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Aboliti i costi di ricarica


Paco

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Quoto. In USA poi solo tariffe flat con minutaggio incorporato.

Fede, il tuo ragionamento ha una logica, ma la logica di quelle aziende che fino ad oggi hanno cmq straspremuto il limone ed oggi si ritrovano con un collarino che impedisce di strizzare fino in fondo. Tipo le società di gestione autostradale o le banche, che hanno organici overdimensionati e si trovano con costi fissi impressionanti.

I servizi sono la base di tutte queste attività, il core business è solo una commodity. Ma non è obbligatorio dare lavoro a migliaia di persone...

E intendiamoci, Vodafone è tra le meno esose storicamente. In confronto a TIM poi...

Lo scatto alla risposta, che sia su linea mobile o fissa, è vessatorio xkè è indice di poca qualità del servizio: specialmente sul mobile ogni volta che cade la linea inconversazione poi devo ripagare lo scatto.

E tu NON hai idea di quante volte al giorno mi capita che debba riprendere la conversazione.

Conosco anch'io i meccanismi di definizione delle tariffe, e guardacaso visto che non stiamo parlando di opere di carità (e giustamente) perchè pensate che le varie Infinity facciano pagare il primo minuto e poi gratis??

Che fanno regalano??

Naaaaaaaaaaaaaa... con il primo minuto già amortizzano la quota parte di costi fissi relativa, e aggiungono un discreto guadagno. Dopo quello è tutto grasso che cola abbondantemente ;)

Poi sono d'accordo che il cellulare, specialmente x certe persone nn è una necessità (appro, x me dovrebbe essere vietatissimo ai minori di 12 anni e soprattutto a scuola a tuti i livelli università incluse nelle ore di lezione) e quindi se vuoi paghi.

Ma altra cosa è dover pagare + volte x un servizio continuativo che tale non è xkè sia in parte la natura mobile lorende volatile, sia xkè le infrastruture sono quelle che sono.

Per non parlare poi dei sospetti sulle compagnie che rendono molto + facile il cadere la linea ::~

Ciao a tutti, ci sentiamo... ;)

Intervento da incorniciare.

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Guardate, io penso che gran parte delle tariffe italiane (in quasi tutti i servizi!!) dovrebbero essere rimodulate al ribasso.

Questo me lo dice il mio angioletto socialdemocratico che sta sulla spalla sinistra, e io ne sono convinto.

Però sulla spalla destra l'angioletto ultraliberista mi ricorda che a certe tariffe, a certi prezzi non ci si è arrivati, almeno nel caso dei telefoni, con cartelli che puzzano di marcio perfino all'angioletto destro.

Ci si è arrivati perché il mercato è fatto in gran parte di beoti che di controllare la propria spesa non hanno nemmeno mai sentito l'esigenza!

E allora a questo punto, non mi torna che debba arrivare lo Stato a mettere (malamente) le mani nei servizi fra privati, siccome una delle due parti è fessa e l'altra ci marcia sopra.

Se le tariffe sono alte non è perché ci si è messi d'accordo. E' molto semplicemente l'effetto sui principi di domanda-offerta dei ragazzini con cellulare a 12 anni, delle adolescenti da 300 sms al giorno, degli uomini che per fare i fighi con la cumpa scaricano gli sfondi della pornodiva di turno... ma soprattutto che se ne strafottono dei costi, salvo poi piangere miseria a fine mese!

Non avete idea di quanta gente chiami perché non comprende il conto telefonico, e scopre al momento del pagamento di avere lo scatto alla risposta nel proprio piano. Ma per Giove, hai firmato un contratto nero su bianco, come diavolo è possibile che questa cosa ti giunga nuova?? Ma hai letto che minchia hai firmato? Eppure non sono informazioni scritte in piccolo!

Capite che in una situazione del genere, essendo il telefono un servizio commerciale che non pregiudica la sopravvivenza, alcuni consumatori vengono svantaggiati perché tutti gli altri sono dei cazzoni?

Dove si hanno tariffe più basse, questo è avvenuto grazie alla coesione fra consumatori, con associazioni con le palle, con gente che capisce che più si è grandi più si è forti.

