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Quale soluzione per Pomigliano?


Guest DESMO16

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Vabbè ma questo è un problema di tutto l'occidente industrializzato e "civilizzato". E' ovvio che oggi gli indigeni, con il passare delle generazioni ed il miglioramento medio dello stile di vita (innegabile), non sono più disposti ad accettare i cosidetti lavori "umilianti" (in realtà solo considerati tali). E' valso per USa, Gb, Francia e Germania che hanno assistito negli scorsi decenni a pesanti flussi immigratori proprio per fronteggiare la carenza di manodopera. Gli italiani, gli irlandesi ed i portoricani in Usa, gli italiani ed i turchi in germania o Belgio, i nordafricani in Francia.

Anche in Italia oggi li fanno sbarcare, li rifocillano e gli smistano dove c'è bisogno. Mi fa solo ridere la Lega che inneggia contro gli stessi extracomunitari che tengono in piedi le fabbriche del bresciano o del nord est di proprietà dei loro elettori.

Un italiano di cultura media oggi preferisce ingegnarsi a fare l'agente immobiliare piuttosto che l'operatore ecologico. Poi se proprio non funziona...

Ma non c'è niente di nuovo sotto il sole.

Solo che noi ci stupiamo oggi di realtà che altri paesi hanno vissuto cinquant'anni fa. Magari non sono socialmente accettabili ma paradossalmente solo sintomo di progresso.

quoto, ma non si può non considerare che le altre nazioni hanno ANCHE (non solo) meno problemi di densità, che come detto sopra crea non pochi problemi di quantità di opportunità...

Il problema è che il modello anglosassone, nel mondo occidentale civilizzato, è l'unico possibile. A livello di mobilità del lavoro, assistenza statale, pensionistico, sanitario, industriale e finanziario. Ci vorrà tempo ma lì arriveremo, mettiamocelo in testa. Provate a pensare all'indebitamento medio delle famiglie italiane (esploso), ai fondi pensione, ai consumi abnormi, al calo dei tassi con il trasferimento del risparmio sul mercato azionario, alla gestione dei flussi migratori, al bipolarismo politico, alla moneta unica, alla politica estera, alla sanità. In qualsiasi settore ci stiamo indirizzando al sistema americano ed in parte anche inglese. Questo perchè in presenza dei problemi che abbiamo detto, è decisamente il più efficiente e competitivo.

lì si arriverà e molto prima di quanto ci aspettiamo...

ineluttabile, quoto!!

Anche su questo si deve fare i conti con una cultura che però fa a pugni con questa inevitabile tendenza e necessità.

Questo potrà causare notevoli problemi sociali, molto differenti da quelli delle società anglosassoni, perchè noi tutti a parlare di come sarebbe bello avere i vantaggi del sistema anglosassone, ma poi non ne vogliamo gli svantaggi ne sapremmo gestirli.

Però, non ci sono i primi senza buona parte dei secondi, si possono mitigare e migliorare, ma da qualche parte la coperta la devi tirare.

Io x conto miop preferirò sempre avere la possibilità di poter costruire tanto davvero sulla mia professionalità facendomi il mazzo, magari a scapito di un fannullone che dovrà invece vivere di stenti, piuttosto che vivacchiare mediamente perchè anche il fannullone deve poter sopravviere a modo!!

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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quoto, ma non si può non considerare che le altre nazioni hanno ANCHE (non solo) meno problemi di densità, che come detto sopra crea non pochi problemi di quantità di opportunità...

ineluttabile, quoto!!

Anche su questo si deve fare i conti con una cultura che però fa a pugni con questa inevitabile tendenza e necessità.

Questo potrà causare notevoli problemi sociali, molto differenti da quelli delle società anglosassoni, perchè noi tutti a parlare di come sarebbe bello avere i vantaggi del sistema anglosassone, ma poi non ne vogliamo gli svantaggi ne sapremmo gestirli.

Però, non ci sono i primi senza buona parte dei secondi, si possono mitigare e migliorare, ma da qualche parte la coperta la devi tirare.

