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Paolo Attivissimo alle Iene


Artemis

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concordo in toto con l'intervistato

però scagliamo qualche freccia a favore di microsoft

1) ha reso il pc usabile da una vasta gamma di utenti

Microsoft ha commercialmente sfruttato in grande (con metodi non sempre leciti e talvolta anche illegali, e a volte ancora cavalcando l'illegalità apposta) un idea del "piccì per tutti" che fu in origine di zio Steve, prima che Gates facesse software per gli utenti e prima che quello psicotico di Stallman scrivesse un compilatore.

Il fatto che MS *in passato* abbia reso il pc accessibile a tutti (a che prezzo poi: la cosa non è *completamente* positiva, e sarebbe bello farne un discorso storico sui perchè) non significa che oggi debba godere di una posizione di riguardo, al sicuro dalla legge e nella bambagia dei suoi soldi.

2) ha imposto un'interfaccia x cui si riesce a usare la > parte dei software senza esseri supermegaarciexperti

L'interfaccia di Windows ha delle magagne a livello di usability che non sono banali, e che sia osX che alcune interfacce di Linux (mi viene in mente Gnome) superano e correggono, che non ha mai corretto, nemmeno con Vista.

Il fatto che sia l'interfaccia più comune e quella con cui la gente è sempre stata più o meno a contatto non la rende automaticamente la più usabile.

Ho visto persone assolutamente digiune di pc (come mia madre per esempio, e preciso che "assolutamente digiune" significa "non aver mai mosso il puntatore del mouse sul desktop di Windows") usare con enorme profitto sia Gnome sia osX con solo poche occhiate allo schermo, mentre successivamente faticare non poco nel capire il funzionamento di Windows.

3) vista la sua diffusione ha consentito la diffusione e lo sviluppo di applicativi che sarebbero rimasti sconosciuti ai più

La diffusione di alcuni applicativi sui pc di tutti, come per esempio Maya, o Autocad, o Photoshop, è oltremodo impropria.

Questi sono applicativi dedicati essenzialmente ad un uso professionale, ed era bene che fossero rimasti li.

Sono ovunque non per merito di windows, ma semplicemente per aver volontariamente cavalcato la pirateria, approfittando della capillare diffusione di personal computer per imporsi come standard "de facto" in un mercato non loro.

1) nn si capisce il motivo x cui quando tutto sembra ok, uno deve cambiare il s.o. con tutte le smadonnate che ne seguono

2) il pensiero a vista, dopo riformattazione l'ho fatto, ma il prezzo di suddetto o.s. è francamente esagerato pensando alle varie perdite di tempo, liti, e fegato ingrossato cui inesorabilmente un utente che sfrutta il pc va incontro.

3) sarebbe ora che microsoft finisse di aggiornare i bachi del suo s.o solo dopo che utenti imbufaliti si trovano coi pc in panne ...

IMHO ci sono contro ben peggiori ;)

linux è si molto affidabile, ma è anche difficile x l'utilizzatore medio di pc, nn scordiamocelo ;)

In parte sottoscrivo autodelta, ed in parte la cosa meriterebbe un discorso a sè.

Linux, ho notato da ultimo con l'ultima ondata di niubbi che ho aiutato nella migrazione, si trova di fronte ad un grosso scoglio culturale proprio per la sua natura: è un sistema operativo (nel senso lasco del termine).

Il sistema operativo non è un concetto che all'utilizzatore finale del computer deve essere noto. Una persona deve accendere il pc ed usare, e che quello che usa sia cablato nel rame della sua mainboard o giri in ram non devono essere affari suoi.

Il sistema operativo crea un'astrazione concettuale della macchina, offrendo finestre e colorini, ovvero rappresentazioni puramente arbitrarie che convertono ordini sensate per una persona in ordini sensati per una macchina.

Nel vendere Windows preinstallato, e nel vendere i Mac, questo concetto è realizzato: Windows e osX non sono avvertiti come sistemi operativi, sembrano "dentro" il computer, ed il loro scopo è realizzato.

Linux, invece, dovendo essere usato *dopo* l'acquisto del computer, si impone pesatemente con il suo concetto di "sistema operativo", che all'utente non risulta affatto un concetto intuitivo.

Ho visto utenti chiedere se saranno disponibili le directX 10 per linux e quando, o gente chiedere se si prevede il rilascio di un aggiornamento per correggere "l'incompatibilità con alcuni giochi". O ancora utenti che pensano di "installare" e "disinstallare" Linux come un qualunque applicativo.

