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Il discorso di Montezemolo


Guest DESMO16

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Ecco l'unica opinione sensata che ho letto in questa discussione.

Bravo!

C'è un'armata brancaleone immensa e trasversale (un inciucio generale)tenuta assieme dalla sua presenza in politica. Non abbiamo una destra, non abbiamo una sinistra, non abbiamo giornali, non abbiamo informazione, non abbiamo giornalisti, non abbiamo politica, non abbiamo democrazia, non abbiamo nulla.

Oramai da tempi remoti l'unico giornale che fornisce qualche notizia è l'Unità, un giornaletto di partito, fazioso e livoroso che non legge nessuno.

Stiamo toccando letteralmente il fondo.

LCDM potrebbe essere in grado di rompere questo tremendo impasse che ha già da un bel pezzo narcotizzato e ingessato il paese. Questo governo sta riuscendo a fare, a gran fatica, molto poco. E' già qualcosa rispetto ai danni che avrebbe potuto fare il nano, ma certo ai ritmi attuali non arriveremo comunque da nessuna parte.

Non che LCDM mi stai simpatico! Anche lui non scherza affatto quanto a chiagnere e fottere, pur non potendo mai e poi mai eguagliare il nano per ovvi motivi di patrimonio personale. Denuncia i mali che affliggono il paese ma si guarda bene dal dire quali sono le soluzioni. Lo vorrò vedere quando si scaglierà contro gli stipendi dei dirigenti pari suoi, o quando riuscirà a buttare nel cesso quella manica di farabutti che prosciugano le casse pubbliche per rimpinguare le loro tasche private al puro scopo di far fallire le grandi aziende che dirigono. Parla tanto di meritocrazia. Lo vorrò vedere quando farà funzionare la meritocrazia buttando nel cesso chi fa fallire le aziende invece di promuoverlo o di dargli buonuscite miliardarie. Se vuole scendere in politica deve dire prima cosa intende fare! Non basta denunciare ciò che non va. Denunciare è solo il primo passo necessario e irrinunciabile, ma non serve a nulla se poi non dice come intende procedere. Deve cercare e scovare il consenso vero, quello informato, solo così potrà entrare in politica come un'onda d'urto in grado di scuotere e svegliare il sistema. Non può anche lui entrare in maniera soft solo per farsi narcotizzare anche lui da un sistema putrefatto!

Se entra in politica in maniera soft, come sta tentando di fare e come forse renderà ufficiale tra un anno, la sua unica utilità sarà quella di rompere un pò l'impasse attuale, ma non mi aspetto nulla di più. Qua ci vuole gente veramente nuova, gente con le palle, gente chiara e schietta che ha il coraggio delle proprie azioni e delle proprie idee, gente che fa politica di largo respiro e di larghe vedute. Il piccolo cabotaggio ci fa sempre stare in cosa. Ci vuole gente e che ha un'idea in testa per il paese, gente che la prima politica che deve fare è quella di liberare l'informazione dalle catene di cui è vittima. Deve assolutamente tornare l'informazione, l'unica in grado di far capire agli elettori chi sono i farabutti, quali sono i mali che ci paralizzano etc. Perchè solo un popolo informato può eleggere un parlamento in grado di funzionare invece di eleggere dei mafiosi.

Oggi invece il parlamento è pieno di farabutti, di lacchè, di ingordi, di accaparratori di voti, di indagati, di indultati, di prescritti e persino di gente condannata per mafia che invece di stare in parlamento dovrebbe stare in galera! Siamo all'assurdo totale, ma giornali come Repubblica e Corriere, a tiratura nazionale, non danno la notizia Che Marcello Dell'Utri è stato condannato per un'altra volta pochi giorni fà. Giusto per fare un esempio. Non danno la notizia che le persone straniere che il ballonaro Scaramella fece mettere in galera erano innocenti e che il ballonaro era la persona di riferimento di cui Paolo Guzzanti (commissione Mitrokin) si serviva per dimostrare che romano Prodi era una spia del KGB! E perchè c'è questo andazzo marcio dell'informazione nazionale? Chi ricatta Repubblica e Corriere? Di chi hanno paura Repubblica e Corriere?

Se ora anche la carta stampata nasconde i fatti agli italiani allora davvero per l'Italia è la fine!

Abbiamo una magistratura che condanna i malfattori dopo trent'anni dai misfatti commessi. E cosa succede quando succede il miracolo che la magistratura riesce a condannare un parlamentare? Il parlamento tutto, compatto e indissolubile, nega l'esecuzione della sentenza del magistrato! Ma andate a cagare tutti quanti! Bertinotti, D'Alema e Diliberto in testa! Scendono in piazza per delle cagate pazzesche ma quando si tratta di farlo per le cose serie fanno gli gnorri! E perchè? Beh, è semplice: sono anche loro, inconfessabilmente, sotto scacco ed inciuciati col sistema, col nano e con la sua banda sterminata di lacchè!