Io x conto miop preferirò sempre avere la possibilità di poter costruire tanto davvero sulla mia professionalità facendomi il mazzo, magari a scapito di un fannullone che dovrà invece vivere di stenti, piuttosto che vivacchiare mediamente perchè anche il fannullone deve poter sopravviere a modo!!

Anch'io ti quoto senza mezzi termini. Credo comunque che gli italiani abbiano fra le proprie doti una straordinaria capacità di adattamento. In dieci anni l'Italia ha fatto passi da gigante. Se avanti od indietro non lo so, solo il tempo potrà dirlo...

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Il problema è che il modello anglosassone, nel mondo occidentale civilizzato, è l'unico possibile.

No, non e' affatto vero. Io lavoro all'estero da circa vent'anni e abito a Londra da 14 anni e posso dire che il sistema anglosassone non dovrebbe esser preso da modello.

A livello di mobilità del lavoro, assistenza statale, pensionistico, sanitario, industriale e finanziario.

Il lavoro in Gran Bretagna e' generalmente precario e la creazione dei posti di lavoro e' alquanto bassa. Se si crede che il salario sia buono, allora vorrei far notare che il caro vita qui e' uno dei piu' alti nel mondo.

L'assistenza statale e' adeguata, ma c'e' un sistema burocratico complicatissimo che sfocia in tanti errori e in un deficit di spesa pubblica enorme; l'anno scorso era la notizia piu' pubblicata dai media che preoccupava il governo Blair.

Il sistema pensionistico e' un disastro e dopo tanti anni che e' stato trascurato dai diversi governi, la soluzione che hanno adottato e' quella di alzare l'eta' pensionabile e far lavorare fino a quando si e' decrepiti.

Il sistema sanitario e' uno dei peggiori che c'e' in Europa. Ospedali sporchi, gestiti male e liste d'attesa lunghissime. Fino a qualche giorno fa' c'era la notizia di pazienti che sono morti perche' hanno contratto legionaria, e-coli e altre malattie infettive negli ospedali. Io purtroppo ho avuto bisogno diverse volte del sistema sanitario, NHS, e i medici e gli specialisti non hanno mai saputo diagnosticare i miei problemi che non sono seri. Alla fine il mio dottore italiano che pratica a Londra mi ha consigliato di andare a farmi consultare in Italia che sono piu' bravi e ho aspettato anche meno.

L'indutria ha subito una forte diminuzione ed e' molto meno diffusa che in Italia.

Il sistema finanziario e' il piu' lucrativo perche' creano molti prodotti che spremono e ingannano il consumatore, e su questo ci sono stati anche scandali e inchieste. un'esempio lampante e recente sono gli endowments.

Ci vorrà tempo ma lì arriveremo, mettiamocelo in testa. Provate a pensare all'indebitamento medio delle famiglie italiane (esploso),

L'indebitamento delle famiglie in GB e' alle stelle e la stessa cosa e' ancor peggio negli USA. Io lavoro indirettamente col settore finanziario e conosco la situazione finanziaria di milioni di famiglie di ogni ceto sociale che hanno mutui, debiti insolvibili da carte di credito e prestiti vari. Vivono in una casa decente, guidano macchine nuove e costose, vanno piu' di una volta all'anno in vacanza, ma non hanno niente che appartiene a loro. E' tutto debito e capitale preso in prestito con tassi d'interesse cosi' alti da renderli schiavi per la loro vita. Questo sistema di rendere indebitata la gente si sta diffondendo in tutto il mondo e l'ultima generazione ci sta cascando di brutto. Gente che va in bancarotta sta aumentando a cifre allarmanti in Gran Bretagna.

ai fondi pensione, ai consumi abnormi, al calo dei tassi con il trasferimento del risparmio sul mercato azionario, alla gestione dei flussi migratori, al bipolarismo politico, alla moneta unica, alla politica estera, alla sanità. In qualsiasi settore ci stiamo indirizzando al sistema americano ed in parte anche inglese. Questo perchè in presenza dei problemi che abbiamo detto, è decisamente il più efficiente e competitivo.

lì si arriverà e molto prima di quanto ci aspettiamo...

