Quale soluzione per Pomigliano?

[TonyH]

crocifissione in sala mensa

Impossibile.

La croce se la sono rubata subito per la processione.........

[Net Flier]

evirazione parziale o totale del membro fallico per chi non rispetta il comando divino

[ludico]

montezemolo un pochino ci assomiglia al megadirettoregalattico di fantozzi

[Mivar]

Impossibile.

La croce se la sono rubata subito per la processione.........

sono piegato....

[Guest DESMO16]

Radere al suolo tutto.

Costruire ex-novo da un'altra parte.

Drastico? Cattivo? forse. Però è 30 anni che si cerca di raddrizzarlo. Mi spiace, ma di pazienza se ne è avuta abbastanza.

Meglio premiare chi se lo merita. Guardate i polacchi.......

..il comprensorio lì intorno (a circa 100 km da Pomigliano), sbaglio o si sta popolando di fabbriche o fabbrichette pseudo cinesi, tipo DR?

[il FUSI]

Impossibile.

La croce se la sono rubata subito per la processione.........

Bando agli scherzi...........

Parlando mesi fa della situazione pomiglianesca, oramai straconosciuta nell'ambiente, un ex dirigente Fiat che ebbe anche il compito di istruire i capiturno al montaggio della 156 (quindi parliamo di anni fa) disse chiaramente un paio di cosette COERENTI, VERE e condivisibili.

Innanzitutto, il coletello loccia dal manico, ed è chiaro che poi la lama parte e dove tocca taglia...........

Perchè a lui, ad Arese, per la formazione, mandarono i cassintegrati......... cioè mandarono quelli che poi non avrebbero, operativamente, eseguito nulla all'indomani della formazione...........

Chi glieli ha mandati, quindi, è un coglione calzato e vestito meritevole solo che di essere LICENZIATO e mandato per tutta Torino con il cappello da asino per un mese di fila, ore notturne incluse, con su scritto "sono un coglione".

In secondo luogo, lui disse chiaro che per avere a che fare con i napoletani deve esistere un certo metodo, come ovviamente esiste un metodo per trattare con chiunque. E il metodo non è certo quello di "levare" la responsabilizzazione o di usare il bastone e la carota, o solo il bastone.

Perchè è chiaro che se quel portellone è montato male......... e tu la cosa che fai è solo "ma che imbecille sei a montare male il portellone", sino a che tu col fucile spianato stai lì il portellone te lo monta magari meglio, quando te ne vai se può lo monta ancora peggio di prima.

Credo quindi che la strada giusta sia quella che all'epoca venne inaugurata, e che cmq alla fine della fiera è quella dettata dal buonsenso di persone illuminate e con un briciolo di intelligenza rivolta ai rapporti interpersonali, intelligenza sia globale sia nel dettaglio che in Fiat, spiace dirlo, ma sovente MANCA o è cosa proprio SCONOSCIUTA.

Credo proprio che chiunque lavori meglio se l'atto che gli viene contestato, invece che originare solo una reprimenda, origina anche una sorta di autoesame di coscienza del tipo "ma che cazzo di figura ci sto facendo, io il portellone lo potrei fare meglio".

E' chiaro che deve esistere anche un AMBIENTE ed un'AZIENDA che sia in grado di poter CHIEDERE o pretendere certe cose.

Indi per cui se tu, padrone, in azienda fai capire che per te l'operaio è:

- un numero

- un anziano motivato conta quanto un giovane trimestrale

- il giovane trimestrale l'azienda lo vede meglio perchè lo paga meno di te che sei in azienda da cent'anni

- ora et labora......... e poi null'altro..........

dalle maestranze tu troverai solamente che livore e voglia di mettertelo nel culo.

Analogamente l'azienda che si fosse posta nel modo CORRETTO e non ricevesse una risposta "a tono" sarebbe autorizzatissima a mandare via la gente a calci in culo. E deve essere messa in condizione di poterlo fare SE ne ha la facoltà e la ragione.

E non si venga a cianciare dell'art. 18 o non articolo 18.

Il licenziamento SENZA GIUSTA CAUSA è una boiata, ma il licenziamento con GIUSTA CAUSA deve essere la prassi.

[nivomat]

Credo che non pianga nessuno dalla chiusura di questo stabilimento "storico" Alfa Romeo, come fu per Arese. Che le macchine da 25.000/30.000 euro le facciano dove le si sa fare.

E poi, speriamo che gli operai, quando smetteranno di fare le 937 (con la 940 a Cassino), si prendano una bella impaurita vedendo che nuovi modelli non verranno portati a Pomigliano. E magari comincino a lavorare decentemente.

[victormola]

Bando agli scherzi...........

