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Ford Escort


nucarote

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Dopo l'Opel Kadett ora è la volta di una delle sue dirette rivali e cioè la Escort:

Escort Mk1

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La prima serie, prodotta negli stabilimenti britannici del gruppo Ford, nota anche come "Escort MK1" venne presentata nel 1968 e si caratterizzava per una linea abbastanza morbida e di vaga ispirazione americana. Disponibile nelle versioni berlina 2 porte e Berlina 4 porte, la "Escort" puntava tutto sulla concretezza e sull'affidabilità della sua semplice e robusta meccanica. Nessun vezzo, quindi, ma un solido motore a 4 cilindri con albero a camme laterale e distribuzione ad aste e bilanceri, una solida sospensione posteriore ad assale rigido con balestre a foglia (davanti c'erano le ruote indipendenti McPherson) ed un classico cambio manuale a 4 marce. Completava il quadro l'impianto frenante misto (dischi/tamburi). Sul mercato raccolse l'eredità della Ford Anglia.

Al momento dell'esordio la Escort era disponibile con 2 motori, uno di 940cc (44cv) e uno di 1098cc (53cv), 2 carrozzerie e 2 allestimenti: Base (solo 940cc) e De Luxe (940 e 1100cc). Pochi mesi dopo il lancio, venne resa disponibile anche la versione Station Wagon a 3 porte, col solo motore 1100, sia in versione base che "De Luxe".

All'inizio del 1969 vennero introdotte la "Escort GT" (solo berlina, sia a 2 che a 4 porte), mossa da un 4 cilindri di 1298cc da 76cv, e la "Escort 1.3 De Luxe" (berlina e Wagon), con motore 1298cc da 59cv. Nel 1970 arrivarono la sportivissima "RS 1600" (berlina solo 2 porte), con motore bialbero di 1601cc da 110cv e la più tranquilla, ma sportiveggiante, "Escort Mexico" (solo berlina 2 porte), mossa dalla versione monoalbero da 86cv del 4 cilindri di 1601cc. Le "1300 GT" prima e le "Rs 1600" poi,fecero da base alle versioni impiegate con successo (due titoli mondiali) nel World Rally Championship. La produzione della "Escort Mk1" cessò nel 1975.

Escort Mk2

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Escort Mk2 Ghia

Escort Mk2 Ghia

Lo stesso anno debuttò la "mk2", ovvero la seconda serie. La "Escort 2", sviluppata principalmente a Colonia dalla Ford Germania (la "mk1", invece era stata concepita dalla Ford inglese), conservava integralmente la meccanica della serie precedente, abbinandola ad una carrozzeria completamente nuova (almeno per le versioni berlina). Fu proprio l'estetica la parte più controversa della vettura. Se da un lato si presentava con linee tese e squadrate (secondo la moda del momento), dall'altro quella coda fortemente discendente, quasi simil fastback (in realtà l'impostazione era a tre volumi, con bagagliaio separato dall'abitacolo, senza portellone), lasciava perplessi molti potenziali acquirenti. Abbastanza singolare anche lo stile della Station Wagon (sempre a 3 porte), presentata contemporaneamente alle berline: tutta la parte anteriore fino alla portiera e gli interni, erano aggiornati alla nuova serie, mentre tutta la parte posteriore conservava inalterate le lamiere della precedente "mk1", dando vita ad un auto "ibrida" (squadrata davanti, morbida dietro).

Disponibile, al momento del debutto (1975), in tre varianti di carrozzeria (2 porte, 4 porte e Station wagon 3 porte), 5 allestimenti (base, L, GL, Ghia e Sport) e 4 motorizzazioni (da 940 a 1600cc), la "mk2" aveva una gamma assai estesa. Proprio l'ampiezza dell'offerta, in grado di soddisfare chi cercava un'auto economica e semplice (versioni base e L), chi preferiva finiture di buon livello (GL e Ghia, con quest'ultima che sconfinava quasi nel lusso) e chi voleva un'auto sportiveggiante ("1600 Sport"), unita alla tradizionale fama di robustezza e affidabilità, costituiva una delle carte vincenti del modello. Il rovescio della medaglia era tuttavia costituito dalle prestazioni modeste in rapporto alla cilindrata e da una tenuta di strada non impeccabile sul bagnato. Quest'ultima caratteristica, dovuta alla trazione posteriore e al retrotreno a ponte rigido, comune anche alla "mk1", era resa più evidente dall'arrivo sul mercato di concorrenti a trazione anteriore e retrotreno a ruote indipendenti (Fiat 128, Renault 14) o interconnesse (Volkswagen Golf), che avevano un comportamento stradale migliore.