Il marciume è generale.

L'unico in grado di emettere qualche flebile lamento è Pierferdinando Casini, che però è un democristiano già bocciasto dalla storia.

Nessuna speranza di andare da nessuna parte se non arriva qualcuno in grado di rompere questo andazzo marcio e senza speranza di futuro per il paese. Finora ci ha salvati l'Europa, ma la cosa non potrà durare in eterno, e se continua quest'andazzo l'Europa prima o poi ci scaricherà e ci ritroveremo direttamente in Argentina. Il campanello d'allarme suona in continuazione oramai da tempo immemore, tanto che ci siamo assuefatti al suo rumore e non lo sentiamo più: si chiama debito pubblico.

bentornato, mi mancavi... e, ah... bensvegliato!! è una bellissima giornata oggi al Villaggio, il sole splende alto, ed una leggera brezza da sollievo... Numero 1 si raccomanda di partecipare alle attività odierne :D:D:D:D:D:D

ps: numero 6 è già mio appannaggio, ti deiv trovare un altro :D:D:D:D:D:D

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Guest DESMO16

Nessuna speranza di andare da nessuna parte se non arriva qualcuno in grado di rompere questo andazzo marcio e senza speranza di futuro per il paese. Finora ci ha salvati l'Europa, ma la cosa non potrà durare in eterno, e se continua quest'andazzo l'Europa prima o poi ci scaricherà e ci ritroveremo direttamente in Argentina. Il campanello d'allarme suona in continuazione oramai da tempo immemore, tanto che ci siamo assuefatti al suo rumore e non lo sentiamo più: si chiama debito pubblico.

..da un anno a questa parte, l'Argentina e' qui da noi, ma tornando alla questione di LCDM, penso che il test per lui ci sara' in questi giorni, con le relative conseguenze.

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non penso proprio.

RP (con tutti i difetti che ha e sono molti ) è molto più europeista (NEI FATTI) del predecessore, che vaneggiava di uscite dall'euro....l'Argentina, appunto

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Guest DESMO16
Il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, risponde agli attacchi sui costi della politica che ieri gli ha rivolto il deputato della Rosa nel pugno, Lanfranco Turci: "Lo rispetto, ma forse era distratto". Passeggiando tra gli stand del Salone internazionale delle attrezzature per auto "Autopromotec" in corso nel quartiere fieristico di Bologna, Montezemolo torna a commentare le reazioni al suo intervento all'assemblea degli industriali. In particolare, risponde a Turci che ieri aveva ricordato a Montezemolo che tra i costi della politica era compreso anche il suo 'stipendio' per l'incarico di presidente di Bologna Fiere ("Mi auguro - ha detto il deputato - che nei quattro miliardi dei costi complessivi della politica il presidente di Confindustria abbia inserito anche l'indennit di presidente della Fiera di Bologna").

"Rispetto Lanfranco - dice Montezemolo - che conosco da tanti anni, con il quale spesso ho condiviso molte posizioni. Forse si era un po' distratto, aveva troppe 'rose nel pugno'". Secondo il leader degli industriali "questo è un appunto che deve fare ai soci e agli azionisti" dal momento che la società che gestisce il quartiere fieristico bolognese è mista pubblico-privato. A loro quindi spetta la decisione di ridurre stipendi, come fa notare lo stesso Montezemolo passeggiando tra gli stand del Salone: "Se però mi vogliono licenziare, non chiederò un euro di indennità".

da Apcom

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POSTA PRIORITARIA

19 / 04 / 2007

Gentile Luca Cordero di Montezemolo,

il presidente di Federmeccanica, che fa parte della Confindustria, dice che l’aumento di 100

euro all’anno chiesto dagli operai è “una proposta ridicola” perché ci metterebbe “fuori dal

mercato”. E lei ha dichiarato che la ripresa economica dell’Italia è “esclusivamente merito delle

imprese”. Eppure lei stesso ripete sempre che un’impresa non è fatta solo dagli imprenditori e

dai manager, ma anche dai lavoratori. Dunque tutti dovrebbero essere premiati per il loro

lavoro. Invece i manager in Italia guadagnano molto di più dei loro colleghi del resto d’Europa,

mentre i lavoratori molto di meno.

In Italia un operaio guadagna in media, al lordo, 21 mila euro, contro i 29 mila della Francia, i

32 della Svezia, i 35 del Belgio, i 37 dell’Olanda, i 39,7 della Gran Bretagna, i 41 della

Germania, i 42 della Danimarca.

