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FIA GT - Bucarest, Gara: Trionfo per Bertolini-Piccini

Ci si attendenva una gara altamente spettacolare, sul tortuoso (e forse pericoloso) circuito cittadino di Bucarest, ed invece a farla da padrone è stata la paura dei piloti di sbagliare e le situazioni difficili di doppiaggio; alla fine hanno avuto la meglio Bertolini/Piccini sulla MC12 #11 'Playteam' autori di un week-end perfetto ben assistiti dalle gomme Pirelli. Si può dire che il campionato dei due drivers italiani inizi qui, mentre quello di Bouchut/Mucke, prosegue dopo la pausa di Silverstone. Il duo della Murcielago 'Allinkl.com' #7 infatti, autori di una gara accortissima e strategicamente perfetta (come in Cina), ottengono un secondo posto che vale la riconquista della prima posizione nel campionato piloti.

In GT2 ancora una vittoria per Muller/Vilander sulla F430 'AF Corse', davanti a alle Porsche di Collard/Malucelli e Lieb/Felbermayr Jr, con i primi due al volante della 997 'BMS' autori di una gara di assoluto livello, e che, senza errori e penalizzazioni, li avrebbe probabilmente portati al successo. Lieb invece con una prestazione eccelsa ha riportato sul podio la vetusta 996 'Felbermayr' che su una pista atipica ed in condizioni limite non ha subito gli anni (e la velocità) che la separano dalle Ferrari F430. Con questa vittoria il duo 'AF Corse' scava un solco di 15 punti dal più vicino avversario, Tim Mullen.

showimg.php.jpg?key=5022&size=1&rnd=true Dopo le prove funestate, dal tempo incerto e incidenti vari, come quello di Ortelli, che ha distrutto la F430 'AF Corse', che quindi non prende il via, la gara parte in regime di Safety Car, con Ruberti sulla 430 #52 che parte dalla Pit Lane, e la Ferrari F575 in coda al gruppo dopo il botto nelle seconde libere che le ha impedito di disputare la qualifica. Nei due giri dietro la vettura di sicurezza, Hezemans è subito costretto ad una sosta forzata ai box.

Alla partenza effettiva la situazione è tranquilla in testa, con i piloti più preoccupati di stare lontani dai muretti, che di attaccare gli avversari, mentre più indietro partenza razzo per la Porsche 997 (classe GT2) che fa spettacolo, attaccando e superando diverse GT1, tra cui le Aston Martin dei compagni di colori; nella sua cavalcata il francese si porta dietro diverse vetture della classe più piccola, molto a loro agio nelle situazioni di pista bagnata.

La gara di Ruberti finisce dopo 9 minuti, una botta con la parte anteriore sinistra pone fine alla sua gara, mentre davanti il duo 'Playteam' procede tranquillo, con Pier Guidi che guida davanti ad un Bertolini imperturbabile, il quale cerca traiettorie alternative a quelle del compagno di colori. Dopo pochi minuti finisce la gara anche di Janis sulla Ferrari #63, che arriva lungo ad una staccata e colpisce violentemente le gomme di protezione, nello stesso tempo iniziano i difficoltosi doppiaggi che saranno una croce per tutta la gara.

Dopo 15 minuti sono 3 Porsche a comandare la GT2, ma la gara viene neutralizzata dall'ingresso della Safety Car: alla "esse" infatti si gira la F575 di Kessel , che, in piena traiettoria viene centrato dalla Aston Martin di Lechner, il quale, forse forviato dal fatto che in quella curva ci fossero le bandiere gialle "fisse" ad impedire qualunque sorpasso, non rallenta a sufficienza e colpisce violentemente la Ferrari iscritta nella Citation Cup.

showimg.php.jpg?key=5027&size=1&rnd=true La Dodge della direzione gara rimane in pista per quasi 20 minuti, ma non sono momenti tranquilli, quasi tutti i concorrenti si fermano al pit per un cambio pilota anticipato, Malucelli rientra in pista con il semaforo rosso a metà schieramento e viene penalizzato con un Drive Through.

