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Mazda 2 (Topic Ufficiale - 2007)


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Breve preambolo tecnico: il ciclo Miller è una evoluzione del ciclo Otto, il cui obiettivo è l’aumento del rendimento. Dal punto di vista meccanico, un motore Miller è identico ad un motore Otto, con la differenza di una peculiare fasatura delle valvole di aspirazione tale da realizzare un rapporto di espansione superiore al rapporto di compressione, con conseguente aumento del rendimento. Ciò si può ottenere ritardando o anticipando notevolmente la chiusura delle valvole di aspirazione rispetto al punto ideale del ciclo Otto (in teoria in corrispondenza del punto morto inferiore del pistone): nel primo caso si fa uscire una parte della miscela aspirata, nel secondo se ne limita l’entrata. Lo svantaggio di questa soluzione è la minore potenza erogabile da un motore a ciclo Miller rispetto ad un ciclo Otto, a causa della minore energia disponibile (sebbene sfruttata meglio).

Per la nuova Mazda Demio destinata al mercato giapponese (in Europa è nota come Mazda2), la Casa giapponese ha sviluppato, partendo dall’attuale benzina MZR 1.3L DOHC, un motore aspirato a ciclo Miller, in cui il ritardo di chiusura delle valvole di aspirazione consente di ridurre le perdite di pompaggio (cioè la “fatica” che fa il pistone in fase di aspirazione) e di migliorare l’efficienza termodinamica. La gestione dell'alzata delle valvole è affidata al sistema Sequential Valve Timing System, mentre la trasmissione è del tipo a variazione continua (CVT). In aggiunta a ciò, la nuova «Demio» è stata alleggerita di 100 kg rispetto alla versione standard.

Stando ai dati dichiarati, la nuova Demio consente di risparmiare fino al 20% di carburante rispetto al propulsore MZR 1.3L DOHC da cui deriva, con un consumo di 23 Km/lt rispetto ai 19,2 Km/lt del propulsore a ciclo Otto, ed è in grado di inquinare il 75% in meno rispetto agli standard giapponesi del 2005, rientrando così nella categoria "Super Ultra-Low Emission Vehicle". Questo tipo di propulsore non è comunque nuovo per Mazda, che è stata la prima Casa automobilistica a sviluppare in grande serie l’idea avuta dall'ingegnere americano Ralph Miller anni ‘40, con la berlina Millenia della prima metà degli anni '90.

 News al 02/12/2015: Mazda 2.

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Sarebbe più corretto parlare di ciclo Atkinson: il ciclo Miller ha la stessa fasatura della valvola d'aspirazione ma vede la presenza di un compressore volumetrico (al contrario dell' Atkinson che è aspirato).

Il ciclo Atkinson a livello automobilistico è attualmente applicato sulla Prius.

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Ma per avere un 1.3 Miller che consuma e va forte come un 1.0 Otto, non valeva tanto mettere direttamente un 1.0 Otto? :roll:

Chi è più criminale, chi tiranneggia il suo popolo, o chi prima finanzia il tiranno, e poi rimpiazza la dittatura con l'anarchia?

(Niall Ferguson, trad. Rita Baldassarre, Corriere Della Sera 02/01/2007)

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Presentata per la prima volta al Salone dell’Automobile di Ginevra di quest’anno, Mazda2 è il primo modello della nuova generazione di automobili sviluppata da Mazda. Fa il proprio ingresso nel segmento B, attualmente in crescita e che rappresenta, in Europa, il 25% circa del mercato complessivo. In controtendenza rispetto a molte concorrenti, oltre ad essere, rispetto al modello che sostituisce, più leggera di quasi 100 kg, è anche 40 mm più corta (3,88 m). In questo modo, Mazda ha mantenuto il peso della vettura al di sotto dei 1.000 kg, ottenendo così un risparmio di carburante fino al 15% ed un’ottima maneggevolezza. Mantenendo però lo stesso passo di 2,49 metri della precedente, gli interni offrono uno spazio ottimale nell’abitacolo, in rapporto alle dimensioni compatte, con una capacità di carico di 250 litri.