Parlando mesi fa della situazione pomiglianesca, oramai straconosciuta nell'ambiente, un ex dirigente Fiat che ebbe anche il compito di istruire i capiturno al montaggio della 156 (quindi parliamo di anni fa) disse chiaramente un paio di cosette COERENTI, VERE e condivisibili.

Innanzitutto, il coletello loccia dal manico, ed è chiaro che poi la lama parte e dove tocca taglia...........

Perchè a lui, ad Arese, per la formazione, mandarono i cassintegrati......... cioè mandarono quelli che poi non avrebbero, operativamente, eseguito nulla all'indomani della formazione...........

Chi glieli ha mandati, quindi, è un coglione calzato e vestito meritevole solo che di essere LICENZIATO e mandato per tutta Torino con il cappello da asino per un mese di fila, ore notturne incluse, con su scritto "sono un coglione".

In secondo luogo, lui disse chiaro che per avere a che fare con i napoletani deve esistere un certo metodo, come ovviamente esiste un metodo per trattare con chiunque. E il metodo non è certo quello di "levare" la responsabilizzazione o di usare il bastone e la carota, o solo il bastone.

Perchè è chiaro che se quel portellone è montato male......... e tu la cosa che fai è solo "ma che imbecille sei a montare male il portellone", sino a che tu col fucile spianato stai lì il portellone te lo monta magari meglio, quando te ne vai se può lo monta ancora peggio di prima.

Credo quindi che la strada giusta sia quella che all'epoca venne inaugurata, e che cmq alla fine della fiera è quella dettata dal buonsenso di persone illuminate e con un briciolo di intelligenza rivolta ai rapporti interpersonali, intelligenza sia globale sia nel dettaglio che in Fiat, spiace dirlo, ma sovente MANCA o è cosa proprio SCONOSCIUTA.

Credo proprio che chiunque lavori meglio se l'atto che gli viene contestato, invece che originare solo una reprimenda, origina anche una sorta di autoesame di coscienza del tipo "ma che cazzo di figura ci sto facendo, io il portellone lo potrei fare meglio".

E' chiaro che deve esistere anche un AMBIENTE ed un'AZIENDA che sia in grado di poter CHIEDERE o pretendere certe cose.

Indi per cui se tu, padrone, in azienda fai capire che per te l'operaio è:

- un numero

- un anziano motivato conta quanto un giovane trimestrale

- il giovane trimestrale l'azienda lo vede meglio perchè lo paga meno di te che sei in azienda da cent'anni

- ora et labora......... e poi null'altro..........

dalle maestranze tu troverai solamente che livore e voglia di mettertelo nel culo.

Analogamente l'azienda che si fosse posta nel modo CORRETTO e non ricevesse una risposta "a tono" sarebbe autorizzatissima a mandare via la gente a calci in culo. E deve essere messa in condizione di poterlo fare SE ne ha la facoltà e la ragione.

E non si venga a cianciare dell'art. 18 o non articolo 18.

Il licenziamento SENZA GIUSTA CAUSA è una boiata, ma il licenziamento con GIUSTA CAUSA deve essere la prassi.

quoto in toto..

[Guest DESMO16]

Credo che non pianga nessuno dalla chiusura di questo stabilimento "storico" Alfa Romeo, come fu per Arese. Che le macchine da 25.000/30.000 euro le facciano dove le si sa fare.

E poi, speriamo che gli operai, quando smetteranno di fare le 937 (con la 940 a Cassino), si prendano una bella impaurita vedendo che nuovi modelli non verranno portati a Pomigliano. E magari comincino a lavorare decentemente.

...si parlava di un problema politico-sociale, perché la chiusura assumerebbe altre forme, tuttavia la proprietà non può e non deve rimanere in ostaggio di questa azienda nell'azienda che rema contro, ma rilanciare un nuovo modello di capacità lavorativa, e mettere in gioco tra di loro gli stabilimenti: chi meglio lavora investe sul futuro, quello personale.

[BlacK_Lab3L]

una domanda....

sarebbe, anche tecnicamente intendo, possibile fare una sorta di "patente a punti" per l'operaio?

Mi spiego... esce la 147 di Fusi con dei problemi, il concessionario prende la cazziata e la gira alla Fiat quella 147 corrisponderà ad un dato numero di ordine evaso in un determinato giorno/moemento. Chi era occupato a montare il tettino? Pincopallino? Bene ha sbagliato allineamento -1 pt. alla fine fissato un limite si partono con le decurtazioni dallo stipendio.

Non hai fatto cazzate? benissimo ti do altri soldi sullo stipendio e sei incentivato....

Secondo me l'unica lingua universale è quella dei soldi, altrimenti la storia non cambierà mai e poi mai.

Per il resto concordo con Fusi