Alla ripartenza Wendlinger sulla Aston Martin 'JetAlliance' è primo su Montanari (MC12 'Vitaphone') e Piccini che ha rilevato Bertolini; la calma in pista dura poco perchè nelle retrovie la #22 DBR9 di Toccacelo fa un 360° senza danneggiare la vettura, sorte diversa invece per la #69, che termina la gara nella gomme di protezione.

Dopo 40 minuti di gara, Deletraz sulla Corvette C6R è velocissimo in pista e guadagna la nona piazza, mentre in GT Muller precede Malucelli e Kirkaldy.

showimg.php.jpg?key=5026&size=1&rnd=true Pochi giri dopo, momenti di tensione tra le due Lamborghini Murcielago, Mucke entra durissimo su Kox, perdendo anche lo specchietto retrovisore sinistro e rischiando di compromettere la gara di entrambe le auto 'Allinkl.com', ma a fine gara avrà avuto ragione andando a conquistare uno strepitoso secondo posto.

Deletraz continua la rimonta e raggiunge Giannoccaro, lottando per la settima posizione, ma in pista sorprende la Vertigo che, leggerissima (anche se poco potente) mette in difficoltà diverse GT2 (e GT1), e alla fine concluderà 11esima, praticamente la sua migliore prestazione di sempre. A metà gara, penalità anche per Ramos sulla MC12 #2 e per Machitski sulla #99 Porsche 'Tech9', mentre Mucke liberatosi del compagno spinge portandosi al quarto posto assoluto. Ancora difficoltà nei doppiaggi in pista, ne fa le spese Giannoccaro che cercando di superare una F430 colpisce violentemente con l'anteriore sinistro la GT2, ed è quindi costretto ad una sosta ai box; sosta anche per Kox con la anteriore sinistra danneggiata, che ne approfitta per lasciare il posto di guida a Menten.

Deletraz sulla Corvette risale fino al quinto posto, mentre in testa c'è Piccini, dopo che Sharp ha rilevato il volante da Wendlinger, che intervistato ammette di non essere sicuro che la propria strategia sia vincente. A 47 minuti dal termine la MC12 #2 danneggia seriamente il posteriore perdendo tempo prezioso ai box, in seguito al tentativo dei meccanici di staccare parte del retro della vettura: rientrerà in settima posizione. Pochi attimi dopo ed è Deletraz ad andare a muro, con la C6R 'Carsport Holland', ponendo fine alla sua difficile gara. Piccini prosegue tranquillo e rischia solo nei doppiaggi, come quando si trova davanti un gentleman con la MC12 'JMB' che non lo vede e gli complica notevolmente la vita. E' velocissima la Porsche #99 in GT2, anche troppo, a 40 minuti dal termine a muro anche lei e gara finita per Edwards/MacHitski, nello stesso momento Biagi in grande rimonta, lascia il posto a Gollin che rientrando però accusa dei problemi di trazione finendo per essere superato da una F430 GT2 e soprattutto dalla Murcielago #7.

showimg.php.jpg?key=5021&size=1&rnd=true A mezz'ora dal termine, Bertolini che si è ripreso l'abitacolo della MC12 precede di 24 secondi Sharp e 1'10 Bouchut sulla Lamborghini, intanto prosegue il calvario di Gollin fermo a bordo pista a motore spento: ripartirà dopo qualche minuto, mentre in GT2 Vilander mantiene un giro di vantaggio sulle più vicine inseguitrci Porsche di Collard e Lieb. A 15 minuti dal termine sembra tutto definito con Gollin ancora in difficoltà, ma a sopresa la #33 Aston Martin di Sharp si ferma per una ulteriore sosta che gli costerà il podio a favore della Murcielago, la quale terminerà la gara a poco meno di 40 secondi da Bertolini, che negli ultimi giri si innervosisce non poco dietro ad uno scorretto Wendlinger, che non si lascia doppiare rischiando di indurre l'italiano ad un errore. La classifica non cambia più fino al termine, la Citation Cup va ancora alla Corvette C5R 'SRT' di Cloet/Vannelet (che essendo anche ottava in GT1 prende un punto assoluto) e per tutte le squadre finisce un week-end da tregenda che porta segni su diverse vetture.

