Alfa Romeo Nuova Seg.E - Prj.941 (Riassunto Aggiornato a Pag.1)

[VuOtto]

a primo colpo d'occhio, dietro mi è sembrata la camaro, pensa te. E pi lo spoilerino post tipo Z4 coupé è poco, pochissimo Alfa IMHO.

[Tommitel]

Speriamo sia come l'interpretazione di 4R.

La 169 deve essere un giusto compromesso tra classicità e originalità.

Una vettura troppo originale rischia di non essere capita dal pubblico e venire snobbata.

..............e comunque è stato abbondantemente dimostrato che sopra una certa soglia di prezzo/categoria l'originalità non è vista di buon occhio.

[madbob]

Le interpretazioni di 4ruote sono completamente inventate e quindi lasciano il tempo che trovano; è chiaro che si devono proporre con un design di grido, quindi andranno sul concetto inaugurato dalla Mercedes CLS, quindi una berlina più filante.

Quindi o sullo stile Iosis:

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Quindi con lunotto spivente con coda tronca (anche se pensa che si accordi meglio con lo stile e la storia Maserati), oppure sullo stile Jagua c-XF:

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nella quale il lunotto è si spiovente come dai nuovi dettami stilistici, ma la linea del lunotto non finisce col raccordarsi, ma c'è proprio la coda.

Quell oche mi fa più specie è la tiratura "limitata"; che diavolo intedono per limitata? Perchè già Thesis e 169 (a parte il discorso insuccesso) erano state programmate per una tiratura non di certo elevata (40/50.000 unità massimo all'anno, con un BEP per Thesis di 25.000), quì cosa intednono, 5.000 unità all'anno? 8.000? Per me no navrebbe senso, l'Alfa è un marchio dai medi/grandi numeri, non di certo di nicchia. Quella lasciatela a Maserati; così come il prezzo, 4ruote ipotizza 70.000 Euro ... questo dovrebbe essere il prezzo della versione top, mossa dal V8, non di certo della base.

[Stefano73]

Quell oche mi fa più specie è la tiratura "limitata"; che diavolo intedono per limitata? Perchè già Thesis e 169 (a parte il discorso insuccesso) erano state programmate per una tiratura non di certo elevata (40/50.000 unità massimo all'anno, con un BEP per Thesis di 25.000), quì cosa intednono, 5.000 unità all'anno? 8.000? Per me no navrebbe senso, l'Alfa è un marchio dai medi/grandi numeri, non di certo di nicchia. .

Ormai alfa su auto sopra i 50.000 è diventato un marchio di nicchia........direi massimo 20-25.000 l'anno di 169 con usa e cina....senza usa e cina in effetti ancora meno.

[madbob]

Ormai alfa su auto sopra i 50.000 è diventato un marchio di nicchia........direi massimo 20-25.000 l'anno di 169 con usa e cina....senza usa e cina in effetti ancora meno.

Se stai sotto le 20.000 sei fuori mercato, a quel punto tanto vale appaltare la vettura i "multi assemblaggio", altrimenti devi uscire con prezzi folli ,stile Maserati.

Proporre un modello significa anche andare a cercarsi i clienti; chiaro che se ne possono uscire con una Ta che pesa 2 tonnellate e mezza, non ne vendono nemmeno 10.000.

Se fanno una TP (senza transaxle, non serve esagerare), con anche la TI, automatico e sequenziale abbiabile ad ogni motore e tramissione, gamma di motori adeguata, peso adeguato, dimensioni entro i 4,9 metri, col design Alfa (l'ultimo dei problemi, le Alfa, in generale, son sempre belle auto), allora puoi vendere. Certo, la concorrenza è spietata, allora devi essere aggressivo.

Ma fare i piccoli numeri ha poco senso, se questa è la strategia Alfa, non vanno da nessuna parte.

[Stefano73]

Ma fare i piccoli numeri ha poco senso, se questa è la strategia Alfa, non vanno da nessuna parte.

Fare "piccoli numeri" in rapporto alle categorie mi pare sia in generale la strategia di marchionne.

[madbob]

Fare "piccoli numeri" in rapporto alle categorie mi pare sia in generale la strategia di marchionne.

Beh, fare piccoli numeri "son capaci" tutti; a quel punto sarebbe stato un successone pure la 166.

I piccoli numeri vanno bene sulle auto di nicchia, una duetto, un Cayman fighter, ma non su modelli di "uso e consumo comune"; anche perchè, l'85% di Serie 5, Audi A6 e Classe E, son aziendali, quindi è lì che bisogna puntare; se alzi il tiro, rimani fuori dalla grossa fetta di mercato.

Cmq è una filosofia di pensiero che non condivido.

[<angel84>]

Beh, fare piccoli numeri "son capaci" tutti; a quel punto sarebbe stato un successone pure la 166.

