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6 ore fa, multiplex scrive:

Se posso, aggiungerei poi che, come tutti i designer/carrozzieri del tempo, c'era un attacamento a determinate linee che si moltiplicavano nel tempo. Per il Giuggi basta guardare la fiancata di Uno, Thema, Duna, Delta per dirne una.

 

Sicuramente. Poi lui, specialmente in quegli anni, ha dimostrato di avere dei temi molto cari, che venivano dalla sua imperterrita ricerca della razionalità, della funzionalità, del bello e pratico.

Prendiamo la portiera, per citare il tuo esempio.

Una portiera che mostra una soluzione innovativa per i tempi, e cioè l'essere avvolgente. La pulizia estetica data dall'eliminazione del gocciolatoio. Una invenzione non sua, ma della quale ha il merito di averla portata in produzione, prima con la Isuzu Piazza e poi, con estrema perseveranza, in Fiat (faticando non poco, perchè non la volevano fare).

Poi c'è il disegno, dato da un insieme di fattori secondo lui il più corretti possibile. L'inclinazione giusta del parabrezza, l'altezza corretta dell'abitacolo, la dimensione del vano porta adatta a garantire la corretta accessibilità... tutti fattori estremamente razionali che non ha mai messo da parte nei suoi progetti destinati alla produzione di massa.

Mettendo tutto insieme, ne esce quella che per Giugiaro era la miglior portiera anteriore che si potesse progettare per un'automobile. E lui la metteva ovunque: Uno, Thema, Croma, Pony... lì la fantasia cede il passo alla razionalità.

I fanali posteriori: di diverse dimensioni, ma se presi assieme, quelli di Uno, Croma prima serie e Pony (e forse anche qualche altra che ora mi sfugge) hanno tutti la stessa grafica. Parte rossa sotto, parte arancio sopra, con il quadratino della retro al suo interno. Perchè secondo lui era il fanale impostato in maniera corretta. In questo non c'è fantasia, va detto.

Non abbiamo visto la sua "Due" perchè è nata la Tipo, ma anche lei avrebbe avuto quel fanale lì. :D 

 

Ora... prima di andare completamente fuori strada, visto che ho chiuso con la Tipo, ne approfitto per inserire un "inedito" dell'Unone. Nulla di mai visto, ma così, tanto per... :) 

 

Ottobre 1985

 

FiatTipoProtoUnone1-StarterOttobre1985.thumb.jpg.1ac7127d97ac2b1eac8a37d32873a8ab.jpg

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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1 minuto fa, nucarote scrive:

Ma la Florida è per caso uscita fuori da qualche Unona? Perchè la portiera di questa Unona mi sembra proprio quella della Florida.

 

Pare sia andata così, anche se forse alla fine la Florida è uscita fuori un po' più allungata e meno tozza.

 

Unone ignudo

 

i.thumb.jpg.2ec02548a2af7c3c9502cad6029fae40.jpg

 

Proto Florida

 

Florida.thumb.jpg.1e436db96809205129f2233330bac8b1.jpg

 

Avrei potuto mettere foto "pulite", ma non è nel mio stile :D

 

 

 

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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La Florida uscì, per sua fortuna, decisamente meno tozza. Ma nella forma originaria, quella della Fiat "Due" by Giugi, era un discreto panettoncino.

Alla fine, quella uscita meglio è stata decisamente la Tipo che conosciamo. Ma moolto meglio secondo me.

L'Unone, che se non ricordo male era del centro stile, non so quanto avrebbe potuto fare contro l'Opel Kadett E e la Renault 19, per dirne due.

Oltretutto, quel frontale era davvero troppo provvisorio, troppo "Regata". Avrebbero dovuto lavorarci ancora.

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1 ora fa, nucarote scrive:

OT: Ma la Florida che pianale aveva?

 

Secondo alcune dichiarazioni ufficiali dei tempi, una tutta sua. Passo 250. Però... dichiarazioni ufficiali dei tempi.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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I fanali posteriori: di diverse dimensioni, ma se presi assieme, quelli di Uno, Croma prima serie e Pony (e forse anche qualche altra che ora mi sfugge) hanno tutti la stessa grafica. Parte rossa sotto, parte arancio sopra, con il quadratino della retro al suo interno. Perchè secondo lui era il fanale impostato in maniera corretta. In questo non c'è fantasia, va detto.per chi la ricorda e l'apprezza ancora oggi

 

Credo che la posizione delle luci fosse dovuta a precise regole e comunitarie e nostro del codice della strada allora in vigore, così come, chiaramente,  il colore.