I motori erano gli stessi della serie precedente, ovvero 4 cilindri con albero a camme laterale di 940cc da (44cv), 1098cc (50cv), 1298 (57cv o 70cv) e un 1598 da 73cv oppure 86cv, solo rivisti per migliorarne elasticità e coppia. Il motore di 940cc venne tolto di produzione nel 1976, dopo l'arrivo sul mercato della Ford Fiesta

La gamma italiana (meno estesa di quella disponibile per altri Paesi, sia per motivi fiscali, sia per il minor gradimento delle versioni a 2 porte non sportive) "Escort 2" comprendeva (1975):

* Escort (con paraurti verniciati di nero opaco, fari anteriori circolari, assenza di cromature e finiture spartane), disponibile con motori di 940cc o 1098cc e carrozzeria a a 2 e 4 porte

* Escort L (in più, rispetto alla base, aveva paraurti cromati e interni meglio rifiniti), disponibile solo con motore di 1098cc e carrozzeria a a 2 e 4 porte.

* Escort GL (in più, rispetto alla L aveva, paraurti con protezioni in gomma, profilo lucido laterale, cerchi specifici, fari anteriori quadrati e interni ancora più curati), disponibile con motori 1100 e 1300 e carrozzeria a 4 porte

* Escort Ghia (in più, rispetto alla GL, aveva cornici cromate ai finestrini, tetto rivestito in vinile, profilo lucido laterale più spesso e interni più raffinati, con pavimento in moquette, sedili in velluto e inserti in legno sulla plancia) disponibile con motori 1300 (da 60cv) e 1600 (da 73cv) e carrozzeria a 4 porte

* Escort Sport (con interni sportivi, paraurti neri divisi in due parti, fendinebbia, cerchi sportivi e strip laterali adesive nere), disponibile con motori 1300 da 70cv o 1600 da 86cv e carrozzeria solo 2 porte.

* Escort Wagon, con allestimento della berlina base e motore 1100

* Escort Wagon GL con allestimento della berlina GL e motori 1100 o 1300 (60cv)

Pochi mesi dopo il debutto della nuova gamma venne presentata la versione "Rs 1800", con motore bialbero di 1834cc e 115cv. Questa versione fece da base per quella impiegata nel mondiale rally.

Nel 1977 un leggero restyling (fari quadrati per tutte le versioni, escluse le "Sport", nuova mascherina con marchio "Ford" nell'ovale blu, modifiche di dettaglio agli interni) interessò tutta la gamma, da cui sparì l'allestimento base per la berlina (rimase per la Wagon). Vennero introdotte anche le varianti "1.3 L" (berlina 2 e 4 porte) e "Wagon 1.1 L". Contemporaneamente venne lanciata la "RS 2000", equipaggiata con un bialbero DOHC di 1993cc da 130cv. Basata sulla "RS 1800", la "RS 2000" se ne distingueva per un frontale completamente diverso (più pronunciato e dotato di 4 fari circolari e paraurti neri integrati). La "RS 2000" fece da base per la versione che, impiegata nel Campionato Mondiale Rally, vinse il titolo nel 1979. La "mk2" uscì di produzione nel 1980.