A Monza, tra un mese si riprenderà in condizioni sicuramente più normali, nel frattempo, in GT1 il 'Vitaphone' guida con 9 punti sul 'Allinkl.com' e 11 sul 'PK Carsport', mentre come detto, tra i piloti, Bouchut/Mücke sono al comando, ma grande passo in avanti di Bertolini/Piccini, ora a soli 4 punti dalla vetta. In GT2, 'AF Corse' ha 18 punti su 'Scuderia Ecosse'.

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FIA GT3 - Bucarest, Gara 2: Primo, gran trionfo per la Ford GT

Ancora una volta, il FIA GT3 ci ha riservato una gara spettacolare e combattutissima, dove a trionfare è stata per la prima volta, dopo soltanto quattro gare finora disputate, la Ford GT del team ‘Matech Racing’, condotta a traguardo da Stefan Van Campenhoudt e Romain Bera, in una gara difficilissima e piena di insidie a causa della consistente pioggia.

Va subito segnalato che Ben Collins, autore della pole position nella seconda sessione con la sua Ascari KZ1R, in seguito all’incidente occorso in gara 1 non ha potuto prendere parte al secondo round; stessa sorte anche per la Porsche #2 del ‘Tech9 Motorsport’, le Lamborghini #12 e #15 rispettivamente dei team ‘First Racing’ e ‘S-Berg Racing’, le Aston Martin #24 e #26 rispettivamente dei team ‘BMS Scuderia Italia’ e ‘Hexis Racing’, e la Ascari KZ1R #9, costrette a restare ai box.

Per ragioni di sicurezza, la partenza avviene in regime di Safety Car; alla posizione di vertice, troviamo quindi la Corvette Z06R GT3 di James Ruffier, inseguita dalla Ford GT #43, e poco più staccata da una Ferrari 430, una Porsche 997, e due Aston Martin DBRS9. La situazione si evolve velocemente con Mutsch che porta la sua Ford GT al comando sorpassando Ruffier il quale, dopo un giro, comincia ad accusare problemi alla vettura, con conseguente perdita di numerose posizioni, mentre, nel frattempo, la Porsche sorpassa la Ferrari 430 guadagnando la seconda posizione.

Al settimo giro, Mutsch (Ford GT), Pickford (Porsche 997) e Alessi (Aston Martin DBRS9) sono in lotta tutti e tre per la posizione di testa, con Alessi in grado di girare più velocemente degli avversari. Più indietro, Moser, a bordo della Ferrari 430 #38, ha recuperato numerose posizioni, portandosi dalla 12esima alla quarta posizione. Pochi giri dopo, due Lamborghini Gallardo, #11 e #14, vanno in contatto tra loro e rimangono ferme in mezzo alla pista; inevitabile l’entrata in pista della Safety Car.

Fino ad ora la pista è ancora asciutta, ma da questo momento in poi comincia a piovere. Approfittando del periodo di Safety Car, quasi tutte le vetture scelgono di tornare ai box. Le posizioni mutano notevolmente, e alla ripartenza si ritrova in testa l’altra Ford GT, la #44 di Romain Brera, una delle prime ad aver effettuato la sosta ai box, inseguita però dalla Porsche 997 #4. Al ventesimo giro un altro colpo di scena, con l’Aston Martin #23 che si schianta al muro, costringendo la Safety Car a ritornare in pista.

Al 24esimo giro è di nuovo bandiera verde. La Ford GT #44 è ancora in prima posizione, ma ben tre Porsche 997, velocissime su pista bagnata, la stanno inseguendo. Anche l’Ascari #31 è in grande rimonta, e riesce dopo pochi giri a superare tutte e tre le Porsche, portandosi appena dietro la Ford GT; questa, però, riesce ugualmente a tagliare il traguardo in prima posizione, mentre l’Ascari, in seguito ad una penalità, viene retrocessa in quinta posizione. L’altra Ford GT #43 è ottava, dietro alla prima delle Lamborghini Gallardo, la #10, che stavolta deve accontentarsi “soltanto” di un settimo posto.

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