I piccoli numeri vanno bene sulle auto di nicchia, una duetto, un Cayman fighter, ma non su modelli di "uso e consumo comune"; anche perchè, l'85% di Serie 5, Audi A6 e Classe E, son aziendali, quindi è lì che bisogna puntare; se alzi il tiro, rimani fuori dalla grossa fetta di mercato.

Cmq è una filosofia di pensiero che non condivido.

L'importante per Marchionne è che i prodotti siano remunerativi. Visto che è per ora per Alfa è impensabile sottrarre facilmente clienti ai tedeschi e raggiungere numeri analoghi, una possibile strategia e quella di lavorare il più possibile sui margini e controllare i costi di sviluppo e produzione in funzione di numeri realistici (magari anche pessimistici) e non ottimistici come faceva la passata dirigenza con i risultati che conosciamo (166 e Thesis nello specifico).

E' ovvio che per avere margini elevati bisogna avere prodotti capaci di portare il cliente a spendere, il tutto contenendo i costi. Non è una impresa facile ma è alla portata del gruppo se si lavorerà in modo adeguato.

[madbob]

L'importante per Marchionne è che i prodotti siano remunerativi. Visto che è per ora per Alfa è impensabile sottrarre facilmente clienti ai tedeschi e raggiungere numeri analoghi' date=' una possibile strategia e quella di lavorare il più possibile sui margini e controllare i costi di sviluppo e produzione in funzione di numeri realistici (magari anche pessimistici) e non ottimistici come faceva la passata dirigenza.[/quote']

Questo ha senso sol ose applicato ai prodotti nicchia di mercato o se il brand stesso è una nicchia (vedi Maserati); ma con Alfa può funzionare su una sportiva o super sportiva, può funzionare con una berlina oltre i 5 metri; ma quì si sta applicando la cosa ad ogni auto, dalla Junior all'ammiraglia; cosneguentemente, per uscire con un prezzo "di mercato" con così pochi pezzi (co lla difficoltà di avere una maggior quota unitaria di costi fissi comuni), bisogna rendere comuni molti più componenti ... infatti eccoci con una Gpunto ricarrozzata.

il ragionamento è stato: siccome si fa fatica ad "acchiappare" più clienti, facciamo meno auto.

Beh, mi pare quantomeno dubbio ... a meno che no nsanno già come ridurre i costi, che sò, ne sparo lì una, chiudendo e vendendo lo stabilimento di Pmigliano.

[<angel84>]

Questo ha senso sol ose applicato ai prodotti nicchia di mercato o se il brand stesso è una nicchia (vedi Maserati); ma con Alfa può funzionare su una sportiva o super sportiva, può funzionare con una berlina oltre i 5 metri; ma quì si sta applicando la cosa ad ogni auto, dalla Junior all'ammiraglia; cosneguentemente, per uscire con un prezzo "di mercato" con così pochi pezzi ( eco lla difficoltà di avere una maggior quota unitaria di costi fissi comuni), bisogna rendere comuni molti più componenti ... infatticcoci con una Gpunto ricarrozzata.

il ragionamento è stato: siccome si fa fatica ad "acchiappare" più clienti, facciamo meno auto.

Beh, mi pare quantomeno dubbio ... a meno che no nsanno già come ridurre i costi, che sò, ne sparo lì una, chiudendo e vendendo lo stabilimento di Pmigliano.

Restando in ambito 169, pensando di poter contrastare direttamente i tedeschi nel loro territorio di caccia è pura utopia al momento. Anche con un prodotto superiore e più conveniente rispetto alle tedesche difficilmente si riuscirebbe a strappare loro clienti, in quanto il divario di immagine tra Alfa e la triade è attualmente abissale. Sono necessari anni di prodotti all'altezza per iniziare a recuperare il gap.

Preventivare i costi tenendo conto che non si possono raggiungere certi numeri mi sembra un ottimo punto di partenza e un netto cambio di rotta rispetto al passato.

La sensazione è che la 169 si posizionerà più in alto e non si porrà in diretta concorrenza con le segmento E classiche tedesche.

Se verranno adottate le scelte tecniche di cui si parla (tp, transaxle, quadrilateri, motori V6 e V8 ) in teoria superiori a quelle delle controparti tedesche e la qualità generale (materiali, assemblaggio, design, gadget) sarà almeno all'altezza delle segmento E di Mercedes, Audi e BMW è auspicabile un prezzo di listino mediamente più alto. E' il prezzo più alto unito ad una immagine deficitaria se confrontata con le tedesche giustificano stime di vendita basse e magari anche leggermente pessimistiche.

L'obbiettivo è quello di realizzare un prodotto remunerativo e capace di far riguadagnare immagine al marchio, anche a costo di fare numeri da auto di nicchia. Mi sembra una strategia ponderata e realistica, dato che pensare di mettersi in diretto concorrenza con i tedeschi nel segmento E è attualmente, come ho detto in precedenza, una utopia.