In GB ci sono migiaia di lavoratori che hanno perso l'intero fondo pensionistico per l'inettitudine delle aziene e del governo inglese che ha sempre voltato le spalle al problema pensioni. Qualche mese addietro era su tutti i media.

La gestione dei flussi migratori qui e' diventata ridicola, con scandali di inefficienza, ingiustizia e occasioni dove c'e' scappato anche il morto con conseguenti dimissioni da parte di ministri e burocrati.

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Il problema è che l'italiano (sempre senza generalizzare) non ha VOGLIA di mettersi a fare sacrifici e sporcarsi le mani in lavori che vengono considerati troppo ""umilianti"", quando poi sono lavori che la persona che ha voglia di fare prende ben sapendo che comunque ci riuscirà a vivere.

Ti do in parte ragione. Situazioni figlie del "prendi il pezzo di carta". La mia generazione soprattutto ha patito questo, nati un un periodo sicuramente + felice da punto di vista lavorativo ma che si son trovati ad affacciarsi al mondo del lavoro quando le cose erano molto differenti.

Della mia generazione pochi si son messi a fare gli operai, ma della generazione successiva ne ho visti ben d+.

Il fatto è che, per "tradizione" e anche per necessità si cerca un posto quantomeno fisso.

La raccolta delle patate e dei pomodori è mica tutti i giorni dell'anno. E cmq è un esempio limite che non so quanto sia emblematico e mi spiego.

Chiaramente l'extracomunitario ci va non avendo DI MEGLIO ed avendo una cultura diversa. Ma c'è da mettersi daccordo su una cosa: o tu ritieni che sia un punto di arrivo avere "tutti" (che poi non ce la fai, ma almeno ci tendi) un tipo di lavoro che dia tranquillità di retribuzione e magari una retribuzione degna, oppure tari il tuo punto di giudizio su extracomunitari senza alcun legame, senza alcun aiuto, praticamente dei poveri disgraziati, che per forza di cose si adattano a tutto pur di campare.

Allora......... per come la vedo io questa seconda realtà è da terzo mondo. Ma mi pare che alla fine, con buona pace di chi poi sta gente se la usa e consuma come gli pare, votando poi ipocritamente magari chi dice "fooooooooooora dall'italia gli stranieri", sia il punto di vista che stia passando, cioè non quello che vuole un Paese abbastanza florido, con occupazione proiettata nel tempo, ma una sorta di terzo mondo con l'Ipod in cui "ma son cazzi tuoi, anzi, se non vuoi fare il gran gesto di raccogliere i pomodori per un mese e poi per undici startene a casa, sei uno scansafatiche".

Attenzione, perchè se invece di studiare l'invenzione della ruota, i Sumeri e la Mesopotamia, si studiasse la storia recente che è + utile, ci si renderebbe conto di come negli anni '50 si aveva una visione sociale decisamente preferibile e decisamente adatta anche ai tempi moderni.

Fai un esperimento, prova a chiedere a qualcuno se andrebbe a prendere 50E al giorno a cogliere le patate..... io dalla mia esperienza (diverso campo) ti dico che almeno un disoccupato su 3 ti manda a fanculo, un altro ci pensa su (=vede quanto puo resistere mentre cerca qualcosa di meglio), e l'altro accetta.

Prendi poi lo stesso numero di extracomunitari e offri le stesse condizioni e 3 su 3 stanno sul posto di lavoro 30 minuti dopo.

Gente che conosco io andava a lavorare anche da studente, andava a salare i prosciutti a Parma, e via discorrendo. Lavori ben retribuiti. Ma non erano, buon per loro e francamente buon per tutti, dei poveri sfigati. Perchè oramai è di nuovo in auge la teoria della liceità dello sfruttamento del lavoratore.

Per me quello che manca è la propensione al sacrificio, tutti vorrebbero essere i Marchionne della situazione e nessuno l'operaio di catena. Però il sistema non è, e non puo essere questo, ad ognuno il suo poi se si vuole emergere si deve partire dall'inizio e sudare sudare sudare sperando sempre nella buona sorte.

