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Rugby - 6 nazioni


Alex87

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Fantastico... peccato che non ho potuto vederla...

Un peccato Lukka, un vero peccato!!!! Le tre mete in rapida successione sono state un qualcosa di spettacolare, bellissima quella di Scanavacca... e poi Troncon, man of the match è poco, veramente poco per quel che ha fatto!!! ;)

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Un peccato Lukka, un vero peccato!!!! Le tre mete in rapida successione sono state un qualcosa di spettacolare, bellissima quella di Scanavacca... e poi Troncon, man of the match è poco, veramente poco per quel che ha fatto!!! ;)

Ma bellissime cooosa??? Son stati tre regali degli avversari... come se in una partita di calcio una squadra facesse due autogol e regalasse un rigore...

La cosa importante però è che al di là di quei 7' di follia l'Italia ha giocato al pari della Scozia (infatti il parziale è tipo sui 20 pari) e questo per noi è già un ottimo risultato.

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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A me è sembrato che la squadra scozzese si sia fatta fregare la palla tre volte in pochi minuti mentre era nella sua metà campo e ciò è anche merito della capacità della nostra nazionale di organizzare una difesa molto aggressiva e di sfruttare gli errori avversari.

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Ma bellissime cooosa??? Son stati tre regali degli avversari... come se in una partita di calcio una squadra facesse due autogol e regalasse un rigore...

La cosa importante però è che al di là di quei 7' di follia l'Italia ha giocato al pari della Scozia (infatti il parziale è tipo sui 20 pari) e questo per noi è già un ottimo risultato.

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Grand'Italia: conquistata la Scozia

Gli azzurri vincono 37-17 sul campo della Scozia nella terza giornata del Sei Nazioni. E' il primo successo tricolore in trasferta nella storia della manifestazione

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Gli azzurri escono tra gli applausi dal Murrayfield: è un trionfo storico. Ap

EDIMBURGO (Scozia), 24 febbraio 2007 - Ci sono voluti otto anni, sono servite venti partite (con diciotto sconfitte e un pareggio). L’Italia, finalmente ma meritatamente, vince la prima partita in trasferta nella storia del Sei Nazioni, la quarta in totale. E a Edimburgo è festa grande, grandissima: per la squadra e per i seimila tifosi scatenati al seguito. L’esodo non poteva essere più fortunato: Murrayfield è violato e l’impresa assume toni da leggenda. Succede tutto (o quasi) nei primi sei minuti. I sei minuti più pazzi della storia del rugby.

Trecentosessanta secondi di gioco e tre mete azzurre, frutto di altrettanti clamorosi errori scozzesi. La prima, dopo appena 19 secondi, porta la firma di Mauro Bergamasco: Godman sbaglia un’apertura al piede dai propri ventidue, l’ovale carambola addosso al flanker patavino e il gioco è fatto. Altri tre giri di lancette e altro regalo scozzese. Stavolta la frittata è cucinata da Cusiter: Scanavacca ringrazia, intercetta e se ne va solo in mezzo ai pali dopo una volata di una trentina di metri. E’ finita? Macché: al 6’ Cusiter, ancora lui, sbaglia clamorosamente un facile appoggio e il beneficiario, ora, è Robertson. La sgroppata in solitario è di quaranta metri, la meta tricolore la terza. In un amen. Il bello è che vengono tutte trasformate da Scanavacca e quindi il tabellone, appunto dopo 6’, recita 0-21. Manco gli All Blacks...

Da lì in poi un solo copione: Scozia in attacco, Italia in difesa. Ma quella azzurra è una difesa coi fiocchi. Placca, placca e lascia passare quasi nulla. Solo al 14’ capitola. Da un’azione di touche, è Dewey, di forza, a entrare in aria di meta. Con la trasformazione di Paterson fa 7-21. Un giallo a Taylor e un piazzato di Scanavacca (7-24) allentano la pressione, ma è battaglia cruenta, è guerra di trincea. Con feriti: Castrogiovanni deve lasciare per Nieto, Masi per Zaffiri (con Mauro Bergamasco spostato all’ala). La Scozia, che sceglie di non piazzare mai, muove il punteggio solo prima dell’intervallo: Paterson centra i pali e si cambia campo sul 10-21. La Scozia, nella ripresa, esercita una pressione devastante per venti minuti. Ma basta solo per una seconda meta, figlia di un’indiavolata progressione di capitan Paterson dalla linea di metà campo (17-24).