Un'Italia dove ognuno cerca di avere meno responsabilità possibile nei confronti del prossimo, come può poi lamentarsi che "eh, siccome quello è grosso e forte, ci vessa"?

Comunque, in due settimane di quasi-lavoro in azienda, ho potuto avere conferma del fatto che il DdL Bersani è stato una mazzata e presto sarà pure peggio, e soprattutto è stato fatto in fretta e furia e quindi MALE, e soprattutto è eccessivamente garantista dalla parte del consumatore (che ricordo, nella maggior parte dei casi è un inetto che prima fa il casino e poi chiama la mamma che lo difenda dai bimbi cattivi).

Dal mio punto di vista, il sistema precendente NON era trasparente, ma una persona decentemente accorta poteva pure dire "sticazzi, io lo azzecco lo stesso".

Siccome da un po' di tempo a questa parte ogni cosa, tecnologia, prodotto, servizio deve essere strutturato a prova assoluta di idiota, questo andazzo non è più considerato corretto.

Fino ad un certo punto ci può stare, l'angioletto socialdemocratico mi ricorda di essere per lo meno comprensivo. L'angioletto liberista però mi ricorda che il costo sociale nel rendere tutto "pirla proof" è spaventoso, prima in progettazione, e poi negli svantaggi per gli utenti normali che si trovano per le mani prodotti più fragili, inaffidabili, poco efficenti e meno funzionali di prima. E i pirla continuano a sbagliare lo stesso... :lol::roll:

Chiusa questa parentesi, per questa volta do ascolto all'angiolo sinistro e dico: ok, la situazione con i CdR non era giusta perché non trasparente, e noi la vogliamo trasparente.

Senza tante balle, vi dico cosa avrei fatto se mi avessero chiesto un piano serio di conversione del nostro sistema con CdR verso un'impostazione più europea.

Avrei radunato un'Authority con le palle, un tavolo con Operatori, assoc. Consumatori e avrei impostato una bella road map da aprire e concludere in 12-18 mesi.

Fatto un conto medio, bilanciato onestamente fra le due parti, di quanto i CdR andavano ad incidere sulle tariffe all'utente, avrei proceduto ad un graduale abbassamento dei CdR fino a raggiungere lo 0, e al contempo ad un aumento medio delle tariffe proporzionalmente onesto per compensare le perdite.

Differenze per le parti: nulle, eccetto le normali incertezze delle fasi di transizione.

A quel punto avremmo avuto un sistema privo di CdR, con tariffe limpide, e fra operatori e pubblico ci si sarebbe potuti sbizzarrire per ricreare le offerte con bonus per chi fa ricariche grosse, che io sostengo costantemente.

Idem per altre questioni che potevano essere rivalutate in modo pianificato, e non a spada tratta per fare un po' di scena politica.

Il popolino ha la pancia piena, paga meno il telefono, poi è irrilevante che le aziende si vedano mozzati gli introiti, giusto? Quello non è un male per l'economia DI TUTTI, vero?

Io riconosco pienamente che vi sono tariffe e servizi a prezzo gonfiato. Ma sta al mercato avere la forza di scassare le palle, non ci si può sempre rifugiare dalla mamma.

Sarebbe corretto ogni tanto mettersi nei panni dell'azienda: dico io, ma se una massa di pirla è felice di pagare quello che paga, comprendo pure che voi 4 vogliate dei costi più coerenti, ma detto sinceramente chi me lo fa fare di preferire voi 4 ai tanti pirla là fuori? Chi decide cosa è giusto e cosa no, qual'è il limite fra profitto e speculazione?

A questo punto chiedo di attuare un DdL contro Fiat, perché a mio avviso la Bravo potrebbe essere venduta a prezzo inferiore riducendo il loro sporco lucro, e rendendo il prodotto ad un prezzo più giusto nei confronti di me consumatore :shock:

Ricordo una scatolina degli attrezzi che mio nonno comprò da un russo emigrato, decine di anni fa... produzione URSS, nella plastica grigiastra portava impresso il prezzo di Stato, deciso a tavolino e non modificabile :cry:

Io comprendo che le tariffe sono alte. Ce ne rendiamo conto tutti, almeno noi che almeno almeno abbiamo presente la questione.

Ma finché tutti gli altri se ne sbattono, noi possiamo urlare quanto vogliamo, nessuno ci ascolterà...

