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Amiga


AndreaB

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A volte ritornano (?)...

Amiga sta per risorgere?

La società che detiene i diritti sul celebre marchio ha svelato la configurazione hardware di due sistemi, che potrebbero rappresentare una nuova eredità del celebre home computer Commodore. Che sia la volta buona?

Issaquah (USA) - Amiga tenta per l'ennesima volta di rinascere dalle proprie ceneri, lasciandosi alle spalle fallimenti, passaggi di mano, scissioni, battaglie legali e tutti gli eventi negativi che hanno funestato gli ultimi 15 anni di storia della celebre macchina Commodore. A sfidare di nuovo la sorte è Amiga Inc., che insieme alla società canadese ACK Software Controls, specializzata in sistemi embedded, ha di recente rivelato le specifiche tecniche di due nuovi computer chiamati Power System.

Come già si era appreso lo scorso mese, i due sistemi sono indirizzati a fasce di mercato completamente differenti: il più economico, dal prezzo di 489 dollari (monitor escluso), sembra disporre di una potenza di calcolo paragonabile a quella di un computer handheld; il più costoso, dal prezzo di 1.498 dollari, vanta invece una CPU dual-core da 2 GHz. Entrambi i processori sono basati sull'architettura PowerPC, ma mentre nel primo caso si tratta di un system on chip (SoC) MPC8349E di Freescale (ex divisione di Motorola), con clock compreso fra 400 e 667 MHz, nel secondo caso si tratta di un PWRficient PA6T-1682M da 2 GHz di P.A. Semi.

Il PA6T-1682M è stato presentato da P.A. Semi lo scorso febbraio, e viene promosso da quest'ultima come uno dei processori a 64 bit più efficienti al mondo. Operante ad una frequenza di 2 GHz, il chip ha un consumo tipico compreso fra 5 e 13 watt e fornisce accelerazioni hardware per l'elaborazione dei pacchetti TCP/IP e le funzionalità di sicurezza. P.A. Semi ha fornito i risultati di alcuni benchamrk SPEC, riportati qui da RealWorldTech.com, ma in assenza di test eseguiti su applicazioni reali è difficile comparare le performance di questo chip con quelli di IBM, Intel o AMD. Va comunque considerato che il target tipico dei processori PWRficient sono i dispositivi embedded, e non quelli desktop.

Il mitico e mai dimenticato Commodore Amiga 500I due Power System si differenziano anche per la restante dotazione hardware e gli slot di espansione: per meglio comparare le specifiche si veda questa immagine.

Il dato più interessante è il formato della scheda madre: Flex-ATX (23 x 19 cm) per quello "motorizzato" Freescale, ATX (30,5 x 24,5 cm) per il fratello maggiore. Sebbene il formato del primo non sia particolarmente contenuto (si parla pur sempre di una scheda madre poco più piccola di un foglio A4), è ipotizzabile che avrà un design simile ad una set-top box da salotto: la didascalia relativa al processore lascia poi supporre che il device non verrà venduto direttamente agli utenti finali, ma fornito agli OEM e personalizzato sulle esigenze di ciascun cliente.

L'altro sistema, a giudicare anche dalla dotazione hardware, potrebbe invece avere caratteristiche più vicine ad un PC desktop o, vista la maggiore affinità con Amiga, ad un Mac: similmente a questi, il Power System da 1.500 dollari fornisce infatti 4 slot DIMM DDR2, uno slot PCI Express x16 per le schede grafiche, due slot PCIe per schede di I/O, uno slot PCI, 6 porte USB, 2 porte Gigabit Ethernet, e 4 porte SATA II.

"Questo nuovo design offre all'utente Amiga una nuova scelta nell'hardware", ha dichiarato Bill McEwen di Amiga Inc. "Amiga ritiene che questo nuovo sistema possa soddisfare le esigenze dell'utente Amiga di oggi e quelle del vicino futuro".

