Quale soluzione per Pomigliano?

[ACS]

Mi dispiace Fusi ma ci stiamo andando, senza mezzi termini.

Rispetto a dieci, quindi anni fa l'Italia si è enormemente americanizzata, sotto tutti i punti di vista e non dobbiamo nascondere la testa sotto la sabbia. Ricordo perfettamente che negli anni '80 si guardava con sdegno agli americani che si "indebitavano fino al collo" per cambiare l'auto ogni due anni, mentre noi eravamo le belle formichine che risparmiavamo. Oggi l'80% degli acquisti di auto sono con il finanziamento.

Negli anni '90 con altrettanto sdegno si guardava ai fondi pensione americani che in talune occasioni fallivano lasciando in "brache di tela" i poveri lavoratori senza tutela. Viva l'Italia con l'onnipresente ed onnipotente Inps!

Oggi i fondi pensione sono obbligatori anche da noi e fra dieci anni cominceranno i fallimenti (fondo Intesa docet già anche in Italia...).

Dieci anni fa "che schifo il mondo del lavoro americano"! Un giorno alle stelle, quello dopo in mezzo alla strada a chiedere l'elemosina senza alcuna tutela! Ebbene, oggi il precariato imperante, il popolo della partita Iva, i contratti a progetto forever cosa sono?

Ma vale anche per la costituzione delle Asl, la privatizzazione e fusione dei grandi gruppi finanziari, l'antitrust, l'emigrazione... Qualcuno si ricorda il famoso stadio di Bari con dentro tutti gli albanesi ed il ministro Scotti che li ha presi per il culo? Erano i primi seri esempi di immigrazione di massa in Italia. Oggi metà MIlano è colonizzata, come il Bronx, gli stati del Sud degli USa. Potrei andare avanti... Ma come si fa a dire che non andiamo da quella parte?

Ma il bello è che la stortura era l'Italia, non l'America. L'enorme trasferimento di risorse dallo stato alle famiglie (con i tassi dei bot elevatissimi, i continui aumenti sfrenati dei salari e la pressochè totale assenza di tassazione) aveva creato un surplus di disponibilità alle famiglie che potevano creare risparmio con livelli di consumi adeguati. Appena lo stato, obtorto collo, ha dovuto virare bruscamente (blocco scala mobile, euro, abbassamento tassi, lotta all'evasione ed innalzamento del prelievo fiscale a tutti i livelli) tutto è tornato secondo logica. Ed ecco quanto sorpa.

Il problema è che la nostra e le prossime generazioni dovranno restituire quanto prelevato dalle precedenti. E mo' so' cazzi...

mi tocca ri-qoutarti

[Guest DESMO16]

Si certo.. numeri alla mano, quanti dipendenti pubblici sono stati licenziati negli ultimi 10 anni? Sai quanto gliene frega a quella gente se dopo la pensione non li sostituisci, io intendo dire cacciati, schiodati dalla sedia (trono) costretti a vedere quanto li pagano con le loro belle referenze e i grandiosi curriculum al di fuori di quegli uffici, e a vedere quanto è faticoso lavorare senza fare orari da bidello.

Non voglio aggiungere oltre, ma sforzarsi di difendere certe persone e certi modi di fare mi pare come provare a dire che la brera è una piccola elise...

..il problema é che se si vuole andare avanti, il numero dei dipendenti pubblici dovrà essere obbligatoriamente ridotto, oggi sono troppi e la macchina statale così com'é attualmente, é troppo costosa da mantenere. (FINE OT)

[il FUSI]

..il problema é che se si vuole andare avanti, il numero dei dipendenti pubblici dovrà essere obbligatoriamente ridotto, oggi sono troppi e la macchina statale così com'é attualmente, é troppo costosa da mantenere. (FINE OT)

Il problema è che soprattutto con l'afflusso massiccio di immigrati (e che tipo di immigrati!) la macchina pubblica riceve quotidianamente (stamattina ne è arrivata un'altra!) incombenze prima destinate ad altri Enti o totalmente nuove.