Qualche anno fa, un tale disse: “se i nostri operai guadagnano poco, le macchine che gli

facciamo costruire chi se le compra?”

Tra il 2000 e il 2005, secondo l’Eurispes, in Europa gli stipendi sono aumentati del 20%, in

Italia del 13,7. Da noi gli stipendi dei lavoratori aumentano ogni anno del 2,7%, mentre quelli

dei manager del 17%, otto volte l’inflazione. Le stipendio medio dei primi cento top manager

italiani è di 3,4 milioni all’anno, 7 miliardi di lire: guadagnano 160 volte lo stipendio di un

operaio, prendono in due giorni quello che un operaio prende in un anno.

In ogni caso la Fiat, con le sue mani e con la cassa integrazione, s’è rimessa in sesto grazie a un

manager come Marchionne. Che dunque si merita tutti i 7 milioni di euro che guadagna

all’anno, poco meno di quelli che guadagna lei. Ma, se il mercato ha un senso, chi ottiene

risultati dovrebbe guadagnare molto e chi va male dovrebbe guadagnare poco, o farsi da parte.

Mi sa spiegare allora perché, visto come va la Telecom, il manager più pagato d’Italia è proprio

Carlo Buora della Telecom, con 18.860 milioni di euro nel 2006 tra stipendio e liquidazione

Pirelli? E perché Tronchetti Provera guadagna come Marchionne che ha risanato la Fiat? Poi

c’è Cimoli, che ha così ben ridotto l’Alitalia: guadagna 12 mila euro al giorno, quello che un

operaio guadagna in un anno. Il presidente di Air France guadagna un terzo: ma la compagnia

francese è in attivo, mentre la nostra perde un milione al giorno. Dopo 2 anni e mezzo

disastrosi, col buco Alitalia salito a 380 milioni, Cimoli per andarsene ha pure preso 5 milioni

di liquidazione. Alberto Lina è l’amministratore delegato dell’Impregilo, capo-gruppo della

ditta che smaltisce così bene i rifiuti in Campania: guadagna addirittura più di lei, 7,3 milioni.

Anche lui prende in un giorno quanto un suo operaio guadagna in un anno. Dov’è il mercato?

Dov’è la meritocrazia?

La prima regola del mercato è che tutti rischiano qualcosa, e chi sbaglia paga. Voi top manager,

invece, non rischiate mai nulla. Se avete successo, vi aumentate lo stipendio. Se fallite, ve lo

aumentate lo stesso. Se vi cacciano, ci guadagnate una fortuna con le superliquidazioni. Poi

passate a far danni da un’altra parte. E se non garantite la sicurezza o la salute dei vostri

dipendenti, loro pagano con la vita, per voi c’è l’indulto. Con la certezza di morire di morte

naturale, nel vostro letto. Gli operai invece muoiono al lavoro come le mosche, al ritmo di

quattro al giorno. Andare a lavorare, in Italia, è più pericoloso che andare in guerra. Ogni anno

muoiono 1250 lavoratori italiani, la metà delle vittime delle Torri gemelle, meno dei morti di

tutto il mondo per attentati terroristici. E un milione restano feriti.

Ora lei, dottor Montezemolo, è preoccupato che il tesoretto si disperda in mille rivoli. Giusto.

Ma perché non parlate mai del tesorone dell’evasione fiscale, 200 miliardi l’anno? E del

tesorone del lavoro nero e sommerso, il 27% del pil, cioè 400 miliardi? E del tesorone delle

mafie, 1000 miliardi di euro? La legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi e

finora confermata, in barba alle promesse elettorali, dal governo Prodi, consente a ogni impresa

di occultare dai bilanci fino al 5% dell’utile prima delle imposte, al 10% delle valutazioni e

all’1% del patrimonio netto. Centinaia di milioni di nero legalizzato per ogni grande gruppo.

Una sorta di modica quantità di falso in bilancio consentita, come per la droga, per uso

personale. Non vi vergognate di una situazione del genere, che vi rende tutti sospettabili? Il

“mercato” è anche 25 anni di galera per chi trucca i bilanci, come in America: o no? Perché

allora non avete detto una parola contro la depenalizzazione del falso in bilancio? Perché

Confindustria non fa una grande battaglia per importare in Italia la legge americana sui reati

finanziari?

Vedrà che, recuperando un po’ di evasione, si potranno garantire case, asili e pensioni al popolo

dei 1000 euro al mese, che con un giusto aumento di stipendio potrebbero fare un bel passettino

in avanti. Perchè, come diceva quel tale, “se gli operai guadagnano poco, le macchine che

costruiscono chi se le compra?”. A proposito: lo sa chi era quel tale? Non era Marx, e

nemmeno il subcomandante Marcos. Era l’avvocato Agnelli.

In attesa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti

Marco Travaglio

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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