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Rugby - 6 nazioni


Alex87

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Sei sicuro che non abbiano voluto infierire?

A me è sembrato che abbiano cercato la meta, quando ne hanno avuto la possibilità, ma non sono riusciti a sfondare la nostra difesa, nel secondo tempo s'intende.

Ovviamente loro ci sono superiori ma non credo che non siano andati in meta per rispetto: ogni partita è importante, ogni avversario va onorato ed il non lottare con con tutte le proprie forze per ogni singolo pallone, per ogni singola possibilità di andare in meta è, nell'ottica del rugbysta, una mancanza di rispetto verso l'avversario.

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Sei sicuro che non abbiano voluto infierire?

A me è sembrato che abbiano cercato la meta, quando ne hanno avuto la possibilità, ma non sono riusciti a sfondare la nostra difesa, nel secondo tempo s'intende.

Ovviamente loro ci sono superiori ma non credo che non siano andati in meta per rispetto: ogni partita è importante, ogni avversario va onorato ed il non lottare con con tutte le proprie forze per ogni singolo pallone, per ogni singola possibilità di andare in meta è, nell'ottica del rugbysta, una mancanza di rispetto verso l'avversario.

Sono d'accordo ma mah, stavolta credo che alla fine abbiano risparmiato le forze. Probabilmente è stata un'insieme di tutte le cose, fiato corto consapevolezza del risultato favorevole ecc.

D'altrone che come mischia ci fossero superiori si è visto lungo tutta la partita.

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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  • 2 settimane fa...

Italia anti-Scozia, tre rientri

Il c.t. Berbizier per la sfida del Murrayfield annuncia il recupero di Masi, Bergamasco e Zanni: "Attenti, sarà una partita difficile: in 10 anni con la Francia non ci ho mai vinto"

0JDKE4LQ--280x190.jpgIl c.t. azzurro Pierre Berbizier. Omega

ROMA, 22 febbraio 2007 - Terzo impegno del Sei Nazioni per l'Italia, e sono tre le novità in squadra. Il c.t. azzurro, Pierre Berbizier, ha infatti deciso tre cambi rispetto alla formazione che ha giocato contro l'Inghilterra per la sfida di sabato allo stadio Murrayfield di Edimburgo contro la Scozia. Barbizier ha annunciato che tra i titolari ci sarà il recupero di tre infortunati eccellenti: il trequarti del Biarritz Olympique, Andrea Masi, il flanker dello Stade Français Mauro Bergamasco e in terza linea dal primo minuto Alessandro Zanni, del Cammi Calvisano. Il resto della formazione di partenza è invariato.

"La formazione è stata scelta per garantire la maggiore continuità possibile al nostro percorso di crescita - ha dichiarato Berbizier -. Quella con la Scozia di certo non sarà una gara facile. Edimburgo è forse la trasferta più insidiosa di tutto il torneo. Non quest'anno, ma sempre: in dieci anni da giocatore della Francia non sono mai riuscito a vincere una partita".

Quello di sabato sarà il 12° confronto diretto tra Italia e Scozia. Il bilancio complessivo è di 3 vittorie azzurre e 8 scozzesi. Designato il direttore di gara della sfida di Edimburgo: sarà Donal Courtney, irlandese di 42 anni, affiancato dai guardalinee Barnes (Inghilterra) e Watkins (Galles), oltre che dal connazionale Clancy nei panni di TMO (l'arbitro addetto alla moviola). Courtney ha già diretto l'Italia in 4 test match, con un bilancio di due vittorie e due sconfitte per gli azzurri.

Ecco la formazione annunciata da Berbizier: 15 Roland De Marigny, 14 Kaine Robertson, 13 Gonzalo Canale, 12 Mirko Bergamasco, 11 Andrea Masi, 10 Andrea Scanavacca, 9 Alessandro Troncon, 8 Sergio Parisse, 7 Mauro Bergamasco, 6 Alessandro Zanni, 5 Marco Bortolami (capitano), 4 Santiago Dellapè, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Carlo Festuccia, 1 Andrea Lo Cicero.

gasport

da gazzetta.it

Forza ragazzi!!!!!