I Marchionne della situazione lo vorrebbero semmai essere i poveri invasati usciti dalle Università ove si credono dei geni del mondo, pagati e rifocillati dal papà o dalla mammà che magari sono proprio esponenti di quel modo di pensare del "Pezzo di carta" perchè loro, in anni passati, col pezzo di carta si sono sistemati laddove oggi non ti sistemi manco +.

La gente è anche + semplice di quello che si crede. Ma non possiamo andare ad assumere come riferimento lo sfruttamento del lavoro, nero o in chiaro che sia, ora incarnato dal "santo" extracomunitario che si adatta a fare di tutto, per quattro palanche, perchè "Il mercato del lavoro chiede questo".

Ma stiamo scherzando?

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Leo se leggi bene quello che ho scritto il LAVORARE TUTTI è riferito al fatto che, in quanto SOVRAPPOPOLATI rispetto alle REALI capacità di assorbimento ed alle risorse del territorio e cmq il tutto rispetto al resto del primo mondo, A) il tasso di disoccupazione è giocoforza + alto, B) le risorse DEVONO essere condivise da una densità + elevata, C) l'appiatimento è verso il basso, sia culturalmente che economicamente.

Intanto andiamo a vedere la sovrapopolazione se è anche derivante dalla massa di "non italiani" che, con tanto sbandieramento di "italica bontà", ci siamo presi in casa.........

Per me NON è corretto che TUTTI abbiano il diritto sacrosanto di lavorare. Tutti DEVONO AVERE IL DIRITTO di poterci provare, di avere l'opportunità. Perchè se per produrre il nostro PIL oggi funziona in questo modo, io sono convinto (ma ci sono studi molto + autorevoli di me che lo dicono) che potremmo produrre lo stesso identico PIL con il 40% di popolazione in meno recuperando efficenza e migliorando le strutture organizzative.

Questo significa qualcosa???!!! significa che quel 40% è, enfatizzando, in qualche modo inutile, parassita della società, o che cmq la principale causa dell'abbassamento del tenore di vita di tutti.

Da li la mia utopia ;)

Alex, delle due l'una. Se siamo sovrapopolati, e quindi vi è una offerta di "braccia" superiore a quella che si può esprimere in questo Paese (cosa fra l'altro già bella che pensata alla fine della guerra, quindi nihil sub sole novi), o la gente la fai sopprimere o la tuteli in qualche maniera.

L'Italia non è l'America, in cui comunque la vastità di tutto permette che tu abbia REALMENTE l'occasione di provarci. Quindi facendo un mix di italica mentalità, italico suolo, italica popolazione e italica espressione di lavoro, non è che si abbiano tante opzioni eh........

io continuo a credere che lo stato deve porre regole razionali e sociali, farle rispettare rigorosamente, ed al limite gestire ALCUNI settori produttivi di specifica utilità, come il trasporto, la sanità e poco altro.

Nel resto lo stato non deve entrarci, MAI!! a prescindere che il privato possa essere pieno di difetti o meno, cattivo o buono (tu che cmq continui a confrontare un privato che ragiona ed è organizzato come un ministero pubblico ;) ) così come il pubblico non è sempre e cmq cattivo.

E' questione di ruoli. Le società efficenti funzionano così, anche i francesi che sono i migliori al mondo a far funzionare uno stato imprenditore.

Io continuo a usare quello che viene chiamato il "+ grande gruppo privato italiano", il fulgido esempio (così lo si considera ancora) dell'Italia privata.......

E cmq non ti credere che altrove i privati anche + piccoli se la passino meglio.

Come tu sai dai 18 ai 27 anni (nove anni non sono pochi) io col pubblico non ho avuto a che fare. Sempre sotto privato, vedendo organizzazioni buone, vedendo anche però che tutta sta prosopopea verso il privato efficiente era anche una emerita panzana. A partire da sprechi mica sprechi.

La cosa pubblica come la conosci tu NON E' stata gestita come era negli intendimenti di coloro che la vollero, ai tempi del codice di Camaldoli eh........