Nella progettazione degli interni di Mazda2, la direttiva da seguire è stata “uno spazio che comunicasse movimento.” A differenza degli interni con superfici piane, la configurazione scelta in questo caso abbina una sensazione di solidità rassicurante ad un forte movimento visivo. Enfatizzando il piano orizzontale, è stata ottenuta una sensazione di grande spaziosità. Il contrasto fra gli inserti Silver e lo sfondo scuro, affiancati da numerosi elementi arrotondati, conferiscono sportività e distintività all’abitacolo. Proprio come sulla Mazda5, la leva del cambio è integrata nella consolle centrale e la sua posizione, elevata di 38 mm rispetto alla precedente Mazda2, ne facilita particolarmente l’azionamento. La linea di cintura scende verso il muso della vettura, risultando 40 mm più bassa rispetto al vecchio modello, ed insieme al posizionamento ribassato degli specchietti retrovisori esterni consente una migliore visibilità laterale davanti e in basso . Ne consegue una maggiore sicurezza alla guida su strade strette e nelle svolte in prossimità di incroci, punti in cui dei pedoni potrebbero attraversare la strada.

Altrettanto utile nel traffico cittadino è il ridotto angolo di sterzata della vettura, di soli 9,80 metri. Lo spazio disponibile per la testa di 1.004 mm anteriormente e di 959 mm posteriormente risulta fra i migliori della categoria, proprio come lo spazio ad altezza spalle di 1.340 mm anteriormente e 1.300 mm posteriormente. Sui sedili posteriori di Mazda2, è possibile distendersi comodamente grazie all’ampio spazio riservato alle gambe (883 mm). Il design dell’abitacolo di Mazda2 soddisfa l’esigenza, soprattutto della clientela più giovane, di pratici vani portaoggetti. È presente un cassettino portaoggetti con un portariviste per riporre cartine stradali. La consolle centrale, posizionata fra i sedili, è dotata di due portabicchieri dietro i quali si trova un ripiano per oggetti grandi quanto una borsetta. La forma delle tasche sulle porte permette di riporre una bottiglia da 0,5 litri ed un atlante stradale formato A4.

La nuova Mazda2, grazie all’ottimizzazione della struttura della carrozzeria e ad un maggiore uso di acciaio ad alta resistenza, oltre ad essere più leggera di quasi 100 kg, risulta anche migliorata in termini di sicurezza, rigidità della struttura della carrozzeria e prestazioni a livello di riduzione di rumorosità, vibrazioni e disturbi (NVH), tutte caratteristiche che, di norma, implicano maggiore peso per una vettura. Andando alla ricerca del peso non indispensabile, gli ingegneri non hanno trascurato nessuna zona della vettura. Di conseguenza, sono stati guadagnati grammi preziosi nel sistema di scarico e di raffreddamento, nei cablaggi ed anche negli altoparlanti sulle porte. Ma non è stato ridotto solo il peso, è stata anche apportata una riduzione del livello di rumorosità dell’abitacolo. Ad esempio, a 60 km/h, solo 71,1 dBA vengono, secondo la Casa, percepiti dai passeggeri, un valore fra i migliori del segmento. È stata prestata particolare attenzione allo sterzo servoassistito elettricamente, che offre reazioni intuitive e lineari. L’uso di acciaio ad alta resistenza in zone specifiche della struttura della carrozzeria ha anche permesso geometrie ottimali per le sospensioni anteriori a schema MacPherson e posteriori a barra di torsione.

Mazda2 sarà eqipaggiata di due motori benzina per il lancio sul mercato nell’autunno del 2007. Un motore da 1,3 litri che eroga 55 kW/75 CV e 63 kW/86 CV (a seconda dei mercati), mentre il motore da 1,5 litri eroga 76 kW/103 CV. Entrambi i motori benzina presentano un sistema di fasatura sequenziale delle valvole (S-VT) ed una fasatura ottimizzata delle valvole di scarico. Il nuovo motore da 1,5 litri, inoltre, è dotato di un sistema ad induzione variabile (VIS), che permette miglior valori di coppia in una più ampia gamma di regimi motore.A seguire, Mazda presenterà poi sul mercato europeo un turbodiesel particolarmente efficiente nei consumi di carburante, appartenente alla gamma di motori MZ-CD, con una cilindrata di 1,4 litri. Con entrambi i motori ottimizzati a basso attrito e l’eccellente aerodinamica (Cx =0,31), Mazda2 è una delle vetture più efficienti della categoria nei consumi di carburante. Il modello base dotato di motore benzina da 1,3 litri utilizza solo 5,4 litri di carburante ogni 100 km (percorso misto), con un valore di emissioni di CO2 di 129 g/km. La cellula di sopravvivenza per i passeggeri di Mazda2 è formata da acciaio ad altissima resistenza nella zona del montante centrale e nella struttura di protezione antiribaltamento. Sono di serie due airbag frontali anteriori , gli airbag laterali anteriori ed a tendina, anteriori e posteriori, sono di serie o disponibili opzionalmente (a seconda dei mercati).

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www.automobilismo.it

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