La Nanjing spara a zero sulla Fiat

[Ospite]

Partnership in Cina

LA NANJING SPARA A ZERO SULLA FIAT

Sergio Marchionne, big boss del gruppo Fiat, ha ridisegnato l'azienda puntando l'attenzione, oltre che sulla qualità delle vetture, anche sulla necessità di ritornare protagonisti nel mondo. Per quanto riguarda la Cina, il mercato in maggiore crescita sul globo, Marchionne s'è lanciato in dichiarazioni entusiastiche: "Entro il 2010 venderemo oltre 300.000 auto l'anno".

Un obiettivo ambizioso, non c'è dubbio. E difficile da raggiungere, stando a un'inchiesta del periodico specializzato "China Automotive Review", che sottolinea le non poche difficoltà della Fiat in Cina negli ultimi anni e riassumibili nelle sole 3027 auto vendute nel gennaio del 2007, contro (per esempio) le 67.210 della Volkswagen. L'articolo poggia la propria analisi sul giudizio non proprio lusinghiero dell'operato Fiat da parte degli alleati della Nanjing, che assieme agli italiani possiedono a Nanchino uno stabilimento capace di produrre 100.000 veicoli l'anno.

Lo stesso chairman della Nanjing attacca: "La joint venture ha perso denaro nel 2004, nel 2005 e nel 2006: secondo me, gli italiani non comprendono le esigenze del mercato cinese. Al momento, abbiamo quattro modelli da produrre, tutti derivati della "Palio"; abbiamo chiesto di poter assemblare, se non qualche Alfa o qualche Lancia, perlomeno la 'Panda' ma ci è stato risposto di no. Il risultato è che la gamma è troppo limitata per la Cina". Inoltre, il periodico indica un'altra criticità nei continui cambi di management, che per la mentalità cinese suona come un'eresia.

A questo punto, resta da capire perché la Nanjing si scagli con tale foga contro i partner: qualcuno pensa che i cinesi vogliano dedicarsi completamente all'impresa della MG Rover, ex gloria britannica acquistata di recente, e che stiano cercando di rompere i rapporti diplomatici con la Fiat. Che nel frattempo ha siglato un accordo di collaborazione con l'aggressiva Chery per la produzione congiunta di una nuova famiglia di motori. La situazione, insomma, è complicata. Appuntamento al prossimo Salone di Shangai (ultima settimana di aprile) per ulteriori novità.

fonte: 4ruote.it

[Lanciaboxer]

La questione del mercato Cinese (come quello indiano... ma direi pure russo in parte minore) credo sia fondamentale per lo sviluppo dei grandi numeri a cui FIat deve assolutamente arrivare per poter essere realmente un gruppo in competizione con i concorrenti senza una grossa alleanza. Spero Marchionne e C. con questi contatti con Chery abbia in realta trovato un canale migliore che con Nanjing per arrivare a questi numeri su un mercato obbligatorio.

PS; toh.. curioso.. un cinese che conosce la Lancia e che ha chiesto produrla al pari di Alfa: ma una delle due non era sconosciuta all'estero come ancora mi tocca leggere anche qua dopo i lavaggi di cervello di cantarella bandiera e club amici e riviste che girano ancora adesso su internet? :-?

[Arcy79]

vogliono produrre una lancia o un'alfa, ci manca solo questo:lol:

[Ospite]

vogliono produrre una lancia o un'alfa, ci manca solo questo:lol:

perchè arcy? in cina ormai producono quasi tutte le case per il mercato locale.

bmw, audi, volkswagen, psa, ecc... hanno stabilimenti in cina

[Arcy79]

perchè arcy? in cina ormai producono quasi tutte le case per il mercato locale.

bmw, audi, volkswagen, psa, ecc... hanno stabilimenti in cina

no scusa non avevo capito il senso dell'articolo..........cioè chiedono l'assemblaggio di auto lancia/alfa da vendere in loco, io avevo capito diversamente:wink:

[Artemis]

Fanno bene a fare assemblare li sono la Palio e auto simili, negando Panda e auto più moderne.

