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335d: Statale 62 della Cisa - SP-PR


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Tornando da GE ieri pomeriggio, complice l'astinenza dalla guida delle ultime settimane per lavoro, mi regalo un paio d'ore.

Quando, qualche tempo fa, ho percorso la Cisa SS 62 in direzione SP ho apprezzato (con note di entusiasmo) il percorso di salita al passo, e mi ero riproposto di soppesarlo al contrario.

Alle 18:50 circa esco dall'autostrada ad Aulla e mi dirigo verso Parma via SS 62. E' l'ora del tramonto: il fresco e i colori sulle colline sono già invitanti a velocità da crociera ... che, pregustando quel che mi aspetta, mi godo fino in fondo, tettuccio e finestrini aperti.

Lascio passare una 159 pericolosa che tende a superare in curva, non conosce la parola "distanze" nei rallentamenti, etc.; mi trovo la strada praticamente libera da Pontremoli.

Saluto idealmente il benzinaio-meccanico che mi aveva tolto dagli impicci "all'andata" (ero a secco) ... prima di uscire, prudenzialmente ho fatto benzina, anche se avrei voluto farla da lui, per un saluto: faccio bene, quando ci passo di fianco è tutto chiuso.

Finchè sono in zona abitata rimango entro i limiti, con rapporto basso (2a in sequenziale), a godermi il timbro roco del motore, giocando con l'accelleratore.

Mi propongo di spendere l'esperienza nell'affinare l'orecchio al motore, sensibilizzandomi nel tenere i rapporti in tiro senza arrivare al limitatore e senza portare al cambio di rapporto.

Le case si diradano, davanti a me boschi e colline illuminati dal sole al tramonto: l'istinto mi spingerebbe a fermarmi ed a pulire la mente. Che iniziava invece a scalpitare.

Premo il tasto DTC e sul trip davanti a me compare in giallo una grossa icona, che sembra dirmi ... "occhio" ... spengo il CD.

Iniziano le curve, salita media, strada deserta ... incredibile come percorrere una strada al contrario rispetto a quanto sperimentato all'andata cambi completamente i riferimenti: a parte qualche angolo, ricordo e riconosco veramente poco. Nei rally è usuale che lo stesso percorso venga usato da entrambe le direzioni ... capisco.

L'asfalto è meglio di quel che ricordo ... poi capirò che salire o scendere cambia la percezione: un fondo stradale irregolare lo si sente soprattutto in discesa, sullo sterzo, mentre in salita, con TP poi, si percepisce molto meno.

Vado, spingo, la pendenza aumenta: inizio a sperimentare il controllo sui rapporti: tengo in 2a, che mi permette di arrivare tranquillamente a 80-90 negli allunghi senza passare in 3a. Riesco a tenere, il motore sale di giri con progressione, ruggisce, a tratti acuto, sento forte la spinta sulle natiche; capisco a orecchio quando sospendere la spinta all'accelleratore, trattenendolo sui 4600-4700, con il motore che spinge all'impazzata e ulula tra gli alberi. Porca miseria, che meraviglia. "Mi riconosco" quell'espressione mista tra entusiasmo da bambino ed impegno nella guida ... la "mia" mi direbbe che ho lo sguardo che brilla dietro le sopracciglia impegnate ...

Iniziano i tornanti: appoggio violento allargando in entrata, punto alla corda buttando dentro il muso con decisione, il volante si alleggerisce quel tanto che basta per darmi percezione dei limiti di tenuta ... spingo sull'accelleratore, il posteriore fischia, lo sterzo diviene più preciso e stabile, punto di corda, accompagno l'uscita dalla curva con un leggero controsterzo. Scarico l'arco dei giri e tengo "in sospensione" poco prima del limitatore ... è sufficiente, sono già al tornante successivo.

A tratti la strada si apre, vedo 3 curve altalenarsi davanti a me: scarico sino alla 3a, prendo velocità, non vedo passare gli alberi intorno a me. Tornante secco, vorrei accennare un pendolo, ma c'è poca fuga: preferisco non rischiare, anche perchè non è detto che ... dall'altra parte non arrivi nessuno. Siamo in strada, calma ... testa sulle spalle, sempre.

Il grip è davvero notevole, non ho alcun problema. A volte l'icona DTC lampeggia, segno che ... supero il limite. Ma a parte il "grillo parlante" che mi fa riflettere sul giusto equilibrio tra guida e prudenza, non ho conseguenze all'andatura.

Attraverso qualche paesello, torno ai 50, rilasso le mani e le gambe, mi guardo in giro come a scaricare la tensione, come ricaricassi le pile.

Le mani viaggiano fluide sul volante, riesco a tenerle sostanzialmente sempre alle 9:15; ho imparato ad utilizzare i paddles con entrambe le mani con naturalezza: se curvo a dx, scalo con il pollice sx, che si trova alle 12-1, giusto all'altezza del satellite del paddle con il quale, spingendo, si scala. Approvo l'idea dei paddles in questa riedizione BMW, funzionali davvero, e con la pratica tutto si volge in maniera fluida ... come fosse un balletto. Facendo un pò il galletto con la mente, proseguo.

