Progettazione motori e nazionalita'

[Coaster]

probabilmente toyota passerà direttamente all'ibrido, senza passare per iniezioni e affari vari.

[Motron]

Se leggi bene mi riferivo ad una considerazione di autodelta ed era sottointesa la questione 1, cioè la chimica.

Certo che i politecnici italiani hanno una visione chiusa verso la scienza pura a livello formativo! E' innegabile.

a) Vedi corsi di laurea in matematica, fisica, chimica, computer science nel politecnico di Torino e Milano? La risposta è NO, a parte un corso di scienze matematiche al polito!

Vedi corsi di laurea in matematica, fisica, chimica, computer science nel politecnico di Losanna, Monaco, Zurigo, Parigi e in quelli americani ( Caltech e MIT ad esempio ) ? La risposta è SI.

E' pur vero che i politecnici sono scuole tecniche/tecnologiche ma è innegabile che l'ingegneria applica la scienza per risolvere problemi di varia natura.

All'estero hanno capito ( 80 - 90 anni fa )che la tecnologia deriva dalla scienza pura e che forse vale la pena studiarla e ricercarla anche in una scuola di stampo ingegneristico. Anzi in alcuni casi, all'estero parecchi ingegneri sono bilaurea ingegneria chimica/chimica , ingegneria nucleare/ fisica ecc....

Qui in Italia in questo senso siamo indietro di un secolo e se alcune aziende sono costrette ad assumere scienziati stranieri è colpa ( anche ) di questo tipo di chiusura.

La scienza pura in Italia si studia SOLO nella facoltà di scienze delle università e questo a mio avviso è uno scandalo!

Io al polimi ci vado e fidati... di teoria se ne si fà il giusto.. gia in italia si comincia a lavorare tardi rispetto agli altri paesi europei, tu cosa vorresti fare, rimettere altri 2 anni di teoria a fondo perso come il vecchio ordinamento?

fidati, il modo di operare del polimi che conosco io è egregiamente inserito nel tessuto produttivo del nord italia.. è un ottimo volano di sviluppo e serbatoio di idee per l'industria locale, non avrebbe senso spostare risorse dal settore "tecnico" a quello teorico, anche perche come hai detto tu, in statale ci sono tutti i fisici e i matematici che hanno sanno di teoria tutto quello che vuoi...

Diamo a ogniuno il suo compito, sono inutili sovrapposizioni!

P.s. infondo poi chi vuole farsi la laurea completa è ancora liberissimo di farlo, è tutto sommato vero che i nuovi laureati di primo livello in fondo sono i sostituti dei periti.. fatto necessario per il forfait della scuola secondaria pubblica, quello si che è uno scandalo!

[33stradale]

Io al polimi ci vado e fidati... di teoria se ne si fà il giusto.. gia in italia si comincia a lavorare tardi rispetto agli altri paesi europei, tu cosa vorresti fare, rimettere altri 2 anni di teoria a fondo perso come il vecchio ordinamento?

fidati, il modo di operare del polimi che conosco io è egregiamente inserito nel tessuto produttivo del nord italia.. è un ottimo volano di sviluppo e serbatoio di idee per l'industria locale, non avrebbe senso spostare risorse dal settore "tecnico" a quello teorico, anche perche come hai detto tu, in statale ci sono tutti i fisici e i matematici che hanno sanno di teoria tutto quello che vuoi...

Diamo a ogniuno il suo compito, sono inutili sovrapposizioni!

P.s. infondo poi chi vuole farsi la laurea completa è ancora liberissimo di farlo, è tutto sommato vero che i nuovi laureati di primo livello in fondo sono i sostituti dei periti.. fatto necessario per il forfait della scuola secondaria pubblica, quello si che è uno scandalo!

Hai ragione.L'unico vero problema è che i triennali di ing adesso non ti danno quella formazione accademica da quinquennale di un tempo, ma appunto da perito + +.Alla lunga non so quanti avranno la capacità di risolvere un problema reiventando un processo o anche passando attraverso una logica deduttiva, che non hai sviluppato a sufficienza.

Allenarsi a ragionare e saper partire da un foglio bianco, con la tipologia di uni che c'è adesso, è diventato un quid riservato solo a chi ha un quoziente intellettivo superiore e una naturale capacità di analisi, anche complessa.

[TonyH]

Allenarsi a ragionare e saper partire da un foglio bianco, con la tipologia di uni che c'è adesso, è diventato un quid riservato solo a chi ha un quoziente intellettivo superiore e una naturale capacità di analisi, anche complessa.

Per quello serve la "magistrale"...che è in pratica il complemento "teorico"...

[andre]

Io al polimi ci vado e fidati... di teoria se ne si fà il giusto.. gia in italia si comincia a lavorare tardi rispetto agli altri paesi europei, tu cosa vorresti fare, rimettere altri 2 anni di teoria a fondo perso come il vecchio ordinamento?

fidati, il modo di operare del polimi che conosco io è egregiamente inserito nel tessuto produttivo del nord italia.. è un ottimo volano di sviluppo e serbatoio di idee per l'industria locale, non avrebbe senso spostare risorse dal settore "tecnico" a quello teorico, anche perche come hai detto tu, in statale ci sono tutti i fisici e i matematici che hanno sanno di teoria tutto quello che vuoi...