Escort Mk3

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Escort Mk3

Escort Mk3

Nel 1980 venne lanciata la 3° serie della Ford Escort. Si trattava, questa volta, di un modello completamente nuovo e rivoluzionato sia nella meccanica che nell'estetica, al punto che, con le serie precedenti, condivideva solo il nome. Originariamente, però, non doveva condividere neanche quello: era previsto che si chiamasse "Erika". La Ford non utilizzò poi per la produzione di serie questo nome, visto che era stato già registrato da un altro Costruttore. Nel 1981 si aggiudicò il premio Auto dell'anno.

La trazione passò alle ruote anteriori, il cambio era a 5 rapporti, i motori, tutti monoalbero in testa, vennero montati trasversalmente, mentre il retrotreno prendeva la geometria a ruote interconnesse. Esteticamente la "mk3" presentava un'originale e riuscita linea a due volumi e mezzo (uno dei primi esempi di applicazione di questo tipo di carrozzeria) con portellone posteriore, molto abitabile e pratica. Era disponibile sia nella versione a 3 porte che in quella a 5 porte. Pochi mesi dopo il debutto della berlina venne lanciata la Station Wagon, questa volta con carrozzeria a 5 porte. La versione tre volumi venne rimpiazzata dalla Ford Orion.

Le nuove Escort potevano contare, inizialmente, su 3 propulsori OHC a benzina (1117cc da 53cv, 1297cc da 69cv e e 1597cc da 80cv), 4 allestimenti (base, L, GL, Ghia) e 3 tipi di carrozzeria. La gamma italiana comprendeva:

* Escort Base (allestimento interno semplificato e abbigliamento esterno più spoglio), nelle versioni a 3 o 5 porte col solo motore 1100.

* Escort L (con allestimento più curato rispetto alla base, cornici cromate ai finestrini e cerchi differenti), nelle versioni 3 e 5 porte, con motori 1100 o 1300.

* Escort GL (riconoscibile per l'allestimento più ricco rispetto alla L) con motori 1100 e 1300.

* Escort Ghia (con interni lussuosi, cornici lucidi ai finestrini più spesse, contorni cromati attorno ai fari e cerchi specifici) con motori 1300 o 1600.

* Escort Wagon (con allestimento base e motore 1100)

* Escort Wagon L (con allestimento L e motore 1100 o 1300)

* Escort Wagon GL (con allestimento GL e motore 1300)

Nel 1982 la gamma venne completata dalla "Escort Xr3i" (solo a 3 porte), caratterizzata sportivamente (alettone posteriore, spoiler anteriore, bandelle sottoporta, codolini passaruota, cerchi in lega, fendinebbia, paraurti in tinta) ed equipaggiata con una versione a iniezione elettronica da 103cv del 4 cilindri di 1597cc Nel 1983 vennero lanciate le "Escort Cabriolet", nelle versioni "1.3" (1297cc, 69cv) e "XR3i" (1597cc, 103cv). Mel 1984 arrivarono le versioni Diesel, mosse da un 4 cilindri di 1,6 litri da 46cv. Le "1.6 D" (berlina e Wagon) erano disponibili negli allestimenti L e GL. Nel 1985, accanto a lievi ritocchi agli interni e alla versione speciale "Laser" (solo 1.1 5 porte), debuttò la "RS Turbo", equipaggiata con una versione turbocompressa da 136cv del 1600 della "xr3i" Quest'ultima versione, molto sportiva anche nell'estetica (ancor più esasperata che sulla "XR3i"), avrà maggior successo nella serie successiva.

Nel 1986 un profondo restyling diede origine alla "Escort Mk3B". A cambiare furono il frontale (completamente ridisegnato, più morbido e affusolato), i paraurti (integrati nella carrozzeria), i gruppi ottici posteriori (ampliati) e gli interni (completamente ridisegnati, con nuova plancia, sedili, pannelli porta e rivestimento del padiglione). Il rinnovamento coinvolse, ovviamente, anche Station Wagon e Cabriolet.