Sono domande che possono sembrare assurde, ma che stranamente sono perfettamente lecite.

L'utente non percepisce quanto sia "astratto" dalla macchina il concetto di "sistema operativo", quanto sia di livello computazionale molto più elevato, e quanto sia una rappresentazione arbitraria dell'elaboratore elettonico.

Linux invece ti *impone* di percepire tutto questo. Devi sapere cos'è un sistema operativo, cosa è un partizione e cosa contiene, cosa è un driver, cosa significa effettivamente "avviare il computer" (che ti porta a sapere cosa è la mbr), e altro ancora.

Queste cose non sono in nessun caso "caratteristiche di linux" in quanto nessun sistema operativo è immune dal bootloader, o dal partizionamento, o da qualsiasi altra caratteristica di Linux.

Solo che prendi il pc e ci trovi dentro Windows o osX queste cose puoi non saperle, mentre se installi linux queste le devi sapere per forza, perchè altrimenti non puoi installare nulla.

E' questa l'enorme barriera culturale.

Poi, alla fine, anche Linux è semplice. Una volta configurato ha interfacce grafiche comode e applicativi completi e ben tradotti, ed infatti ho installato Linux a persone che sono informaticamente zero e ci si divertono un mondo senza problemi.

Il problema grosso è arrivarci, a Linux.

Io vorrei proprio vedere cosa succederebbe se vendessero dei PC con Linux preinstallato. Se una volta avviato la prima volta effettivamente fosse così difficile.

Io non credo.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Artemis, sono d'accordissimo con te riguardo Linux... il "dovercelo mettere dopo" crea non pochi problemi all'utilizzatore medio basso (che sarei io... :lol: ). Inoltre tanti ritengono l'installazione di un secondo sistema operativo quasi un' aberrazione, un voler far fare qualcosa per cui il proprio computer non è previsto, semplicemente perchè la prima volta che lo accendi ti trovi quella bella schermata con scritto windows, quasi fosse un qualcosa che si trova insediato di fabbrica dentro ogni singolo componente del tuo pc...

E poi mettiamoci anche un po' di pigrizia e di paura a sconvolgere uno status quo parzialmente funzionante (sto parlando ancora di me :lol: ) che ogni tanto ti portano a esplorare lidi alternativi con i piedi di piombo... ;)

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A Linux manca la trasparenza. Nel senso ingegneristico del termine.

Che se permettete non è poca cosa...

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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A Linux manca la trasparenza. Nel senso ingegneristico del termine.

Che se permettete non è poca cosa...

Ovvero quella trasparenza intesa come "semplificazione dei processi interni"?

In informatica si chiama "astrazione". :)

Linux di astrazione ne ha in quantità. Quello che gli manca è perchè non può avere la pretesa di "esserci solo lui" sul PC.

Deve convivere con Windows su pc e con osX sui mac, ha bisogno di fare vedere qualcosa di basso livello perchè l'utente possa operare delle scelte.

E' un problema. Ma è anche un problema irrisolvibile, ed anche forse il più grande vantaggio di Linux, ovvero la flessibilità.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Per non fare dell'informazione parziale riporto anche la "risposta" di Microsoft Italia, per voce di Albergati (una vecchia conoscenza dei movimenti freesoftwaristi italiani, ed un caro amico della Siae)

http://www.iene.mediaset.it/video/video_1961.shtml

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Ovvero quella trasparenza intesa come "semplificazione dei processi interni"?

In informatica si chiama "astrazione". :)

Linux di astrazione ne ha in quantità. Quello che gli manca è perchè non può avere la pretesa di "esserci solo lui" sul PC.

Deve convivere con Windows su pc e con osX sui mac, ha bisogno di fare vedere qualcosa di basso livello perchè l'utente possa operare delle scelte.

E' un problema. Ma è anche un problema irrisolvibile, ed anche forse il più grande vantaggio di Linux, ovvero la flessibilità.

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

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Leggermente arrogante il tizio quando dice che secondo loro gli utenti non potrebbero portare benefici con la modifica dei loro prodotti

in pratica siamo tutti dei babbei....bravo,applausoni...certo che da uno che definisce Windows "l'intelligenza del pc"

 

花は桜木人は武士

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Non è vero che Linux ti obbliga a sporcarti le mani: o almeno, non più. È possibile usare una distro di Linux esattamente come se fosse un prodotto finito, senza dover andare a spacioccare in giro.