Diamo a ogniuno il suo compito, sono inutili sovrapposizioni!

P.s. infondo poi chi vuole farsi la laurea completa è ancora liberissimo di farlo, è tutto sommato vero che i nuovi laureati di primo livello in fondo sono i sostituti dei periti.. fatto necessario per il forfait della scuola secondaria pubblica, quello si che è uno scandalo!

Scusa ma proprio non ci capiamo. Io NON ho detto che bisogna tornare indietro al vecchio ordinamento di ingegneria. Ho semplicemente detto che in TUTTI i politecnici migliori al mondo ( non di certo quelli italiani ) vengono offerti ANCHE corsi di laurea in matematica, chimica, fisica , informatica, geologia e ti sto parlando di università che sono nelle prime 5 al mondo. Che poi consentano agli ingegneri di seguire dei doppi major ( es ing chimica+chimica o fisica o quello che vuoi ) è un altro discorso e comunque rappresenta un valore aggiunto nella ricerca/professione, nello stesso tempo permette allo studente di affrontare le "lauree specialistiche" ( master of science ) e i dottorati in ingegneria o nella scienza, con libertà di scelta!

Vorrei ricordare che molte aziende sono costrette ad assumere chimici di altri paesi per il semplice motivo che in Italia sono pochi, anche perchè le facoltà di scienze non attirano come un tempo. Il politecnico invece rappresenta, come dici, un collegamento forte con il tessuto industriale ( e conta sempre più iscritti ) e sono convinto che se offrisse un modello formativo come TUTTI gli altri politecnici Europei e USA in parte si risolverebbe un problema! Perchè sia il polito che il polimi hanno fior di dipartimenti scientifici che però non vengono sfruttati nella formazione, a parte i corsi per ingegneri.

La verità è che non si vuole fare concorrenza nella stessa città con corsi di laurea uguali come invece, ripeto, succede in Germania, Francia, Svizzera, USA. Purtroppo i soldi destinati alle università sono pochi, e sempre di meno.

Fine OT

[33stradale]

Per quello serve la "magistrale"...che è in pratica il complemento "teorico"...

si, ma io parlavo di capacità di analisi complessa che con gli esami meno teorici e "alleggeriti" viene meno..quando hai 18/20, quindi la forma mentis non viene predisposta per questo tipo di ragionamenti quanto non lo sarebbe con lo schema del vecchio quinquennale.

Un tempo gli esami di analisi e fisica erano incubi, ora sono esami come tutti gli altri..poi non so quanti anni tu abbia, magari non hai fatto in tempo "a vederlo di persona.."

[Autodelta85]

Beh andre io posso dirti che al Campus a Parma la facoltà di ingegneria è ben unita al dipartimento chimico e fisico.spesso molti nostri professori vengono da li e spesso si usano laboratori o aule in questi dipartimenti.

Oh poi parliamoci chiaro...che non ci sono chimici mica è colpa delle facoltà di ingegneria,è colpa dei ragazzi di oggi che vanno in massa ad economia e legge sperando in chissà quale radioso futuro

Se vogliamo dire quale è stata la farsa delle ingegnerie di oggi sono quei 100.000 corsi attivati al poli di milano...tutti uguali tra loro che alla fine valgono poco o nulla,meno male che sono scappato da quell'università

[andre]

Beh andre io posso dirti che al Campus a Parma la facoltà di ingegneria è ben unita al dipartimento chimico e fisico.spesso molti nostri professori vengono da li e spesso si usano laboratori o aule in questi dipartimenti.

Oh poi parliamoci chiaro...che non ci sono chimici mica è colpa delle facoltà di ingegneria,è colpa dei ragazzi di oggi che vanno in massa ad economia e legge sperando in chissà quale radioso futuro

Se vogliamo dire quale è stata la farsa delle ingegnerie di oggi sono quei 100.000 corsi attivati al poli di milano...tutti uguali tra loro che alla fine valgono poco o nulla,meno male che sono scappato da quell'università

Ma infatti, però rimane il fatto che il politecnico in se attira più della facoltà di scienze, forte del collegamento industria/università. Ed è strano o no che solo i politecnici italiani non hanno corsi di laurea scientifici puri, mentre nei migliori atenei tecnici del mondo succede il contrario?

Quindi piuttosto che creare corsi come ingegneria del cinema, delle telecomunicazioni, energetica, automatica, ecc.. mi sarei avvicinato il più possibile al modello VINCENTE dei concorrenti europei.

Non dico che è colpa dei politecnici per l'assenza di chimici, fisici ecc, ma di fatto la situazione sarebbe meno tragica inserendo corsi scientifici puri nei 3 poli.

Per creare confusione ideando figure professionali come l'ingegnere fisico, tanto vale chiamarlo o fisico, o fisico applicato.

Per quanto riguarda il discorso VO e NO non sono daccordo con il dire che c'è meno preparazione di base nell'arco dei 5 anni. Con i percorsi formativi/metodologici non è sempre cosi'.

[TonyH]

Perchè se fai una facoltà di matematica o chimica pura all'interno del poli i baronetti che siedono a quella dell'università insorgono e fanno casino.....

[stev66]

...non siamo un po' OT.... ?