Dal punto di vista tecnico la novità consisteva, essenzialmente, in una rivisitazione dei motori. I 4 cilindri di 1.1 e 1.3 litri vennero dotati del sistema HCS per funzionare a combustione magra (cioè con una minor percentuale di benzina nella miscela) e ridurre i consumi (le potenze scesero, rispettivamente, a 50 e 60cv), mentre il 1600 a carburatore fu oggetto di una serie di affinamenti volti ad aumentarne la potenza, che infatti passò a 88cv. Invariati il 1600 a iniezione (riservato alle "XR3i" e il 1600 Diesel. La gamma comprendeva due allestimenti, CL (ovvero quello base) e Ghia, e 4 carrozzerie (berlina 3 porte o 5 porte, Station Wagon 5 porte e Cabriolet). La versione a 3 porte venne riservata alle sportive "XR3i".

Al momento del lancio erano disponibili le seguenti versioni:

* Escort 5p CL (1100, 1300 o 1600 Diesel)

* Escort 5p Ghia (1300 0 1600 a carburatore)

* Escort 3p XR3i (1600 a iniezione)

* Escort Cabriolet XR3i (1600 a iniezione)

* Escort Wagon CL (1300 o 1600 Diesel)

* Escort Wagon Ghia (1300, 1600 a carburatore o 1600 Diesel)

Nel 1987 la gamma venne completata con l'introduzione di un nuovo motore monoalbero in testa di 1392cc da 75cv che andava ad inserirsi tra le 1.3 e le 1.6. Le "Escort 1400" erano disponibili negli allestimenti CLX (con intonazione lievemente sportiva: filetti rossi ai paraurti, copricerchi bianchi e dotazione leggermente superiore alle CL) e Ghia, nelle versioni berlina, Station Wagon e Cabriolet (solo Ghia). Sempre nel 1987 debuttò la "RS Turbo", equipaggiata con un 4 cilindri di 1,6 litri sovralimentato con turbocompressore e intercooler da 136cv. Disponibile nella sola versione a 3 porte e molto sportiva (assetto ribassato, spoiler anteriore, doppio alettone posteriore, ruote in lega specifiche, prese d'aria dinamiche sul cofano motore, bandelle sottoporta, codolini passaruota, fendinebbia circolari, sedili anteriori Recaro), ebbe un buon successo.

Nel 1989 la cilindrata del motore Diesel crebbe a 1753cc (60cv), mentre la gamma delle Station Wagon s'arricchì della versione Voyager, equipaggiata con motori 1400, 1600 o 1800 Diesel e caratterizzate da un allestimento particolarmente curato.

Escort Mk4

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Escort station wagon

Escort station wagon

Nel 1990, dopo aver affrettato i tempi nel tentativo di cogliere in contropiede due temibili concorrenti, la solita Volkswagen Golf 3 e la Opel Astra, che avrebbero esordito nel 1991, la Ford fece debuttare la 4° generazione della "Escort". La vettura è completamente nuova ma non proponeva grosse novità tecniche od estetiche. La linea riprendeva l'impostazione della "Mk3", così come la meccanica, che riproponeva la trazione anteriore, il retrotreno a ruote interconnesse e i motori 4 cilindri monoalbero in testa. Decisamente più moderno e curato, invece l'interno. In generale, tuttavia, appariva evidente (e l'evoluzione della vettura, con restyling ogni 2 anni lo confermerà) che il debutto era stato "affrettato". Pochi mesi dopo il lancio della berlina, venne presentata la piacevole (molto più della berlina) Station Wagon, che infatti otterrà un successo enorme sul nostro mercato (in media, su 100 Escort vendute, 90 saranno Station Wagon).

La gamma italiana comprendeva, inizialmente, 3 motori (il 1300 HCS da 60cv, il 1600 a carburatore da 88cv ed il 1800 Diesel da 60cv), 3 varianti di carrozzeria (berlina 3 porte, berlina 4 porte e Station Wagon) e 2 allestimenti CLX e Ghia (riconoscibile per i paraurti in tinta con filetti cromati e l'allestimento più curato). Le versioni disponibili all'inizio erano:

* Escort CLX (con carrozzeria berlina 3 o 5 porte o Station Wagon e motori 1300 o 1600)

* Escort Ghia (con carrozzeria berlina 5 porte o Station Wagon e motori 1300 o 1600)