Allora io son il primo a dire che quando si era in sei quà dentro per 5000 abitanti e le incombenze relative di vent'anni fa si era troppi, ma oggi con quasi 8000 le incombenze odierne nel 2007 siamo in pochi.

Indi per cui se prima ci si poteva lamentare giustamente perchè le cose NON venivano fatte per "n" motivi ivi compresa l'indolenza, oggi sto discorso non è che si possa generalizzare come era lecito fare vent'anni fa.

Perchè alla fine si sta raschiando l'osso...... poi quando si minerà anche l'osso il castello cade. Allora all'italica maniera tutti a piangere e "bisognava pensarci prima".

Intanto si doveva pensarci prima del punto in cui stiamo andando oggi. C'è poco da declamare, a Roma, di ridurre una spesa pubblica andandola a ridurre dove "loro" non vengono toccati.

La spesa pubblica c'è, è fisiologica ed aumenterà.

Passando da uno Stato che faceva sbattere il cittadino a uno Stato che è diventato fin troppo un patronato pro stranieri, le spese ci sono, le incombenze aumentano, e sono tutti soldi per servizi che non ti danno nulla nell'immediato.

Anche quà ci si doveva pensare prima, ma visto che non lo si è fatto, allora a questo punto che tirino quantomeno i remi in barca.

La disorganizzazione, che è spreco, ed il voler continuare a viaggiare come negli anni '60 a livello mentale, ma adeguandosi ai criteri di economia necessari nel 2007, non possono andare avanti tanto eh.

Ma i soldi sono quelli che sono, taglia taglia, metti pure i ticket al pronto soccorso, ma alla fine della fiera se tu aumenti i servizi e le incombenze le cifre si alzano. E tutto questo al netto della qualità del servizio che spesso è lasciata, nel bene o nel male, alla sensibilità o capacità del singolo.

Stiamo quindi attenti a parlare di spesa pubblica. Perchè ad esempio una voce fortissima di questo bilancio comunale è quella dei servizi sociali. Il martedì ed il sabato quà davanti c'è la fila. Sono soldi che, concessi in virtù di leggi statali e regionali, viaggiano. E ne viaggiano tanti. E + morti di fame crei in giro o ne fai entrare, + la fila si ingrosserà. Hai voglia di ridurre poi la spesa pubblica, ma de che? Dell'illuminazione pubblica? Della spazzatura, modello Napoli?

Sto sistema non gira +. E cmq anche se sta andando verso il sistema americano, l'Italia non è l'america. Non ne abbiamo le disponibilità nè la mentalità. A suon di americanizzarsi, se ne sta prendendo il peggio, i difetti che trovano humus, e non certo i pregi visto che non abbiamo nè gli spazi, nè la cultura, nè le infrastrutture.

Ogni paese, e con questo credo di potermi riferire anche all'intervento di quattro, ha dei plus e dei minus. Il sistema americano si è sviluppato nel bene o nel male come ha fatto perchè era aderente, e coerente, alle sue potenzialità, al suo territorio, alla sua gente, alle vastità, alle sue ricchezze.

Questo nostro Paese non è quello, indi per cui il nostro sistema non può essere quello.

[il FUSI]

Ma come si fa a dire che non andiamo da quella parte?

Ma il bello è che la stortura era l'Italia, non l'America. L'enorme trasferimento di risorse dallo stato alle famiglie (con i tassi dei bot elevatissimi, i continui aumenti sfrenati dei salari e la pressochè totale assenza di tassazione) aveva creato un surplus di disponibilità alle famiglie che potevano creare risparmio con livelli di consumi adeguati. Appena lo stato, obtorto collo, ha dovuto virare bruscamente (blocco scala mobile, euro, abbassamento tassi, lotta all'evasione ed innalzamento del prelievo fiscale a tutti i livelli) tutto è tornato secondo logica. Ed ecco quanto sorpa.