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Oggi all 15.30 su la7. Forza ragazzi!!!!!

Edimburgo è già italiana

Oltre seimila tifosi al seguito della Nazionale di Berbizier che domani al Murrayfield affronterà la Scozia nel terzo weekend del Sei Nazioni. Bortolami: "Sarà fondamentale la nostra disciplina"

0JDX7PNR--280x190.jpgPaul Griffen in allenamento a Edimburgo. Reuters

EDIMBURGO (Scozia), 23 febbraio 2007 - Invasione italiana a Edimburgo. Sono più di seimila i tifosi azzurri arrivati in Scozia nonostante le difficoltà meteorologiche, un capitale di passione che adesso bisognerebbe sfruttare al meglio. Serve quindi, nella terza giornata del Sei Nazioni, una vittoria che sarebbe la prima in assoluto in trasferta: per questo il match di domani contro gli scozzesi rischia di essere il crocevia della stagione. Gli Highlanders sono gli stessi rivali che il XV di Berbizier si troverà di fronte a fine settembre per giocarsi un'altra occasione storica, quella di superare la prima fase dei Mondiali.

Il problema è che la squadra del c.t. Frank Hadden è avversaria decisamente scorbutica, e lo ha dimostrato nel Sei Nazioni dell'anno scorso ottenendo tre vittorie in cinque partite, performance che intende ripetere nell'edizione in corso nonostante giochi con la mischia priva di Jason White. Il bilancio complessivo di questa sfida nel torneo è di 5-2 per gli scozzesi. Il primo dei due successi azzurri, entrambi ottenuti al Flaminio, risale addirittura all'esordio assoluto nel Torneo, e in campo c'era ancora Diego Dominguez, contro quelli che erano i campioni in carica.

Berbizier per questa sfida al Murrayfield recupera Masi e Mauro Bergamasco e lancia Zanni dal primo minuto, mentre in apertura è confermato Scanavacca, che ha promesso al suo amico Rino Gattuso di tornare vincitore da Edimburgo: in cambio riceverebbe biglietti per tutte le partite del Milan, da qui a fine stagione. "Sicuramente quella con la Scozia - dice Berbizier - non sarà una gara facile come, invece, è stata dipinta da qualcuno. Non dimentichiamoci che i nostri avversari sono reduci dalla vittoria sul Galles, e che nel 2006, a Murrayfield, sono stati in grado di fermare Francia ed Inghilterra. Ecco perché considero Edimburgo una trasferta molto insidiosa". Ed ecco perchè il c.t. ha messo sotto i suoi, con lunghe sedute anche di tattica: anche alla vigilia del match capitan Bortolami e compagni hanno analizzato con attenzione l'ultima gara della Scozia, vinta per 21-9 il Galles. "Rispetto al 2006 - dice Bortolami -, quando comunque vinsero tre partite nel Sei Nazioni, i nostri avversari sono molto cresciuti. Potranno contare sul mio amico Simon Taylor, un terza linea di grande qualità fisiche e tecniche, e su un cecchino come Chris Paterson: la nostra disciplina sarà un aspetto fondamentale nella gestione della gara, dovremo concedergli meno punizioni possibili, limitare le sue chance di cercare la via dei pali". Poi Bortolami traccia anche la via da seguire in attacco: "Dovremo arrivare costantemente nei loro 40 metri - spiega - per porre problemi alla loro difesa per creare occasioni da meta o costringerli al fallo dalla posizione più agevole possibile per i nostri calciatori De Marigny e Scanavacca: non abbiamo un Wilkinson che possa piazzare dalla lunghissima distanza, ma Roland e Andrea possono fare comunque la differenza con i loro piazzati". Se così sarà e arriverà il tanto atteso successo in trasferta e anche la notte di Edimburgo si tingerà d'azzurro.

gasport

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