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Queste sono le Lancia!


Guest EC2277

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Ho pensato di creare una piccola rassegna, che non ha la pretesa d'essere esaustiva, di vetture che hanno contribuito a fare la storia della Casa di Borgo San Paolo.

Comincio parlando della Lancia D50 poiché pochi conoscono l'avvenura della Lancia nella Formula1 percui cito dal sito www.lancia.it

Gli anni cinquanta vedono, per volontà di Gianni Lancia, un impegno della Marca nei vari settori dello sport automobilistico: dalle vetture di serie preparate per l'impiego nelle competizioni (Aurelia berlina e Granturismo), alle vetture specifiche realizzate per l'impiego nelle competizioni della categoria Sport e della Formula 1: in ogni caso con eccellenti risultati. Alle Sport D20, D23,D24 e D25 si affianca, alla fine del 1953, la D50 per la Formula 1: è una monoposto con soluzioni inedite per i tempi. Ha il motore 8 cilindri a V disposto non in linea ma leggermente inclinato verso sinistra, per consentire all'albero di trasmissione di passare a fianco del sedile del pilota e non sotto lo stesso, al fine di migliorare sensibilmente il baricentro della vettura nei confronti della concorrenza del momento. Il gruppo cambio-propulsore è sospeso e sistemato trasversalmente dietro l'asse posteriore.

Il carburante è distribuito in tre serbati: i due i principali esterni si trovano, uno sul lato destro e l'altro sul lato sinistro del corpo vettura, mentre il terzo è nella parte posteriore, alle spalle del pilota. Il piano di sviluppo e miglioramento competitivo della vettura prevedeva anche una versione a quattro ruote motrici permanenti che avrebbe fatto della D50 un "unicum". L'innovazione ipotizzata rimase solo a livello progettuale anche perché, nel luglio del 1955, l'intera squadra corse della Lancia, uomini, vetture, attrezzature e progetti, vennero ceduti gratuitamente alla Ferrari che, con la D50, pilotata da Fangio, vinse il Campionato del Mondo di Formula 1 l'anno successivo.

Monta una frizione a doppio disco preceduta da un rinvio conico a più rapporti, facile da sostituire. Adotta un cambio di velocità a 5 rapporti, quattro dei quali sempre in presa con innesto laterale del tipo "a dente perso" per facilitare il passaggio delle marce. Anche il rinvio finale con ingranaggi cilindrici è a più rapporti.

Ad essere sinceri Enzo Ferrari ordinò di cambiare il più possibile di tale vettura per dimostrare che la Casa di Maranello non aveva bisogno della "carità tecnica" per vincere in Formula1; anche se ciò, a detta dei piloti, provocò un peggioramento delle prestazioni della vettura.

d501.jpg

Immagine tratta da www.ddavid.com

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la storia del cambiamento della vettura è la prima volta che la sento..dove l'hai trovata?

io ho sempre saputo, e più persone l'hanno confermato, che in ferrari utilizzarono fissa una d50 per correre in quasi tutte le gare, a dimostrazione che la vettura c'era ed era cmq più avanti delle contemporanee di maranello..anche gli stessi piloti si lamentavano (chiamate "le bare") per la scarsa competitività e soprattutto per i problemi di dechappamento legati alle schifosissime coperture englebert che utilizzavano (ma come si fa!?)..

sta di fatto che la d50, venne anche modificata, ma non più di tanto, e rimase per qualche altro anno nel giro delle corse ufficiali ferrari, sempre come muletto..

come quasi tutte le vetture da corsa dell'epoca, l'ultima marcia è la presa diretta...

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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la storia del cambiamento della vettura è la prima volta che la sento..dove l'hai trovata?

...

L'ho letta su una rivista (non ricordo quale) e sentita molto spesso tra gli appassionati di auto storiche.

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io ho letto della d50 in giro, ma sempre tra le righe mai direttamente, e quello che ne usciva era sempre di una vettura si modificata, ma sempre in maniera molto blanda e cmq avrebbero usato i pezzi donati gentilmente da lancia..

dovrei avere un paio di foto fatte alla collezione l'anno scorso..quando arrivo a casa guardo e te le posto..;)

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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Grazie. :wink:

Aggiungo alla lista delle Lancia storiche una vettura che di Lancia ha solo il marchio ma, visti i trascorsi agonistici, ha saputo dare lo stesso lustro alla Casa di Borgo San Paolo: la Lancia Montecarlo.

Verso la fine degli anni sessanta alla FIAT decisero di mandare in pensione il modello 850 e commissionano due prototipi ai carrozzieri Bertone, che presentò l'X1/9, e Pininfarina, il quale realizzò l'X 1/8.

La scelta dei vertici di Mirafiori cade sul progetto di Bertone mentre quello di Pininfarina proseguì il suo sviluppo che s'intrecciò con quello del prototipo da competizione Abarth 030 (classificatosi 2° al Giro d'Italia del 1.974 dietro la Stratos turbo), il quale era equipaggiato con un V6 di 3,5 litri derivato da quello della FIAT 130.