Sento gocce di sudore che mi impastano la schiena e scorrono giù: impegnativo quanto appagante.

A tratti rifletto sullo stress che sto dando alla meccanica, motore in particolare, ma "mi giustifico" dicendo che è un 6L BMW ... cosa può fargli un pò di strapazzo ? Per di + dorme da un paio di settimane ... riflessioni infantili, ci sorrido.

Arrivo al passo, lo attraverso piano, in silenzio quasi religioso, qualche persona mi guarda passare, come in un film rallentato, a tratti irreale.

Inizia la discesa: "prima" pensavo potesse essere impegnativa, ma lo è di più.

Inizia una cavalcata nella quale i freni verranno messi a dura prova, anche perchè è davvero lunghissima e tortuosa ... non risparmio la meccanica.

Mi disciplino mentalmente nelle frenate a tratti, per areare i dischi, aspettando che prima o poi una frenata si allunghi, di sperimentare un pò di fading, con quell'uso garibaldino che sto facendo del mezzo. Ma non avrò "soddisfazione" ... la frenata rimarrà dall'inizio alla fine sempre un punto di riferimento: ferma, potente, mai spugnosa, sempre molto modulabile. Una certezza.

Un paio di curve le faccio decisamente di traverso, con il posteriore che fischia forte, la schiena che tende a scappare dal sedile ed i G che mi scompongono la presa del sedere ... una correzione decisa quanto dolce al volante e riprendo traiettoria.

L'asfalto ha a tratti dei buchi, che sento con colpi secchi ai cerchi ed allo sterzo.

Scendo spedito ... supero un paio di pick-up senza fretta, attendendo il punto senza rischi ... ed intanto prendo fiato. Entrambi probabilmente capiscono che nn sono sulle loro strade per ... placido turismo, ed agevolano il sorpasso mettendosi da parte; li ringrazio dallo specchietto, chiedendomi se stanno sorridendo o mi stanno mandando qualche ... vadaviaipiedi.

Dalla parte opposta qualche auto arriva bella spedita, alcune Alfa ... una 3er argento su un rettilineo, che arriva sparatissima ... d'istinto saluterei con la mano ... incrocio gli occhi di chi la conduce ... brillanti e sorridenti, come i miei credo. Entrambi soppesiamo i ns. mezzi dallo specchietto ... bambini alla guida .

"Cerco" le curve che all'andata avevo utilizzato per scaldare le gomme, all'inizio della salita (segnalate dall'amico motociclista) ... ma non arrivano mai, il toboga continua, impegnativo.

Dopo una discesa abbastanza rettilinea scorgo una curva secca, quasi in piano ... a dx un bar o trattoria, con persone sedute, a due passi da loro moto, almeno una Monster ... faccio lo spacconcello e faccio fischiare nell'appoggio, scaricando tutte le marce di seguito, il motore ulula ... dallo specchietto vedo svariate file di denti che mi seguono e ridono ...

Un'altro pick-up (ne ho visti + ieri pomeriggio che negli ultimi 6 mesi), che un pò mi rovina le ultime curve (quelle usate per "scaldare") ... ma sono talmente appagato dal percorso da trattenere il piede ... scendo a valle piano, con le orecchie ovattate, supero case e piazzettine con un filo di gas, mi sono proprio tolto la voglia e la soddisfazione ...

Entro in autostrada, sempre a velocità molto contenuta ... quasi cerco di non inquinare il rumore del motore che ho ancora nelle orecchie su strade che non lo meritano ... metto un CD di Boccelli.

Con lo sfondo del cielo ancora in parte azzurro mi rendo conto di aver raccolto uno zerbino di insetti sul cristallo: da non credere la densità.

Imposto il cruise-control a 140 e mi godo il rientro a casa, lasciando passare senza stress tutti quelli che sembrano accapigliarsi per rubarmi strada ... mi ha fatto i fari anche una Fiat Idea ... va beh ...

Stamattina aprendo il box guardo il frontale: ci saranno 2 hg di carne d'insetto ... sorrido, soddisfatto di quanto mi è rimasto dentro dell'ultima cavalcata.

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  • 1 mese fa...

bel racconto, stona un po solo il motore diesel in un contesto molto entusiasmante...mi sarebbe piaciuto sentire e leggere di un bel 6 cilindri benzina

la Bibbia del nuovo Alfista: Per il futuro dell'Alfa Romeo è meglio un pianale più economico che poi tanto l'elettronica e le gommature esagerate risolvono i problemi

www.alfaromeo75.it - http://web.tiscali.it/alfetta.gt.gtv - www.arocalfissima.com/vodcast

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