L'industria cinese, si è ormai dimostrato palesemente, assorbe tecnologia contro ogni brevetto e ogni proprietà se la si porta da loro.

Già volkswagen, che pur assembla li modelli vecchi, ha i suoi bei problemi, nella totale impossibilità di far chiudere una fabbrica che produce veicoli uguali ai suoi.

Portare tecnologia in cina e ritrovarsi a combattere sul prezzo è una scelta che non ha alcun futuro. E molti altri settori ormai lo sanno molto bene e sono sul lastrico.

Decisamente meglio cercare di coniugare le vendite con i modelli vecchi, senza trasferire tecnologia.

[TONI]

pero' se non costruisci li non hai possibilita' di espanderti nel loro mercato perche' non saresti competitivo.

Inoltre so che , anche se i modelli sono gli stessi, c'e' una ricerca spasmodica verso la ricerca e l' uso di materiali decisamente piu' scadenti ed economici in Cina.

Per ultimo mi sembra che non si possa costruire fabbriche in loco se non in JV con aziende cinesi.

Direi che non c'e' scampo: dal punto di vista degli affari con i cinesi si e' sempre dalla parte della lama e non del manico.

[Artemis]

pero' se non costruisci li non hai possibilita' di espanderti nel loro mercato perche' non saresti competitivo.

Inoltre so che , anche se i modelli sono gli stessi, c'e' una ricerca spasmodica verso la ricerca e l' uso di materiali decisamente piu' scadenti ed economici in Cina.

Per ultimo mi sembra che non si possa costruire fabbriche in loco se non in JV con aziende cinesi.

Direi che non c'e' scampo: dal punto di vista degli affari con i cinesi si e' sempre dalla parte della lama e non del manico.

Basta produrre da loro solo delle zozzerie...considerano la tecnologia dei loro "cloni" già un progetto degli anni '80 è tanta manna venduto da loro.

Tanto per noi sono zozzerie, per loro no.

Volkswagen fa dei volumi enormi vendendo un pessimo restyling della passat di inizio anni 90

[JOKEJOE]

Fanno bene a fare assemblare li sono la Palio e auto simili, negando Panda e auto più moderne.

L'industria cinese, si è ormai dimostrato palesemente, assorbe tecnologia contro ogni brevetto e ogni proprietà se la si porta da loro.

Già volkswagen, che pur assembla li modelli vecchi, ha i suoi bei problemi, nella totale impossibilità di far chiudere una fabbrica che produce veicoli uguali ai suoi.

Portare tecnologia in cina e ritrovarsi a combattere sul prezzo è una scelta che non ha alcun futuro. E molti altri settori ormai lo sanno molto bene e sono sul lastrico.

Decisamente meglio cercare di coniugare le vendite con i modelli vecchi, senza trasferire tecnologia.

Ma come si trasferiscono le tecnologie? Bisogna portarla con le caravelle o con le spedizioni di Marco Polo??

In un mercato globale, non ha molto senso affermare tecnologie di Serie A o B.

Attenzione a non confondere la Cina con il Burundi....

VW costruisce non solo La Santana, ma anche la nuova Passat, e la nuova Jetta....idem le Audi con nuova A6 oppure Bmw con le serie 5...per non parlare di GM

Che io sappia in Cina nessuno ha mai copiato le VW.

I passi avanti di Chery sono una testimonianza che l'evoluzione dell' industria automobilistica in cina corre piu' veloce di quanto si possa pensare.

[AndreaB]

IMHO la spiegazione del "problema" è tutta qui:

A questo punto, resta da capire perché la Nanjing si scagli con tale foga contro i partner: qualcuno pensa che i cinesi vogliano dedicarsi completamente all'impresa della MG Rover, ex gloria britannica acquistata di recente, e che stiano cercando di rompere i rapporti diplomatici con la Fiat. Che nel frattempo ha siglato un accordo di collaborazione con l'aggressiva Chery per la produzione congiunta di una nuova famiglia di motori.

Si sono trovati, si sono piaciuti, si sono messi insieme.... non si è "consumato pienamente", l'idillio è passato, ognuno ha trovato un'amante e adesso ci si "sputa addosso".....