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Il problema è che il modello anglosassone, nel mondo occidentale civilizzato, è l'unico possibile. A livello di mobilità del lavoro, assistenza statale, pensionistico, sanitario, industriale e finanziario. Ci vorrà tempo ma lì arriveremo, mettiamocelo in testa. Provate a pensare all'indebitamento medio delle famiglie italiane (esploso), ai fondi pensione, ai consumi abnormi, al calo dei tassi con il trasferimento del risparmio sul mercato azionario, alla gestione dei flussi migratori, al bipolarismo politico, alla moneta unica, alla politica estera, alla sanità. In qualsiasi settore ci stiamo indirizzando al sistema americano ed in parte anche inglese. Questo perchè in presenza dei problemi che abbiamo detto, è decisamente il più efficiente e competitivo.

lì si arriverà e molto prima di quanto ci aspettiamo...

Ma in teoria puoi anche avere ragione.

Il fatto è che ogni Paese ha delle sue caratteristiche che NON CAMBI.

Non è che un sistema che va bene in cinquanta paesi puoi adattarlo nel cinquantunesimo.

Berlusconi, che non è uno stupido, ha commesso lo stesso errore, pretendendo di gestire lo Stato come si può gestire la Mediaset.

Non funziona.

Ed i problemi che si sta incontrando, quelli che hai esemplificato tu, nel "passaggio di sistema" a me non fanno pensare che vi si arriverà, ma che si arriverà a un punto poco invidiabile di casino sociale.

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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No, non e' affatto vero. Io lavoro all'estero da circa vent'anni e abito a Londra da 14 anni e posso dire che il sistema anglosassone non dovrebbe esser preso da modello.

Mi confermi quanto mi dicono amici che sono in GB.

Ma d'altronde l'italiano crede molto che "fuori" sia sempre meglio che "in casa", vuol prendere "chiavi in mano" sistemi che NON CONOSCE e che quindi gli appaiono preferibilissimi invece che rimuginare, pensare, e semmai scandagliare gli altri sistemi adattandolo al proprio Paese e propria cultura.

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Ti do in parte ragione. Situazioni figlie del "prendi il pezzo di carta". La mia generazione soprattutto ha patito questo, nati un un periodo sicuramente + felice da punto di vista lavorativo ma che si son trovati ad affacciarsi al mondo del lavoro quando le cose erano molto differenti.

Della mia generazione pochi si son messi a fare gli operai, ma della generazione successiva ne ho visti ben d+.

Il fatto è che, per "tradizione" e anche per necessità si cerca un posto quantomeno fisso.

La raccolta delle patate e dei pomodori è mica tutti i giorni dell'anno. E cmq è un esempio limite che non so quanto sia emblematico e mi spiego.

Chiaramente l'extracomunitario ci va non avendo DI MEGLIO ed avendo una cultura diversa.

Per la prima parte siamo sulla stessa barca, per la seconda meno (Attento che stai per cadere hihihihi :D:);) vabbhe....).

So bene che quello delle patate è un esempio assolutamente limite per tanti motivi, ma so anche che l'istinto sovrano è quello di sopravvivenza, se stai muorendo di fame puoi anche avere 10 lauree ma devi scendere a compromessi, almeno per assicurarti una settimana di pane.

Cultura?? E' risaputo che non sono solo analfabeti, anzi non è difficile trovare il laureato e non è che in burundi al laureato insegnano le strategie di emigrazione, non gli danno la cultura della raccolta o quello che ti pare, sfornano ingegneri! La disponibilità a farsi il culo è data dalla fame e dalla coscienza, che qui come a casa loro, se vogliono qualcosa devono cacciare le unghie e non aspettare il regalo di marchionne ti prende a lavorare a Pomigliano, dove poi ti senti anche nella posizione di fare i tuoi porci comodi.

Ma c'è da mettersi daccordo su una cosa: o tu ritieni che sia un punto di arrivo avere "tutti" (che poi non ce la fai, ma almeno ci tendi) un tipo di lavoro che dia tranquillità di retribuzione e magari una retribuzione degna, oppure tari il tuo punto di giudizio su extracomunitari senza alcun legame, senza alcun aiuto, praticamente dei poveri disgraziati, che per forza di cose si adattano a tutto pur di campare.

Moralmente, come si sarà capito, apprezzo molto più l'extra che si fa il culo a strisce che chi piagnucola perchè trova solo lavori annuali. Con questo non sto negando che sia un problema!!!!!!