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Alonso, come ha detto Kimi, è il primo top driver che si fa pagare il posto a Maranello.

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no, ingegneristicamente parlando [almeno per quanto riguarda TLC, elettronica, e ing. informatica] per trasparenza si intende una cosa molto semplice:

a me non deve importare nulla di come funziona lo "strato" [in un'ottica ISO/OSI per esempio] sotto di me per fare ciò che gli chiedo. Lui può farlo nel modo che gli pare, l'importante è che accetti i miei comandi/dati nella maniera che piace a me, e me li restituisca nella stessa forma.

Se hai presente la "pila ISO", che metto a fondo di questo post, il concetto è chiaro.

Penso di conoscere il modello OSI, è un *pochino* il mio settore ;)

Comunque si, parlavamo esattamente delle prerogative di "astrazione" del modello software.

Voi ingegneri la chiamate "trasparenza" perchè credete che sia positiva, noi informatici la chiamiamo "astrazione" perchè la tolleriamo poco e perchè ci rende ingestibili dei problemi diversamente banali :)

A linux manca proprio questa trasparenza, obbliga l'utente dello strato applicativo a mettere la mani e sporcarsele con gli strati più bassi. Fino a che non si supera questo scoglio [e credo che con la filosofia open-source non si supererà mai :roll:] Linux non sarà MAI competitivo a parità di condizioni [leggi: requisiti hardware e/o prezzo d'acquisto] con Windows, per il 90% dell'utenza PC.

Come dicevo, colpa e merito - perchè ci sono anche risvolti positivi - della non trasparenza di Linux è dovuto alla filosofia opensource e alla estrema configurabilità del sistema operativo. Non c'entra nulla che debba convivere con Windows e/o MacOS, il problema sarebbe lo stesso anche su una macchina Linux-only.

Non sono d'accordo.

A parte che Linux di astrazione ne ha anche troppa. E poi ti devi "sporcare le mani" con gli strati bassi SOLO (e bada bene: SOLO) se lo VUOI fare.

Altrimenti ormai offre tutti gli strumenti per gestire le evenienze in modo non diverso da Windows o da osX, messo che siano effettivamente delle evenienze gestibili, in questi sistemi.

Esempio: in Windows molti problemi hanno un'unica soluzione: formattare. Se tu decidessi di non formattare, le rare volte in cui la soluzione è effettivamente presente è solitamente di una complicatezza imbarazzante.

Mi è capitato qualche tempo fa un pc Windows che presentava al login l'errore 0x0007700 (o qualcosa del genere). A parte non spiegarmi IN NESSUN MODO a cosa quell'errore corrispondesse, la soluzione, se non era "formattare", era di aprire prima il registro di configurazione e modificare un certo numero di chiavi, e poi di aprire addirittura un eseguibile con un editor esadecimale e scriverci dentro.

Formattare sarebbe stato più semplice, ma non avrebbe "risolto" il problema, ma avrebbe semplicemente aggirato.

Astrazione? Trasparenza? dove sono?

Questo dimostra che Windows ha una sola soluzione semplice ad una gran moltitudine di problemi, ed è formattare. Questo tuttavia non è una "vera soluzione", perchè non elimina i presupposti perchè il problema si presenti, e quindi il problema potrebbe ricomparire senza che ne fosse chiara la causa.

Anche Linux può avere problemi, tutti i sistemi operativi possono averne.

Linux però scrive abbondanti log di tutti gli eventi di sistema, e conserva le informazioni in file di impostazioni che sono scritti sì in modo schematico, ma MAI in modo incomprensibile. Solitamente sono roba più semplice di un linguaggio di programmazione di alto livello.

Questo rende Linux meno "trasparente" di Windows? Ne dubito.

Nulla vieta te, utente, di trattare Linux come tratteresti Windows, ovvero formattare ogni volta che hai un problema.

Nulla impedisce te nemmeno di trattare Windows come se fosse Linux, ovvero di cercare di risolvere tutti i problemi quando ti si presentano.

In questo caso con Linux modificheresti dei file di configurazione scritti in inglese, mentre con Windows scriveresti dell'esadecimanle dentro un file compilato, o, quando va bene, dell'esadecimale in chiavi che hanno nomi esadecimali.

Chi è più trasparente ora?

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Non è vero che Linux ti obbliga a sporcarti le mani: o almeno, non più. È possibile usare una distro di Linux esattamente come se fosse un prodotto finito, senza dover andare a spacioccare in giro.

quotone (raro che ti quoti, mi spaventi ;))

;)

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