La mia etica, dove i due angioletti si trovano d'accordo, sta nel fatto che se voglio provare a modificare un prezzo stabilito dal mercato cerco di convincere il mio pari ad allearsi a me, non mi permetto di muovere guerra al negoziante.

Due torti non faranno mai una ragione. Purtroppo questo è un Paese di bambini e ai bambini piace tanto litigare per non arrivare a nulla di fatto... è tutto un gioco, non c'è nulla di responsabile... :cry:

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Ma per Giove, hai firmato un contratto nero su bianco, come diavolo è possibile che questa cosa ti giunga nuova?? Ma hai letto che minchia hai firmato? Eppure non sono informazioni scritte in piccolo!

Non esageriamo. Sono anni che uso un telefonino e non ho mai firmato un accidente.

I piani tariffari o vengono cambiati d'ufficio o ti chiamato per raccontarti un mare di palle delle male ed incomplete chiedendoti di accettare, o ancora inviandoti un sms che spara due stronzate e di rispondere "STOCAZZO SI" per attivare il piano, e che "tanto se non lo cambi tra 15 giorni te lo cambiano noi d'ufficio e ti seghiamo anche 5 euro dalla tessera così per sport"

Ripeto: io non ho mai firmato alcun contratto. E' un mondo dove i "contratti" si fanno salvandosi gli sms o registrando le conversazioni dal call center (senza avvisare preventivamernte, peraltro).

Non sono informazioni scritte in piccolo, è vero, e non lo sono perchè NON CI SONO! Quando va male l'offerta te la racconta una diciannovenne assunta il giorno prima che non capisce una bega e che parla come lisa simpson, e quando invece va di culo hai una completissima panoramica in si e no 200 caratteri.

Ma andiamo Wilhem... di quali contratti parleresti?

Comunque, in due settimane di quasi-lavoro in azienda, ho potuto avere conferma del fatto che il DdL Bersani è stato una mazzata e presto sarà pure peggio, e soprattutto è stato fatto in fretta e furia e quindi MALE, e soprattutto è eccessivamente garantista dalla parte del consumatore (che ricordo, nella maggior parte dei casi è un inetto che prima fa il casino e poi chiama la mamma che lo difenda dai bimbi cattivi).

Se ti sono bastate due settimane di lavoro per parlare così figuriamoci tra 2 anni come parlerai.

Mi permetto di ricordarti che provvedimenti ECCESSIVAMENTE garantisti per i consumatori NON ESISTONO.

i consumatori, proprio in quanto consumatori, hanno tutto il diritto di essere "eccessivamente" garantiti, per il banale motivo che non hanno i mezzi per decidere direttamente, mentre i colossi delle telecomunicazioni hanno il potere, la decisionalità ed il capitale per operare tutte le scelte del caso.

Quando non garantisci il consumatore finisci con lo sbatterlo in carcere perchè scarica un file da internet. Quindi è bene garantirlo in abbondanza.

Se poi il consumatore è inetto sono cazzi del consumatore, non del fornitore di servizi di telecomunicazione. Se il consumatore è inetto, verrà fuori che è inetto, ma verra fuori solo quando la sua inettitudine non si tramuterà nelle tasche piene di soldi degli operatori di telefonia.

Avrei radunato un'Authority con le palle, un tavolo con Operatori, assoc. Consumatori e avrei impostato una bella road map da aprire e concludere in 12-18 mesi.

Fatto un conto medio, bilanciato onestamente fra le due parti, di quanto i CdR andavano ad incidere sulle tariffe all'utente, avrei proceduto ad un graduale abbassamento dei CdR fino a raggiungere lo 0, e al contempo ad un aumento medio delle tariffe proporzionalmente onesto per compensare le perdite.

C'è qualcosa che non torna, perchè in questo modo gli operatori avrebbero trovato il tempo di capire come guadagnarci uguale anche senza i costi di ricarica.

Visto l'enorme rastrellatore di denaro che è un operatore telefonico, direi che la prospettiva di togliere i costi di ricarica azzoppandogli il fatturato è una prospettiva quantomeno divertente.

Aggiungo che una perdita è tale quanto fai qualcosa, ti aspetteresti un ricavo e invece l'operazione di va male. Hai avuto dei costi e non li hai recuperati. E' una perdita.