L’Italia, nel momento più delicato, trova forze impossibili e coraggio leonino. La mischia spinge a più non posso e dopo un’azione in percussione continuata, regala a Scanavacca due piazzati: Pepe, ispiratissimo, è un cecchino infallibile (finirà con un sette su sette) e gli ospiti allungano definitivamente (17-30). C’è tempo persino per una quarta meta: è di Troncon - scelto miglior giocatore del match come due settimane fa a Londra - che sfrutta al meglio la spinta del pacchetto. Finisce 17-37. Finisce con gli azzurri a compiere un giro d’onore. Finisce in trionfo. E la festa, a Edimburgo, è appena cominciata.

Scozia-Italia 17-37 (10-24)

MARCATORI: p.t. 1’ m. Ma. Bergamasco tr. Scanavacca, 4’ m. Scanavacca tr. Scanavacca, 6’ m. Robertson tr. Scanavacca, 14’ m. Dewey tr. Paterson, 19’ c.p. Scanavacca, 40’ c.p. Paterson; s.t. 21’ m. Paterson tr. Paterson, 26’ e 31’ c.p. Scanavacca, 35’ m. Troncon tr. Scanavacca.

SCOZIA: Southwell; Lamont, Di Rollo, Dewey (36’ s.t. Henderson), Paterson; Godman (18’ s.t. Walker), Cusiter; Callam (9’ s.t. Hogg), Brown, Taylor; S. Murray (34’ s.t. Hamilton), Hines (26’ s.t. Lawson); E. Murray (38’ p.t.-1’ s.t. Jacobsen), Hall (18’ s.t. Ford), Kerr (9’ s.t. Jacobsen). All. Hadden.

ITALIA: De Marigny; Robertson, G. Canale, Mi. Bergamasco, Masi (32’ p.t. Zaffiri); Scanavacca (40’ s.t. Pez), Troncon; Parisse, Ma. Bergamasco, Zanni; Bortolami, Dallapè (24’ s.t. Bernabò); Castrogiovanni (16’ p.t. Nieto), Festuccia (18’ s.t. Ongaro), Lo Cicero (18’ s.t. Perugini). All. Berbizier.

ARBITRO: Courtney (Irl).

NOTE: spettatori 50.284. Gialli: 19’ p.t. Taylor, 40 s.t. Canale. Calci: Paterson 3 su 3 (7 punti), Scanavacca 7 su 7 (17 punti). Uomo del match: Troncon.

dal nostro inviatoAndrea Buongiovanni

da gazzetta.it

@ Sonata: leggi la parte sottolineata... ecco che volevo dire!!! ;)

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Ok ok allora siamo tutti d'accordo... emozionantissimo l'inizio.

Sul man-of-the-match stavolta mi trovo in disaccordo con la commissione: per quanto bravissimo Troncon, io ho trovato fantastica la partita di Mauro Bergamasco (il flanker) sempre lucido, attivo e combattivo su tutte le palle.

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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  • 2 settimane fa...
Berbizier: "Sono più forti di noi"

Il c.t. azzurro, alla vigilia del match con il Galles, smussa i toni trionfalistici dopo la vittoria in Scozia: "Sono affamati e determinati, giocheranno la partita della vita"

