I Moggi rinviati a giudizio

[ACS]

azz.. quasi non sembri gobbo! (sarà quella minoranza di buon sangue genoano che ristabilisce i parametri normali...)

gobbo o non gobbo la vista periferica rimane

comunque è vero: anche la marisa ai suoi tempi approfittava della sua posizione per manovrare a suo piacimento, ma lo faceva con stile.

Marisa era molto + "agricolo" in confronto. Però anche lui si è giovato dei servigi di Allodi proprio in un periodo in cui il giovane rapante figlio di ferrovieri entrò a far parte dello staff per apprendere i segreti del mestiere e agganciare il network dell'Italo nazionale.

Ma Allodi esercitò benissimo le sue arti prima di tutto sotto la Madùnina insieme al mago ed al padre intelligente del bimbominkia, e solo per quelle poche partite in sudamerica non riuscì ad allungare i tentacoli. Infatti furono mattanze per gli italici eroi...

In patria si è messo tutto a tacere perchè quello che succedeva in quegli anni era tutto lecito, pieno boon economico-sociale del paese, nessuno pagava le tasse (mio padre era fornitore della casa petrolifera, manco controllavano le bollette di uscita delle cisterne!!), i piani regolatori li facevano a muzzo quando li facevano, Coppi si bombava come un tossico da parco però moriva di malaria in pianura padana

Lasciamo perdere va...

ad un certo punto questo stile a moggi e giraudo è venuto a mancare e la famiglia ovina ne ha (imho giustamente) decretato l'allontanamento.

Infatti gli affiancarono Bettega proprio per mantenere un certo contengno sabaudo. Che però sfugge di mano... ed alla fine il piano era quello e proprio per quei motivi, viene accelerato a causa del fattaccio.

I retroscena di questo periodo sono abbastanza oscuri e più che la gobba credo riguardino certi equilibri di potere interni ad ifil, soprattutto per quanto riguarda le aree della continassa e zone di vinovo. In pratica da quel poco che so Giraudo (peraltro torinista.. proprio lui che con il cimmiporco re del paraurto e romerda aveva tentato di farlo estinguere, riuscendoci quasi) stava facendo il passo più lungo della gamba e ha pestato molti piedi. Ricordiamo che gli ovini diretti a cui dar da mangiare sono quasi un centinaio..

Nessuno mi persuaderà che il lapo, sentendo cosa si diceva in famiglia, sia partito avventatamente alla carica (ve le ricordate alcune dichiarazioni post partita) e se lo sia preso nel popo' in senso letterale...

guarda che la cosa è stata tutta architettata ad arte! dov'era l'ambulanza dedicata? e le guardie di stato dedicate? per non parlare di Sirio che può essere si stata seminata, ma manco arrivare sul posto quando hanno la frequenza di ambulanze e FdO...

Lui era già noto per l'uso intensivo di Dixan ma non così scemo per il resto. Ed in ogni caso il servizietto gliel'hanno fatto che era incosciente, confermato dal primario dell'ospedale (lo zio di una mia cara amica).

Ergo non so quanto fosse consenziente e consapevole della cosa...

Tra l'altro il dott.prof. era stupitissimo di vederlo li, perchè loro hanno la clinica ipermegaprivata dedicata proprio a queste cose (ricordarsi delle narici foderate del nonno, mica leggenda) dove altre volte il pargolo aveva soggiornato per sbronze varie...

La vendetta della zia è stata tanto fredda quanto viscerale. L'obiettivo primario a quel punto era liberarsene in fretta, prima di tutto del faccendiere torinista, che infatti è praticamente dovuto emigrare.

E poi del compare ciociaro, che ormai diventava troppo ingombrante.

Diciamo che dalle voci che sento, abbastanza affidabili, è stato proprio il porcone sabaudo a far degenerare l'ego di Luscianone alla lunga, per quell'aurea di arrogante impunità che lui stesso ha portato nella combriccola.

[Navarre75]

La posto qui perché non credo meriti un nuovo Topic dedicato, tanto la"materia"sempre la stessa è:

Carraro su Calciopoli: Esco pulito' date=' troppo in fretta lo scudetto all'Inter[/b']

"Esco da Calciopoli sul piano penale, amministrativo e sportivo da persona perbene e corretta".