Il problema è che la nostra e le prossime generazioni dovranno restituire quanto prelevato dalle precedenti. E mo' so' cazzi...

Ci stiamo andando, ma per certi versi sì per altri no, alcuni versi possibili altri impossibili o che ancora risentono di freni.

La stortura era l'Italia? Per l'Italia forse forse tanto stortura non la era. Alla fine della festa, dimmi tu se preferivi quell'Italia là o quella degli sfigati e tristi di adesso.

Il discorso della virata ha una data di massima, ovvero quando un coglione di commissario della UE inglese ha fatto la voce grossa da noi (e non l'ha fatta coi francesi, ma si sa loro han vinto la guerra) e ha trovato un certo Andreatta che si è impegnato a "risanare" un tot. di questioni.

Qualsiasi volume ben fatto sulle PPSS ne parla. Il punto di discesa inizia lì. E se eticamente può essere "bello" che si sia data una virata, di fatto tanto bello non lo è stato, mi pare.......

Secondo logica........... ma logica quale? La logica di chi? Della comunità europea? Dell'america?

Secondo la logica italiana sicuramente no.

[Quattro]

Ci stiamo andando, ma per certi versi sì per altri no, alcuni versi possibili altri impossibili o che ancora risentono di freni.

La stortura era l'Italia? Per l'Italia forse forse tanto stortura non la era. Alla fine della festa, dimmi tu se preferivi quell'Italia là o quella degli sfigati e tristi di adesso.

Il discorso della virata ha una data di massima, ovvero quando un coglione di commissario della UE inglese ha fatto la voce grossa da noi (e non l'ha fatta coi francesi, ma si sa loro han vinto la guerra) e ha trovato un certo Andreatta che si è impegnato a "risanare" un tot. di questioni.

Qualsiasi volume ben fatto sulle PPSS ne parla. Il punto di discesa inizia lì. E se eticamente può essere "bello" che si sia data una virata, di fatto tanto bello non lo è stato, mi pare.......

Secondo logica........... ma logica quale? La logica di chi? Della comunità europea? Dell'america?

Secondo la logica italiana sicuramente no.

E' la logica della cicala e della formichina. Prima abbiamo fatto le cicale (per scacciare lo spettro comunista ma anche per un sano fancazzismo italico) ora ci tocca fare le super formichine.

E' ovvio che preferivo fare la cicala ma prima o poi si arriva al dunque... Dindi non ce n'è. Punto. Il resto è filosofia...

Altrimenti usciamo dall'Euro e finisce ad iperinflazione e bancarotta come l'Argentina. Rischio che peraltro abbiamo già corso... Nel 92 molti non sanno che lo stato ha veramente rischiato la bancarotta. Un giorno le banche non sono riuscite a chiudere un overnight di tesoreria. In parole povere non c'erano più soldi in tutto il sistema e non ha funzionato (unica volta nella storia) il sistema di compensazione... Abbiamo rischiato grosso, grossissimo, anche perchè il ns debito estero non era proprio trascurabile...

Si fa un tanto parlare ma i conti in tasca ce li si deve fare a fine mese...

[il FUSI]

Altrimenti usciamo dall'Euro e finisce ad iperinflazione e bancarotta come l'Argentina. Rischio che peraltro abbiamo già corso...

Si fa un tanto parlare ma i conti in tasca ce li si deve fare a fine mese...

Verissime entrambe le cose.

Ma sulla prima io tanto sicuro che non vada a finire così non ci starei.......

Sul secondo è verissimo, ma appunto io ti parlo dei conti che mi faccio a fine mese. Così come se li fanno tutti. Quello che mi da "timore" è la mancanza di certezza che non si arrivi a dire "basta". E non tanto noialtri italici oramai avvezzi a mugugnare e poi, invaselinati, essere proni a pigrecomezzi...... quanto la massa di cittadini NON italiani (checchè possano regalare la cittadinanza a chiunque) abituati a ben altre metodologie.