Ma se io tutti i giorni frego 10 euro dal portafoglio di mio padre, non è che il giorno che non trovo più il portafoglio vado incazzato da mio padre a dirgli che ho avuto una perdita. Mi pianta un pugno sul naso, e ha anche ragione.

Diciamo che si è ripristinata una situazione OVVIA, che gli operatori telefonici non si sarebbero mai dovuti azzardare a modificare.

Ah, e non voglio minimamente sentire, in risposta, il discorso che sono stati istituiti tali costi perchè c'era lo spazio per metterli perchè se davvero non fossero andati bene avrebbero potuto fare altre scelte indirizzando il mercato perchè c'è concorrenza e perchè il telefonino non è un bene indispensabile.

Sono stufo marcio di discorsi falsi come questo. E' come i cd a 30 euro e windows a 400 euro.

"c'è concorrenza", "non sono beni indispensabili", "i consumatori possono indirizzare il mercato", tante belle parole guardacaso sempre pronunciate da chi si è fatto le palle d'oro grazie ad un libero mercato non libero e non indirizzato.

La realtà è che questi beni, per quanto considerati (giustamente) non indispensabili per la sopravvivenza, impregnano talmente tanto le dinamiche sociali e mutano a passi talmente piccoli ed inavvertibili da essere effettivamente irrinunciabili, nella cui diffusione effettivamente non c'è un reale controllo da parte dell'utenza, al contrario di altri mercati.

Il mercato delle automobili è tanto bello... se io compro una fiat e questa fa schifo, la cambio e mi prendo una peugeot, se questa fa ancora schifo, la cambio e mi prendo una renault, e poi chissà.

Vado al concessionario, mi faccio valutare l'usato, aggiungo la differenza, e mi porto a casa la macchina nuova.

Il problema, il tempo per risolverlo e i suoi costi sono estremamente commisurati al servizio che fornisce un automobile.

Non è la stessa cosa nel caso della telefonia: torniamo ai tempi di introduzione dei costi di ricarica... li introducono solo sugli importi bassi, ma a me non va bene, guardo cosa dovrei fare per cambiare operatore: dato che la portabilità del numero non esiste, in questo inizio di anni 2000, devo buttare via la mia tessera, che mi impone di perdere la rubrica o buona parte di essa, a notificare a tutti che ho cambiato numero, e che, nonostante tutti i miei sforzi, ci sarà sempre qualcuno che non riuscirà più a contattarmi, magari qualcuno che ha il mio numero, mentre io non ho il suo. Ore di casini, svantaggi enormi, nuovi piani tariffari da studiarmi e anche il mio nuovo numero da imparare a memoria. Tutto questo per non pagare 5 euro? ma si, fanculo, risolvo ricaricando tanto per volta, così non pago il costo di ricarica. Vado avanti ancora un po', lo mettono anche sugli importi più alti... allora penso che il gioco forse vale la candela in prospettiva, e mi informo, e scopro che ormai tutti gli operatori hanno messo i costi di ricarica. Quindi cosa faccio? mi tengo l'operatore che ho e mi fotto.

Ora, per quale logico motivo, senza il senno di poi, avrei dovuto fare tutta la trafila per cambiare numero ed operatore, per andare verso qualcuno che non mi obbligava a tali costi, indirizzando così il mercato? che motivo c'era che valesse lo sforzo?

Ed ecco che così, in modo trasparente ed inevitabie, hai come per magia imposto i costi di ricarica a tutti gli utenti.

I consumatori sono degli inetti, è vero, ma le dimaniche come i costi di ricarica noni impongono per inettiudine, ma semplicemente perchè vengono furbescamente introdotte in modo e nel momento in cui l'alternativa costa troppo o è troppo scomoda per i vantaggi che offre.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Samu, tutta questa storia mi ha permesso di ragionare a fondo, da economo e da consumatore.

Fondamentalmente ti direi che nel mondo ideale avresti ragione. Ma nel mondo ideale vivremmo in una perfetta anarchia dove ognuno sa quello che è giusto fare :D

Il discorso è che è verissimo che le aziende non si devono approfittare della naturale debolezza dei consumatori.

