OT) su una ipotetica legge su impronte digitali obbligatorie in Italia....

Per quanto riguarda gli USA?

ti informano prima....se non ti va stai a casa tua e fine...risolto il problema.....

[Regazzoni]

Dai, Ludico.....hai parlato di STATO DI POLIZIA per la faccenda impronte (che ti ho smontato in un secondo)...

Sbagli se pensi che prendere le impronte sia togliere libertà A PRESCINDERE

il tuo topic era pieno di livore politico dall'inizio...è inutile che ti incazzi....

(politico intendo antiamaricano....)

Lo schedamento generale porta sempre verso un maggiore "stato di polizia".

Trovo poco serio rispondere a ludico sempre e solo con il muro contro muro e con le punzecchiature.

Per poi quasi prenderlo in giro perchè si è animato.

Continuando con l'argomento specifico...

Schedare le impronte digitali di tutta la popolazione è molto diverso dallo schedare le fotografie.

Una fotografia non permette da sola l'identificazione legale, mentre le impronte digitali si.

Una fotografia non è un dato "univoco", mentre le impronte digitali lo sono.

Una fotografia rispecchia un dato pubblico (l'aspetto del volto), mentre le impronte digitali sono un dato personale e sensibile.

Ho molte più remore a schedare l'intera popolazione con elementi di riconoscibilità univoca.

Nel caso degli USA, sarei molto in disaccordo con lo schedare coloro che non sono soggetti alla tua cittadinanza, ma solo dei viaggiatori o dei turisti.

Si tratta di una prevaricazione di libertà personali e di abuso dei poteri di uno stato verso il esto del mondo.

[ludico]

L'anti americanismo è un sentimento TRASVERSALE - e IN PARTE anche giustificato- in ogni parte del mondo...(a me pure un pò mi stanno...sui...)..sei tu che lo riduce a comunismo e islam (vedi ? )

Poi io avevo risposto su una parte (invero OT) su una ipotetica legge su impronte digitali obbligatorie in Italia....

Per quanto riguarda gli USA?

ti informano prima....se non ti va stai a casa tua e fine...risolto il problema.....

bisognerebbe evitare di dire al proprio interlucotore cosa egli sarebbe o non sarebbe per delegittimarlo. Non sono gli americani che ti informano prima, ma la stampa inglese, ricordati che (al contrario di quanto hai sostenuto prima) è l'inghilterra con l'europa del nord il faro guida della democrazia mondiale, non l'america. Stato di polizia? in america c'è da quando c'è il patriot act, ti consiglio di informarti su cosa sia se sei intenzionato a recarti negli usa.

[luc@]

Non avendo niente da nascondere, e molto probabilmente essendo un illuso, continuo a non capire cosa ci sia di male a schedare le mie impronte.

[Matteo B.]

Lo schedamento generale porta sempre verso un maggiore "stato di polizia".

Trovo poco serio rispondere a ludico sempre e solo con il muro contro muro e con le punzecchiature.

Per poi quasi prenderlo in giro perchè si è animato.

Continuando con l'argomento specifico...

Schedare le impronte digitali di tutta la popolazione è molto diverso dallo schedare le fotografie.

Una fotografia non permette da sola l'identificazione legale, mentre le impronte digitali si.

Una fotografia non è un dato "univoco", mentre le impronte digitali lo sono.

Una fotografia rispecchia un dato pubblico (l'aspetto del volto), mentre le impronte digitali sono un dato personale e sensibile.

Ho molte più remore a schedare l'intera popolazione con elementi di riconoscibilità univoca.

Nel caso degli USA, sarei molto in disaccordo con lo schedare coloro che non sono soggetti alla tua cittadinanza, ma solo dei viaggiatori o dei turisti.

Si tratta di una prevaricazione di libertà personali e di abuso dei poteri di uno stato verso il esto del mondo.

allora 300 anni fa c'era più libertà di ora ( magari è veramente così)

la foto E' UN DATO PERSONALE e con le nuove tecnologie UNIVOCO...(anche se fai la plastica)

PUBBLICO? dillo alle donne col BURQA......

le impronte digitali le prendono anche in comune....è inutile girarci intorno

l'istituto della carta di identità è già di per sè un'abuso delle libertà personali (vi ricordo che in Giappone e in GB la carta di identità NON ESISTE)

detto questo....avete ragione.........

[ludico]

Non avendo niente da nascondere, e molto probabilmente essendo un illuso, continuo a non capire cosa ci sia di male a schedare le mie impronte.

[luc@]

Scusate, mi dimentico sempre che questo è un thread sugli USA: io comunque parlo dell'italia.