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2 minuti fa, multiplex scrive:

I fanali posteriori: di diverse dimensioni, ma se presi assieme, quelli di Uno, Croma prima serie e Pony (e forse anche qualche altra che ora mi sfugge) hanno tutti la stessa grafica. Parte rossa sotto, parte arancio sopra, con il quadratino della retro al suo interno. Perchè secondo lui era il fanale impostato in maniera corretta. In questo non c'è fantasia, va detto.

 

Credo che la posizione delle luci fosse dovuta a precise regole e comunitarie e nostro del codice della strada allora in vigore, così come, chiaramente,  il colore.


 

 

Non direi... la Thema e la Delta li avevano fatti in tutt'altra maniera...le retro la Delta le aveva addirittura in un altro posto... e Thema e Croma sono nate insieme. Negli stessi anni Fumia doveva litigare per realizzare la fanaleria della 164 ma solo perchè la testardaggine dei "bugianen" che aveva intorno continuava  ripetere che non era possibile industrializzarli.
Non aveva nè problemi di colori nè di forma. Qualcuno pensava che non avrebbero ottenuto l'omologazione, ma si nascondeva dietro la pigrizia... pigrizia che vinse invece riguardo i fari che Fumia voleva fare all'anteriore, con la freccia sopra il gruppo ottico che proseguiva idealmente la scanalatura (o "collana" come diceva Fioravanti) della fiancata.

Dissero che un faro così non si poteva fare... salvo poi farlo pochi anni dopo, rovesciato, cioè con la freccia sotto, sulla seconda serie della Thema.

 

Certo ci sono sempre state regole che riguardano il posizionamento (rispetto alla sagoma del veicolo, la loro altezza da terra e la distanza fra i due gruppi ottici) ed era ovvio vedere le frecce arancio, la retro bianca e gli stop rossi. Ma questa è una cosa, un'altra è ripetere sempre lo stesso disegnino :)

 

Non mi pare ci sia mai stata grande cattiveria nei confronti dei fari, in fase di omologazione. Nemmeno riguardo le dimensioni. La Uno e la 205 sono coetanee, ed entrambe hanno i fari divisi nei classici tre colori, ma quelli della Peugeot sono grandi meno della metà di quelli della Fiat.

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"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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19 hours ago, PaoloGTC said:

 

Sicuramente. Poi lui, specialmente in quegli anni, ha dimostrato di avere dei temi molto cari, che venivano dalla sua imperterrita ricerca della razionalità, della funzionalità, del bello e pratico.

Prendiamo la portiera, per citare il tuo esempio.

Una portiera che mostra una soluzione innovativa per i tempi, e cioè l'essere avvolgente. La pulizia estetica data dall'eliminazione del gocciolatoio. Una invenzione non sua, ma della quale ha il merito di averla portata in produzione, prima con la Isuzu Piazza e poi, con estrema perseveranza, in Fiat (faticando non poco, perchè non la volevano fare).

Poi c'è il disegno, dato da un insieme di fattori secondo lui il più corretti possibile. L'inclinazione giusta del parabrezza, l'altezza corretta dell'abitacolo, la dimensione del vano porta adatta a garantire la corretta accessibilità... tutti fattori estremamente razionali che non ha mai messo da parte nei suoi progetti destinati alla produzione di massa.

Mettendo tutto insieme, ne esce quella che per Giugiaro era la miglior portiera anteriore che si potesse progettare per un'automobile. E lui la metteva ovunque: Uno, Thema, Croma, Pony... lì la fantasia cede il passo alla razionalità.

I fanali posteriori: di diverse dimensioni, ma se presi assieme, quelli di Uno, Croma prima serie e Pony (e forse anche qualche altra che ora mi sfugge) hanno tutti la stessa grafica. Parte rossa sotto, parte arancio sopra, con il quadratino della retro al suo interno. Perchè secondo lui era il fanale impostato in maniera corretta. In questo non c'è fantasia, va detto.

 

 

Due ottimi esempi:

 

il suo studio della portiera sinceramente lo apprezzo e, tra l'altro, una parte significativa della pulizia e modernità delle linee sia di Uno che di Thema e Croma (e 9000) deriva proprio dal giro porte.

 

Il caso dei fanali, invece, dimostra che si incaponiva su cose marginali. E difatti i fanali di Delta 1 andata in commercio sono uno dei suoi punti di forza, quelli del design Giugiaro erano un'applicazione senza fantasia alcuna di un concetto già visto.

 

(PS: non è che voglio criticare per partito preso, anzi. Giugiaro a me è sempre sembrato un designer bravo con alcune idee di fondo che condivido (soprattutto per l'epoca), con alcune idee davvero indovinate e originali (a inizio carriera), con alcuni prodotti molto indovinati (a metà carriera) e con tanta roba tirata via (da metà carriera in poi). Un bravo designer, non un mito del design.)

 

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