Ma in questo Paese, stante l'inesistente spirito di Senso Civivo e volontà di unità al prossimo, questo gioco è reso fin troppo facile dai consumatori stessi.

Mi spiego.

In Italia a fronte di 10 persone che si sbattono per essere attente a ciò che acquistano e a cosa pagano, in modo magari etico e ponderato, e che vorrebbero intavolare per lo meno una discussione con la controparte per concordare prezzo e servizio, ci sono 350 consumatori che se ne strafregano del fatto di essere al mondo, figuriamoci se stanno a ragionare sui propri consumi.

E l'informazione c'è, basta saperla cercare. Anche volendo non si può rendere tutta l'informazione a portata di tutti... questa roba ha un costo spaventoso! Ma la completezza di informazione non si nega a nessuno. Certo se uno non vuole alzare le chiappine e sbattersi un po'... ;)

A quel punto anche la più etica delle aziende comincia a chiedersi "ma chi me lo fa fare?" :D :D :D

Voglio dire, è scorretto montare in testa al consumatore, ma di fronte ad un mercato che si lascia abbindolare, chi sarebbe così morigerato da non approfittarne nemmeno un po'?

E il discorso che mi ha fatto girare sui costi di ricarica... alla fine, perché dare uno svantaggio alle aziende nel momento in cui i consumatori non hanno fatto nulla per meritarsi questo favore gratuito?

Occhio che tecnicamente il CdR non era un'eresia economica... oggi vogliamo il mondo a prova di idiota, e fare un po' di conto "scafato" già è uno step successivo.

Io con i CdR vivevo bene lo stesso perché mi facevo i miei conti, e avevo un vantaggio su chi quel conto non lo voleva fare.

Oggi quel vantaggio è stato annullato a tavolino, e gli altri cosa hanno fatto per meritarsi questa evoluzione? Una mazza. Ignoravano la propria esistenza prima, l'hanno fatto durante e continuano a farlo.

Il tutto andando a ridurre il giro d'affari delle aziende. E torno a ribadire, chi dice "bene" è prima di tutto un irresponsabile, perché un conto è garantire trasparenza, un altro è mozzare il giro economico di un'azienda.

Questa è una cosa intrinsecamente stupida perché si va a tarpare il giro economico totale del sistema, sistema di cui facciamo parte e di cui usufruiamo tutti noi singoli consumatori.

NON PUO' essere positivo che un'azienda veda ridursi il cash flow. E' un'inculata per tutti. E gioirne è veramente una roba degna di Tafazzi :D :D :D

In società dotate di maggior Senso Civico, i consumatori sanno allearsi per ottenere condizioni un po' più decenti. Oppure, tendenzialmente sono più coscienti di ciò che acquistano, e stabiliscono che gli sta bene così, che è cosa diversa dall'ignoranza indifferente.

La mia etica mi dice che io consumatore, se voglio ottenere qualcosa, non devo permettermi di delegittimare l'azienda in sé; anche perché siamo in libero mercato, con che basi posso permettermi di screditare un'azienda privata?

Il procedimento corretto secondo me è rendere coscienti i consumatori miei pari, e magari metterli dalla mia parte, e andare a contrattare con la forza dei tanti.

Trovo sia assolutamente sbagliato attaccare un'azienda perché le condizioni non mi piacciono. Perché loro allo stesso modo mi possono rispondere che secondo loro è il contrario. E a quel punto arriva lo spirito santo a stabilirie chi ha ragione? :lol:

E soprattutto penso che in qualsiasi attività il mio obiettivo sia di concentrare i miei sforzi per migliorare me stesso, cosa che poi contestualmente porta a superare gli altri.

Non a mozzare le gambe agli altri in modo che io possa primeggiare restando nella mediocrità... purtroppo questo è invece il karma dell'italiano medio(cre), in qualsiasi ambito :(

Samu, in questo Paese non si può ragionare in termini di etica commerciale... la gente se ne frega di tutto, è totalmente inutile battersi per delle cause.

There's no replacement for displacement.

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A quel punto anche la più etica delle aziende comincia a chiedersi "ma chi me lo fa fare?" :D :D :D

Voglio dire, è scorretto montare in testa al consumatore, ma di fronte ad un mercato che si lascia abbindolare, chi sarebbe così morigerato da non approfittarne nemmeno un po'?