Lavorare tutti ed avere tutti un po'? In altre parti è finita con le file per la carta igienica......

Tarare più in basso? Forse se tutta la catena fosse emersa ci si potrebbe rendere realmente conto di quanti soldi e lavori girano in questo modo...Ma Ahimè non è così.

Comunque come al solito il sistema perfetto non esiste, l'eccesso è sempre dietro l'angolo.

Allora......... per come la vedo io questa seconda realtà è da terzo mondo. Ma mi pare che alla fine, con buona pace di chi poi sta gente se la usa e consuma come gli pare, votando poi ipocritamente magari chi dice "fooooooooooora dall'italia gli stranieri", sia il punto di vista che stia passando, cioè non quello che vuole un Paese abbastanza florido, con occupazione proiettata nel tempo, ma una sorta di terzo mondo con l'Ipod in cui "ma son cazzi tuoi, anzi, se non vuoi fare il gran gesto di raccogliere i pomodori per un mese e poi per undici startene a casa, sei uno scansafatiche".

Capirai bene che dare a tutti 3'000 E al mese a vita è impossibile, non solo economicamente ma tutte queste persone che minchia di lavoro gli fai fare??

E le generazioni dopo? Le sterminiamo perchè non sappiamo che fargli fare?

Qui torna un pò il discorso fatto da ax, tante persone affamate di lusso e poche risorse, dove si andrà a finire me lo chiedo anche io.

Attenzione, perchè se invece di studiare l'invenzione della ruota, i Sumeri e la Mesopotamia, si studiasse la storia recente che è + utile, ci si renderebbe conto di come negli anni '50 si aveva una visione sociale decisamente preferibile e decisamente adatta anche ai tempi moderni.

Non c'azzecca niente ma io penso che la scuola italiana sia organizzata peggio che da terzo mondo dove insegnano che lapidare è giusto. E' inutile su tutti i piani, figlia di una concezione stravecchia e che soprattutto fa uscire una massa di emeriti coglioni che sanno qualche poesia ma non sanno fare un cazzo altro. E poi meglio che non parlo de i docenti, spero sempre che sia stata solo una mia sfortuna.

Gente che conosco io andava a lavorare anche da studente, andava a salare i prosciutti a Parma, e via discorrendo. Lavori ben retribuiti. Ma non erano, buon per loro e francamente buon per tutti, dei poveri sfigati. Perchè oramai è di nuovo in auge la teoria della liceità dello sfruttamento del lavoratore.

Ma anche io ne conosco persone che si son fatti il culo per pagarsi la gita a scuola o qualche lavoretto per campare. Persone assolutamente da ammirare! Quando sei ragazzo è giusto e normale che tu debba avere la possibilità di guardarti attorno e magari rinunciare. Io parlavo di 40enni con famiglia....

I Marchionne della situazione lo vorrebbero semmai essere i poveri invasati usciti dalle Università ove si credono dei geni del mondo, pagati e rifocillati dal papà o dalla mammà che magari sono proprio esponenti di quel modo di pensare del "Pezzo di carta" perchè loro, in anni passati, col pezzo di carta si sono sistemati laddove oggi non ti sistemi manco +.

Uh l'università! Che nessuno me ne voglia.....ma che cazzo vuoi che faccia uno che si è ad oggi preso una laurea in Scienze della Comunicazione?

E qua non è colpa del ragazzo, che per carità a 18 anni è legittimato a sbagliare quando e come vuole, ma dei deficienti che gli hanno permesso di seguire un corso con migliaia di iscritti, con programmi e formazione RIDICOLA.... sul pezzo di carta siamo d'accordo.

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Cultura?? E' risaputo che non sono solo analfabeti, anzi non è difficile trovare il laureato e non è che in burundi al laureato insegnano le strategie di emigrazione, non gli danno la cultura della raccolta o quello che ti pare, sfornano ingegneri! La disponibilità a farsi il culo è data dalla fame e dalla coscienza, che qui come a casa loro, se vogliono qualcosa devono cacciare le unghie e non aspettare il regalo di marchionne ti prende a lavorare a Pomigliano, dove poi ti senti anche nella posizione di fare i tuoi porci comodi.