* Escort D CLX (con carrozzeria berlina 3 o 5 porte o Station Wagon e motore 1800 D)

* Escort D Ghia (con carrozzeria berlina 5 porte o Station Wagon e motore 1800 D)

Alla fine dell'anno venne lanciata la versione cabriolet, equipaggiata con il 4 cilindri a iniezione di 1597cc e 106cv, mentre nel 1991 la gamma si completò con la sportiva "RS 2000 16v" (solo 3 porte, con motore bialbero 16v di 1998cc da 147cv alimentato a iniezione e dotato di catalizzatore a 3 vie e caratterizzazione estetica molto sportiva) e con le 1400i CLX Catalyst (13922cc a iniezione elettronica Singlepoint e catalizzatore a 3 vie da 69cv).

Nel 1992, al grido di "Il 16 valvole diventa per tutti" la gamma "Escort" venne rivoluzionata. Il 1600 a benzina venne rimpiazzato da un nuovo 4 cilindri (bialbero) 16 valvole di 1798cc da 105cv alimentato a iniezione Multipoint e dotato di catalizzatore a 3 vie, mentre il 1300 HCS lasciò il posto al 1400 Singlepont catalizzato da 69cv. La carrozzeria a tre porte rimase disponibile solo per la sportiva "RS 2000". Una versione bialbero del 1800 16v da 126cv venne, infine, installata sulla Cabriolet. Invariata (tecnicamente) la "RS 2000".

Escort RS 2000

Escort RS 2000

Contemporaneamente al lancio di queste nuove motorizzazioni venne ristilizzato anche il corpo vettura: frontale con nuova mascherina ovale, paraurti modificati e nuovi rivestimenti interni. Nel 1993 vennero lanciate le le versioni "Explorer", equipaggiate con un 4 cilindri monoalbero 16v a iniezione (e catalitico) da 90cv. Le "Explorer" si distinguevano per il paraurti anteriore modificato (che inglobava i fendinebbia) e un'impostazione sportiveggiante. Decisamente più sportiva la "Escort Cosworth". Con le altre "Escort" la Cosworth condivideva ben poco, l'intera meccanica proveniva della Ford Sierra Cosworth, sul cui pianale a passo accorciato veniva montata una carrozzeria derivata da quella della Escort e molto incattivita (parafanghi allargati, minigonne, prese d'aria sul cofano motore, doppia ala posteriore). Mossa dal 4 cilindri bialbero 16v sovralimentato (con turbocompressore e intercooler) di 1993cc da 220cv e dotata di trazione integrale permanente, la "Escort Cosworth" fece da base alla Escort WRC, impiegata nel mondiale rally. La versione stradale era catalizzata.

Nel 1994 un ulteriore restyling interessò la berlina media Ford. A cambiare furono ancora il frontale (con una nuova mascherina ovale ridisegnata), i paraurti (dal design più morbido), i gruppi ottici posteriori (più estesi e parzialmente sul portellone) e gli interni (rivestimenti, pannelli porta). L'aggiornamento interessò. ovviamente, anche Station Wagon (che conservò immutati i gruppi ottici posteriori) e Cabriolet. I motori a benzina, tutti a iniezione multipoint e dotati di catalizzatore a 3 vie, avevano testata a 8 (1392cc, 69cv) o 16v (1598cc 1798cc o 1998cc). Il diesel di 1753cc aspirato da 60cv, venne affiancato dalla versione Turbo intercooler da 90cv. Invariata (anche esteticamente) la Cosworth. La gamma, che comprendeva gli allestimenti Boston, Explorer, Ghia e RS, s'articolava nelle seguenti versioni:

* Escort Boston (con carrozzeria berlina 5 porte o Station Wagon e motori 1400 a benzina da 69cv o 1800 D da 60cv)

* Escort Explorer (con carrozzeria berlina 5 porte o Station Wagon e motori 1600 16v da 90cv, 1800 16v da 105cv o 1800 TD da 90cv)

* Escort Ghia ((con carrozzeria berlina 5 porte o Station Wagon e motori 1600 16v da 90cv, 1800 16v da 105cv o 1800 TD da 90cv)