Il mercato non si lascia abbindolare, come ti ho spiegato chiaramente con un esempio nel precedente messaggio.

Il mercato viene guidato a "lasciarsi abbindolare".

I mercati "normali" consentono ai consumatori degli spazi di manovra e delle possibilità che nel caso del mercato telecomunicazioni/informatica/enterteinment non esistono. E direi che è oltremodo evidente.

Come ho dimostrato prima con una breve retrospettiva, anche se tutti i consumatori si fossero interessati contemporaneamente, i costi di ricarica sarebbero comunque stati imposti senza alcuna differenza.

In questi mercati non esistono condizioni di reale concorrenza. nell'enterteinment è evidente, perchè ogni etichetta commerciale ha i suoi artisti, e gli artisti hanno le loro canzoni, e quindi le etichette non devono preoccuparsi di fornire il prodotto migliore al prezzo più basso, ma solo di fornire l'artista più ambito. Ne consegue che la concorrenza non è "lato cliente", ma "lato artista".

Lo stesso nel mondo dell'informatica, inutile che lo dica. a meno di non andare su prodotti a bassa tiratura, una sola azienda fa prodotti di grafica, una sola fa tutto il resto, ed un'altra fa le sue piattaforme. dov'è la concorrenza?

Il mercato delle telecomunicazioni, infine, può sembrare diverso in superficie, ma non lo è in sostanza, perchè la domanda per un operatore piuttosto che per l'altro è solitamente pilotata da ben altri parametri che dal prodotto migliore al minor prezzo.

Parliamo inoltre sempre di mercati con un immenso margine di guadagno, dove a fronte di costi di gestione molto bassi (e che la tecnologia sta rapidamente rendendo quasi nulli) vengono reastellati una quantità di soldi immane.

Questi eventi non si ripetono in nessun'altro mercato, è inutile ripeterlo. In altri mercati i clienti valgono qualcosa, perchè indirizzano il mercato verso le soluzioni migliori, scegliendo tra quelle disponibili.

In questi mercati la presenza dei consumatori è del tutto superflua, perchè dei bancomat assolverebbero esattamente gli stessi compiti in modo perfetto. I consumatori, nel mercato delle telecomunicazioni, sono semplicemente dei dispensatori di denaro.

E il discorso che mi ha fatto girare sui costi di ricarica... alla fine, perché dare uno svantaggio alle aziende nel momento in cui i consumatori non hanno fatto nulla per meritarsi questo favore gratuito?

Prego? mai sentito parlare di aboliamoli.eu?

Mai sentito parlare delle 830000 firme raccolte e depositate all'unione europea?

Non ha fatto nulla? i consumatori sono ANNI che si fanno il culo per cercare di eliminare questi maledetti costi di ricarica, negoziando le associazioni dei consumatori con gli operatori telefonici.

Gli operatori telefonici ci hanno sempre riso in faccia. Alla FINE, si è dovuto scavalcarli ed andare direttamente dai governi.

Prima hai detto che le informazioni ci sono se ti sbatti un minimo. Mi sa che tu non ti sei sbattuto :)

Occhio che tecnicamente il CdR non era un'eresia economica... oggi vogliamo il mondo a prova di idiota, e fare un po' di conto "scafato" già è uno step successivo.

Io con i CdR vivevo bene lo stesso perché mi facevo i miei conti, e avevo un vantaggio su chi quel conto non lo voleva fare.

Il cervello di Homer Simpson un giorno disse una cosa molto saggia: "I soldi possono essere dati in cambio di beni o servizi".

Ora: quale bene o servizio mi fornisce il costo di ricarica? Non di certo le chiamate, perchè le pago con la ricarica. Non certo le tessere di ricarica, perchè costano praticamente zero anche se le fai una alla volta, figuriamoci milioni. Non certo il costo del circuito bancomat, perchè lo pagano le banche , e quello che gli operatori pagano alle banche per utilizzare il circuito è talmente basso che potrei pagarmelo anche io di tasca mia.

Allora a cosa corrispondono questi "costi"?

Te lo dico io: sono "costi" che non costano nulla, ma che di traducono istantaneamente in UTILI degli azionisti dell'operatore telefonico.