Pochi mesi prima della commercializzazione della vettura viene presa la decisione di "girare" il modello alla Lancia poiché, dopo la cessazione della commercializzazione della Stratos, era rimasta senza modelli sportivi.

Nacque così nel 1.975 la Beta Montecarlo che, con la 2a serie del '79, fu ribattezzata semplicemente Montecarlo e rimase in commercio sino al 1.982; purtroppo, a causa della crisi petrolifera, il 6 cilindri venne, al momento del lancio, abbandonato per un meno assetato 4 cilindri di 2 litri da 118 CV.

La Montecarlo ebbe pertanto il non invidiabile primato d'essere la prima FIAT venduta con marchio Lancia ma si riscattò nelle competizioni.

Infatti la Lancia decise d'impiegare la nuova vettura per competere nel Mondiale Marche (Gruppo 5 Silouette) e pertanto realizzò la Montecarlo turbo che, mossa da un 4 cilindri di 1.425 cc vinse il titolo, nella categoria fino a 2.000cc, già nell'anno del debutto (1.979). L'anno dopo il motore della Montecarlo turbo crebbe di cilindrata consentendole di gareggiare nella categoria oltre 2.000cc, la stessa nella quale gareggiavano anche BMW, Porsche e Ferrari, vincendo per altre 2 volte il Mondiale.

L'anno dopo il Mondiale Marche divenne Mondiale Endurance e le Gruppo 5 Silouette furono sostituite dalle Gruppo C percui la Montecarlo turbo andò in pensione inbattuta.

Questa non fù la fine dell'epopea di tale vettura nelle competizioni poiché venne pianificato il ritorno della Lancia nei rally ed a tal proposito si passò alla realizzazione di una vettura partendo dalla Montecarlo.

La Lancia, sapendo di non aver esperienza nelle 4 ruote motrici, decise di optare per una vettura a trazione posteriore che avesse nell'affidabilità, nella leggerezza i suoi punti di forza. Altra caratteristica fondamentale nei rally è l'esigienza di avere un motore guidabile percui il turbocompressore venne scartato in favore di una versione sovralimentata con un compressore Volumex del 4 cilindri di 2 litri già utilizzato.

La vettura così ottenuta (Lancia 037) debuttò come prototipo nel Mondiale Rally del '82 e, dopo una lotta accanitissima con l'Audi Quattro, vinse quello dell'anno successivo ma non poté ripetersi nelle stagioni '84 ed '85 poiché il divario prestazionale con le vetture a quattro ruote motrici era divenuto incolmabile.

Occorre ricordare, per dovere di cronaca, che negli Stati Uniti la Montecarlo venne commercializzata con il nome Lancia Scorpion al fine d'evitare confusioni con la Chevrolet Montecarlo e che, a causa delle norme antinquinamento, fu equipaggiata con un 1.800 da 85 CV.

2204052106.jpg

Lancia Montecarlo stradale (fonte www.lancia-beta.info).

montetabo.jpg

Lancia Montecarlo turbo (fonte www.ne.jp).

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Lancia 037 (fonte www.rallyservice.it).

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più che altro è che lancia non aveva niente di pronto a 4wd, così dovette correre ancora con la 037 per quell'anno..e cmq i risultati furono notevoli!

c'è anche da dire, che l'audi quattro passo corto (cioè quella del primo anno) andava si, ma il motore era troppo scorbutico ed il passo corto non aiutavano nei curvoni veloci (stesso problema della stratos, difatti 037 aveva un passo notevolmente più lungo proprio per questo motivo)

la "cellula" abitativa della 037 è sostanzialmente una montecarlo molto modificata

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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L'ho letta su una rivista (non ricordo quale) e sentita molto spesso tra gli appassionati di auto storiche.

La D50 fu *semplificata* dalla Ferrari quando la ricevette in dono perche cosi com'era era realmente incomprensibile per loro, tanto che dalla Lancia poi ebbero anche una squadra di tecnici per seguirla.

Ma i cambiamenti comunque non erano radicali, l'auto di fatto era la LanciaD50, resa un po piu semplice ma meno performante ma anche piu affidabile.. (e soprattutto anche piu fortunata visto che in Lancia accadde di tutto... persino ascari che finisce in mare quando era in testa a fine gara...)

Ricordo poi che la LanciaD50 fu l'unica auto che si pote battere con le Mercedes allora considerate imbattibili e soprattutto che la D50 è stata vota da un pool di esperti della F1 inglesi la monoposto piu innovativa della storia della F1.

PS a proposito di gare e Lancia da corsa...

comprate assolutamente GD di Gennaio con DVD

bellissima l'intervista e racconti di Beppe Gabbiani ex Pilota Lancia corse in Pista con le LC1 e 2 e Beta Montcarlo, poi tutte le storie di allora con gli altri i piloti dell'epoca (patrese, nannini, Ghinzani, Alboreto ecc), poi Cesare Fiorio e filmati..

http://www.g-d.it/

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ottimo dvd lanciaboxer...;)

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