0JEL5X8A--280x190.jpgIl c.t. azzurro Pierre Berbizier è nato il 17-6-1958. Ansa

ROMA, 9 marzo 2007 - Caldo infernale, sole cocente per l’Italia e il Galles che oggi hanno svolto il tradizionale captain’s run allo stadio Flaminio, per la vigilia del match di Sei Nazioni. Clima sereno, grande tensione emotiva. Tutta da trasformare in carica positiva sul campo. Grandissima l’attesa per la partita. A Roma gruppi di tifosi gallesi (visti bimbi di non più di 5 anni e ultrasettantenni con panciona d’ordinanza) hanno colorato diverse piazze della capitale di rosso. Il c.t. azzurro, Pierre Berbizier, parla chiaro e cerca di indirizzare nel verso giusto tutta questa spinta mediatica: “Va benissimo per noi tutta questa euforia, attenzione a non trasformarla in frenesia. Abbiamo vinto una partita importante in Scozia, ma adesso dobbiamo superare un esame delicato con il Galles. Loro sono affamati e determinati. Sappiamo bene che dopo aver perso le prime tre partite, al Flaminio i gallesi giocheranno la partita della vita. E noi non dobbiamo dimenticare che sono più forti di noi”.

A CACCIA DEL BIS - In verità la grande occasione di strappare per la prima volta due vittorie in un Sei Nazioni e salire all’ottavo posto nel ranking mondiale (superando proprio il Galles) ha trasformato questo match in una possibile pietra miliare della storia del nostro rugby. Il capitano Marco Bortolami mantiene la freddezza: “Sia chiaro: ripetere un avvio come quello con la Scozia sarà molto difficile. Avremo di fronte un avversario diverso da tutti quelli affrontati finora, soprattutto psicologicamente. Abbiamo guadagnato il rispetto sul campo, ora dobbiamo confermarci. Soprattutto in questa partita dovremo essere più efficaci in attacco”. Un aggettivo per il clima degli azzurri in vista del match di domani? In coro il c.t. Berbizier e il team manager Carlo Checchinato: “Caldo come il sole di Roma”. Capitan Bortolami: “Tranquilla determinazione”.

GALLES - Per i gallesi l’allenatore Gareth Jenkins ha fatto invece un cambiamento rispetto al match perso con la Francia, inserendo l'estremo Kevin Morgan, che ha recuperato da una frattura alla mascella contro la Scozia. L’ala gallese Shane Williams: “Non succederà a noi quel che è successo alla Scozia. Staremo ben attenti a non commettere errori e a entrare subito in partita con una grande pressione, senza perdere ma la concentrazione. Per noi questa partita è troppo importante. Vogliamo dimostrare che siamo vivi e forti come un tempo” Due curiosità. il secondo giudice di linea sará Taizo Hirabayashi, giapponese di Tokyo, primo giapponese fra gli arbitri nella storia del Torneo. In più La 7 ha stravolto il palinsesto e dalle 14 in poi trasmetterà prepartita, partita e dopopartita di Scozia-Irlanda e Italia-Galles.

Le formazioni

ITALIA : 15 Roland De Marigny; 14 Kaine Robertson, 13 Gonzalo Canale, 12 Mirco Bergamasco, 11 Matteo Pratichetti; 10 Ramiro Pez, 9 Alessandro Troncon; 8-Sergio Parisse, 7 Mauro Bergamasco, 6 Alessandro Zanni, 5 Marco Bortolami (capitano), 4 Santiago Dellapè, 3 Carlos Nieto, 2 Carlo Festuccia, 1 Andrea Lo Cicero. In panchina: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Salvatore Perugini, 18 Fabio Staibano, 19 Valerio Bernabò, 20 Maurizio Zaffiri, 21 Paul Griffen, 22 Andrea Scanavacca.

GALLES: 15 Kevin Morgan; 14 Mark Jones, 13 Tom Shanklin, 12 James Hook, 11 Shane Williams; 10 Stephen Jones (capitano), 9 Dwayne Peel; 8 Ryan Jones, 7 Martyn Williams, 6 Alix Popham, 5 Alun-Wyn Jones, 4 Ian Gough, 3 Chris Horsman, 2 Matthew Rees, 1 Gethin Jenkins. In panchina: 16 Rhys Thomas, 17 Duncan Jones, 18 Adam Jones, 19 Brent Cockbain, 20 Jonathan Thomas, 21 Mike Phillips, 22 Gareth Thomas.

Nicola Melillo

da gazzetta.it

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