L'azienda americana non ha specificato quale sistema operativo girerà sui nuovi eredi di Amiga: potrebbe essere AmigaOS 4.0, ma anche Linux o altro ancora. AmigaOS sarebbe la scelta più logica e coerente, ma non è ben chiaro quali effetti avrà la causa appena intentata da Amiga Inc. a Hyperion, madre dell'ultima reincarnazione di AmigaOS. Viste le grandi differenze a livello hardware, non è neppure escluso che i due Power System adottino sistemi operativi differenti.

Per saperne di più non resta che attendere nuove informazioni da Amiga Inc.

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1982640&r=PI

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Le piattaforme hardware amiga hanno sempre avuto un gran bell'appeal, anche se credo che non farebbe una cattiva cosa a buttarsi su piattaforme apple-like, ovvero hardware e software tutto incluso.

Quello che gli manca è la tradizione. Non ha le risorse n'è l'esperienza per essere un concorrente di Apple.

La macchina piccola dovrebbe essere dedicata all'enterteinment, e potrebbero venire fuori dei prodotti interessanti, mentre per la macchina più potente la vedo male, ed il vero problema è sul software.

Usare Windows non avrebbe senso in ogni caso. MacOS è ovviamente off-limits (ed è anche giusto che sia così).

AmigaOS 4 fa oggettivamente cagare. Un sistema operativo strutturalmente indipendente dagli altri, con i suoi software ed il suo hardware, senza il supporto di grandi realtà, è morto in partenza.

L'unica, imho, sarebbe usare Linux. Ma anche questo non risolve i problemi, perchè Amiga non può permettersi di impacchettare quello che c'è già per fornire una soluzione completa. Dovrebbe lavorarci pesantemente su, nella direzione dell'integrazione.

Ma non so se ha l'organico e i soldi per un operazione del genere.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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La piccola potrebbe essere una sorta di Mac Mini meno figo e meno potente, se arrivasse a 400€ sarebbe davvero interessante.Per il S.O possono sempre partire da una Debian o da Free BSD e farsi aiutare dai fans dell'Amiga per sviluppare un buon software.

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La piccola potrebbe essere una sorta di Mac Mini meno figo e meno potente, se arrivasse a 400€ sarebbe davvero interessante.Per il S.O possono sempre partire da una Debian o da Free BSD e farsi aiutare dai fans dell'Amiga per sviluppare un buon software.

Credo che l'uso di una debian o di FreeBSD sia assolutamente inapplicabile, servirebbero troppe risorse per raggiungere un sistema adatto all'uso.

La via più applicabile, nel campo Linux, secondo me sarebbe una collaborazione con Canonical per il raggiungimento di una soluzione fortemente personalizzata basata su Ubuntu. :)

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Ma perché non dovrebbero usare Amiga OS 4? È stato rilasciato a dicembre dello scorso anno…

Qua una recensione: http://arstechnica.com/reviews/os/amigaos4.ars

Perchè è binariamente incompatibile con qualunque altro sistema operativo a parte AROS, che è un esperimento di un clone opensource di AmigaOS, ed avrà a far tanto 3 utilizzatori al mondo.

Per Mac c'è una montagna di software, per Linux c'è una montagna di software, per Windows c'è una montagna di software.

Mentre per AmigaOS il software lo sviluppa solo Amiga.

O la soluzione della macchina grande è la stessa nella macchina piccola, ovvero una SetTopBox un po' figa, allora ok, AmigaOS è adeguato.

Altrimenti, in qualsiasi altro caso, di computer così ne venderanno 3, perchè AmigaOS 4 è completamente inadatto a qualsiasi uso general purpose.

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Non credo abbiano mai voluto diventare produttori di computer per tutti. :-)

Non ne dubito, ma almeno dovrebbero guadagnarci.

E, onestamente, non è vendendo qualche migliaio di macchine in tutto il mondo che si recuperano i costi.

Aggiungo che AmigaOS 4 è praticamente un sistema operativo di 10 anni fa, e questo lo rende completamente inadatto a qualsiasi uso specifico, compreso quello multimediale, dove avere un kernel senza preemtion di sicuro non aiuta.

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