A questo punto tanto vale fargli una donazione.

Il tutto andando a ridurre il giro d'affari delle aziende. E torno a ribadire, chi dice "bene" è prima di tutto un irresponsabile, perché un conto è garantire trasparenza, un altro è mozzare il giro economico di un'azienda.

Questa è una cosa intrinsecamente stupida perché si va a tarpare il giro economico totale del sistema, sistema di cui facciamo parte e di cui usufruiamo tutti noi singoli consumatori.

Il giro di affari a vodafone lo riduci se gli togli 100000 abbonati, non se gli azzoppi l'utile.

Il giro di affari di questa gente è perfettamente conservato.

NON PUO' essere positivo che un'azienda veda ridursi il cash flow. E' un'inculata per tutti. E gioirne è veramente una roba degna di Tafazzi :D :D :D

E' SEMPRE positivo ridurre il cash flow di una azienda, perchè la spinge a a conquistare più mercato con un prodotto migliore per recuperare.

Nel caso la riduzione fosse troppo grossa e questa perdesse interesse per quel mercato, tanto meglio. Ci siamo liberati tutti di un cancro, lasciando spazio a qualcun'altro che probabilmente è più onesto.

si chiama "ricambio generazionale" :)

In società dotate di maggior Senso Civico, i consumatori sanno allearsi per ottenere condizioni un po' più decenti. Oppure, tendenzialmente sono più coscienti di ciò che acquistano, e stabiliscono che gli sta bene così, che è cosa diversa dall'ignoranza indifferente.

Ora quello che vive nel mondo ideale sei tu.

Quando mai i consumatori ottengono condizioni più decenti?

Siamo in mondo in cui esistono ancora la Sony, la Paramount, la Nestlè e la Microsoft. Credi davvero che l'allenza dei consumatori possa migliorare il mercato?

La mia etica mi dice che io consumatore, se voglio ottenere qualcosa, non devo permettermi di delegittimare l'azienda in sé; anche perché siamo in libero mercato, con che basi posso permettermi di screditare un'azienda privata?

Legittimità? una azienda non è legittima, mai.

Una azienda ha diritto di vendere un buon prodotto ad un prezzo basso, ma in modo tale che il basso prezzo che offre sia maggiore dei suoi costi interni, così da fare utili ed alimentare lo status economico di alcune persone.

E' capace di farlo? sopravvive e si espande. Non è capace? muore.

Se una azienda SI METTE AL RIPARO da questo rischio, sfruttando le peculiarità intrinseche di quello che vende, e manda al macero il rischio imprenditoriale e di mette il culo al caldo facendo in modo da dare un prezzo a quello che vende che non è commisurato al costo dello stesso ma invece a quanto può sborsare il cliente, allora è sacrosanto che venga attaccata ed ammazzata a sprangate da chiunque sia capace di tenere una spranga, siano essi governi, consumatori o alieni invasori.

Samu, in questo Paese non si può ragionare in termini di etica commerciale... la gente se ne frega di tutto, è totalmente inutile battersi per delle cause.

Giusto, non c'è etica commerciale.

Allora ci deve essere qualcuno che la impone. Ed è stato fatto.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Sono d'accordo con Samu.

La collettivita' deve essere difesa ancghe se tanti ( troppi ) suoi membri hanno un'attenzione in quello che ti offre e che ti circonda che al confronto Homer Simpson e' un premio nobel.

no proteggere i clienti disattente solo perche' "minus habens", sarebbe come dire che se un azienda scarica le sue acque reflue nel fiume locale, non interveniamo se non protesta nessuno dei residenti...:)

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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no proteggere i clienti disattente solo perche' "minus habens", sarebbe come dire che se un azienda scarica le sue acque reflue nel fiume locale, non interveniamo se non protesta nessuno dei residenti...:)

Esempio calzante... :)

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Mah, non lo so, ormai ho troppa sfiducia negli italiani per pensare che si meritino tanta bontà calata dall'alto :(

Voglio dire, su molte delle cose che dici sono d'accordo, ma siamo nella società sbagliata per applicarle... io non vedo più speranze in questo senso.

PS: però la riduzione del giro d'affari di alcunché resta una bestemmia economica :D :D :D;)

There's no replacement for displacement.

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