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Gr. Fiat contro Ue: Tetti emissioni CO2 penalizzanti per i produttori di "piccole"


Guest DESMO16

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Guest DESMO16
"Non si possono risolvere questi temi solo facendone carico alle industrie automobilistiche - ha spiegato il presidente Fiat - ma è un tema molto più ampio che passa attraverso i carburanti e infrastrutture"

Montezemolo attacca la Ue

"Tetti emissioni penalizzanti"

La proposta della Commissione europea di imporre dei tetti di emissioni di Co2 per le auto a partire dal 2012 "rischia di essere troppo penalizzante per l'industria dell'automobile". E' quanto ha dichiarato il presidente della Confindustria Luca Cordero di Montezemolo oggi a Bruxelles prima di incontrare il commissario Ue all'industria Guenter Verheugen.

"Riteniamo che non si possano risolvere questi temi solo facendone carico alle industrie automobilistiche - ha spiegato Montezemolo - ma è un tema molto più ampio che passa attraverso i carburanti, passa attraverso le infrastrutture e passa anche attraverso una cultura di utilizzo".

Questo, ha concluso il persidente di Confindustria, "lo dirò a Verheugen, pur apprezzando il suo impegno per quello che se non altro ha provato a fare".

Repubblica

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Tutti i torti non li ha. Però quando vi è da inculare il cittadino con le varie euro 4,5,6 e fargli cambiare auto non mi pare che sia così "ciarliero".

Ognuno si fa i cavoli propri, e gli Stati pure...........

Sig. Montezemolo, benvenuto nel mondo reale del nuovo millennio.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Le norme cinesi in patria sono comunque molto restrittive, in quento pantografate su quelle californiane.

Diciamo che e' il solito discorso: lo stato va bene quando ci da' gli incentivi, meno quando ci richiede investimenti.

Comunque e' un ricorso storico il rapporto Fiat / inquinamento: gia' alla fine degli anni '80 si fece trovare impreparata, col passaggio al catalizzatore, con due famiglie su quattro di motori ( monoalberi e bialberi Lampredi ) obsolete e in grado di superare l'Euro 1 solo tramite perdite di potenza elevate.

Una, i bialberi fu abbandonata, l'altra sopravvisse solo dopo una quasi completa reingenerizzazione ( Torque ), conservando pero' il tallone d'achille degli alti consumi.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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per me ha ragione non ha senso continuare a ridurre i tetti di emissioni quando il problema non sono le auto e gli utenti ma proprio il tipo di carburante utilizzato, magari montezemolo è anche un po' preoccupato perchè

per fiat, che si è appena levata dal pantano, è più difficile rispettare questi adeguamenti; è anche vero che in questi anni ci hanno marciato le case con la storia delle euro 3,4,5

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Ma Montezemolo non ha tutti i torti.

Il fatto singolare è che se si è persone DECENTI, queste cose le si afferma sempre, non quando si hanno "problemi e cazzi propri".

Se si fosse intervenuto anche in altri fronti oltre al discorso auto, ce la si poteva anche prendere con + comodo.

Ma siamo sempre lì. Imporre ai cittadini, come in Italia si è sempre fatto (all'estero non so), automobilisti un altro obbligo (dato che in Italia l'auto non è SVILUPPO o BENESSERE, ma significa MUCCA da mungere e obblighi vari), è meglio che NON andare a toccare altrove, dove magari risiedono dei gran danari...........

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Non hanno gli ibridi...

e adesso per 10-15 anni rischiano il culo.....

vedete le fesserie che si fanno?

vedete la lungimiranza di certuni per cui l'ibrido era la fase finale delle macchine alimentate a petrolio prima dello switch a fonti alternative e CO2-free?

adesso (tutti i costruttori europei) costringeranno la UE a fare carte false per permettergli di essere competitivi

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in fiat hanno un gap tecnologico in questo senso e lo sanno, ma se anche avessero voluto non penso avevano i mezzi...montezemolo per il ruolo che ha cerca di avere influenza

sul fatto che l'ibrido sia la fase transitoria nel passaggio a fonti a emissioni 0 è molto probabile, ma è ancora presto e fa fatica ad attecchire soprattutto a causa dei costi alti, certo se l'ibrido sarà quello della prius sarà difficile stare dietro alla toyota, PSA ha già dato dimostrazione di esserne capace, gli altri per adesso sono in dormiveglia...

a meno che fiat abbia tutto pronto nei cassetti e fa la gnorri, non credo che siano così sprovveduti, dopotutto l'esperienza delle varie seicento e panda elettra non può aver lasciato terra bruciata...

ma per me nel breve, almeno sul mercato interno, potranno giocarsi la carta metano

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Auto e ambiente: Fiat la più virtuosa

La maggior parte delle case automobilistiche europee sono ancora lontane dal raggiungimento degli obiettivi sulle emissioni di CO2

La Federazione europea per il trasporto e l'ambiente ha reso pubblici i risultati di uno studio sulla riduzione delle emissioni carboniche nelle auto prodotte tra il 1997 e l'anno scorso, i cui risultati, per tre quarti delle marche analizzate, sono tutt’altro che confortanti.

LO STUDIO – Creata nel 1989, la Federazione raggruppa numerose organizzazioni non governative che intendono promuovere un trasporto ecologicamente responsabile, economicamente vantaggioso e socialmente equo. Commissionando questa analisi ha voluto prendere il polso all'industria automobilistica, a due anni dalla scadenza del termine per la riduzione di un quarto delle emissioni di CO2 dai livelli del 1995; promessa che l’Associazione europea dei fabbricanti di automobili (Acea) aveva solennemente sottoscritto davanti all'Unione Europea.

PRESTO FATTA, PRESTO DIMENTICATA – Il vecchio adagio sulla promessa da marinaio viene subito in mente dopo aver dato una rapida occhiata agli scostamenti fra gli obiettivi da raggiungere in due anni e i risultati ottenuti nei precedenti otto: solo tre case automobilistiche sono sulla buona strada per mantenere l'impegno, due arrivano quasi alla sufficienza e le restanti quindici lo mancano di percentuali variabili dal 19 all'80.

PROMOSSI E BOCCIATI – Diverse sorprese aspettano chi scorresse la particolare classifica: i produttori tedeschi sono tutti molto indietro, dal dodicesimo al diciassettesimo posto, ma ancor peggio di loro riescono a fare gli asiatici, che con la Nissan conquistano una non invidiabile maglia nera. Rimandate, sia pur con buone probabilità di passare a settembre, la Ford e la Peugeot, che mancano l'obiettivo del 5 e 6 per cento rispettivamente. Solo tre marche sono in linea con i traguardi dichiarati. Sul podio: bronzo e argento parlano francese, grazie a Renault e Citroen: la prima perfettamente in linea col programma, mentre la casa di Boulogne-Billancourt supera la riduzione promessa di un lusinghiero 15 per cento. La prima della classe, che ha ridotto le emissioni-serra addirittura di un terzo, è la nostrana Fiat. L'Italia batte la Francia ancora una volta, dunque, e indica la strada verso un trasporto più sano, saggio e sostenibile.

(fonte repubblica)

Non credo sia un problama di gap...semplicemente vengon rishciesti altri investimenti.E ciò scontenta qualcuno come sempre.Attendo auto ibride e a metano da fiat.Magari è la volta buona

debellogallico

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