Franco Carraro, ex presidente della Figc, prosciolto da ogni accusa nell'inchiesta di Calciopoli dalla terza sezione della Cassazione di Roma.

"Questo - prosegue Carraro - non elimina la responsabilità oggettiva che avevo allora come presidente della Figc e gli errori di politica sportiva che ho commesso. Ho sofferto molto perché la mia decisione di dimettermi da presidente della Federazione è stata interpretata come un'ammissione di colpa".

"L'assegnazione dello scudetto 2005/2006 all'Inter è stata una decisione intempestiva, che ha contribuito a eccitare animi invece di calmarli. E' giusto assegnare lo scudetto, ma non era indispensabile farlo nel giro di pochi giorni. Giusto anche arrivare a sentenze sportive rapide, ma la decisione di assegnare lo scudetto poteva essere più meditata. Al di là di questo, è giusto che ci sia una classifica e un titolo", ha concluso l'ex numero uno di via Allegri nel corso della conferenza stampa al Circolo Canottieri Aniene di Roma.

15 luglio 2009

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[Albizzie]

io sottolineerei questa parte del discorso:

"E' giusto assegnare lo scudetto, ma non era indispensabile farlo nel giro di pochi giorni."

ma visto che sono dichiarazioni nientepopodimenoche di franco carraro me ne sbatto bellamente.

[Navarre75]

Calciopoli' date=' spunta anche l'Inter[/size']

Guardalinee accusa i nerazzurri

Anche l'Inter era coinvolta in Calciopoli. A rivelarlo è un guardalinee, Mario Coppola, intervenuto come testimone a sorpresa nel processo in corso a Napoli. Coppola ha confessato di aver subito pressioni dall'ex designatore Gennaro Mazzei per ammorbidire un referto arbitrale nei confronti del difensore nerazzurro Ivan Cordoba espulso durante una gara contro il Venezia. "Non ho obbedito - ha detto Coppola - ma poi non ho più fatto gare di A".

4 dicembre 2009

da Sport Calcio Mercato Gossip F1 MotoGp News Live Foto Video - SPORTMEDIASET

[Navarre75]

Calciopoli' date=' giallo sulle telefonate dell'Inter...[/b']

Il pm di Calciopoli: "Potrebbe esserci sfuggito qualcosa".

Il giallo delle telefonate tra l'Inter e Bergamo.

Il colonnello dei carabinieri Auricchio ascoltato ieri come testimone nell’udienza davanti alla nona sezione del Tribunale di Napoli: il dubbio è che l’enorme lavoro di intercettazioni fatto in quei mesi sia stato diretto nei confronti della Juventus di Moggi e Giraudo, tralasciando o almeno non approfondendo le tracce che potevano portare ad altre società, tra cui l’Inter.

Auricchio ha naturalmente difeso il proprio operato. "Tutte le telefonate intercettate sono state riportate e quelle che non sono state riportate sono state compendiate", ha replicato l’ufficiale alle domande dell’avvocato Prioreschi, uno dei difensori di Moggi. Tuttavia non ha saputo spiegare il fatto che non ci sia traccia di una conversazione tra l’ex designatore Paolo Bergamo e la segretaria Fazi a proposito delle telefonate di Moratti e di una cena che aveva organizzato con Facchetti perché all’Inter si lamentavano degli arbitri. Né di un’altra telefonata in cui Bergamo riferisce di colloqui con Moratti. Eppure, ha osservato Prioreschi, l’utenza dell’ex designatore era sotto controllo. "Non so dare spiegazioni, Facchetti avrà chiamato su un altro numero", ha detto Auricchio e il pm ha ammesso che "forse qualcosa sarà anche sfuggito". A giudicare dalle contestazioni dei legali di Moggi non sarebbe una falla di poco conto visto che l’Inter fu poi la maggiore beneficiata dalle sentenze di Calciopoli.

24 marzo 2010

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[luc@]

Tristezza.

[Albizzie]

si saranno perse anche le sim vietnamite di moratti date in giro allora....

[Navarre75]

Calciopoli' date=' trovate le telefonate di Galliani e Moratti[/b']

La notizia arriva dagli avvocati della difesa, intanto il teste Auricchio continua nella sua specialità: "Non ricordo".