* Escort RS (con carrozzeria berlina 3 porte e motore 2 litri bialbero 16v da 147cv)

* Escort RS Cosworth 4x4 (berlina 3 porte)

* Escort Cabrio (con motore monoalbero 16v di 1,6 litri da 90cv o bialbero 16v di 1,8 litri da 126cv)

Nel 1996 l'ultimo restyling: cambiano ancora il frontale (ammorbidito e arrotondato), i paraurti, il portellone posteriore con portatarga incassato e gli interni (completamente ridisegnati nella plancia, nei sedili e nei pannelli porta). Gli allestimenti vennero ridotti a 3 (Explorer, Ghia e RS), mentre tra i motori sparirono il 1400 8 valvole e il 1800 diesel aspirato. Quest'ultimo venne rimpiazzato da un 1800 turbodiesel (senza intercooler) da 75cv che s'affiancava alla versione turbo intercooler da 90cv. Il 1800 16v a benzina, inoltre, era disponibile solo con testata bialbero e potenza di 115cv. Ancora invariata la Cosworth. Con questo restyling la derivazione a 3 volumi, prima denominata Ford Orion, venne integrata nella gamma "Escort", col nome di "Escort Sedan" (e disponibile solo nella versione Ghia). La gamma italiana era composta da:

* Escort 1.6 16v 90cv (con carrozzeria berlina 4 o 5 porte o Station Wagon e allestimento Explorer o Ghia)

* Escort 1.8 16v (con carrozzeria berlina 4 o 5 porte o Station Wagon e allestimento Explorer o Ghia)

* Escort 1.8 TD 75cv (con carrozzeria berlina 4 o 5 porte o Station Wagon e allestimento Explorer o Ghia)

* Escort 1.8 TD 90cv (con carrozzeria berlina 4 o 5 porte o Station Wagon e allestimento Explorer o Ghia)

* Escort 2.0 RS 147cv (Carrozzeria solo 3 porte)

* Escort Cosworth 4x4 (con carrozzeria 3 porte)

La Escort uscì di listino alla fine del 1998 rimpiazzata dalla Ford Focus.

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Ottima recensione, un solo appunto: non ricordo che ci sia mai stata, almeno in Italia, una Escort Mk III 1600 Turbo, ma solo la XR3i. Poi, può darsi che mi stia confondendo ;)

La RS Turbo modello '86, ovvero basata sul restyling della versione indicata sopra, invece la ricordo bene.

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E questa dove la mettiamo?:mrgreen:

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La mitica Orion, uscita nell'84 (qui, la versione basata sul restyling dell'86) come versione a tre volumi dell'Escort. Per pochi anni ha fatto numeri decenti anche da noi, poi è andata lentamente scomparendo. Stranamente, l'ultima serie basata sull'Escort '93 aveva perso la denominazione Orion, commercializzata semplicemente come Escort 4p.

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Con la Mk1 e' cominciata la mia idiosincrasia alla TP...ce l'aveva un mio amico, e una volta mi sono girato in una rotonda a 30 km/h!!

Scherzi a parte auto pesante ma robustissima, motore vecchio ma eterno.

Curiosita': la 1100 Xr ( 50 Cv ) aveva: tachimetro, contagiri, indicatore livello benzina, temperatura acqua, amperomentro e pressione olio: una dotazione da sportiva!

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Quando ero giovane.....ehm supergiovane.....il nonno del mio amico,aveva una mk2...automatica.....bianca,col tetto in vinile......

Nn ve lo dico cosa gli abbiamo combinato......ma l'ultimo giorno della sua vita,fece quello he nn aveva mai fatto in trent anni......che ne sapeva la poveretta,che riposava ignara nel garage....che quel giorno,avrebbe fatto il generale lee?:-)

Odiavo salirci dietro...perche' nnostante le porte posteriori....nn c'era lo spazio per infilarci le gambe.....

Abbiamo imparato a fare l'uncinetto,fra un cambio marcia e un altro:-)

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