Alt. Per cultura non intendevo dire che sono analfabeti, non parlavo di bagaglio conoscitivo o di studi fatti, intendevo una cultura proprio del loro Paese o delle loro zone.

Avendo a che fare con stranieri che provengono da tutto il mondo l'idea che mi son fatto è che, lasciando perdere che studi han fatto o quello che sia, ogni Paese ha una sua "cultura". E me ne rendo conto quando a un marocchino tento di far capire come cazzo è la burocrazia italiana. Ma è chiaro che la "precisione delle date" non la può capire al volo chi, per cultura, non ne ha mai dato peso. Quando vedi un passaporto con su scritto nato il "1961" senza mese ed anno, nato in "xyz" che è "a grandi linee la zona", è chiaro che, laureato o meno, la sua "cultura di base" è differentemente organizzata dalla nostra.

Il mio discorso di cultura è quindi svincolato da discorsi del tipo "ha studiato o meno".

Capirai bene che dare a tutti 3'000 E al mese a vita è impossibile, non solo economicamente ma tutte queste persone che minchia di lavoro gli fai fare??

E le generazioni dopo? Le sterminiamo perchè non sappiamo che fargli fare?

Qui torna un pò il discorso fatto da ax, tante persone affamate di lusso e poche risorse, dove si andrà a finire me lo chiedo anche io.

I 3000 euro al mese per tutti è impossibile, ma poi alla lunga non risolve nulla neppure quello.

Ma anche tu sai bene che se fino al 2000 uno che prendeva due milioni e abitava coi suoi, era single, etc. etc. etc., era un signorotto.

Ora con 1100 euro, che sono i due milioni al mese, sei un cialtrone.

Purtuttavia è troppo semplice cassare tutto con "eh ma è così mica possiamo dare 3000 euro al mese a tutti". Perchè così facendo istituzionalizzi, anzi, rendi quasi "il giusto":

1. che ci sia gente che è spinta a mangiare merda pur di campare

2. che anche se la meritocrazia non esiste, adduci il motivo del merito per dire "ecco quello lavora, quell'altro che è un imbecille invece no"

3. che lo sfruttamento del lavoro nero o malpagato, dove mal pagato vuol dire insufficiente a campare con dignità e potendo pensare che c'è del progresso, è praticamente una causa collaterale che ci sta e ci deve stare

4. che la sanità etc. devono essere pubbliche, ma mica costose, mentre il resto non deve essere altro che privato, e se il privato esagera "ne ha la facoltà".

A me sta cosa non va bene. Sarò antico, sarò comunista o democristiano anni '50, ma non mi piace per nulla che per via di situazioni di disagio diffuso si torni al "mors tua vita mea" senza manco pensare che si è degli stronzi a tornare a quei livelli.

Ma anche io ne conosco persone che si son fatti il culo per pagarsi la gita a scuola o qualche lavoretto per campare. Persone assolutamente da ammirare! Quando sei ragazzo è giusto e normale che tu debba avere la possibilità di guardarti attorno e magari rinunciare. Io parlavo di 40enni con famiglia....

A quarant'anni con famiglia a cogliere i pomodori ci fai le seghe......... visto che è stagionale.

A quarant'anni con famiglia un paese progredito e moderno deve tendere a NON FARE SI' che debba andare a cogliere i pomodori o schiantare..........

Questo al netto di chi mette al mondo cinque figli ogni cinque anni....... senza fottersene di come tirarli su.

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Ma in teoria puoi anche avere ragione.

Il fatto è che ogni Paese ha delle sue caratteristiche che NON CAMBI.

Non è che un sistema che va bene in cinquanta paesi puoi adattarlo nel cinquantunesimo.

Berlusconi, che non è uno stupido, ha commesso lo stesso errore, pretendendo di gestire lo Stato come si può gestire la Mediaset.

Non funziona.

Ed i problemi che si sta incontrando, quelli che hai esemplificato tu, nel "passaggio di sistema" a me non fanno pensare che vi si arriverà, ma che si arriverà a un punto poco invidiabile di casino sociale.

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