Calciopoli: trovate le telefonate fra Bergamo, Moratti e Facchetti.

Colpo di scena al processo di Calciopoli: sarebbero state trovate le telefonate tra Paolo Bergamo, ex designatore, e i dirigenti interisti (Massimo Moratti, Giacinto Facchetti). Nella penultima udienza, erano state citate alcune telefonate tra Bergamo e Maria Grazia Fazi, sua assistente personale ed ex segretaria dell’Aia (Associazione Italiana Arbitri), in cui si parlava di una cena con Facchetti, all’epoca presidente dell’Inter, che doveva avvenire la sera del 5 gennaio 2005, e di alcune telefonate preparatorie dell'evento, «consumato» proprio alla vigilia di Livorno-Inter 0-2.

Il tenente colonnello Attilio Auricchio, teste chiave di tutto l’impianto accusatorio, e il pm Narducci avevano confessato di non essere al corrente dei motivi per cui proprio «quelle» telefonate non fossero nelle informative e che, probabilmente, qualcosa poteva essere sfuggita. Ieri, la svolta. Gli avvocati della difesa avrebbero rinvenuto, tra le tante, le telefonate partite dal cellulare di Bergamo verso quello di Moratti e le altre intercorse con Facchetti, che non chiamava mai, secondo Bergamo, meno di due volte la settimana. Non solo: figurerebbero anche molti contatti fra Adriano Galliani, l’allora presidente della Lega (nonché vice presidente del Milan) e Pierluigi Pairetto, ex designatore con Bergamo. I colloqui non sarebbero stati ancora ascoltati. Dalle pieghe dell’indagine, è emerso anche il numero delle intercettazioni di cui sarebbe stato «bersaglio» l’ex designatore: 51 mila!. I cacciatori di verità non vedono l’ora di sentire i nastri. Erano proteste, o giochi di «griglie» arbitrali come quella, famosa e famigerata, tra Luciano Moggi e Bergamo, nella quale l’ex direttore generale della Juventus faceva a gara «a chi aveva studiato di più»? Erano scambi di idee o richieste di favori? Il processo sta vivendo giorni decisivi. Attilio «Non ricordo» Auricchio è stato nel frattempo tartassato dagli avvocati di Massimo De Santis (ex arbitro), Paolo Bergamo (ex designatore), Andrea e Diego Della Valle e Sandro Mencucci (proprietari e dirigenti della Fiorentina) e Mariano Fabiani (ex direttore sportivo del Messina).

Incredibile il tenore delle risposte: talmente evasivo da accentuare i dubbi sul «senso (quasi) unico» dell’indagine: la Juventus comunque e poi quello che viene, viene. Esempio: se pensi che i Della Valle stiano trattando con Bergamo per salvarsi (stagione 2004-2005), e se vieni a sapere di un vertice in un albergo fiorentino, non puoi, a maggior ragione, accontentarti della notizia e non piazzare cimici fra i tavoli, per portare alla luce eventuali patti scellerati. Persino il giudice Teresa Casoria ha perso la pazienza: e non è la prima volta. Il 13 aprile, prossimo round.

In attesa di conoscere i pissi pissi fra Bergamo, Moratti e Facchetti, fra Galliani e Pairetto.

31 marzo 2010

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[luc@]

Tristezza.

[Navarre75]

Calciopoli: Moratti a Bergamo' date=' 'Vorrei incontrarla'[/b']

Intercettazioni: coinvolta anche l'Inter.

C'è una chiamata del 2004 in cui il patron nerazzurro cerca di organizzare un incontro con il designatore. 'Anche io ci tango a vederla per farle una confidenza' risponde Bergamo, che in un'altra telefonata invece programma una cena con Facchetti.

Il Processo sportivo? Si può riaprire

L'avvocato D'Onofrio: 'Ci sono dei fatti nuovi, ma solo la Juve può chiederlo alla Figc. Potrebbe riottenere gli scudetti.

Moratti 'C'è chi vuole ribaltare la verità. Non temo le intercettazioni, tutto regolare. Noi sempre corretti. Possono sbobinare ciò che desiderano. Certi tentativi mi sembrano veramente ridicoli'

02 aprile 2010

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